Nella rubrica ‘Posta’ di Facebook, possono talvolta generarsi dialoghi o domande realmente interessanti tra uno o più interlocutori che presentano le proprie opinioni personali e che poi, alla luce di una successiva rilettura, possono diventare peculiari anche per altri lettori. Pertanto, visto che la cosa è stimolante, mi sento spinto a postare sul sito questi dialoghi…. YY.: Continuando il nostro dialogo… l'unica cosa che io so, è che ho sempre quella strana e forte sensazione all’altezza del cuore, non so cosa sia, se devo mantenerla o fare il possibile per mandarla via. Non si tratta del cuore fisico, perché questo è semplicemente un muscolo, ma non riesco a capire si è piacevole o spiacevole...... Aliberth: E perchè mandarla via? Fai la pratica della consapevolezza... sii consapevole della tua sensazione, mantieni l'attenzione sui tuoi pensieri ... e lascia andare tutte le opinioni, le voglie, l'idea di mantenere o non mantenere. Manda via tutto ciò che è non-necessario alla tua calma mentale... YY.: Ok, adesso mi concentrerò su quello che mi hai detto. Certo, non è facile, ma penso che ce la farò, lavorerò tutto il giorno su questo. Se tu mi tieni per mano, penso che sarà più facile, grazie, passa una giornata serena… Aliberth: Lo sai che non ti lascio la mano, almeno finchè ritengo che sia utile farlo. Il mio compito è aspettare che ce la farai da sola; ma devi riuscirci, perchè non potrò trattenerla per sempre, ci sono tante altre creature da aiutare... Coraggio... una felice giornata anche a te! YY.: Mio caro e dolce maestro, prego sempre perche tu possa avere una lunga vita e aiutare tantissimi altri esseri, come stai aiutando me. Caro Al, non puoi aiutare anche altre persone nello stesso tempo che aiuti me? Se sei un Bodhisattva, puoi aiutare me e altri mille esseri. E se non lo sei ancora, se non aiuti me non potrai mai aiutare tanti esseri insieme. Ieri ho meditato sull’interdipendenza di tutti i componenti del nostro corpo. Ma quando la coscienza sottile lascia il nostro corpo, da cosa è dipendente? Lì mi sono fermata e non sono riuscita a continuare. Per favore, spiegamelo in un modo che sia facile…. Aliberth: Ecco, in maniera facile... Il nostro corpo è ILLUSORIO... la Coscienza sottile è REALE... Dunque, facciamo l'esempio di quando noi al mattino ci vestiamo... Un giorno mettiamo un vestito, un altro giorno ne mettiamo un altro, - ma quella nostra essenza che si cambia i vestiti è sempre la stessa, capisci? Non è la coscienza sottile che cambia, ma solo i corpi che essa assume. Poi, però, è l'ignoranza che crea il problema, e cioè il fatto che noi ci identifichiamo con il corpo e crediamo che la coscienza sia una nostra qualità, uno strumento che usiamo finchè siamo in (questa) vita... Inoltre, poi pensiamo che, alla morte, questa coscienza chissà dove andrà... Questo è un errore. La coscienza è una forma di mente-vuota, ma estremamente potente e funzionale... è la Mente-di-Buddha, o Natura-di-Buddha. Tuttavia, finchè è immersa nell'ignoranza, essa dipende da questa ignoranza... e perciò, quando questo corpo (e questa identità) muore, dopo il Bardo essa va subito a procurarsene un'altra (vedi "Il Libro Tibetano dei Morti - Bardo Todroll")… Perciò, essendo ancora immersa nell'ignoranza, questa forma di Coscienza (o Continuum) entra in un altro corpo e allora il film ricomincia... di nuovo ci identifichiamo con il corpo attuale, con l'identità attuale... In realtà, noi siamo sempre identificati con quella forma di IGNORANZA... Finchè la mente-coscienza non si illumina, noi siamo sempre l'Ignoranza (con i nomi e forme che abbiamo in quel momento...) Quanto al Bodhisattva... Non metterti a criticare chi cerca di fare quello che può.... qui, nessuno è arrivato alla fine, perchè sennò nel momento in cui avessi compreso tutto, me ne sarei potuto andare via senza star qui ancora a soffrire (poco) ma soprattutto a VEDERE soffrire gli altri (tanto)... Se ho scelto di rimanere, e non so fino a quando resisterò, è proprio perchè ho il forte desiderio di aiutare quante più persone possibili... Però, i miracoli non li so fare e se gli esseri non mi aiutano (cercando velocemente di capire) non credo che potrò aiutarne tanti... YY.: Io non ti critico affatto… non me lo permetterei mai e per di più dal momento che ho deciso, diciamo, di prendere rifugio in te. Ma mi raccomando non fare il Powa (il Powa è una forma di pratica segreta per lasciare il corpo e andare subito oltre la morte fisica… n.d.r.). Quando Ghesce Yeshe Tobten, il mio primo maestro di rifugio, morì, pensavo che stavo per morire anch’io. Essere abbandonata una volta, va bene… due mi sembra esagerato. Comunque, IO CERCO DI CAPIRE VELOCEMENTE, non puoi quindi criticare una persona che ce la sta mettendo tutta!!!!!!! Grazie. Aliberth: Brava... ma anche questo ti deve proprio servire per capire quello che ti è accaduto quando hai dimostrato la tua DIFESA... Chiediti: "CHI E' CHE SI E' DIFESO?" "DA DOVE ARRIVA QUESTA VOGLIA DI DIFENDERE ME STESSA?"