Come in altre occasioni, anche stavolta Aliberth prende spunto da una domanda di un praticante di Buddismo, per esprimere il suo punto di vista (che poi è quello generato dalla sua esperienza trentennale di studio e pratica del Dharma) per l’interpretazione dei vari elementi che porterebbero alla “comprensione” del messaggio autentico del Buddha… Interl.: Salve, mi chiamo D. e spesso consulto gli articoli del vostro sito perché ricco e olto ben documentato. Vorrei farvi una domanda perché non sono riuscito a trovare una risposta plausibile. Nella dottrina del Buddha vi sono riferimenti al motivo per cui ci incarniamo? Cioè, in parole povere, si tratta di una colpa o di una opportunità? Conosco bene il concetto di Karma e quindi conosco anche il processo di nascite e morti (Samsara) che ci conduce lentamente alla profonda presa di coscienza che ci dovrebbe condurre alla liberazione (moksa, mi pare). Ma ciò che non ho trovato nei testi del Buddha sono i motivi per cui scendiamo (per così dire) sulla terra. Se siamo nei mondi spirituali dove alberga la luce divina per quale motivo scendiamo sulla terra? Abbiamo un compito, un progetto, un percorso o destino da seguire oppure più prosaicamente dobbiamo scontare delle colpe? In pratica quello che mi interessa, in questo caso, sarebbe di conoscere in quale testo il Buddha, se lo ha fatto, ha indicato il motivo dell’incarnazione degli uomini. Spero di essere riuscito a spiegarmi e vi ringrazio infinitamente per la cortesia. (D.) Aliberth: - Caro amico, la nostra risposta non sarà sicuramente esaustiva, perciò la invitiamo a porre la stessa domanda ad un più qualificato Lama Tibetano... Per quanto possiamo aver capito noi, il problema risiede nella mente... La MENTE, secondo il Buddismo, è l'UNICA entità veramente esistente e tutto il resto, (cioè, il mondo, gli esseri viventi - tra cui anche noi umani - e tutte le cose esistenti nel cosmo) dipende dalla capacità CREATIVA della mente stessa... Ovviamente la MENTE del Buddismo NON E' la mente come conosciuta dagli Occidentali, cioè quella che noi pensiamo sia la funzione cerebrale... Legga i Sutra che trattano della Natura della mente, e potrà capire che tutte le nostre esistenze, di questo mondo e degli altri, sono come SOGNI di QUELLA MENTE UNICA ipotizzata dal Buddismo... Quindi tutte le sue domande trovano risposta nell'unica possibile speculazione del Buddha, quando dice che è la mente che, a causa di un suo errore di funzionamento, ha generato l'illusione (maya) e l'idea illusa di una sua moltiplicazione all'infinito (teoria della Rete di Indra), cioè l'illusa concezione di una sua ricreativa funzione nella generazione di una molteplicità di esistenza (appunto, il mondo dei fenomeni, ivi compresi noi stessi...) Un caro saluto... Aliberth Interl.:- Mille grazie per la spiegazione e per la velocità nell’inviarla. Il fatto che sia a causa della mente, un errore della mente, che siamo in qualche modo presenti in questa realtà è un pochino inquietante anche se capisco molto bene cosa intende con questa spiegazione. Quello che mi lascia un po’ perplesso è che tutto ciò parrebbe allora non avere un senso reale, cioè sembra sia a causa di un errore della mente che non riusciamo a essere e invece siamo immersi nel divenire. Visto che io ritengo che tutto abbia un suo senso, un significato profondo che va al di là della nostra stessa percezione, allora deve esserci un significato se incarniamo questa realtà e ci dotiamo di questi strumenti (skanda, mi pare) e penso sia un significato che va al di là di una eventuale colpa più o meno legata al karma. Mi pare sia il Buddhismo Settentrionale (mahayana) a indicare come solo nell’uomo esista la possibilità di raggiungere l’illuminazione e non nelle altre forme di vita. Mi piacerebbe sapere se a lei risulta questo particolare. Grazie ancora comunque e buona vita. Aliberth: - Si, vero. L'illuminazione è lo scopo del nostro venire qui, in questa fantasmagorica manifestazione creata illusoriamente dalla mente... L'illuminazione permette alla mente umana (erroneamente manifestatasi come individuale) di fare ritorno alla verità ultima e assoluta, cioè l'Unica Identità, la Mente Unica, la Mente-Buddha... Quindi, l'Illuminazione è lo scopo (e la causa-effetto) della nostra 'venuta' qui (dove il "Qui" è il mondo di manifestazione creato dalla mente primordiale, grazie al suo potere creativo ed al suo errore di volersi manifestare come 'i molti', anzichè soltanto come l'Uno...). Quanto al fatto se solo gli esseri umani possono arrivare all'Illuminazione, i riferimenti sono contrastanti... In alcuni testi si dice che solo gli 'esseri umani più evoluti' possono aspirare all'illuminazione; in altri si dice che tutti gli esseri senzienti (cioè dotati di mente, quindi anche animali e spiriti incorporei) possono farlo, in quanto siamo tutti potenziali Buddha, ma solo dopo la scalata evolutiva. Cioè, bisogna che l'ente raggiunga il livello conclusivo, in cui la mente ha l'opportunità ed il potere di tornare a vedere se stessa come una Unità, come una sola ed unica Mente... E non è una cosa facile, nemmeno per la maggior parte degli esseri umani... (visto che appunto il karma personale, cioè il cumulo di ignoranza individuale aggravato dal carico delle azioni, impedisce o ritarda l'emancipazione mentale degli esseri non ancora arrivati al punto cruciale...) Cordialmente, Aliberth
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