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ROMANZE DI SAN JUAN DE LA CRUZ

 tradotte da Dario Chioli

 

Sommario delle Romanze di san Juan de la Cruz

Romances sobre el Evangelio «In principio erat Verbum» acerca de la Santísima Trinidad -
I. En el principio moraba

Romanze sul Vangelo «In principio erat Verbum» intorno alla Santissima Trinità -
I. Nel principio dimorava

De la communicación de las tres Personas -
II. En aquel amor inmenso

Sulla comunicazione delle tre Persone -
II. Entro quell'amore immenso

De la creación - III. «Una esposa que te ame,

Sulla creazione - III. «Una sposa che ti ami,

Prosigue - IV. «-Hágase, pues - dijo el Padre -,

Prosegue - IV. «E sia dunque - disse il Padre -,

Prosigue - V. Con esta buena esperanza

Prosegue - V. Con questa buona speranza

Prosigue - VI. En aquestos y otros ruegos

Prosegue - VI. Tra queste ed altre preghiere

Prosigue la Encarnación -
VII. Ya que el tiempo era llegado

Prosegue l'Incarnazione -
VII. Poiché il tempo era arrivato

Prosigue - VIII. Entonces llamó un arcángel

Prosegue - VIII. Allora chiamò un arcangelo

Del Nacimiento - IX. Ya que era llegado el tiempo

Sulla Nascita - IX. Poiché era arrivato il tempo

Otro del mismo que va por «Super flumina Babylonis» - Encima de las corrientes

Altra dello stesso ispirata a «Super flumina Babylonis» - Sovrastando le correnti

  

 

 

San Matteo Evangelista in forma d'AngeloSan Marco Evangelista in forma di LeoneLa TrinitàSan Luca Evangelista in forma di ToroSan Giovanni Evangelista in forma di Aquila

Romances sobre el Evangelio «In principio erat Verbum» acerca de la Santísima Trinidad

 

Romanze sul Vangelo "In principio erat Verbum" intorno alla Santissima Trinità

I

 

I

En el principio moraba
el Verbo, y en Dios vivía,
en quien su felicidad
infinita poseía.

1

Nel principio dimorava
Il Verbo, ed in Dio viveva,
In cui la propria infinita
Felicità possedeva.

El mismo Verbo Dios era,
que el principio se decía;
él moraba en el principio,
y principio no tenía.

2

Lo stesso Verbo era Dio,
Ché il principio si diceva;
Nel principio egli abitava,
E principio non aveva.

Él era el mismo principio;
por eso dél carecía.
El Verbo se llama Hijo,
que del principio nacía.

3

Lui era il principio stesso;
E per questo ne mancava.
Il Verbo si chiama Figlio,
Ché dal principio nasceva.

Hale siempre concebido,
y siempre le concebía;
dale siempre su sustancia,
y siempre se la tenía.

4

Sempre lo ha concepito,
E sempre lo concepiva;
Sempre gli dà la sua essenza
E mai se ne dipartiva.

Y así, la gloria del Hijo
es la que en el Padre había,
y toda su gloria el Padre
en el Hijo poseía.

5

Così la gloria del Figlio
È quella ch'era nel Padre,
Ed ogni sua gloria il Padre
Nel Figlio suo possedeva.

Como amado en el amante
uno en otro residía,
y aquese amor que los une
en lo mismo convenía

6

Come amato nell'amante
L'un nell'altro risiedeva,
E questo amor che li unisce
Nello stesso concordava

con el uno y con el otro
en igualdad y valía. (*)
Tres Personas y un Amado
entre todos tres había,

7

Con l'uno come con l'altro
In uguaglianza e valore. (*)
Tre Persone ed un Amato
Vi erano tra tutt'e tre,

y un amor en todas ellas
y un amante las hacía,
y el amante es el amado
en que cada cual vivía;

8

E in tutte un unico amore
E un amante n'era autore,
Ed è l'amante l'amato
In cui ognuna viveva;

que el ser que los tres poseen
cada cual le poseía,
y cada cual dellos ama
a la que este ser tenía. (**)

9

Ché l'essere che i tre hanno
Ognuna lo possedeva,
E ognuno di essi ama quella
Che di quest'essere aveva. (**)

Este ser es cada una
y éste solo las unía
en un inefable nudo
que decir no se sabía,

10

Tale essere è ciascuna
E esso solo le stringeva
In ineffabile nodo
Che dire non si sapeva.

por lo cual era infinito
el amor que las unía,
porque un solo amor tres tienen,
que su esencia se decía;

11

Perciò fine non aveva
L'amorosa comunione:
D'un solo amore esperienza
I tre hanno, loro essenza;

que el amor cuanto más uno,
tanto más amor hacía.
12 Ché l'amore, più era unione,
Più d'amore era cagione.