... Ecco, medita su questo profondamente e vedrai che sorpresa, che scoperta potresti fare!... Se farai bene questa meditazione, farai un salto in avanti molto grande! Comunque, io non sono certo all’altezza di un Gheshe… ma sono semplicemente un autodidatta che ha messo in pratica gli insegnamenti dei suoi tanti maestri… YY.: Beh, anche tu però ti sei difeso attaccandomi. Io quando vado a dormire la sera, prima prendo rifugio nei miei maestri e nei Tre Gioielli, poi recito il mantra del Buddha della Medicina (ho preso l’iniziazione), le 21 lodi a Tara, e cerco di calmare la mente. E’ è un lavoro non indifferente, ma faccio come tu mi hai detto di fare. Al, ti assicuro che ce la metto tutta, voglio crearti meno fastidi possibili. Oggi non volevo scriverti, ma volevo capire la questione della coscienza sottile, per metterla in pratica. So che sono deficiente, ma non trattarmi come tale… Un abbraccio. Aliberth: Ti sbagli, non mi sono difeso... ho solo risposto a quello che dicevi tu, ma con gentilezza e chiarezza e comunque, qui non si tratta di CHI si difende e CHI no, ma solo di far sì che uno veda il proprio difendersi. Se uno vede CHI si sta difendendo (dentro di noi) allora si ILLUMINA - altrimenti resta nell'ignoranza… E' chiaro? Tutto qui. Non ti tratterò come una deficiente, mai lo farò, perchè siamo tutti nella stessa barca. La nostra IGNORANZA primordiale è il nostro 'peccato-originale', perciò chi può dare dell'Ignorante a qualcun altro? Tuttavia, spero che anche tu riuscirai ad eliminare l'ignoranza e, se riesci a vedere il TUO EGO, allora di sicuro ce la farai... (P.S., di solito quando uno riesce a vedere il proprio EGO, la prova è che rimane MUTO, senza parole, stupefatto, inebetito... Non ce la fa neanche più a parlare (per un pò di tempo almeno)... Poi, tutto si modifica... si ricomincia a parlare con gli altri, ma come se si stesse parlando a SE STESSI... Se tu farai lo stesso, allora gli insegnamenti preziosi di TUTTI i tuoi maestri saranno realizzati e anche tu diventerai un Essere che ce l'ha fatta! YY.: Oggi sono andata all’ospedale per una visita nefrologica, per quello non ti ho risposto subito… Parlavo con la mia migliore amica, è l’unica che sa di te. E’ una cosa che non voglio condividere con nessuno, è una cosa soltanto mia, è la prima volta nella mia vita che non spartisco qualcosa con qualcuno, Bene, ho detto alla mia amica che ho avuto maestri grandissimi, ma che non è lo stesso con te; con loro non potevo parlare in privato, c’era sempre il traduttore o altre persone che giravano intorno. Da loro ho imparato soltanto teoria, teoria e ancora teoria, senza riuscire a metterle in pratica. Con te è un’altra cosa, hai avuto esperienza di coppia e di grande sofferenza, hai e vivi il Dharma nella tua pelle e soprattutto mi capisci, e anche se sei in un’altra parte dell’Italia mi stai veramente vicino, mi fai capire le cose in maniera facile e pratica. Magari ogni tanto ti risenti, ma hai ragione quando lo fai. E’ la prima volta nella mia vita che sento che ce la farò, sento una immensa beatitudine dentro di me, non mi importa del fatto che non porti l’abito da monaco, un vero MAESTRO è quello che vive in perfetta sintonia con il suo discepolo (anche se qualche volta mi fa arrabbiare e mi dice candidamente di cercare dentro di me chi è arrabbiato) e soprattutto se il discepolo impara bene la strada che vuole seguire. Non sei un Ghesce, come dici tu, ma per me lo sei di più. Tutta la mia vita volevo un vero Maestro, e adesso l’ho trovato, e non lo mollo più… se mi vuoi mollare tu è tutta un’altra cosa, hai il diritto di farlo (ma, attento al karma)……. Un abbraccio Aliberth: Mi hai lasciato di stucco... Vedo che, nelle cose della vita, proprio tu sei la vera maestra! Grazie! YY.: Perchè mi dici questo? non capisco... Cosa vuoi dire? Aliberth: Si, scusa... sono stato troppo sintetico... Voglio dire che ANCHE TU sei una persona straordinaria... Hai una forte capacità di penetrare il Dharma, perchè in te c'è una grande dote di personalità umana, con i valori giusti della vita... Sul piano del bodhisattva, tu hai molte doti più utili delle mie... Io sono alla fine della storia della mia manifestazione... Tu ci sei ancora dentro, ma sai come comportarti... hai amore, amicizia e una buona comprensione degli stati d'animo delle persone. Perciò, ti dicevo che nelle cose della vita tu sei più maestra di me... e succede che 99 persone su 100 capiscono di più il tuo metodo, sono più raggiungibili con le tue doti umane. A me succede che qualcuno dotato di molta intuizione riesce forse a capire ciò che esprimo, ma la grande maggioranza delle persone NON capisce il mio linguaggio, non sa proprio neanche a che cosa mi riferisco. Per esse il DHARMA (quello ultimo, finale) non ha alcun senso... e quindi, spesso, se ne va e perde l'insegnamento profondo. Tu, invece, potresti davvero essere d'aiuto a TUTTE queste persone di livello inferiore, perchè hai quelle qualità che si addicono ad un bodhisattva dei primi quattro livelli (cioè, quelli che restano tra la gente e hanno la mente idonea a trattare con le persone comuni...). Spero ora di essermi fatto capire... Ti benedico e ti abbraccio... _/l\_
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