Da Chandra Gayatri a Centro Nirvana Caro Aliberth stavo consultando il sito del Centro Nirvana ed ho letto in fondo alla home page questa frase: "Noi non abbiano risorse economiche, poichè il nostro sito ed il nostro Centro sono offerti senza scopo di lucro. Perciò, coloro che NON hanno intenzioni spirituali e NON temono le punizioni del karma, che senz'altro riceveranno se commettono il male, sono pregati di non inviare spam e mail anonime che verranno subito cestinate". Nel leggerla mi ha dato la sensazione di una minaccia... E mi ha un pò ricordato l'insegnamento della religione Cristiana, quando andavo a messa da bambina... Il prete usava incutere paura nel caso si compiano determinate azioni. Dio avrebbe visto e ci avrebbe puniti... questo oggi lo vedo come un mezzo per incutere paura e poco adatto per rendere consapevoli le persone... Quest'estate quando sono stata in India ho avuto modo di riflettere molto profondamente riguardo al karma e mi sono resa conto che il karma ha un grosso peso laddove esiste l'ignoranza... dove si è fatalisti. Dal momento in cui io so che anche nascendo povera ho la possibilità di modificare la mia vita e quindi non essere destinata a rimanere povera, io stessa posso modificare il mio karma. Ma se io dicessi, sono nata povera e morirò povera, vuol dire che ho già determinato quale sarà il mio karma. Karma, per me, è solo un'impressione mentale. Avevo bisogno di chiarire alcuni miei dubbi... grazie per la tua disponibilità. Chandra. Da Centro Nirvana a Chandra Cara Chandra... Bisognerebbe poter parlare a voce per chiarire tutte queste sottigliezze... Tu, in quella frase, ci vedi una minaccia...ma se sui cavi dell'alta tensione c'è scritto "Chi tocca i fili muore!", secondo te è una minaccia?... Non è piuttosto che nella tua mente c'è ancora il bene ed il male, e quindi il senso della minaccia? Noi abbiamo solo voluto avvisare le tante persone (e ci sono state) che hanno mandato e a volte continuano a mandare spam e mail offensive, e anche minatorie... Non potendo impedire il karma della loro mente ad agire così, abbiamo cercato di farle diventare un pò più consapevoli attraverso il timore ed il rispetto delle Leggi Supreme (come la Legge di Causa ed Effetto), cose che nel sito, a chi sa cercare, vengono poi chiarite e quindi, anche, mitigate nella speranza e nella fiducia che, se si cambia il meccanismo automatico della mente, si può far cessare gli effetti dei precedenti errori... Questo è il vero senso della COMPASSIONE, un funzionamento ATTIVO, cioè che può permettere agli esseri di diventare essi stessi Illuminati, e non la compassione passiva di chi compatisce altri esseri senza però far nulla per la loro emancipazione e la loro trasformazione... Sono lieto per te perchè sei molto perspicace e stai lavorando per la tua mente... (Aliberth)
Da Chandra a Centro Nirvana, Caro Aliberth è vero che ci sono tante sottigliezze... io ti ho evidenziato quello perchè vista la cosa da un punto esterno potrebbe essere interpretata in malo modo. Comprendo perfettamente il tuo punto di vista, comprendo che ci sono molte persone che si divertono e che passano il tempo in un modo poco costruttivo, ma nel sito entrano tante persone che non possono cogliere tutte le sottigliezze e leggendo una frase di quel genere, possono pensare che quello stesso metodo venga utilizzato anche come insegnamento all'interno del centro stesso. Regolare le azioni perchè timorati dalle leggi superiori. Certo le leggi in una società dove c'è poca consapevolezza servono altrimenti sarebbe il caos più totale. Se rubi sai che potresti finire in carcere. Ricordo una storiella di un ladro che era andato da un maestro perchè voleva smettere di rubare... il maestro gli aveva risposto di continuare a farlo ma in modo consapevole e dopo 15 gg. di ritornare da lui. Il ladro tornò dopo 3 giorni e disse al maestro che lo aveva messo in un bel dilemma... consapevolmente non riusciva più a rubare... aveva conosciuto la meditazione e la meditazione lo rendeva felice... Il maestro gli disse: ecco ora puoi scegliere, continuare a rubare oppure meditare, ma sappi che se vuoi meditare non puoi più rubare! Il ladro diventò alla fine suo discepolo... scelse ciò che gli dava felicità... Quindi se quella frase per poterla comprendere bisogna aver trasceso la dualità... dimmi quante persone possono comprenderla? Allora insegnamo a comprendere... a me non mette timore... fatto stà che non l'avevo nemmeno notata, ma qualcun'altro che ha visitato il vostro sito me l'ha fatta notare... è per questo che