Centro Ch'An Nirvana
Articoli di Aliberth


 

DHARMA AUTENTICO
e Dharma di comodo…
 

 
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Nella rubrica ‘Posta’ di Facebook, possono talvolta generarsi dialoghi o domande realmente interessanti tra uno o più interlocutori che presentano le proprie opinioni personali e che poi, alla luce di una successiva rilettura, possono diventare peculiari anche per altri lettori. Pertanto, visto che la cosa è stimolante, mi sento spinto a postare sul sito alcuni di questi dialoghi…

 

Interlocutore: Buona sera Aliberth, Chan Shi, ho letto molte delle tue pubblicazioni sul tuo sito, e colgo l'occasione per ringraziarti per l'eccellente lavoro che hai fatto. Da un po’ di tempo stavo pensando di scriverti, e adesso è giunto il momento. Ho letto molto, ed ho molto praticato da ormai più di trent’anni. Ho avuto alcune esperienze 'forti' dovute alle pratiche, ed ho 'svegliato' la mia presenza. Ho fatto un percorso piuttosto strano, ed i tempi di maturazione delle esperienze è stato lungo. Ho iniziato con degli insegnamenti con Lama Ghendun Rimpoche, monaco di grande realizzazione della scuola Karma kagyu. Per parecchi anni ho praticato le Sadhane tipiche di questa scuola, ma ho vissuto quasi in 'isolamento', cioè per quasi trentanni non ho più avuto contatti con maestri di alcuna scuola buddhista. tre o quattro anni fa, ho messo via le Sadhane ed ho iniziato la pratica di Vipasyana. Avevo avuto acluni insegnamenti da questo lama in proposito, ed ho avuto (secondo me) ottimi risultati. Ma adesso sono in conflitto con le scuole. Secondo gli insegnamenti Chan, Zen o Theravada, il Buddha ha insegnato i Sutra, ed in queste, i metodi per realizzare l'Illuminazione. In questi insegnamenti è chiaro l'invito a 'non legarsi a nulla', calmare e liberare la mente. Così ci si affida ai metodi. Ma i metodi differiscono da scuola a scuola, e mi ritrovo ad interrogarmi su quanto sia 'Dharma' utilizzare il Tantra, specie quando si inizia ad entrare veramente nel Sentiero, con le sue varie e molteplici divinità utilizzate nelle pratiche.
E' chiaramente evidente per me che il Tantra ed il Vajrayana che lo comprende, sia una Via sciamanica. Ed anche le tecniche utilizzate si rifanno, ad alti livelli, a riti sciamanici con utilizzo anche (in alcune scuole) di particolari droghe. Riflettendo su questo mi chiedo quanto sia Dharma questo tipo di approccio al Buddhadharma. Allo stesso tempo, le realizzazioni esperienziali degli stadi di avanzamento, sono veramente coinvolgenti, e sicuramente, concludendo il percorso, si realizza il 'Corpo di Luce o Corpo di Arcobaleno'. Ma mi chiedo, è questa l'Illuminazione? Ed ancora, i 'poteri' che si ottengono lungo il percorso, mi danno l'impressione proprio di poteri, da utlizzare per soggiogare spiriti e varie divinità, che ho l'impressione che siano comunque esseri dei Sei Mondi. E' questo il percorso del Buddha-dharma?
Benchè il Chan mi piace, mi sono ritrovato a leggere qualcosa, non so più dove, dove un Maestro Chan consigliava la recita di un mantra, che non era comunque reso noto in quello scritto' per allontanare gli spiritelli ed i vari demoni da me e dal luogo dove sono. Ancora una volta ho l'impressione di una forma di sciamanesimo. Scusami se ti distraggo da cose sicuramente più importanti, ma forse avevo solo il desiderio di comunicare questo mio stato di confusione a qualcuno che potesse capirmi. Grazie per avermi letto.


