Ancora una volta, prendiamo spunto da Facebook per presentare una serie di domande e risposte tra uno o più interlocutori che presentano le proprie opinioni personali e che poi, alla luce di una successiva rilettura, possono essere interessanti anche per altri lettori... XXX- Caro Al, la questione di ricordare i sogni ha funzionato. Ho avuto tre sogni e me li ricordo tutti i tre; ma il più interessante, quello che mi dice qualcosa, è questo: ora ti dico i punti più importanti. Sono andata a Pomaia, in quell’agriturismo, c’era molta gente ma non mi ha dato fastidio, però ero fuori di me perché i bagni avremmo dovuto condividerli con gli altri… C’erano tre docce malandate e un WC senza bidé. Questo era il massimo che potrebbe capitare, ed io volevo chiamarti perché non eri ancora arrivato, non sapevo neanche se venivi, e non riuscivo a far funzionare il telefono….. Mi sono svegliata con il cuore che batteva all’impazzata e un’ansia incredibile. Io so su che cosa devo lavorare, qui parla chiaro, ma vorrei sapere la tua opinione….
Aliberth: Prima dimmi cosa hai capito tu (e su che cosa dovresti lavorare... ) poi se serve ti dirò il mio pensiero...
XXX: Penso che dovrei lavorare con la pazienza, la tolleranza, l’accettazione delle cose della vita, e poi sull’attaccamento e l’adattamento...
Aliberth: Si, infatti questo sogno denota ancora l'attaccamento che c'è nel fondo del tuo cuore... Devi imparare a saper fare a meno di tutto (perfino della tua vita) ... questo non significa VOLER MORIRE... al contrario, significa solo che devi estirpare nel profondo della tua mente la sete dell'esistenza fenomenica... E' un lavoro molto profondo, che solo i Lama sanno fare ed hanno fatto, oppure i realizzati in incognito... Le persone comuni, anche se arrivano alla illuminazione superficiale, cioè quella in cui hanno imparato tutto concettualmente, quando arrivano a questo punto sono bloccati e non riescono ad andare avanti... la loro mente si rifiuta di accettare questa cosa e continuano così a mantenere la radice dell'attaccamento... E' un punto molto importante, direi addirittura essenziale ed obbligatorio, se si vuole davvere essre liberi e arrivare così alla realizzazione della Buddità... Spero che tu possa lavorarci sopra e trovare il modo di sradicare questa natura di attaccamento... un abbraccio.
XXX: Ti racconto anche quest’altra cosa… Non è un vero e proprio sogno, ma qualcosa che mi è successa durante una meditazione… Una volta, al nostro centro, stavamo meditando con una luce appena appena percettibile. Dopo un po’, ho visto una luce fortissima, naturalmente con gli occhi chiusi. Non volevo aprire gli occhi fino alla fine della meditazione, ed ho pensato: ma guarda un po’, chi è stato che ha acceso questo fortissimo faro proprio in mezzo alla meditazione, è proprio uno che è impazzito. Quando abbiamo terminato la meditazione, ho chiesto chi era stato, e tutti mi hanno guardato in modo strano perchè nessuno aveva fatto niente, nessuno aveva acceso nessuna luce. Non mi sono mai spiegata cosa era successo. Me lo puoi dire tu?
Aliberth: No. Sarebbero parole inutili... Devi capirlo tu, da sola...
XXX: Lo so che è una cosa prodotta dalla mia mente, ma vorrei sapere cosa è, da cosa dipende...
Aliberth: L'hai detto... dipende dalla mente... devi capire che la mente è un'energia sempre in cambiamento... man mano che tu cambi la tua visione dell'esistenza e del mondo, la mente acquisisce nuove facoltà e và più in profondità nell'essenza dell'energia spirituale, di cui la LUCE è l'elemento più puro e immediato... Così, vedere la Luce, come dice anche il Bardo Thodrol, significa che la mente si è raffinata, è diventata più sottile e questo, quando un praticante lavora con continuità, avviene anche senza che uno debba morire e passare nell’aldilà...
XXX: “Ci sono riferimenti all'uso di certi segni che, quando si manifestano durante i sogni, permettono di accertare il livello di realizzazione dei praticanti."(Il sonno, il sogno, la morte” di S.S.Dalai Lama). Ultimamente ho questo tipo di sogni. Mi indicano il grado di raggiungimento di certi stati mentali positivi e negativi dandomi la possibilità di incrementare i primi e migliorare i secondi... Tu che ne pensi?