ci ho tenuto ad avvisarti. Scusa se mi sono permessa. Un abbraccio di cuore, Chandra Da Centro Nirvana a Chandra, Ascolta, Chandra, Non credo che su questo punto troveremo mai un accordo, e non perchè non voglio trovarlo io... ma perchè interpretiamo la cosa in modi diversi. Il Chan è già di per sè esclusivo, infatti esso era (ed è ancora) considerato come il vertice della piramide della conoscenza trascendente... quindi, questo significa che non è per tutti... o almeno, non è per tutti i livelli delle menti umane. Solo, quando si giunge al punto critico, in cui si arriva a farsi la classica domanda 'Chi sono io?' e finalmente la mente tace, senza darsi come al solito la sua consueta risposta ('Io!'), allora si può entrare nel sentiero del Chan...per tutti gli altri, c'è solo da ASPETTARE!... e dunque, i vari cartelli di avviso e di pericolo servono proprio a non far intrufolare per forza chi non potrebbe capire l'inutilità di quei cartelli... Cioè, proprio chi è portato a criticarli, non può entrare, a causa della sua reazione critica, a causa del suo NON comprendere.. Quindi, a causa del suo karma.... Magari fra molte vite, la stessa persona poi può ritornare e vedendo quei cartelli, non ha più una mente che giudica e allora capisce la vacuità degli stessi (e di se stessa). A quel punto, quella persona è il benvenuto... In realtà, dunque, quell'ammonimento fa da spartiacque...Chi capisce che non serve a niente (perchè la sua mente è ormai fuori dal karma) allora è già dentro... per chi, invece, ha ancora una mente giudicante, ostruita, ingannata e illusa, pur con tutta la nostra compassione, noi NON possiamo fare niente se non sperare che attraverso le varie fasi di purificazione, quella mente (o anima) possa poi un giorno arrivare alla perfetta comprensione, e allora, per essa, non ci saranno più cartelli, anche se per le altre menti, questi cartelli sembreranno esserci ancora... E' bene che tu cerchi di spiegare la cosa a quelle persone che ti hanno indicato il problema, e magari far capire loro che il problema, in realtà, è solo nella loro mente... Questo è il compito della 'prima linea' del Dharma, proprio come negli schieramenti militari... Prima che il nemico possa venir distrutto, è possibile che esso venga reso meno offensivo proprio dai sentieri più blandi e più a contatto con le menti ancora troppo invischiate e coinvolte con la realtà illusoria dei fenomeni... Poi, man mano che la mente si affina e la persona non crede più alle apparenze che si manifestano all'esterno (in realtà proiettate dalla stessa mente) allora la persona vede meglio (con l'occhio interno) e comprende meglio il vero insegnamento... Tieni presente che, nell'antica Cina, per poter accedere ai monasteri Chan, bisognava scalare alte montagne e con migliaia di scalini... Dunque, sicuramente c'erano persone che criticavano questo e quindi non si sottoponevano al giusto sforzo di salire quei scalini. E quindi, esse rimanevano nel mondo dell'ignoranza e della sofferenza... Però, chi si sacrificava, senza vane chiacchiere, e aveva il coraggio di arrivare fino in cima, aveva la grande opportunità di essere istruito da chi la verità ultima l'aveva raggiunta. A questo punto, mi sembra che non ci sia più niente da dire sull'argomento... Un caro abbraccio Grazie, Aliberth Ancora da Chandra… E' ora di finirla di incutere paura attraverso la spiritualità. Sono finiti i tempi in cui si insegnava che Dio ci avrebbe punito se avessimo compiuto determinate azioni. Smettiamola di intimorire le persone delegando la punizione, che noi stessi vorremmo infliggere, a qualcun altro, solo perchè noi non vogliamo e non abbiamo il coraggio di assumerci la responsabilità dell'azione. Questa tecnica assomiglia molto alla stessa tecnica che adottano alcuni genitori con i propri figli dicendo loro: "se non fai il bravo, viene l'uomo nero e ti porta via! oppure ti mangia il lupo..." Non si ottiene maggiore consapevolezza incutendo paura. Aver paura del Dio punitore è una semplice superstizione. La paura è il principale ostacolo alla realizzazione, alla crescita, alla felicità, alla libertà. Come responsabilizzare le persone? Aiutandole a comprendere che la nostra infelicità è causata da un modo errato di pensare e la causa dei nostri problemi siamo noi stessi. Le "punizioni" arrivano a causa dei nostri errori, nessun Dio ce le impartisce, esse servono per avvisarci che siamo sulla strada sbagliata e che dobbiamo quindi cambiare strada. Siamo noi stessi che ci puniamo inconsapevolmente... in che modo? Un pensiero negativo ci