 

 

 

(*) Padre e Figlio sono uniti l'uno all'altro dallo Spirito Santo, amor che li unisce.

 

(**) L'amore tra le tre Persone della Trinità è tutt'uno con la comunanza dell'essere.
 

San Matteo Evangelista in forma d'AngeloSan Marco Evangelista in forma di LeoneLa TrinitàSan Luca Evangelista in forma di ToroSan Giovanni Evangelista in forma di Aquila

De la communicación de las tres Personas

 

Sulla comunicazione delle tre Persone

II

 

II

En aquel amor inmenso
que de los dos procedía, (*)
palabras de gran regalo
el Padre al Hijo decía,

1

Entro quell'amore immenso
Che dai due procedeva, (*)
Parole di gran regalo
Il Padre al Figlio diceva,

de tan profundo deleite,
que nadie las entendía;
solo el Hijo lo gozaba,
que es a quien pertenecía.

2

Di tal profondo diletto
Che nessuno le capiva;
Solo il Figlio ne gioiva,
Lui al quale era diretto.

Pero aquello que se entiende,
desta manera decía:
«Nada me contenta, Hijo,
fuera de tu compañía;

3

Ma quello che s'intendeva,
Era questo che diceva:
«Niente mi contenta, Figlio,
Fuor della tua compagnia;

y si algo me contenta,
en ti mismo lo quería.
El que a ti más se parece
a mí más satisfacía,

4

E se alcunché mi contenta,
È perché in te lo cercai.
Di chi più ti rappresenta
Più piacere io provai,

y el que en nada te semeja
en mí nada hallaría.
En ti solo me he agradado,
¡oh, vida de vida mía!

5

E chi in nulla t'assomiglia
Nulla in me troverà mai.
In te solo mi allietai,
O vita della mia vita!

Eres lumbre de mi lumbre,
eres mi sabiduría,
figura de mi sustancia,
en quien bien me complacía.

6

Tu sei lume del mio lume
Sei la mia stessa saggezza,
Figura di mia sostanza,
In cui trovavo allegrezza.

Al que a ti te amare, Hijo,
a mí mismo le daría,
y el amor que yo en ti tengo
ese mismo en él pondría,

7

Colui che ti amasse, Figlio,
A lui me stesso darei,
E l'amore che ti porto
Quello stesso in lui porrei,

en razón de haber amado
a quien yo tanto quería».
8 Per il suo avere amato
Chi tanto ho desiderato».

 

 

 

(*) L'amore immenso che dai due procedeva è ovviamente lo Spirito Santo.
 

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De la creación

 

Sulla creazione

III

 

III

«Una esposa que te ame, (*)
mi Hijo, darte quería,
que por tu valor merezca
tener nuestra compañía,

1

«Una sposa che ti ami, (*)
Figlio mio, darti volevo,
Che dal tuo valor si meriti
Di tenerci compagnia,

y comer pan a una mesa,
del mismo que yo comía,
porque conozca los bienes
que en tal Hijo yo tenía,
2 Mangiando a tavola pane,
Dello stesso che io mangiavo,
Affinché conosca i beni
Che in tal Figlio possedevo,
y se congracie commigo
de tu gracia y lozanía».
«Mucho lo agradezco, Padre
- el Hijo le respondía -;
3 E insieme a me si congratuli
Per la tua grazia e il vigore».
«Ti son molto grato, Padre
- Il Figlio gli rispondeva -;

a la esposa que me dieres
yo mi claridad daría
para que por ella vea
cuánto mi Padre valía

4

Alla sposa che mi dessi
La mia chiarezza darei
Perché per suo mezzo veda
Quanto mio Padre valeva

y cómo el ser que poseo
de su ser le recibía.
Reclinarla he yo en mi brazo,
y en tu amor se abrasaría,

5

E come l'essere che ho
Dall'esser suo abbia avuto.
Ch'io l'adagi nel mio braccio,
E nel tuo amore arderebbe,

y con eterno deleite
tu bondad sublimaría».
6 E con eterno diletto
La tua bontà esalterebbe».
   

