ALCUNI PARAMETRI STILISTICI

Dario Chioli

Il testo, previo accordo col webmaster, va inviato in forma elettronica, in Word o in un formato compatibile con Word (rimanendo cioè intatte le formattazioni allorché viene importato in Word), dopo avere accuratamente verificato in particolare gli aspetti seguenti.

Punteggiatura corretta (virgole, punti, punti e virgola, due punti, punti interrogativi) con uso estremamente limitato di:
- punti esclamativi,
- combinazioni enfatiche come ?!, ???, !!!,
- puntini di sospensione (sempre solo 3),
- parentesi,
- trattini (solo per incisi indispensabili e possibilmente trattini lunghi, ottenibili da tastiera del pc con la combinazione ALT+0150 del tastierino numerico).

Nessuna sottolineatura e nessun grassetto. Se ce ne sono, sostituirli col corsivo o con le virgolette (“ ”).

Uso del corsivo e delle virgolette limitato al necessario.

Correttezza grammaticale e sintattica, e in particolare:
- uso corretto degli accenti gravi e acuti (sempre grave su “à, ì, ò, ù”; grave su “è” di essere, “tè”, “caffè”, “cioè”; acuto su “ché” in tutti i suoi composti (perché, affinché, allorché ecc.);
- corretta accentazione dei monosillabi (9 persone su 10 li sbagliano – p. es. si scrive “sì ” con l’accento per indicare l’affermazione – consultare in caso di dubbi un dizionario o una grammatica);
- corretto uso dell’apostrofo (p. es. “qual è” non vuole l’apostrofo);
- costruzione della frase e concordanza verbale (uso del condizionale e del congiuntivo);
- lunghezza non esagerata delle frasi.

Uso ridotto al minimo delle maiuscole (nomi propri e pochissimi altri assolutamente indispensabili, di qualunque lingua si tratti, salvo ovviamente il tedesco, in cui i sostantivi vanno maiuscoli, o i titoli dei libri inglesi, per cui vale in genere la stessa consuetudine, e salvo nelle citazioni da altre opere, dove va mantenuto quanto c’è nell’originale).

Uso moderatissimo – meglio se assente del tutto – del MAIUSCOLO ENFATICO e del carattere spaziato.

Se vengono usati segni diacritici, uso corretto e coerente degli stessi. 

Mai più di due a capo per segnalare un intervallo largo tra paragrafi.

Nessun segno grafico di divisione di paragrafi salvo eventualmente una terna di asterischi ( *** ).

Citazioni comprese tra virgolette angolari (« » ovvero, sulla tastiera dei PC, rispettivamente ALT+174 e ALT+175, numeri del tastierino numerico).

Qualora della citazione venga omessa una parte questa verrà indicata sempre con la combinazione:
[...]
(3 puntini di sospensione tra parentesi quadre).

Resa dei termini stranieri e dei titoli di libri col corsivo.

I termini stranieri, salvo particolari eccezioni, vanno lasciati al singolare (es.: i test, i computer, NON: i tests, i computers).

Le eventuali note vanno indicate con numero in apice (in Word o FrontPage: selezionare il numero > Formato > Carattere > Apice), o tra parentesi.
In caso vi sia un segno di punteggiatura, le note vanno poste univocamente o sempre prima del segno di punteggiatura, o sempre dopo.

La bibliografia, se c'è, va poi disposta o per ordine alfabetico del cognome dell'autore o per ordine di uscita dei libri. Nel caso manchi un singolo autore si può usare la sigla AA.VV. oppure ordinare col titolo, trascurando l'eventuale articolo (La Bibbia va elencata sotto la B, non sotto la L).

Citazioni di libri in bibliografia o nota strutturate in una delle due seguenti forme (non ambedue insieme):
- Pippo Rossi, Le sue opere, Neri editore, Torino, 2005; 
- John Watson, His Works, 1980, trad. it. di Pippo Rossi: Le sue opere, Neri editore, Torino, 2005.

Se vi sono elencazioni, strutturarle con criterio costante in uno dei modi seguenti. L'uso delle maiuscole non è corretto dopo i due punti.

Uso di una font standard, preferibilmente una di queste:
ARIAL 10, TIMES NEW ROMAN 11, GARAMOND 12