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COMMENTI DEGLI INTERNAUTI ALL'ARTICOLO DI M.C.

«GENETICA ONDULATORIA. NOTIZIE DI UNA TEORIA DI PIOTR PETROVIC GARIAEV»

      

  

PREMESSA

Negli anni mi sono pervenuti interessanti contributi riguardo all'articolo di M. C. su Gariaev e la genetica ondulatoria. Ne do conto qui di seguito.

Dario Chioli


6/10/2006

Caro Dario, ho conosciuto il suo sito in quanto sto facendo una ricerca per l'aggiornamento di un testo, Pionieri o emigranti?, un e-book pubblicato su www.psychomedia.it/pm-books/merciai/annuncio.htm che ospita alcuni miei contributi.

Da diverso tempo, e purtroppo solo nel tempo libero, mi dedico allo studio delle antiche Tradizioni e, parallelamente, alla nuova scienza. Ci tengo normalmente a tenere separati, per quanto possibile, i due aspetti, dati i pasticci compiuti in tal senso da molti sedicenti guru-scienziati e simili.

Riguardo all'aspetto scientifico, ho creato insieme al mio collega un sito: www.spaziomente.com, che si propone di divulgare con un linguaggio semplice le scoperte più "oscurate" dei nostri tempi e le loro conseguenze. Il sito non è nato da molto, e solo ora cominciano ad affacciarsi sulla scena alcuni studiosi.

Brevemente, se la cosa potesse essere di suo interesse, la inviterei a visitare il sito; se fosse in accordo con i suoi principi, saremo lieti di ospitare un suo contributo, come un breve articolo o sintesi di studi in proposito, naturalmente a suo nome. Ho trovato di grande interesse l'articolo in merito alla genetica ondulatoria, e questo mi ha spinto a scriverle.

Silvia Salese


9/10/2006

Gentile Silvia, la ringrazio per l'interesse. Ho visto i due siti che la riguardano e mi paiono ambedue interessanti.

Quanto a me, la parte che ho avuto nell'articolo sulla genetica ondulatoria è stata solo di commento e raccordo, il testo non essendo mio. Io non sono particolarmente competente in campo scientifico, mi occupo prevalentemente d'altro. Certo le neuroscienze non sono lontane dai miei interessi, nella misura in cui possono, per esempio, risultare utili anche alla comprensione di taluni aspetti delle fenomenologie psichiche che hanno campo per es. nello yoga, nel dhikr e in consimili pratiche.

È però per me evidente che il rapporto tra psiche e spiritualità non è di identità, in particolare lo spirito possiede dimensioni ed esperienze che alla psiche non sono né proprie né simili.

Il discorso porterebbe ovviamente assai lontano.

Quanto al partecipare a www.spaziomente.com, non ho niente in contrario, però le mie competenze sono quelle espresse nel sito sotto firma mia, per cui non so se possano interessare in un sito di "divulgazione" scientifica.

Dario Chioli


12/11/2008

Gentile Dario, ho letto lo scritto sulla genetica ondulatoria e ho pensato di inviarle qualche riflessione personale.

Premesso che condivido diverse affermazioni fatte da Clericus riguardo alla scientificità, sottolineo che si sta prendendo in esame un elaborato "informale", come detto da M.C. e pertanto è facile che non vi siano elementi sufficienti per una valutazione scientifica.

Inoltre la meccanica quantistica ha sollevato una mole di ipotesi più o meno avveniristiche e fantasiose e, data la difficoltà della materia in oggetto (sulla cui interpretazione vi sono diverse scuole in disaccordo fra loro), è ancor più arduo poter esprimere giudizi senza conoscere profondamente la disciplina.

Due piccole considerazioni.

1) Per Clericus

Credo la maggior parte della letteratura sia in inglese e su riviste anglofone non perché gli anglofoni siano più "scientifici" di altri, ma purtroppo perché gli americani (che dirigono la maggior parte dei fondi per la ricerca scientifica) leggono solo in inglese. Questo limite storico della ricerca scientifica ha fatto sì che le riviste più lette fossero appartenenti ad una sola "cultura" scientifica e che venissero svalutate altre ricerche.

Oggi l'opinione comune della comunità scientifica su un dato qualsiasi fa riferimento ad una minima parte della ricerca prodotta nel mondo, perché i ricercatori che non lavorano in America sono spesso oscurati. Alcuni miei professori mi hanno raccontato che se inviavano papers dall'Italia non venivano considerati, mentre quando li inviavano dall'America i referee accettavano più facilmente. D'altra parte ho potuto vedere con i miei occhi quale (basso) livello di accuratezza sperimentale viene attuato in laboratori che pubblicano regolarmente su riviste di una certa rilevanza.