(*) Questa sposa, che torna in seguito continuamente, è l'umanità, ovvero la sua espressione mistica, la Chiesa universale.

 

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Prosigue

 

Prosegue

IV

 

IV

«- Hágase, pues - dijo el Padre -,
que tu amor lo merecía».
Y en este dicho que dijo,
el mundo criado había,

1

«E sia dunque - disse il Padre -,
L'amor tuo lo meritava».
E in questo detto che disse,
Il mondo così creava,

palacio para la esposa
hecho en gran sabiduría;
el cual en dos aposentos,
alto y bajo, dividía.
2 Un palazzo per la sposa
Che in gran sapienza faceva,
Il quale in due alloggiamenti,
Alto e basso, divideva.

El bajo de diferencias
infinitas componía;
mas el alto hermoseaba
de admirable pedrería.

3

Il basso di differenze
Infinite componeva;
Mentre l'alto lo abbelliva
Di belle pietre preziose.

Porque conozca la esposa
el esposo que tenía,
en el alto colocaba
la angélica jerarquía;
4 Per far sapere alla sposa
Quale sposo le toccava,
Su nell'alto collocava
L'angelica gerarchia;

pero la natura humana
en el bajo la ponía,
por ser en su ser compostura
algo de menor valía.

5

La natura umana invece
Giù nel basso la metteva,
In quanto essendo composta
Un po' di meno valeva.

Y aunque el ser y los lugares
desta suerte los partía,
pero todos son un cuerpo
de la esposa que decía;

6

E anche se l'essere e i posti
In questo modo spartiva,
Tutti però un solo corpo
Possiedono con la sposa;

que el amor de un mismo esposo
una esposa los hacía.
Los de arriba poseían
el esposo en alegría;
7 Ché l'amor d'un solo sposo
in una sposa li univa.
Quelli sopra  possedevano
lo sposo nell'allegria;

los de abajo, en esperanza
de fe que les infundía,
diciéndoles que algún tiempo
él los engrandecería,

8

Quelli di sotto attendevano
Per la fede in loro infusa
Un tempo annunciato in cui
Li farebbe grandi lui,

y que aquella su bajeza
él se la levantaría
de manera que ninguno
ya la vituperaría;
9 In cui la loro bassezza
Egli a sé solleverebbe
In maniera che nessuno
Più la vitupererebbe;
porque en todo semejante
él a ellos se haría
y se vendría con ellos,
y con ellos moraría;
10 Perché in tutto somigliante
Egli ad essi si farebbe
E verrebbe tra di loro,
E con loro abiterebbe;

y que Dios sería hombre,
y que el hombre Dios sería,
y que trataría con ellos,
comería y bebería;

11

In cui Dio sarebbe uomo,
E in cui l'uomo Dio sarebbe,
Converserebbe con loro
E mangerebbe e berrebbe;

y que con ellos contino
él mismo se quedaría,
hasta que se consumase
este siglo que corría,
12 E in cui lui continuamente
Tra di loro rimarrebbe,
Fino alla consumazione
Di quest'epoca corrente,
cuando se gozaran juntos
en eterna melodía;
porque él era la cabeza (*)
de la esposa que tenía,
13 Quando uniti si godranno
In eterna melodia.
Era infatti egli la testa (*)
Della sua sposa diletta,

a la cual todos los miembros
de los justos juntaría,
que son cuerpo de la esposa,
a la cual él tomaría

14

A cui tutte le altre membra
Dei giusti congiungerebbe,
Ché son corpo della sposa,
Che allora egli prenderebbe

en sus brazos tiernamente,
y allí su amor le daría;
y que, así juntos en uno,
al Padre la llevaría

15

Tra le braccia dolcemente,
Per donarle lì il suo amore.
E, in lei tutti unitamente,
Al Padre la porterebbe

donde del mismo deleite
que Dios goza gozaría;
que, como el Padre y el Hijo
y el que de ellos procedía,

16

Dove lo stesso diletto
Da Dio goduto godrebbe;
Perché come il Padre e il Figlio
E chi da loro veniva

el uno vive en el otro;
así la esposa sería,
que, dentro de Dios absorta,
vida de Dios viviría.

