Articoli di Aliberth

Conversazione sulla Comprensione
 

 
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Come in altre occasioni, anche stavolta Aliberth prende spunto da uno scambio di mail con un giovane praticante di Buddismo, per esprimere il suo punto di vista (che, poi è quello generato dalla sua esperienza trentennale di studio e pratica del Dharma) riguardo all’interpretazione di “comprensione” del messaggio autentico del Buddha…

Aliberth: Il Buddismo, inteso come ‘ismo’ non esiste. In realtà sarebbe meglio chiamarlo “Buddha-dharma”, cioè Insegnamento o Dottrina del Buddha, e chi realmente lo segue per raggiungere lo scopo del Risveglio, che lo stesso Buddha insegnò, non si sentirà mai un 'buddista', non penserà mai di se stesso di essere un 'buddista'... possibilmente, vedrà se stesso solo come "Pura Coscienza", e basta...

M.: Però, sia vedersi come buddhista che vedersi come "pura coscienza" nasconde il tranello del senso dell'io... 

Aliberth : Questo lo dice solo CHI ha ancora l'Io.... Bisogna spostarsi da un corno all'altro del dilemma per poter conoscere entrambi e poi riportarsi al Centro (Madhyamika= Via di Mezzo - Vedi Nagarjuna...)... e poi con la critica, si dimostra solo lo stato di mente di colui che critica, non quello dell'altro...  

M.: Certo, anch'io sono afflitto dal tranello del senso dell'io...... mica sono un Buddha! 

Aliberth: Allora pensa a diventarlo, sennò a che serve seguire gli insegnamenti del Buddha (sperando ovviamente che tu li capisca...) 

M.: Probabilmente, non ti accorgi che stai criticando più te di quanto abbia fatto io.  
Comunque, io ho semplicemente voluto chiarire un punto importante del Buddhismo, particolarmente nelle sue forme che considero più elevate (Mahamudra, Dzogchen, Zen, ecc..), ovvero che l'autoriferimento implica artificiosità. Ben altro è la spontaneità naturale che porta alla Liberazione. Quindi, non bisogna vedersi nè come buddhista nè come non-buddhista, nè come "pura coscienza" nè come "coscienza inquinata"; in entrambi i casi infatti c'è autoriferimento, dualismo e senso dell'ego. Se non hai compreso questo punto, la visione suprema che è al di là dei quattro estremi, non hai colto l'essenza del Dharma. Ed è nostro dovere cercare di chiarificarla.
 

Aliberth: Bambino mio, hai solo 21 anni e ti metti a criticare chi segue le orme del Beato da 30 anni... il primo a criticare sei stato tu... ed io ti ho solo ricordato che la critica mostra solo la mente di chi sta criticando... Non ti hanno forse insegnato che qualcuno ci riesce, nel trovare la strada che fu insegnata dal Buddha?... Alltrimenti, se nessuno ci riuscisse, che razza di strada sarebbe... sarebbe ancora un'altra illusione. come quella che ci fa credere di essere ciò che crediamo di essere... Caro M., spero prima o poi di conoscerti di persona... perchè mi sembra che tu voglia fare il tigrotto un pò troppo presto... smettiamo di dirci queste cose, e aspettiamo di vederci di persona... poi potrai capire ciò che voglio dire... Quando il Buddha insegnava, egli si autoreferenziava, diceva di essere il Beato, ma nella sua mente non c'era nessuna forma e nessun nome... Tu come fai a dire che nella mia mente ci sia qualcosa, mentre parlo o dico qualcosa? Siamo tutti bravi a dire le sentenze, ma chi le mette in pratica poi? solo pochi... è più piacevole dare lezioni agli altri, anzichè mettersi a guardare la propria mente.… Non è così? 

M.:  Il Beato diceva di essere "il Beato", ma non si vedeva come "pura coscienza". I processi mentali di un Buddha non sono comprensibili dalla mente umana: la sua mente è il Dharmakaya. Si può praticare anche da 30 eoni, ma se non si capisce che l'insegnamento del Dharma è al di là dei quattro estremi ancora non si ha compreso la sua essenza. Comunque, non ho alcun senso di avversione nei tuoi confronti. Ho solo chiarificato questo punto in base alla mia compresione del Dharma. Se vuoi, ci si può forse vedere a Roma nel mese di Novembre… 

Aliberth: Eppure ancora insisti... Il miglior modo perchè tu capisca veramente è dire a TE STESSO, tutto quello che stai continuando a dire senza capire realmente ciò che dici... Ripetere a pappagallo ciò che si legge sui libri non significa 'Comprensione del Dharma'... Purtroppo per capirlo veramente, bisogna passare per le forche caudine dell'eliminazione del PROPRIO EGO, e non di quello degli altri... ma vedo che ancora tu non ci sei arrivato... Beh, ti auguro comunque di continuare a giocare con le immagini della tua mente... Cosa ne sai di cosa c'era nella mente del Buddha.??'!?.. Il termine 'pura coscienza' significa proprio questo... non una IDENTIFICAZIONE di qualunque tipo... se continui a vedere il dito per la luna, chiamerai sempre il dito col nome di luna... ma la luna sta lì e del dito non se ne preoccupa... Ti saluto e spero che basti così, altrimenti se proprio vuoi continuare a replicare (cosa molto divertente per gli umani...) mandami un messaggio in privato… non è giusto che gli altri debbano stare a sopportarci... Comunque, malgrado tutto, ti chiedo scusa per la diatriba che si è creata fra noi... Apprezzo molto il fatto che tu, a soli 21 anni, cerchi di praticare il Dharma con coscienza... Questo significa che hai dei buoni meriti... Ti auguro di arrivare quanto prima al 'frutto'... Grazie per essere sul Sentiero, grazie a nome di tutti gli esseri... Pace alla tua mente... 