Purtroppo il mondo scientifico è anche un mondo "politico", nel senso che la politica è presente a tutti i livelli e spesso influenza pesantemente il diffondersi del sapere e la ricerca genuina. Spesso è anche un mondo chiuso all'innovazione, invece di esserne il portatore: spesso manca l'apertura mentale per considerare cose che si discostano troppo dalla "moda" (nel senso dell'opinione scientifica più diffusa). Se vediamo ad esempio cosa accade con le medicine non convenzionali, ci accorgiamo che i ricercatori che si avvicinano allo studio scientifico di tali discipline spesso lo fanno senza avere una conoscenza sufficiente della disciplina, perciò la valutano senza conoscere, spesso partendo da ipotesi non corrette o sbagliando il disegno sperimentale. Spesso, ancora, cercano di applicare "metodi soliti ad oggetti di studio insoliti" per poi trarre delle conclusioni di carattere troppo generale: vedere ad esempio l'ultimo famoso articolo comparso su Lancet nel 2005 contro l'omeopatia.

2) Per quanto riguarda l'evoluzionismo

Credo anch'io che ci siano oggi gli elementi per rivalutare in senso più scientifico il lamarckismo e vedere se ci può essere un qualche elemento di feedback nell'evoluzione. Si potrebbe partire anche solo da questo: pensiamo ad esempio che un organismo, in situazioni di stress, può aumentare la frequenza della mutazioni/ricombinazioni anche a livello germinale (e quindi favorire i meccanismi evolutivi)... quali possono essere altri meccanismi affini che "facilitano" il cambiamento? Dalla facilitazione alla "guida" il passo potrebbe essere breve. Teniamo conto anche, ad esempio, che ci sono fenomeni come il cosiddetto exon shuffling degli eucarioti, cioè la ricombinazione di interi segmenti di DNA corrispondenti a domini proteici, che possono rendere molto più rapidi i meccanismi evolutivi, ovvero la nascita di nuove strutture e funzionalità anche complesse a partire da "mattoni" che in qualche modo sono stati già saggiati in millenni di evoluzione (questo ancora per rispondere all'obiezione riguardo alla "lentezza" delle mutazioni/ricombinazioni).

Claudio Cardone


12/11/2008

Gentile Claudio, la ringrazio delle sue interessanti considerazioni, che ho letto con piacere. Le inoltro anche a Clericus.

Sapevo già che gli anglofoni non hanno accesso alla quasi totalità delle pubblicazioni nipponiche e cinesi, e certamente non sarà facile per loro leggere neppure molte cose russe. Quindi quel che dice non mi sorprende, anche se è pur vero che la ricerca in America ha molti soldi ed è quindi assai attiva...

Neppure mi stupisce più di tanto quando parla del basso "livello di accuratezza sperimentale"; sono ben lungi dal credere alla perfezione nei laboratori o in qualunque altro posto di questo mondo...

Sono egualmente d'accordo quando parla della scarsa ricettività dell'establishment verso posizioni considerate eterodosse. C'è da dire che i media propalano spesso delle inconsistenti bufale, e quindi lo scetticismo ha le sue ragioni, ma è anche vero che gente che ragiona alla Odifreddi e simili, di certi argomenti non capisce e non vuol capire nulla. In particolare c'è questa grossa frattura tra psicologia (ortodossa) e scienza (ortodossa). In mezzo a queste due ortodossie sta l'eterodossa ricerca dello spirito. Chi come me vi si dedica, non è del resto particolarmente impressionato da questi due baluardi laterali, uno soggettivista e l'altro materialista. Preferisce passarvi in mezzo come Mosè nel Mar Rosso diviso...

Dario Chioli


23/7/2010

Ho dato un'occhiata al suo sito. È veramente una miniera di informazioni. Soprattutto, mi ha colpito l'approccio metodico e scientifico con cui gli argomenti vengono presentati e trattati.

Viene mantenuto sempre un corretto equilibrio di giudizio, in particolare sugli argomenti più ambigui e scottanti come l'ufologia, la genetica ondulatoria, ecc..

In particolare, su quest'ultimo tema, ho delle fortissime riserve. Sono ingegnere elettronico. La radiotecnica è una delle mie passioni. Devo dire che la teoria di Gariaev non ha alcun fondamento scientifico e, anzi, contiene clamorosi errori.

Agostino Rolando


23/7/2010

Caro Agostino, la ringrazio dei suoi apprezzamenti.

Per quanto riguarda l'articolo su Gariaev, va distinta la posizione dell'estensore, un ricercatore curioso non specialista del settore, dalle ricerche di Gariaev in se stesse. Sarei senza dubbio felice se lei volesse mettere per iscritto in maniera puntuale le sue riserve, e senz'altro gliele pubblicherei su SuperZeko, se ne ha piacere. Del resto io stesso non è che sia persuaso, e come avrà visto non lo è affatto il mio amico Clericus. Però mi pareva utile aprire un dibattito per capirci qualcosa. Di riscontri peraltro ne ho avuti finora ben pochi, solo qualche citazione acritica su qualche sito. Ben venga dunque una critica motivata.

Dario Chioli


1/8/2010

Gent.mo Dario, non Le ho risposto subito perché ho preferito documentarmi meglio su quanto Gariaev dichiara di aver sperimentato a proposito del DNA.

Dunque, Gariaev esordisce citando quello che in letteratura è noto come il "paradosso del C-value", secondo cui, del DNA, la porzione di geni (più comunemente nota) che codifica le proteine e reca i caratteri ereditari occupa solo il 2-5 per cento della massa totale genomica.