17

Vivono ognuno nell'altro,
Così alla sposa accadrebbe,
In quanto, dentro Dio assorta,
La vita di Dio vivrebbe.
   

(*) Dio è il capo della Chiesa, la Testa del Corpo Mistico.

 

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Prosigue

 

Prosegue

V

 

V

Con esta buena esperanza
que de arriba les venía,
el tedio de sus trabajos
más leve se les hacía;

1

Con questa buona speranza
Che dall'alto gli arrivava,
Il tedio delle fatiche
Più lieve si dimostrava;

pero la esperanza larga
y el deseo que crecía
de gozarse con su esposo
contino les afligía;

2

Però la lunga speranza
E la brama che cresceva
Di godere con lo sposo
Di continuo li affliggeva;

por lo cual con oraciones,
con suspiros y agonía,
con lágrimas y gemidos
le rogaban noche y día

3

Per questo con orazioni,
Sospirando s'angosciavano,
Con lacrime e con lamenti
Notte e dì lo supplicavano

que ya se determinase
a les dar su compañía.
Unos decían: «¡Oh, si fuese
en mi tiempo la alegría!».

4

Perché ormai si decidesse
A far loro compagnia.
Gli uni dicevano: «Oh, fosse
Nel mio tempo l'allegria!».

Otros: «¡Acaba, Señor;
al que has de enviar envía!».
Otros: «¡Oh, si ya rompieses
esos cielos, y vería

5

Altri: «Finisci, Signore;
Manda chi devi mandare!».
Altri:  «Oh, se ormai tu rompessi
Questi cieli, e ti vedessi

con mis ojos que bajases,
y mi llanto cesaría!
¡Regad, nubes, de lo alto,
que la tierra lo pedía,

6

Discendere coi miei occhi,
Certo il pianto smetterei!
Piovete, nubi, dall'alto,
La terra lo ha domandato,

y ábrase ya la tierra,
que espinas nos producía,
y produzca aquella flor
con que ella florecería!».

7

E s'apra la terra ormai,
Che tante spine ci ha dato,
Facendone uscir quel fiore
Con cui potrebbe fiorire!».

Otros decían: «-¡Oh, dichoso
el que en tal tiempo sería,
que merezca ver a Dios
con los ojos que tenía,

8

Altri «Felice - dicevano -
Chi in tale tempo vivesse,
Che veder Dio meritasse
Con gli occhi con cui è nato,

y tratarle con sus manos,
y andar en su compañía,
y gozar de los misterios
que entonces ordenaría!».

9

E toccarlo con le mani,
Andare in sua compagnia,
E godere dei misteri
Che allora avrebbe ordinato!».

 

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Prosigue

 

Prosegue

VI

 

VI

En aquestos y otros ruegos
gran tiempo pasado había;
pero en los postreros años
el fervor mucho crecía,

1

Tra queste ed altre preghiere
Molto tempo era trascorso;
Però negli ultimi anni
Molto cresceva il fervore,

cuando el viejo Simeón (*)
en deseo se encendía,
rogando a Dios que quisiese
dejalle ver este día.

2

Quando il vecchio Simeone (*)
In desiderio s'infiammava,
Pregando Dio che volesse
Questo dì fargli vedere.

Y así, el Espíritu Santo
al buen viejo respondía
que le daba su palabra
que la muerte no vería

3

Così lo Spirito Santo
Al buon vecchio rispondeva
Che aveva la sua parola
Che la morte non vedrebbe

hasta que la vida viese
que de arriba descendía,
y que él en sus mismas manos
al mismo Dios tomaría,

4

Prima di veder la vita
Discendere dal di sopra,
E che nelle proprie mani
Lo stesso Dio prenderebbe

y le tendría en sus brazos
y consigo abrazaría.
5 Tenendolo tra le braccia,
E che a sé lo stringerebbe.
   
(*) Cfr. Luca 2, 25-35.
 