Aliberth: Si, sono d'accordo... E' vero, quando una persona comincia a sviluppare le parti più nascoste della propria mente, quelle che vengono attivate dalla meditazione e dall'auto-consapevolezza, questo fatto fa emergere anche durante il sogno (e il sonno profondo) stati di coscienza lucidi e consapevoli del nostro sé più profondo...
XXX: Oggi, qui piove a dirotto e sono stanca morta. Ieri, finalmente avevo finito tutto il lavoro, e mi sono svegliata già stanca. I miei sogni continuano andare alla grande… me li ricordo benissimo e la cosa più importante è la sensazione che senti perché è quella che ti indica la strada.
Aliberth: Spesso, un sogno che ci disturba, viene proprio per darci l’opportunità di fare, anche durante lo stato ordinario di veglia, la pratica della pazienza. Nel buddismo c’è una parola sanscrita, "anupatthikadharmakshanti", che ha il significato di 'dover avere una grande pazienza verso i fenomeni di questo mondo', e tutti coloro che intendono avanzare nella pratica devono imparare a familiarizzarsi con questa virtù. Perciò, spesso, anche i sogni servono per poter mettere in atto questa potenzialità
XXX: Pensavo a quelle persone che in sala operatoria stanno per lasciare il corpo e si trovano in un tunnel luminoso e vedono i loro familiari, amici, ecc. Come fanno a vederli se essi si saranno sicuramente già reincarnati? E un’altra cosa: secondo te, ci sono degli spiriti che non riescono a reincarnarsi e nel frattempo prendono possesso di altri corpi vivi?
Aliberth: 1° Risposta... Le persone in morte apparente, che vedono quelli che sono morti, vedono solo le IMMAGINI MENTALI dei loro parenti e amici... Nella mente, tutti gli esseri viventi conservano la loro forma, che è sostanziata di pura vacuità... In realtà, le menti delle persone decedute, probabilmente, potrebbero essersi già reincarnate, ma la loro traccia nelle nostre menti rimane sempre, fino a che anche la nostra mente non si reincarna... (Ricordi la storia del profumo della rosa che rimane in una stanza anche quando non c'è più?) 2° Risposta: Si, questa possibilità esiste e fa parte anch'essa del karma (quello più terribile...). Ci sono storie (Jataka) nel Buddismo e nell'Advaita che raccontano di alcuni esseri che avevano nella mente una così forte volontà di non scomparire, che fintanto che questa forza non si placava, erano costretti a rientrare in vita in corpi di altre persone... (La dimostrazione di questi casi sono le "doppie personalità", oppure alcuni casi di repentini cambiamenti di carattere) ma sono comunque casi molto rari... che ad un certo punto devono rientrare nella legge della natura. Anche a me nei sogni succede spesso di VEDERE mia madre, la mia compagna, e molte persone amiche che sono decedute... Perciò, quando anch’io starò per morire, la mia mente sarà portata a VEDERE ciò che c'è ancora in essa... capisci? Lo stato di sonno profondo e lo stato della morte, sono molto simili. Ed i sogni sono, esattamente, le stesse esperienze che la mente prova sia quando cade vittima del sonno profondo che della morte. Anche se il corpo è staccato dalla mente, essa continua per un certo tempo a produrre immagini e sensazioni. Tutto qui…
XXX: Scusa ancora, Alberto, ma devo parlatene: Questa notte mi sono svegliata con una esperienza molto chiara, non posso spiegarla a parole… posso solo dirti che ho avuto un’esperienza strana… come se la "coscienza sottile" sia un flusso di energia completamente separato del corpo, ed anche se la si sente nel corpo non è mescolata con nessuno dei suoi componenti… In questa vita è chiamata Elisa, ma solo in questa vita perché nell'altra non sarà più Elisa, anche se è la stessa coscienza in un flusso senza inizio. E’ molto difficile spiegarlo… si deve sperimentare per capire. Infatti, ora capisco perché i maestri tante cose non le possono spiegare.... E questa sensazione ce l'ho ancora ..... Grazi,e e scusa se ti scrivo tutti i giorni ma in questo momento per me è molto importante
Aliberth: Ti capisco benissimo, amica mia. Credo che tu, infatti, sia riuscita ad avere l’esperienza di cogliere l’essenza; l’essenza della nostra Vera Natura Primordiale… della energia sottile della mente. E questa cosa non si può spiegare. Può soltanto essere sperimentata (quando accade, e da parte di coloro a cui accade...) Un abbraccio, Al
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