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INTUIZIONI DEL SÉ
Ezio F.
il sé
deve esserci una traccia nell'esperienza
impedisce il vuoto
il vuoto appare se si cerca di afferrare l'io come un concetto
quando una serie di pensieri e intuizioni particolari tenta la comprensione dell'io, ottiene solo la rivelazione dei suoi aspetti particolari e della profondità dell'io senza però intaccare l'intuizione della sua unità
vi sono intuizioni e rappresentazioni
gli aspetti dell'io e ciò che emerge nel linguaggio dell'io, nonché ricordi ecc. sono rappresentazione e sono la sostanza dell'autoimmagine
l'autoimmagine è il limite che l'analisi dell'io può offrire
tutti gli io hanno la stessa autoimmagine fondamentale, che si riflette nel linguaggio comune dell'io
l'autoimmagine è vera, ma non è l'io – di qui la profondità
perché non si può intuire l'io attraverso le rappresentazioni, anche se si può accettare che via sia una rappresentazione dell'io
per es. è vero che l'io è una integrazione di funzioni pensieri eccetera, ma questo è un io-oggetto
dunque nell'io si debbono distinguere due momenti: l'io-oggetto e l'io-soggetto
questa distinzione è ancora una rappresentazione
ma l'io-soggetto non lo è, anche se possiamo parlarne
ne possiamo parlare perché siamo consapevoli che è
una consapevolezza è una intuizione
una intuizione è una conoscenza riconoscibile – si è consapevoli di avere una intuizione
l'io è una intuizione di tipo particolare, come un'idea fissa
però non è un'immagine, qualcosa di statico
non è una forma fissa
più esattamente è la costante presente in tutti i fenomeni
si è consapevoli di sé
un'intuizione che rimanda a se stessa
il sé è "quello" che intuisce che si è e che intuisce l'esistenza del mondo
anzi è l'intuizione che si è e che il mondo è
intuizione essenziante, non rimanda a nient'altro
non c'è "qualcuno" che pensa o intuisce il sé
ognuno "sa" che è uno
ma non lo "sa" come si sanno le altre nozioni
non è nel mentale
non è rappresentazione
non è idea o immagine
certezza assoluta e non ipotesi
principio e non risultato
si intuisce che si è e si è uno
uno ci arriva solo perché è un po' tonto ma dovrebbe essergli stato chiaro sempre e ovunque
uno arriva dove è già
c'è sempre stato
è quasi comico
cioè è proprio comico
questa intuizione viene dal sé
questa intuizione è universale e non è individuante
essa unisce i singoli io al mondo in una unità, cioè unifica l'esperienza proiettando la molteplicità del divenire nell'autoimmagine dell'io – cioè consente la comprensione del mondo – e nell'intuizione dell'unità del mondo e del soggetto
quindi abbiamo due intuizioni – esistenza di sé e del mondo = unità dell'esperienza e immagini di sé e del mondo – comprensibilità dell'esperienza
perciò l'io individualizzante è illusione – perché separa mentre l'intuizione fondamentale unisce
l'intuizione è la stessa per tutti
lo si riconosce perché il mondo è uno
gli io sono tanti uno e il mondo è uno
tutte autoimmagini dell'uno
tutti sanno queste cose e quindi conoscono il sé ma non sanno di saperlo
inafferrabilità dell'io è sapere di non sapere
inafferrabilità del sé è non sapere di sapere
ogni singola unità ha una sua autoimmagine, ma i singoli io sono autoimmagini del sé
l'intuizione fondante del singolo io individuale non è individuale!
se si supera l'autoimmagine individuale resta l'intuizione essenziante
assoluta e impersonale
se il mondo è visto come fenomeno l'io è pervasivo
però questa è solo un'immagine, l'intuizione separa io dal resto
la parola "essere" rimanda ad una intuizione
essere non è un oggetto non è una azione è l'intuizione di una condizione fondamentale inalienabile
si può intuire l'essere, ma perché "essere" non dovrebbe essere una intuizione?
si può essere senza intuire che si è?
al contrario, per intuire qualcosa bisogna essere
questo se si fa riferimento all'io
l'io esperisce molte intuizioni parziali
le intuizioni più intense e improvvise non sembrano venire dall'io
un io senza intuizione di essere non è un io
non c'è distinzione tra intuizione di essere ed essere
un essere inconsapevole non è veramente
si può dire che le cose "sono" , ma è una intuizione che anche il mondo è
essere è comune a soggetto e oggetto, ma l'oggetto non sa di essere
il sapere che le cose sono presuppone l'io che sa
il sapere che io sono presuppone l'io
un io che non sa di essere è una contraddizione
l'intuizione di essere è essere e essere è intuizione di essere
sembra essere il centro dell'io
la sua consistenza fondamentale
il resto sembrano regole che danno all'io una forma
l'io è inafferrabile perché l'intuizione "essere" è inafferrabile
si possono afferrare i concetti perché sono tracce di memoria
ma essere non è una traccia specifica
la certezza che qualcosa è
riempie il vuoto dell'inafferrabilità dell'io
è un'intuizione sempre presente, che nessuno mette in discussione
l'intuizione "essere"
il pensiero "sono" "è"
anzi l'intuizione di questo pensiero
intuizione essenziale
le cose sono percepite
ci sono
sono
non sono in sé – l' in sé è solo un oggetto virtuale
la proiezione in un esterno immaginato del sé
non possiamo pensare veramente a una cosa in sé, è una falsa idea – reale è solo l'espressione verbale
la cosa è perché si intuisce che è
le cose sono in relazione all'essere-soggetto che le riconosce come essere-oggetto
indipendentemente dalla loro forma perché tutti gli oggetti manifestano l' esistenza
queste sono le tracce del sé