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Prosigue la Encarnación

 

Prosegue l'Incarnazione

VII

 

VII

Ya que el tiempo era llegado
en que hacerse convenía
el rescate de la esposa,
que en duro yugo servía

1

Poiché il tempo era arrivato
Che effettuare conveniva
Il riscatto della sposa,
Che in duro giogo serviva,

debajo de aquella ley
que Moisés dado le había,
el Padre con amor tierno
desta manera decía:

2

Sottoposta a quella legge
Che Mosè dato le aveva,
Il Padre amoroso e tenero
In questo modo diceva:

«Ya ves, Hijo, que a tu esposa
a tu imagen hecho había,
y en lo que a ti se parece
contigo bien convenía;

3

«Vedi, Figlio, che a tua immagine
La tua sposa avevo fatto,
Che per quanto a te assomiglia
A te bene s'adattava;

pero difiere en la carne
que en tu simple ser no había.
En los amores perfectos
esta ley se requería;

4

Ma per tua semplicità
Senza carne eri, e lei l'ha.
Tuttavia ai perfetti amori
Questa legge è stata imposta:

que se haga semejante
el amante a quien quería; (*)
que la mayor semejanza
más deleite contenía;

5

Che dovesse farsi simile
L'amante a colui che amava; (*)
Ché la maggior somiglianza
Maggior diletto contiene;

el cual, sin duda, en tu esposa
grandemente crecería
si te viere semejante
en la carne que tenía».

6

Il qual certo alla tua sposa
Grandemente crescerebbe
Se simile ti vedesse
Pur nella carne che ha avuto».

«Mi voluntad es la tuya
- el Hijo le respondía -,
y la gloria que yo tengo
es tu voluntad ser mía,

7

«La mia volontà è la tua
- Il Figlio gli rispondeva -,
E la gloria che detengo
Sta nel far mio il tuo volere,

y a mí me conviene, Padre,
lo que tu Alteza decía,
porque por esta manera
tu bondad más se vería;

8

E a me, Padre, è conveniente
Ciò che tua Altezza diceva,
Perché così si vedrebbe
La tua bontà maggiormente.

verase tu gran potencia,
justicia y sabiduría;
irélo a decir al mundo
y noticia les daría

9

Si vedrà la tua potenza,
La tua giustizia e saggezza;
Ed a dirlo al mondo andrò
E darò loro contezza

de tu belleza y dulzura
y de tu soberanía.
Iré a buscar a mi esposa,
y sobre mí tomaría

10

Della tua beltà e dolcezza
E di tua sovranità.
La mia sposa cercherò,
E su di me prenderò

sus fatigas y trabajos,
en que tanto padecía;
y porque ella vida tenga,
yo por ella moriría,

11

Le sue fatiche e lavori,
Nei quali ha sofferto tanto;
E perché ella vita abbia,
Per lei morire potrei,

y sacándola del lago
a ti te la volvería».
12 E traendola dal lago
verso te la volgerei».
   
(*) Emerge qui con chiarezza la dottrina che l'incarnazione non si attua solo per reazione alla caduta di Adamo, ma per necessità di condivisione amorosa.
 

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Prosigue

 

Prosegue

VIII

 

VIII

Entonces llamó a un arcángel
que San Gabriel se decía,
y enviólo a una doncella
que se llamaba María,

1

Allora chiamò un arcangelo
Detto Santo Gabriele,
E lo inviò ad una donzella
Che si chiamava Maria,

de cuyo consentimiento
el misterio se hacía;
en la cual la Trinidad
de carne al Verbo vestía;

2

Per il cui consentimento
Il mistero si compiva
Ed in cui la Trinità
Di carne il Verbo vestiva;

y aunque tres hacen la obra,
en el uno se hacía;
y quedó el Verbo encarnado
en el vientre de María.

3

E son tre a compiere l'opera,
Ma nell'uno si compiva;
E restò il Verbo incarnato
Entro il ventre di Maria.

Y el que tenía solo Padre,
ya también madre tenía,
aunque no como cualquiera
que de varón concebía,

4

E chi ebbe Padre soltanto,
Anche madre ormai aveva,
Seppur non divenne incinta
D'un maschio che l'abbia avvinta,

que de las entrañas de ella
él su carne recibía,
por lo cual Hijo de Dios
y del hombre se decía.

5

Perché dal ventre di lei
Lui la carne riceveva,
E perciò Figlio di Dio
E dell'uomo si diceva.

