Centro Ch'An Nirvana
Articoli di Aliberth


 

Considerazioni…
(sulla Meditazione Chan e Zen)
 

 
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Ancora qualche spunto generato da una serie di domande e risposte tra più interlocutori, inviate tramite mail, che presentano le proprie opinioni personali riguardo al Dharma e che poi, alla luce di una successiva rilettura, possono essere interessanti anche per altri lettori...


Domanda di SP: Gentilissimo maestro Aliberth, buonasera. Gradirei porLe un paio di domande: Come potrei fare per introdurmi nella pratica di meditazione buddista? E’ sufficiente che io le faccia delle domande tramite lettera? E poi, sostanzialmente tra Zazen e Vipassana che differenza c'e'? E tra le due quale reputa più efficace? La ringrazio vivamente... Con stima…


Aliberth: - Mi dispiace darti una piccola delusione: primo, io non sono un MAESTRO, almeno non nel senso che tutte le persone di questo mondo danno a questo termine. Io sono semplicemente un fortunato individuo che ha fatto delle esperienze spirituali grazie all'aiuto di alcune persone che, a loro volta, prima di me le avevano fatte grazie ad altre persone ancora (che possiamo chiamare ‘maestri’)…
Secondo, non credo di poterti aiutare più di tanto per tramite lettera, o mail... Infatti, già le persone che si dedicano a venire ad ascoltarmi una o due volte alla settimana, non è che faranno tanti passi avanti fino a quando essi non comprenderanno la verità DENTRO se stessi. E per poter riconoscere quella verità, occorre essere seguiti da un valido insegnante passo dopo passo e possibilmente di persona... Perciò, il mio unico consiglio, che spero possa esserti di aiuto, è di trovare proprio vicino a te un Centro di meditazione (a Pomaia, tra Pisa e Livorno, c'è un Centro Buddista molto valido) e ivi seguire il più possibile da vicino un maestro, o un insegnante, o una persona come me che ha fatto l'esperienza spirituale...
Infine, riguardo alla differenza tra Vipassana e Zen; Nessuna differenza... il Chan è una forma di Vipassana fatta in zazen... Da tenere presente però che la meditazione Chan non finisce allorché ci si alza dalla seduta (giapp: zazen, cinese: tsochan), ma continua costantemente durante tutte le fasi della vita quotidiana, sia sedendo, stando in piedi, camminando, stando fermi, sdraiati o distesi...Quindi, ciò che conta non è la FORMA, ma lo STATO della mente...In questo, alla fine, è molto più Vipassana...
Un caro abbraccio e, per intanto, potresti leggere i miei articoli (e le altre traduzioni di Dharma) sul nostro sito.


SP:- Gentile Aliberth, grazie di cuore del suo consiglio di estrema saggezza, ne terro' conto, intanto la ringrazio enormemente e cercherò qualche centro zen in Firenze o nei dintorni. Le auguro le più belle cose per la Sua Vita. Cordialmente, S. P.


Domanda di DNA: Sentiti e sinceri complimenti da parte mia per quello che fate e, soprattutto, per COME lo fate e portate avanti. Io sono un ragazzo di 25 anni, scettico e ateo (senza battesimo), che da poco tempo ha deciso di interessarsi alla filosofia spirituale del Buddismo e dello Zen. Essendo ancora ignorante in materia sto cercando di farmi un'idea complessiva di questo mondo a me prima sconosciuto, ed anche se i dubbi non sono pochi, SENTO di riuscire a mettere in pratica la dottrina del Dharma senza troppi sforzi, perchè sento la mia mente piuttosto elastica a riguardo e capace di comprendere alcuni concetti che poi riesco a mettere in pratica.
Anche se solo all'inizio (un paio di mesi ormai), il vigilare e osservare continuamente le mie reazioni - giorno dopo giorno - invece che stancarmi mi stimola ancora di più ad impegnarmi. Una cosa che non mi è ancora chiara, tuttavia, è questa differenza di "metodo" tra le varie pratiche del Buddismo, come il Theravada, il Mahayana, lo Zen, e la Soka Gakkai che per quanto ho capito non considera lo studio della meditazione ma vede più la pratica come una sorta di "preghiera" (Nam-myoho-renge-kyo), in cui vi è previsto l'esercizio della mente per concentrarsi su questa "legge universale", anzichè disinteressarsene, e meditare (come invece prescrive lo Zen). Personalmente, io dallo Zen ci sto traendo molta più "pace" e benefici mentali, che mi sento di valutare più anche come concetto, ma vorrei ugualmente approfondire la pratica consigliata dagli insegnamenti di Daishonin.
Chiedo scusa se mi sono espresso con termini poco appropriati e concettualmente poco definiti ma come ho già detto sono agli inizi. Spero che comunque sia chiaro il dubbio da me sollevato. Salutando e ringraziandovi per l'attenzione, vorrei inoltre chiedervi un consiglio per l'acquisto di un buon libro sullo Zen esaustivo e non troppo "difficile" da masticare.