perché il mondo appaia bisogna che vi sia una intuizione della sua esistenza
l'intuizione dell'essere è l'essere dell'io e delle cose, al di là della differenziazione fenomenica
senza l'intuizione il mondo non sarebbe, o sarebbe una latenza, uno spettacolo vuoto
il sé è l'unificatore dell'esperienza
ciò che fa sì che vi siano un mondo e un io
il fondamento dell'unità
la base della comprensibilità e intelligibilità del mondo
altrimenti non c'è niente da comprendere e capire
come si fa a capire qualcosa se non si intuisce che qualcosa è
questa intuizione essenziale è il nucleo dell'io, la sua sostanza
è come il fiat lux
la radice del fatto che il mondo appare o è
è l'istanza che pone la realtà
non è un concetto
è un'intuizione
non si può intuire il non essere
il sé non ha contrasto
è un pensiero mescolato ad ogni altro pensiero
è come se ogni cosa avesse un solo colore – non si può riconoscere quel colore, perché i colori sono conosciuti dal loro contrasto
nulla contrasta l'intuizione essenziante
non può essere confermato da una antitesi
l'io singolo è confermato da altri io e dagli oggetti
per questo la sua centralità sembra prevalere sul sé infinito
la guerra tra io e un "altro" io rafforza l'io individuale
l'essere non può essere in guerra con un altro essere
non ci sono due esseri in uno
ciascuno di noi è uno il mondo è uno
ma ci possono essere molteplici immagini di un solo essere
non si può esperire la non esistenza
non esistenza è solo un oggetto virtuale
il non essere non è perché non può darsi nessuna intuizione del vuoto assoluto
il vuoto è sempre e solo relativo allo strumento cognitivo e a qualcosa che è
la certezza che il presente scivola nel passato ma qualcosa rimane
la trascendenza dell'essere rispetto al tempo
il futuro conserva la realtà
l'intuizione della permanenza
la liberazione dai vincoli dell'autoimmagine
il superamento dell'autoimmagine
l'autoimmagine è essere consapevole con limiti (ha una forma)
il sé è essere consapevole senza la forma dell'autoimmagine
la certezza che c'è la realtà e noi
è la sostanza dell'io
io è il sé differenziato
l'organo che percepisce ciò che il sé ha creato
è unificante, perché l'essere unifica tutte le cose e tutti gli io
tutti gli io individui hanno questa intuizione e sono autocoscienti per quella
attraverso l'io individuale il sé percepisce il sé
l'io è un'immagine del sé
l'autoimmagine
perciò è inafferrabile
è un'intuizione che si è data delle regole
l'interprete della realtà posta dal sé
per es. posso essere esistito venti anni fa ma sono localizzato nello spazio
il sé è io
il sé è l'istanza che stabilisce la verità del presente attraverso ciò che sarà e non sarà
è la realtà del futuro
un eterno presente
l'intuizione "essere" è essere e l'essere è intuizione "essere"
solo l'essere può intuire se stesso
quel "se stesso" non è un'immagine, è l'essere
l'intuizione e l'essere sono uno solo
il non-essere non può pensare l'essere
non può conoscere l'essere
solo l'essere conosce l'essere
attraverso tutti gli io
l'io è lo strumento attraverso cui l'essere appare a se stesso e il mondo appare come esistente
senza "io" l'essere è inconsapevole, non è
fondamentalmente io è essere, essere è io
non c'è nulla oltre di esperibile, perché è il limite dell'esperienza
l'essere non può esperire il non-essere, non vi è intuizione del non-essere
un pensiero banale
tutti sanno di essere e sanno che il mondo è e che tutti gli io sono simili
tutti sanno di essere uno e che il mondo è uno e che tutti gli altri lo sanno
quasi nessuno ci pensa
quasi nessuno riflette su questo pensiero
un pensiero visibile e non visibile
nello stesso tempo palese e nascosto
che cosa è nascosto? che l'essere è intuizione e tale intuizione è il centro dell'io
l'illusione è scambiare l'inessenziale per l'essenziale e l'essenziale per non-essenziale
sono? che scoperta, cosa c'è di nuovo nell'essere?
semplicemente l'accorgersi di essere
ma tutti sanno di essere
no, non lo sanno
fanno come se non lo sapessero
la potenza del sé è la realtà dell'illusione
la potenza del sé è l'irrealtà dell'illusione
la realtà dell'illusione, io contro io e contro tutto
irrealtà dell'illusione, tutti gli io sono il sé
l'illusione non è
la vita scorre attraverso una successione di idee immagini progetti sensazioni
sopra il pensiero di essere
anzi no, sotto il pensiero di essere
hanno la consistenza dei sogni
bei sogni, brutti sogni
idee fisse, pensieri inutili
la loro forza è la forza del sé
il loro svanire è la forza del sé
ogni problema svanisce di fronte alla potenza del sé
è un fantasma vuoto
ha la realtà dell'illusione
la consistenza di un'immagine
si poteva essere più concisi
si può essere più concisi
si può essere
si è
è
...
immaginiamo che il mondo – l'universo reale, fisico, inconscio – si conosca, giunga alla comprensione di sé attraverso gli io individui che lo percepiscono e sanno che è
al mondo sostituiamo il sé
il mondo è l'immagine del sé
la totalità dell'esperienza è l'immagine del sé
ogni conoscenza possibile è immagine del sé
gli io individui sono gli occhi del sé
attraverso gli io individui il sé vede il sé
questa è l'esperienza individuale
l'essere non è cosciente senza gli individui coscienti
questo è il sé
il sé è una intuizione
nessuno può inventare questa intuizione, ognuno esiste grazie a questa intuizione
realizzare il sé vuol dire essere questa intuizione, essere certi che è vera
[ ottobre 2006]
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