Afferma poi di conoscere quale sia la funzione di questa parte del DNA (vedi la sua bizzarra teoria genetica ondulatoria). Evidentemente egli è molto più avanti della comunità scientifica mondiale, che ritiene – attualmente – che la gran parte della massa genomica possa svolgere una importante funzione di supporto e di protezione nei confronti di quei relativamente pochi geni che sono invece essenziali a codificare le informazioni della vita.

La scuola di Gariaev dichiara poi che, nel DNA, il numero di geni codificanti proteine sarebbe troppo esiguo in confronto al grande numero di proteine prodotte dal DNA stesso. Questo gli permette di presentare un'altra sua bizzarra spiegazione su come il DNA comunicherebbe informazioni a distanza. Anche questo castello è palesemente falso. Infatti, un qualsiasi studente di genetica della Stanford University (le lezioni sono pubblicate in rete) sa che un gruppetto di pochi geni può produrre anche migliaia di proteine diverse, grazie ai sofisticati meccanismi di attivazione-disattivazione a cui i geni vanno soggetti sotto il controllo di una miriade di molecole regolatrici, che evidentemente il Nostro non ha ancora scoperto con i suoi esperimenti.

Insomma, sulle suddette false affermazioni il Gariaev fa poggiare la sua bizzarra teoria genetica ondulatoria. La parte più ridicola di questa teoria è quella secondo cui il DNA sarebbe un ottimo oscillatore e un'ottima antenna radio.

Niente di più falso. Infatti, se afferma che il DNA è un ottimo oscillatore, ci faccia vedere le misure che ha effettuato, e con quali strumenti. Dunque il DNA sarebbe più preciso e più stabile di un maser all'idrogeno o di un oscillatore atomico al cesio? Ci presenti un grafico di raffronto comparativo dell'oscillatore a DNA verso uno dei suddetti, o ci faccia vedere il grafico della varianza di Allan del DNA, ammesso che sappia che cos'è (se occorre, posso fornire copia di un mio articolo sugli standard di frequenza).

E, infine, la grande assurdità del DNA-antenna! Ci faccia vedere le misure sui lobi di irradiazione, o sul guadagno, o sull'impedenza di questa prodigiosa antenna.

Solo così potrà convincere gli addetti ai lavori.

Agostino Rolando


1/8/2010

Caro Agostino, ad una prima occhiata comunque mi sembrerebbe necessario che lei citasse più precisamente le fonti delle affermazioni di Gariaev che lei contesta, perché certo non basta contestare quel che scrive, su SuperZeko, M.C., che non è un esperto. Del resto su SuperZeko sono citati una serie di link, che immagino lei avrà confrontato. Sarebbe utile se lei elencasse affermazioni dello stesso Gariaev che le paiono evidentemente false o mistificatrici.

Io ci capisco ben poco, ma negli articoli citati di Gariaev c'è una quantità di formule, grafici e apparati sperimentali di cui forse varrebbe la pena rilevare l'inessenzialità ai fini delle sue tesi, se è davvero così. Solo una critica puntuale, in effetti, è adatta agli "addetti ai lavori".

Dario Chioli


1/8/2010

Caro Clericus, ti ricordi lo scritto su Gariaev?

Ora un ingegnere elettronico me ne dà una confutazione a suo modo. Riesci a capire se è attendibile ed espressa congruamente? E in genere se ti pare che valga la pena riprodurla o a sé o in nota all'altro scritto?

Dario Chioli


1/8/2010

Io non sono un ingegnere elettronico, ma è chiaro che la teoria di Gariaev ha poco fondamento. Che il DNA sia una sorta di rice-trasmettitore elettromagnetico è una cosa così strampalata, da aver bisogno di prove irrefutabili e indipendenti per poter essere sostenuta. A me sembra che le obiezioni di questo ingegnere possono benissimo essere riportate.

Clericus


5/8/2010

Salve, in merito all'articolo di M.C. sulla genetica ondulatoria vorrei segnalarle:

www.rexresearch.com/gajarev/gajarev.htm
http://paradigmshiftnow.net/paradigm_shifting/twm.doc

Forse alcuni riferimenti saranno utili

Riccardo


18/8/2010

Caro Riccardo, la ringrazio della segnalazione. Ho provveduto a integrare l'articolo su Gariaev con le sue indicazioni.

Per quanto riguarda me personalmente, non è proprio il mio campo, ma più dati ci sono e più chi è competente può farsi un'idea.

Dario Chioli


27/11/2010

Ho letto con molto interesse l'articolo Genetica Ondulatoria sul lavoro di ricerca di Gariaev e coll. che intendo approfondire. Quindi grazie per la segnalazione.

Vi segnalo a mia volta un articolo recente di cui sono autore che si colloca nella stessa cornice teorico-sperimentale anche se non tratta di genetica:

www.spaziomente.com/Articoli/Il_modello_ASO.pdf

e due link:

www.neuroquantology.com/journal/index.php/nq/index 
www.acquainformata.eu/gruppo-ricerca/collaboratori/emilio-del-giudice/

Complimenti per il sito!

Claudio Messori

  

   

 

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