Aliberth:- Caro amico, Intanto complimenti per la tua proprietà di linguaggio e per il tuo visibile interesse per il Dharma. La tua domanda (se domanda è) è abbastanza precisa ma ha anche la risposta contenuta in se stessa... Infatti, la pratica del mantra 'namyohorengekyo' non è di per sè inutile, anzi.. ma non è considerata propugnatrice dell'Illuminazione ultima... per la quale occorre più specificatamente una meditazione profonda sulla verità ultima e (soprattutto) una esatta e totale 'COMPRENSIONE', e di conseguenza un valido maestro che sappia insegnarla...
Noi di solito facciamo questo esempio per raffigurare i vari livelli di importanza per la scalata alla Realizzazione finale... Come per la scuola del mondo, bisogna passare per le varie fasi (o classi) prima di arrivare alla laurea... così, per il Dharma, vi sono varie fasi o livelli prima di poter approdare all'Illuminazione... la recita del mantra (e anche di altri mantra) come pure le ritualità, le regole, i comportamenti, le gerarchie, ecc., appartengono alle varie fasi iniziali, che sono antecedenti all’approdo verso le fasi più profonde della meditazione, della comprensione intuitiva e dell'illuminazione silente...
Tuttavia, come nelle cose del mondo, in cui qualche volta nasce un genio che non ha necessità di partecipare a tutte le varie fasi scolastiche ma apprende subito le più sintetiche e complesse conoscenze della sapienza, così anche nella vita spirituale ci sono esseri che hanno una naturale e innata facilità di comprensione dell’autentico vero messaggio del Buddha, cioè la visione della natura originaria.
Questi individui se si applicano alla pratica del Dharma, approdano subito ai sentieri finali (di cui il Chan è uno dei più validi)... Non serve dire troppe cose, nè dare troppe spiegazioni... chi ha una mente rapida e sintetica capisce al volo, e non può succedere che la sua mente (dopo aver sentito questi riferimenti alla Verità Ultima) possa ancora emettere giudizi, opinioni, obiezioni, discorsività e quant'altro... Nella sua capacità di sintesi comprensiva, chi ha una mente di questo tipo, sà già di cosa stiamo parlando e non ha nessun bisogno di altre spiegazioni... Ti auguro, dunque, di essere una persona di questo tipo... dovrai però trovarti un abile maestro di verità (ultima) che sia in grado di risvegliare la tua mente alla comprensione ultima... Ti faccio i miei migliori auguri...

Domanda di WC: Salve, ha un po’ di tempo per fare due "chiacchere"?


Aliberth: Caro W., le chiacchiere sono una perdita di tempo... ed il tempo è prezioso... se vuoi, puoi scrivermi una mail dicendomi ciò che intendi dirmi...


WC.- Beh, la mia domanda è questa: ‘Lei ha raggiunto il nirvana??


Aliberth:- Sappi una cosa, caro amico... Il Nirvana è qui e ora.-.. Chiunque è SEMPRE consapevole del QUI E ORA, senza che la sua mente si intrometta con idee e opinioni , E' NEL NIRVANA...


WC:- Allora, un’altra domanda: Qual'è la scuola buddista che più si avvicina al vero insegnamento di Siddharta?? Sono molto dubbioso. Mi può rispondere, per favore?


Aliberth: Beh, non credo di poterti darti una risposta che sia definitiva... Il Buddha insegnò in tre modi diversi (per i tre tipi di discepoli: quelli di minore comprensione, quelli di media comprensione e quelli di comprensione superiore). Questi modi sono chiamati: 'I Tre Giri della Ruota del Dharma'. Bene, è detto che il Chan appartenga all'ultimo giro, quello cioè per discepoli superiori... Tuttavia, non è soltanto il Chan che appartiene a questo tipo di insegnamenti... ma anche il Mahamudra, lo Dzog-Chen, il Tantra finale ed altre forme di Dottrina più segreta. Il problema non è tanto il tipo di scuola... ma piuttosto il tipo di insegnamento. Quando l'insegnamento è indirizzato a trasformare la mente GUARDANDO all'interno, piuttosto che all'esterno... allora esso appartiene all'insegnamento superiore... Quindi, una certa scuola può anche essere frequentata da persone con un grado di comprensione medio o inferiore, purtuttavia l’insegnamento che essa potrà comprendere sarà comunque di tipo inferiore.


WC:- Purtroppo, non avendo io un lavoro e per altri vari motivi non ho possibilità di andare in luoghi ove ci sono monasteri. In effetti, pratico e leggo da solo, ma non è la stessa cosa che essere con un maestro. Comunque, secondo me, lei ha raggiunto il nirvana…


Aliberth:- Non credere che sia così facile, caro amico... Diciamo che cerco di essere sulla strada... ma il traguardo (nella mente) è ancora lontano... Basta mantenersi nel Dharma...


WC.:-D'accordo. ma non può darmi consigli per praticare il dharma fai da te??


Aliberth:- Questa è una bella e curiosa domanda... Caro amico, devo però risponderti che il Dharma fai-da-te è molto difficile. Esso è caratterizzato dal fatto che la persona debba nascere già con un tipo speciale di saggezza... non può essere imparata da libri o con consigli spiccioli... O uno ci nasce (e allora, tu non ne avresti bisogno), oppure bisogna aspettare che la vita ci offra l'occasione di generarla... (conoscere un maestro, impegnarsi totalmente negli antichi Sutra e cercare di mettere in pratica ciò che vi è indicato, generare un forte desiderio per la Verità Suprema...).
Purtroppo, caro amico, è impossibile sperare che possa esservi una forma di Dharma-fai-da-te, facilmente e rapidamente utilizzabile... Però, se veramente uno lo desidera, se lo desidera con tutte le sue forze, se si ha dentro di sé il seme della retta visione – e se soprattutto uno SENTE che questo mondo e questa vita non sono così reali come appaiono, allora si può stare tranquilli che prima o poi il Vero Dharma si presenterà... Shanti!
 


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