conduce a produrre un'azione negativa che a sua volta produce un pensiero negativo ed un'altra azione negativa... nasce un'abitudine negativa e pian piano si entra in un circolo di negatività che pare non avere più via di scampo. Pertanto è importante comprendere questo meccanismo creato dalla mente e quindi sforzarsi per rompere questo schema cercando di sostituire il pensiero negativo con uno positivo che porterà a compiere un'azione positiva e pian piano creerà intorno a noi positività e gioia. Ora cerchiamo di comprendere anche che la spiritualità è accessibile a tutti, che non esistono persone o popoli eletti così come non esistono persone non idonee alla spiritualità. Ranjit Maharj disse:"È un tremendo ostacolo pensare che solo la purezza vi condurrà a Dio. Un uomo che afferma di non credere in Dio, si esclude forse dalla realtà?" Essere spirituali, NON VUOL DIRE IO SONO MIGLIORE DI TE! Tutti siamo in cammino, c'è chi è più avanti e chi è rimasto più indietro. Non c'è nessuno da biasimare. Se è vero che si tratta di un'evoluzione, a maggior ragione chi si trova in una fase evolutiva più "avanzata" dovrebbe riconoscere e comprendere chi è rimasto inditro, proprio perchè tutti iniziamo dal primo gradino. Pertanto non esiste una spiritualità per persone "speciali" per "eletti" per "fortunati" ma esistono varie classi. Un pò come a scuola, si inizia dalla prima elementare, non è possibile iniziare dalla prima media e pretendere di comprendere. E' vero che c'è chi apprende più in fretta e chi più lentamente. Chi è in prima media per quale motivo dovrebbe ritenersi superiore a chi è in prima elementare? Perchè dovrebbe biasimarlo? A tal proposito, come può essere un buon insegnante colui che parla ad allievi di prima elementare attraverso un linguaggio comprensibile ad allievi di prima media? Un buon insegnante riuscirà a farsi comprendere perchè si sforzerà nell'usare un linguaggio a loro comprensibile. Perchè l'interesse del buon insegnante è quello di guidare gli allievi verso la loro crescita, l'amore che nutre per loro farà si che lui riesca a farsi comprendere. Il linguaggio incomprensibile è per coloro che non amano rendere le cose chiare ed accessibili a tutti. Solo l'ego, nel volersi dimostrare più bravi, impedisce di comprendere chi è rimasto indietro e quindi l'impossibilità ad aiutarli. Certo è che è molto più semplice dialogare con chi parla la stessa lingua, c'è un minor dispendio di energia perchè ci si comprende al volo. Così come l'allievo il cui desiderio sarà quello di crescere, si sforzerà per comprendere l'insegnante, allo stesso modo l'insegnante si sforzerà nel comprendere l'allievo e a guidarlo nella sua crescita, al suo completamento. E' la stessa cosa che dovrebbe accadere in un rapporto di coppia. Uomo e donna attraverso l'amore e la comprensione dovrebbero aiutarsi reciprocamente a realizzare sè stessi.
E ancora da Aliberth Cara Chandra, vedo che l'argomento ti ha preso... apprezzo il fatto che difendi le tue idee ed anche che le metti in chiaro, però un minimo di dubbio circa le interpretazioni dovrebbe sempre pur esserci... Nel caso dell'eutanasia, non c'è nessuna intenzione cattiva nel togliere una vita di sofferenza a qualcun altro, o anche (come è detto nei Sutra del Buddha) nel caso dell'uccisione di un dittatore che vessa e ammazza moltissime altre persone. Dunque, perfino l'uccisione, non sempre è un'azione negativa (comunque, per quanto mi riguarda, cercherei sempre di evitarlo, anche a costo della mia stessa vita). Era solo per precisare che non sempre ciò che appare come male è male, e non sempre ciò che appare come bene è bene... Tu stessa dici: 'Come responsabilizzare le persone? Aiutandole a comprendere che la nostra infelicità è causata da un modo errato di pensare e la causa dei nostri problemi siamo noi stessi'. E questo cos'è se non un cartello di avviso... Infatti il monito ad essere buoni, non è altro che un avviso a non essere cattivi, perchè poi, a causa del karma, si dovrà soffrire e ci si potrebbe pentire... E questo avviso non viene certo fatto per incutere paura, o per avversione verso gli altri... anzi, è tutto il contrario...Si dice che il medico pietoso fa la piaga cancrenosa... dunque, l'amore si può manifestare anche togliendo a qualcuno una gamba che sta andando in cancrena... Ci sono diversi modi, a volte anche opposti, per manifestare l'amore verso gli Esseri... Questa è la 'Vera Comprensione'... e lo scopo è di portare tutti gli esseri verso di Essa... (Aliberth)
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