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Mkrtic Beshiktashlian
(1828-1868)
LA PRIMAVERA DELL'ESULE
Come spira balsamica
al mattino la brezza!
Ma se trecce di vergini,
steli di fiori accarezza,
la brezza mia non è.
"Soffia lungi da me!"
Come gradito all'anima
scende d'uccello il pianto!
Ma se l'ore più languide
stupiscono a quel canto,
l'uccello mio non è.
"Vola lungi da me!"
Va il ruscello e il pio murmure
desta le valli ombrose;
stuoli specchia di giovani,
specchia cespi di rose,
ma il rivo mio non è.
"Scorri lungi da me!"
Brezza e uccello d'Armenia
cui tra i ruderi è il volo;
ruscellin che in Armenia
tra i cipressi erri solo;
Patria, s'io piango in te,
"Patria, resta con me!"
[da: Massimo Spiritini, Poeti del mondo, Garzanti, Milano 1939, revisione di Dario Chioli]
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