Aliberth: Caro amico, grazie a te per avermi scritto... Molte delle cose che hai detto sono da condividere, ma su alcune preferisco tralasciare... (come quella cosa di un tale maestro Chan (chi?) che auspicava la recita del mantra per allontanare spiritelli....)
Credo che tu sia una persona assai evoluta spiritualmente, ma avere una conversazione SOLO letteraria non potrà mai aprire la mente ad una conclusione definitiva... proprio perchè le parole e le opinioni (soprattutto queste!) sono come gli infiniti rami di un fiume che nella sua definitiva corsa verso il mare, strategicamente crea una serie infinita di derivazioni al fine di ritardare la sua estinzione (Nirvana).
Se tu stessi a Roma, sarei molto felice poter dialogare con te e trattare con più calma e serenità questi argomenti, magari incontrandoci nel nostro gruppo di meditazione, così da poter essere di aiuto anche alle altre menti... Che ne dici? A presto... Shanti!
 


Interlocutore: Grazie Aliberth per la risposta. Mi ha fatto bene. In particolare per quanto riguarda: 'gli infiniti rami dei fiumi etc...' Ed hai colto perfettamente il mio stato. Forse avevo necessità di sentirmi dire proprio queste parole. Comprendo benissimo quanto dici a proposito dell'essere lontani e comunicare solo per iscritto, ma vivo in Sardegna e sono ormai anni che non torno in continente.
Dopo moltissimi anni ho incontrato un maestro Karmakagyu, Lama Luigi, che gestisce un centro a Brescia, l'anno scorso. Lo abbiamo invitato in Sardegna perchè due mie amiche ci tenevano ad incontrarlo. Così abbiamo fatto un breve corso ed alcune iniziazioni tipiche di questa scuola, cose che tra l'altro, avevo gia fatto diversi anni prima.
Il fatto di non avere avuto possibilità di avere maestri a cui rivolgermi per risolvere i miei problemi meditativi, mi hanno 'costretto' ad uno sforzo personale piuttosto forte. Risolvere da se alcuni passaggi della meditazione è sicuramente gravoso e spesso ci si sbaglia, così come tra l'altro mi è accaduto. Ma grazie ad internet, ed a molte letture, ho chiarito alcune problematiche meditative e sono andato avanti (?).
Normalmente dedico più o meno un'ora al giorno alla pratica meditativa, alla sera. Adesso, se il lavoro me lo permette, inizierò a fare un'ora anche di mattina.
E se proprio mi troverò in difficoltà, approfitterò del tuo invito e verrò a Roma a trovarti. :)
Ok, ho fatto un ricerca su Hsuan Hua. Mi scuso, forse non è proprio un Maestro Chan, ma a quanto sembra, insegna in tutte e cinque le scuole, così da non farne distinzione. E' detto Maestro Tipitaka. :) Grazie ancora per la tua risposta.


 

Aliberth: Bravo... sei stato davvero in gamba a trovare tutti questi riferimenti...
Si è vero, Master Hsuan Hua non è propriamente un maestro Chan, anche se bisogna dire che in Cina si tende a fare di tutta l'erba un fascio... comunque, è chiaro che gli insegnamenti di Dharma sono posti in misura graduale, soprattutto a causa delle difficoltà mentali delle persone ordinarie, e quindi spesso si faceva uso delle forme di superstizione a cui la gente era fortemente legata... ma qui si aprirebbe un discorso molto lungo...
Chi ha la fortuna di avere una mente intuitiva per natura, riesce facilmente a bypassare tutte le incongruenze concettuali che si troverà ad incontrare, mentre la sua mente predestinata si emanciperà, cogliendo la verità nel mezzo di tante astrazioni illusorie... E' come quando si passa al vaglio la sabbia aurifera... per trovare l'oro, bisogna setacciare per togliere via la volgare sabbia... oppure come quando si setaccia la pula per far passare i chicchi di grano... Se verrai a Roma, sarò lieto di incontrarti... Buon Dharma,  Aliberth


 

Altra Interlocutrice: Bellissimo questo Libro su Master Hsuan Hua, sembra assai interessante, però questa frase dice molto:" Le cinque scuole furono create da discepoli buddhisti che non avevano nulla da fare e trovarono qualcosa per occupare il loro tempo"… Che ne dici di questo?


Aliberth: Si, e mi pare che succeda anche qui da noi oggigiorno... C'è sempre qualcuno che è attratto dal Dharma, non per il suo scopo ultimo, ma solo per il fascino dell'esotico... purtroppo...

