AGLI AMICI RIUNITI PER FESTEGGIARE IL NATALE

Dario Chioli

O amico che siedi a questa tavola festeggiando i natali del dio, dello splendido invitto Sole rischiaratore dell'anima, sappi riconoscere la culla del dio nel tempio vuoto del tuo essere, l'irradiarsi salvifico del suo splendore nella gioia che oggi percorre il tuo corpo nella festa che ci unisce, la maestà del suo dominio nel cedere delle penombre della tua mente di fronte alla grandezza incommensurabile della tua propria essenza primigenia di cui oggi ricerchi la memoria.

Nutri il tuo corpo in gloria e come segno della nutrizione del dio, bevi il tuo vino per annegare nel mare dell'anima la sete degli impulsi oscuri. Brinda con noi dando a noi ciò che noi diamo a te, il ricordo di ciò che ricordiamo, la passione di ciò che amiamo, la luce di ciò che realmente vediamo.

O amico che siedi a questa tavola, vattene oggi altrove se non è anche tuo il nostro desiderio di festeggiare la luce. Ma se ti accompagni a noi nella nostra speranza, nutriti allora oggi e sempre liberamente di noi come noi liberamente ci nutriremo di te.

Di questa carne di dio che è il mondo, di questo vino di dio che è la vita, celebriamo dunque l'un l'altro la gloria nello splendore della verità che perennemente, in questo tempo e nell'eternità di là dai secoli, si manifesta come amore, libertà e conoscenza.

[24.XII.1995]