 

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Del Nacimiento

 

Sulla Nascita

IX

 

IX

Ya que era llegado el tiempo
en que de nacer había,
así como desposado
de su tálamo salía

1

Poiché era arrivato il tempo
In cui nascere doveva,
Come uno sposo novello,
Dal talamo se n'uscì.

abrazado con su esposa,
que en sus brazos la traía,
al cual la graciosa Madre
en un pesebre ponía

2

Abbracciava la sua sposa,
Che tra le braccia portava,
Mentre la Madre graziosa
Nel presepe lo posava.

entre unos animales
que a la sazón allí había.
Los hombres decían cantares,
los ángeles melodía,

3

Alcuni animali intorno
Se ne stavano quel giorno.
Canti dagli uomini uscivano,
Dagli angeli melodia:

festejando el desposorio
que entre tales dos había.
Pero Dios en el pesebre
allí lloraba y gemía,

4

Del matrimonio gioivano
Che tra questi due accadeva.
Però nel presepe Dio
Stava piangendo e gemeva,

que eran joyas que la esposa
al desposorio traía.
Y la Madre estaba en pasmo
de que tal trueque veía;

5

Gioie queste che la sposa
Al matrimonio portava.
E la Madre era stupita
Quando il baratto osservava;

el llanto del hombre en Dios
y en el hombre el alegría,
lo cual del uno y del otro
tan ajeno ser solía. (*)

6

Il pianto dell'uomo in Dio
E nell'uomo beatitudine,
Ciò che dell'uno e dell'altro
Era insolita abitudine. (*)

Finis Finis
   
(*) Il senso principale è questo: il Verbo abbraccia l'umanità (Chiesa) incarnandosi come Gesù nel ventre di Maria; il suo matrimonio è pertanto compiuto davvero nel momento stesso della sua nascita.

La Torre di Babele, di Pieter Bruegel il VecchioGesù Crocifisso, disegnato da san Juan de la CruzLa Piccola Torre di Babele, di Pieter Bruegel il Vecchio

Otro del mismo que va por
«Super flumina Babylonis»

 

Altra dello stesso ispirata a
 «Super per flumina Babylonis»

Encima de las corrientes
que en Babilonia hallaba,
allí me senté llorando,
allí la tierra regaba,

1

Sovrastando le correnti
Che in Babilonia passavano,
Lì mi sedetti in lacrime
Che la sua terra bagnavano,

acordándome de ti,
¡oh, Sión!, a quien amaba.
Era dulce tu memoria,
y con ella más lloraba.

2

Ricordandomi di te,
O Sion! che amavo tanto.
E era dolce il tuo ricordo,
Ma ancor più scoppiavo in pianto.

Dejé los trajes de fiesta,
los de trabajo tomaba,
y colgué en los verdes sauces
la música que llevaba,

3

Lasciai gli abiti da festa,
Presi quelli da lavoro,
E ai verdi salici appesi
Il mio strumento sonoro,

poniéndola en esperanza
de aquello que en ti esperaba.
Allí me hirió el amor
y el corazón me sacaba.

4

L'appesi nella speranza
Di quello che in te speravo.
Lì mi trafisse l'amore
Mentre mi strappava il cuore.

Díjele que me matase,
pues de tal suerte llagaba;
yo me metía en su fuego
sabiendo que me abrasaba,

5

Gli dissi che mi uccidesse,
Giacché così doloravo;
Entravo nella sua fiamma
Sapendo che mi incendiavo,

disculpando al avecica
que en el fuego se acababa.
Estábame en mí muriendo
y en ti solo respiraba,

6

E l'uccelletto, vedendo
Che al fuoco andava, scusavo.
Me ne stavo in me morendo
E in te solo respiravo,

en mí por ti me moría
y por ti resucitaba,
que la memoria de ti
daba vida y la quitaba.

7

Entro me per te spiravo
E per te resuscitavo,
Ché il tuo ricordo mi dava
La vita, e poi la rubava.

