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La pittura di Patrizia Rosini




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Patrizia Rosini nasce il 2 agosto 1965 a Roma, dove tuttora vive e lavora.

Autodidatta, incontra la pittura negli anni della scuola secondaria e, grazie alla storia dell'arte, ne rimane affascinata, scegliendo di approfondire periodi interni al Medioevo ed il Rinascimento. Così iniziano gli incontri con il mondo dei colori spesso accompagnati dall'amore per la poesia, quasi a voler sottolineare ed esaltare le figure e le scene rappresentate. La sua passione per gli studi psicologici e filosofici permette alle opere di trovare un punto d'incontro tra arte e "pensiero".

Inizia a dipingere nel 1994, provando una forte predilezione per la tecnica ad olio su tela. Negli ultimi anni ha partecipato a varie mostre collettive in località del Lazio.

I suoi lavori spaziano per diversi stili, ma la ricercatezza delle sfumature cromatiche è sempre molto evidente. Ne scaturisce un impatto caloroso e coinvolgente con l'universo dei colori lasciando l'osservatore attratto da una sensazione che va oltre l'apparenza.

Al momento il suo percorso artistico è orientato verso l'astratto per essere, insieme ai colori e alla continua ricerca del "Sé", punto di partenza e strumento inconscio per il proprio cammino interiore.


Commenti 

   

Ricerca, testimonianza, fedeltà: la pittura di Patrizia Rosini

Fin dall'adolescenza Patrizia Rosini ha sentito che il passaggio su questa terra non è che una parte dell'avventura umana, e che ha un senso, garantito dall'esistenza di un Dio creatore e agente nella storia.
Questa sensazione, che per lei era ferma certezza, era accompagnata dal balenare nella sua mente di scene d'altre vite, svoltesi in altri climi; e quei baleni la seducevano e la inquietavano, poiché parevano a un tempo chiederle e offrirle qualcosa, come per farle intendere di non esserle estranei.
Ed allora la giovane Patrizia si specchiava, a lungo, tentando di far coincidere l'immagine che le rimandava lo specchio con quelle, più imperiose, che risalivano dal suo intimo o giungevano forse da ancor più lontano.
Quando poi decise di dedicarsi alla pittura, amata da sempre, non fece che proseguire con nuovi e congeniali mezzi la sua ricerca, ricerca di se stessa e del suo posto nel mondo, in completa libertà e completa adesione al destino che le si andava svelando, in leale testimonianza dei frammenti di Realtà che a mano a mano le comunicava il suo Angelo..
Nella sua galleria oggi vediamo volti e figure femminili, le stesse immagini forse tante volte intravvedute nello specchio e finalmente fermate sulla tela per proporle alla meditazione; vediamo paesaggi la cui figuratività, col crescere del pathos, sfuma per rivelare i campi di forza che si distendono sul mondo, le vibrazioni che del mondo costituiscono l'ultima natura; e vediamo forme che gradatamente si dipartono da quelle dell'esperienza quotidiana, segni di antichi alfabeti, elementi di ordigni futuribili, le forme lampeggianti e fluttuanti che ci passano dinanzi agli occhi prima di entrare nel sonno ed accedere allo spazio dei sogni.
Si noti fra tutti un quadro come La forza della natura: la forza cui si accenna, e che si rappresenta, non è brutale e meccanica, ma spirituale e personale, è un ordinato ancorché gigantesco e complesso equilibrio di parti e funzioni ove misticamente micro e macrocosmo si presuppongono e richiamano l'un l'altro.
La pittura è dunque per Patrizia Rosini un modo per porre fondamentali domande, e per ascoltare, nell'eco, le risposte; risposte che fedelmente ripete per chi non si sottrae al monito del presagio, al richiamo della memoria.

Roberto Rossi Testa

* * *

Immagini, sensazioni,
attimi dipinti da colori di un arcobaleno,
catturati e rapiti
dal fascino e dalla bellezza.
La mente si perde attraverso
dimensioni senza fine

Simone Ciavaldini

* * *

...colori vivaci, vivi, che s'incontrano in modo armonioso, oppure eterei e soffici, pronti ad accogliere lo sguardo con delicatezza. Le forme, spesso reinterpretate in modo personale, sono ricche di significati.
Mi piace pensare ai quadri di Patrizia Rosini come a delle "finestre" a cui affacciarsi, soprattutto quando si è stanchi del grigiore, della monotonia, dell'opacità... allora, immergersi nei suoi colori vividi e intensi è un vero sollievo per gli occhi e per l'anima!

Barbara Marchesi

* * *

... dei tuoi quadri (BELLI) ribadisco che, oltre alla buona fattura sia come disegno che come colore, quello che più mi ha colpito è stata la sensazione che non fossero solo oggetti da apprezzare, ma che vivessero di vita propria , che avessero un'anima però imperscrutabile, gelosamente custodita nel loro intimo.

Nerio Bonvicini

* * *

...Ho visto i nuovi quadri... Mi hanno colpito soprattutto il paesaggio marino (finto naïf), molto espressivo e l'enigmatico albero della vita... a me ha ricordato una cosa che avevo completamente dimenticato: il letto d'ottone di mia nonna, dove sono nato (cioè dove ho cominciato la mia vita).

Sergio Frasca

* * *

Mi ha stupito rivedere nel tuo splendido quadro quello che io considero il mio simbolo preferito in questo momento della mia vita. Mi piace immaginare che di fronte alla "Forza della Natura" ci sia un'aquila reale che vola sopra la terra e si innalza verso il cielo.

Massimo

* * *

Patrizia ha voluto abbinare alcune sue opere pittoriche con alcune mie poesie.
L'esito mi pare singolarmente felice.

Dario Chioli

   


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