M.: Non preoccuparti. :-) Comunque sono buddhista da quando avevo 15 anni, non dall'altro ieri. Quindi lo sono con sincerità, e ho molta devozione per il Dharma e per i miei maestri, in particolare per il Glorioso Karmapa, che per me è come il Buddha stesso. Quindi non ritengo corretto rinfacciarmi il fatto che sono giovane, come se fossi buddhista con una certa superficialità (cosa non vera), soprattutto se la discussione riguarda qualcosa di filosofico e quindi di non personale e che quindi dovrebbe restare su quei binari (anche ammesso che fossi buddhista con superficialità, ciò non implica che ciò che dico sia scorretto; quindi in una discussione filosofica bisogna sempre parlare di filosofia e cercare di non parlare delle persone che la discutono). Questo per lo meno è ciò che penso. Comunque ti auguro tante buone cose. M. Sonam Tashi 

Aliberth: Non per rinfocolare...ma la filosofia è una cosa mondana... è come la zattera di cui parla il Buddha... Serve solo fino a quando non hai capito la Inesprimibile Verità... Ora, se tu parli con uno che è andato al di là (non c'è solo il tuo maestro) è chiaro che dovresti avere un pò di cautela... Criticare chi non si conosce, o solo perchè qualcun altro ce ne ha parlato male - il che vuol dire che neanche quell'altra persona lo conosce realmente, non è positivo nè utile... Potresti essere di fronte ad un altro maestro, ad uno che ha realizzato veramente e quindi non ha più bisogno della zattera - cioè della filosofia -... Comunque, e per farla finita qui, come ti ho detto, forse fra quarant'anni potresti capire ciò che intendo dire, perché se fra quarant'anni non avrai realizzato il frutto finale, significa che la tua pratica era sbagliata... Ma io spero di no... ti mando un augurio di felicità e realizzazione..

Non sto ad enumerarti i miei maestri... sono stati così tanti... ma ora, non mi servono più... io sono diventato il vero maestro di me stesso.... e non lo dico per presunzione... Il fatto che mi sono completamente ritirato dal mondo sta a testimoniarlo... sono accessibile solo a quelle persone che hanno bisogno di aiuto... però, essendo un laico, le persone non hanno molta fiducia, ma poi, quando mi conoscono davvero, cambiano idea... spero che possa farlo anche tu. Un caro abbraccio fraterno... Aliberth:-) 

(P.S. Il mio nome di Dharma è Sonam Tobjè – che significa ‘Grande Potere dei Meriti -- me lo dette il mio Lama (Gheshe Sonam Chancub, ora defunto) anche se io ormai non mi riconosco più nel nome e nella forma, ed in nient'altro)...

M.: Io ho semplicemente parlato della libertà dai quattro estremi (esistenza, non esistenza, entrambi, nessuna), e quindi del fatto che uno, identificandosi con la "pura coscienza" può non arrivare alla liberazione, perchè in realtà non c'è alcuna coscienza in cui identificarsi, e farlo è solo una cosa artificiosa. Io ho rispetto per te, quindi non fare supposizioni sbagliate. Non mi permetterei mai di giudicare le persone prima di conoscerle. Per ciò che riguarda la filosofia, ce ne sono diversi tipi. Quella di cui ho parlato io è la ‘non-filosofia’; nel senso che dire che la realtà è al di là dei quattro estremi è, sì, una proposizione filosofica, ma implica il fatto che nessuna filosofia può spiegare la realtà (dato che la logica, le spiegazioni e le parole ragionano dei termini degli estremi dell'esistenza o della non-esistenza). Comunque, ripeto, ho molto rispetto per te, anche perchè il tuo sito è pieno di informazioni molto preziose, di cui ti sono molto grato. Tuttavia, io non credo di raggiungere la liberazione in quarant'anni. Credo sia più facile trasferirmi nella Terra Pura del Dewachen. Ti dicevo che a Novembre potremmo vederci perchè quasi sicuramente ci sarà l'esposizione delle reliquie del Maitreya Project a Roma, ed io ho intenzione di parteciparvi. Nel Dharma, M. 

Aliberth: Vabbè, mi arrendo..., temo che non riuscirò mai a farti capire quello che NON ho proprio intenzione di dire in modo palese... Speravo tu fossi così intuitivo da capire il messaggio che era sottinteso... ma vedo che tu riporti tutto a te stesso... Quando parlavo di uno che è andato oltre e aldilà, intendevo dire che la Liberazione è raggiungibile QUI ed ORA, basta smettere di pensare e di credersi questo o quello e di voler andare qui o lì... C'è un parlare 'mondano' ed un parlare 'trascendente'... ed anche se nel ‘parlare trascendente’ purtroppo io non vengo capito, succede che nel parlare mondano, questo ‘stupido essere’ perde sempre... Ed a scanso di ulteriori equivoci, quando dico 'stupido essere' mi riferisco a me...ma è meglio così... Saluti cari e arrivederci fra quarant'anni (quando io non ci sarò più, ma potrò capire, stando nella mente unica, se tu ce l'hai fatta)...  

M.: Capito :-) Tra quarant'anni si vedrà… A presto, M.. 

Aliberth: Ok… Finalmente… Shanti!