Gozábanse los extraños
entre quien cautivo estaba;
preguntábanme cantares
de lo que en Sión cantaba:

8

Gioiva lo straniero
Di cui ero prigioniero;
E mi chiedeva dei canti
Di quelli cantati a Sion:

«Canta de Sión un himno,
veamos cómo sonaba».
«Decid: ¿cómo en tierra ajena,
donde por Sión lloraba,

9

«Cantaci un inno di Sion,
Vediamo come suonava».
«Ma come, in terra straniera,
Dite, piangendo per Sion,

cantaré yo la alegría
que en Sión se me quedaba?
Echaríala en olvido
si en la ajena me gozaba.

10

Io canterò allegramente
Come a Sion mi allietassi?
Non la terrei certo a mente
Se altrove mi ricreassi.

Con mi paladar se junte
la lengua con que hablaba,
si de ti yo me olvidare,
en la tierra do moraba.

11

Col mio palato si unisca
La lingua con cui parlavo,
Se t'ho per caso scordata,
Nella terra dove stavo.

¡Sión, por los verdes ramos
que Babilonia me daba,
de mí se olvide mi diestra,
que es lo que en ti más amaba,

12

Sion, per i verdi rami
Che Babilonia mi offriva,
Mi scordi questa mia destra,
Che è quanto di più in te amavo,

si de ti no me acordare,
en lo que más me gozaba,
y si yo tuviere fiesta
y sin ti la festejaba!

13

Se non t'ho ricordato,
In ciò che più assaporavo,
E se mai festa ho cercato
E senza te ho festeggiato!

¡Oh, hija de Babilonia,
mísera y desventurada!
Bienaventurado era
aquel en quien confiaba,

14

O figlia di Babilonia,
O misera e sventurata!
Ebbe sorte fortunata
Quello in cui ho confidato,

que te ha de dar el castigo
que de tu mano llevaba,
y juntará sus pequeños,
y a mí, porque en ti lloraba,

15

Ché deve darti il castigo
Che la tua mano mi ha dato,
E porterà i suoi piccoli,
E me, in te così straziato,

a la piedra, que era Cristo,
por el cual yo te dejaba».

16

Alla pietra, che era Cristo,
Per il quale t'ho lasciato».

Debetur soli gloria vera Deo.

 

Debetur soli gloria vera Deo.

 

 

 

Questa romanza è evidentemente ricalcata sul salmo 137 (136 della Vulgata e della Septuaginta) che qui riproduciamo per un raffronto:

Traduzione della Vulgata

1 David Hieremiae. 
Super flumina Babylonis illic sedimus et flevimus cum recordaremur Sion
2 in salicibus in medio eius suspendimus organa nostra
3 quia illic interrogaverunt nos qui captivos duxerunt nos verba cantionum et qui abduxerunt nos hymnum cantate nobis de canticis Sion
4 quomodo cantabimus canticum Domini in terra aliena
5 si oblitus fuero tui Hierusalem oblivioni detur dextera mea 
6 adhereat lingua mea faucibus meis si non meminero tui si non praeposuero Hierusalem in principio laetitiae meae
7 memor esto Domine filiorum Edom diem Hierusalem qui dicunt exinanite exinanite usque ad fundamentum in ea
8 filia Babylonis misera beatus qui retribuet tibi retributionem tuam quam retribuisti nobis
9 beatus qui tenebit et adlidet parvulos tuos ad petram.

 

Traduzione italiana

1 Là lungo i fiumi di Babilonia sedemmo e piangemmo al ricordarci di Sion.
2 Ai salici nel mezzo di essa appendemmo le nostre cetre.
3 Giacché là ci chiesero i nostri imprigionatori parole di canzoni, i nostri rapitori: «Cantateci un inno dei cantici di Sion»,
4 in che modo canteremo noi un cantico del Signore in terra straniera?
5 Se mai mi scorderò di te, Gerusalemme, sia data in oblio la mia destra.
6 Mi si attacchi la lingua al palato se di te non mi rammenterò, se non preporrò Gerusalemme al principio della mia gioia.
7 Ricordati, Signore, dei figli di Edom, come nel giorno di Gerusalemme dicevano: «Saccheggiatela, saccheggiatela fino alle sue fondamenta.
8 O figlia di Babilonia sventurata, beato chi ti darà la tua retribuzione, quale tu l’hai data a noi!
9 Beato chi afferrerà i tuoi piccoli sbattendoli contro la roccia!

 

[1a vers,: 29/12/2002-26/1/2003; 2a vers.: 2004-2005]

 

Poesie

Cantico spirituale

 

 

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