Comunque, se si prosegue, si scopre che ci sono anche tanti sinceri e umili perseguitori della Verità, del vero Dharma autentico... e questo è come il famoso Fiore di Loto che, pur stando nel fango, riluce di bellezza e di colore...


Altro Interlocutore: Scusi se mi intrometto, ma ho alcune domande da farle… Sbaglio a non esser felice d'esser vivo? E’ giusto avere una meta per compiere il viaggio? una missione? perchè mi sà come di scusa per accettare la propria esistenza?
come si può godere sapendo che c'è tanta sofferenza al mondo? Io non riesco a vivere cosciente di me se non in brevi istanti.. Perchè non riesco a voler essere vivo? perché mi sento sempre a disagio? Sbaglio a voler fare tutto da solo? Queste sono domande profonde a cui cerco risposte superficiali forse.. E allora, vivo troppo bene per sentirmi vivo? mi faccio troppe "pippe mentali"? Può darmi un suo punto di vista..?  Grazie


Aliberth: Ciao... Ci ho pensato un pò su, prima di risponderti.... visto l'argomento più che delicato... poi ho realizzato che qualunque risposta breve in così poco spazio e tempo non sarebbe stata sufficiente...
Perciò, alla fine, ho deciso di consigliarti di leggere sul nostro sito, il mio testo : Dalla mente alla MENTE, affinchè tu possa farti un'idea di come io stesso sono riuscito a superare queste crisi esistenziali... che, con il senno di poi, posso ritenere davvero molto utili a portare la mente verso la Retta Via del Dharma...: http://www.centronirvana.it/articolialiberth.htm - ”Dalla mente alla...MENTE” (
MODERNI SAGGI SUL BUDDHISMO CHAN - Articoli tratti da lezioni-incontro e conferenze tenute presso il Centro Nirvana).

Augurandoti lo stesso percorso e lo stesso esito da cui io sono stato fortunatamente salvato, ti abbraccio e ti disco di non disperare, ma solo di saper aspettare mentre continuerai a fare la Retta pratica meditativa... Shanti a te...
Interlocutore: Grazie.. vedrò di tirar fuori qualcosa da me. Un’altra sola domanda, molto più teorica. Si può gioire di esser vivi considerando la sofferenza che ci si trova a vivere ed ad osservare nel prossimo? Al punto di vederlo chiudersi facendo la guerra ai suoi simili?

Aliberth: Vedi, il tipo di gioia, o felicità (ananda) di cui si parla nel Dharma NON E' QUELLA DI TIPO UMANO, a cui sicuramente ti riferisci tu.... Questo tipo non esiste più nella mente del Realizzato... E' un'altro tipo di gioia, cioè quello di capire che tutto è ILLUSORIO e che quando il sogno dell'esistenza finisce, tutto quello che si è visto, sentito, percepito, sperimentato non risulta essere altro che un SOGNO.... (ma questo, attenzione!!!! solo DOPO CHE CI SI E' VERAMENTE ILLUMINATI!!!...)
Prima, infatti, questo mondo ci appare così come ci appare... e dunque si vedono esseri che soffrono (ed anche che gioiscono e si divertono - cioè, si vede il DUALISMO degli OPPOSTI)... e questo è proprio ciò che ci dà la spinta per volerci ILLUMINARE, una volta per tutte.... Capisci? Spero di sì, perchè è molto importante, per poter proseguire nel RETTO SENTIERO... altrimenti non si va nel Dharma, ma solo nella Depressione e nella ancor più oscura IGNORANZA.... Un abbraccio, Aliberth

Interlocutore: Grazie.. ma potrò praticare abbastanza senza essere schiacciato da ciò che mi circonda e con cui mi ritrovo ad interagire?

Aliberth: Questo dipende solo dal karma della tua mente... (se capirà, allora è un karma positivo e ti porterà fuori...- se non capirà, devi allora ancora maturare karma positivo, facendo buone azioni ed avendo molta pazienza e tolleranza per tutti i mali che vedrai e che eventualmente riceverai dal mondo e dagli altri esseri ...) Shanti!


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