www.superzeko.net  

Sommario del sito

MARIA DELFINA ZAVATTERO MIA NONNA

Dario Chioli

 

9.XI.1887    -    8.XII.1979

Alla memoria di Maria Delfina mia nonna
che nel dì dell'Immacolata
se ne andò nuotando nell'aurora.

 

Alla Madonna Lauretana affidammo il suo corpo
che in una vita durata lunghi anni sapienti
mostrò l’esser Madre nella sua forma più pura.

Veridica fonte di benedizioni,
in molto oceano di vita talvolta
solo delfino che condusse a riva.

NOBIS VERITATEM QVÆRENTIBVS VERITAS

ET PRO TE OPVS FIT

8.XII.2000

Nella mia adolescenza per anni tutte le domeniche mattina passai a trovare mia nonna Delfina. In quel tempo ero spesso interiormente piuttosto agitato, ma non con lei. Lei ispirava, a me come a tanti altri, calma e fiducia. Ed era così generosa: non era certo ricca ma ogni volta che andavo a trovarla mi offriva qualcosa. Non per ciò, tuttavia, la frequentavo, bensì perché riusciva senza sforzo a farmi entrare in un'isola di pace, di esperienza viva e di saggezza.

Quando morì, l'8 dicembre 1979, giorno dell'Immacolata, rimasi per un po' solo con il suo corpo, così segnato dagli anni e dalle traversie, e volli leggere in suo onore, come per degnamente accompagnarne lo spirito nel viaggio ultraterreno, l'orazione alla Vergine del XXXIII canto della Divina Commedia:

Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,

tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura. 

Nel ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
così è germinato questo fiore. 

Qui se' a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra i mortali,
se' di speranza fontana vivace. 

Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia ed a te non ricorre
sua disianza vuol volar sanz'ali. 

Certamente lei non aveva studiato, e non avrebbe probabilmente potuto comprendere l'italiano di Dante. Ma confidavo allora, come confido ora, che nel viaggio di là dalla soglia corporea, non più l'erudizione o l'astratto concetto si colga, ma d'un modo sintetico e infallibile il senso intimo e l'intenzione profonda, di modo che, qualunque sia la lingua in cui viene espresso, quel che ci lega al partente, e lui a noi, è soltanto l'amore, che di tutte le lingue è senz'altro la migliore.

Con lo stesso spirito così annotai il giorno stesso:

Oggi 8 dicembre, giorno dell'Immacolata Concezione, alle 7 del mattino, ha lasciato questo corpo mia nonna Delfina (9.XII.1887 - 8.XII.1979), novantaduenne, in pace nel suo letto. Madre delle benedizioni vola, vola su libera, pervadi quel mondo, pervadi questo mondo. Alzati, o fanciulla, dalle vecchie spoglie. Sorridi, o giovane vincente, sorridi. Luce alla luce, risplendi. Vento al vento, spira. Fuoco al fuoco, riscalda. O tu oceano, fluttua eternamente. Vivi. E benedici. Benedizione. Benedizione di Dio.

Il giorno successivo, infine, scrissi l'epigrafe con cui inizia il presente testo. Inizialmente avrei voluto renderla nota, iscriverla in un necrologio o in una lapide, ma vari fattori, tra cui la timidezza e la consapevolezza della mia scarsa autorevolezza in quanto ventitreenne, mi distolsero dalla primitiva intenzione.

Sono passati ventuno anni, ed ancora oggi posso testimoniare che quello che ho ricevuto da mia nonna Delfina nessun altro ha potuto mai darmelo o potrà mai togliermelo. Infatti non torna il passato, né per il bene né per il male. E il dono donato non è mai ripreso.

 

[26.XII.2000]

 

 

 

Maria Delfina Zavattero giovinetta

 


Nota:

, ichthús, è parola greca che vuol dire “pesce” ed è un simbolo che i primi cristiani usavano per indicare il Cristo Salvatore, in quanto anagramma di Iesous Christos Theou Uios Soter, cioè: “Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore”.

L’espressione latina NOBIS VERITATEM QVÆRENTIBVS VERITAS ET PRO TE OPVS FIT significa: «La verità [si manifesti] a noi che cerchiamo la verità e in tuo favore si compia l’opera», dove «opera» (opus) è un termine che viene usato a indicare il compimento sovrannaturale dell’uomo, che non può in effetti attuarsi senza solidarietà e riverbero sulle persone legate o per sangue o soprattutto per comunione spirituale.

 

 

 

Se vuoi invia un commento, specificando da che pagina scrivi:

scrivi@superzeko.net

Sommario