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Pier Colonna ISPIRAZIONI ZEN (2011) Essendo oceano Non ti turbino le onde «Può forse vedere il legno, la cenere?» Chiese Dogen mostrando un fiore Solo un monaco comprese E si fece oceano Gli altri videro solo onde Nella bara ti attende Il fiore di Dogen Being ocean Let no wave disturb you «Can the ashes see the wood?» Asked Dogen raising a flower Only a monk understood And became ocean The others saw only waves In your grave awaits Dogen's flower Sommario Alto mare At sea Samurai Samurai Spazio, risate Space, laughters Atomi, ombre Atoms, shadows Trieste Trieste Clessidra Hourglass At sea
Samurai | ||
L' avversario nello specchio Sorride |
The opponent in the mirror Smiles | |
Space, laughters | ||
Lo spazio tra due respiri È da tempo la mia casa.
Etereo presto sarò come voi Insondabili i vostri cuori di spazio.
Norbu dice «quando ti svegli dal sogno è perché sei morto».
La sua gente scoppia a ridere.
Spazio, respiri, risate. Una casa senza mura. | The space between two breaths Has been my home for long.
Soon I'll be ethereal as you Unfathomable in your hearts of Space.
Norbu says «when you wake up from the dream is because you're dead».
His people starts laughing.
Space, breaths, laughters. In a house without walls. | |
Atoms, shadows | ||
Gira la ruota implacabile Ti stringo e divieni sabbia
Cade il velo e siamo atomi Nel giardino delle ombre |
Spins the wheel implacable I hold you, you become sand
The curtain falls, we are atoms In the garden of shadows | |
Trieste | ||
Tra mare e vento stagliata Incisa nella roccia carsica Friabile memento mori I caduti tuoi ti agognano E così l'avvilito profugo Che lontano eremita ti sogna |
Between sea and wind hewn An incision in the karst rocks Fragile reminder of mortality Your fallen ones still yearning So does this miserable refugee Faraway hermit still dreaming of you | |
Clessidra | Hourglass | |
Rapidamente si svuotano i giorni Una familiare ansia di eternità Riempie il vuoto che resta |
Days are being rapidly emptied A familiar anxiety of eternity Fills the gap that remains | |
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Pier Colonna, nato a Trieste nel 1964,
vive all'estero dal 1989. Ha sperimentato parecchie vie di ricerca, ma così si
esprime in un messaggio del 3/12/2007:
«Adesso da un certo tempo ho – finalmente – allentato tecniche ed “appartenenze”
(distrazioni nate da brama del risultato) e qualunque etichetta che possa
gonfiare l’ego. Cerco solamente di ri-cordarmi:
il “memento mori”, l’impermanenza, la visione di un essere che sa di andare verso la morte;
l’esistere di una Fratellanza di esseri disincarnati che hanno raggiunto la Liberazione;
l’apertura all’ispirazione, l’intenzione focalizzata e fluida;
la pratica continua: mantenere la coscienza di sé lucida e leggera, naturalmente».
Su SuperZeko si possono leggere le sue raccolte di poesie L'intenzione rimane, Situazioni, I tramonti che restano, Ispirazioni zen.
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