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Dario Chioli
POETA A CINQUANT'ANNI
Scrivo ancora,
Apro il cassetto segreto.
Sempre, sempre,
Vado fuori del mondo.
Di qui nessuno ascolta,
Pure la voce risuona,
Esalta, vive.
Scrivo per chi tace,
Per chi ascolta,
Per chi mai saprò.
Tace attraverso i giorni
Tutto quel che vale,
Lieve onda che esce
Fuori del rivo percorso
Fino al chiaro giardino
Dove ho piegato il capo,
Ho udito la luce,
Ho guadato il mondo,
Ho vissuto.
28/9/2009
Si vive solo in eterno.
Se no, non si è nati mai.
28/9/2009
Troppe cose che non so,
la vita m'inganna.
Troppe cose che amo,
la vita m'inganna.
Troppe cose che sono,
la vita m'inganna.
Eppure le cose vanno,
da un mondo all'altro.
E non so se le ho perse,
o se mi sono perso.
La vita m'inganna,
ma non so, da oggi a ieri
perché, per cosa,
né so il dolore di perdere.
Io tutto dimentico,
nel profondo oblio
apro al cielo.
Nel vuoto
Sale quel che non ho detto mai.
28/9/2009
Non avrei pensato,
A dodici anni scrivendo
La mia prima poesia,
Che sarei rimasto qui quarant'anni
Così uguale, senz'aver trovato
Nulla al mondo che valga,
Pieno d'un sogno che non posso perdere.
Non avrei pensato,
Quando cercavo di vivere,
Che avrei così intensamente vissuto
Fuor delle strade comuni.
Non avrei pensato,
Negli incontri e nelle lotte,
Che tutto l'amore sarebbe andato
A costruire questa strada nascosta.
Non avrei pensato,
Cercando comprensione,
Che sarebbe importato così poco,
Che valeva solo il desiderio.
Come il desiderio sia un'arma così potente
Da perforare il cielo dei pensieri comuni,
Da evocare mondi d'abbandono
Che celano il deserto della conoscenza
O tu deserto,
Spalanca il cancello del vento.
Possa il cammino disperdersi
Sempre più nell'ignoto.
28/9/2009
Tutto quel che so
Farei meglio a perderlo.
Tutto quel che sappiamo
C'ingombra.
Tutto quel che perdiamo
Ci arricchisce.
Ma poi viene il mezzosaggio
Che dice Buttiamo tutto.
Butta e non ha nulla,
Non funziona così.
È trovando che bisogna perdere,
Trovando la nostra perdita.
E non bastano le parole, i libri,
Non bastano i pensieri.
È meglio camminare nel giorno
E cantare in silenzio.
28/9/2009
Ho cercato di essere.
Riuscendovi, non sono.
Non è quel che pare,
Il vivere.
Mi chiedono che cerco.
Quel che volli perdere, forse,
Lo cercherebbe qualcuno
Che più non sono.
Quanti piccoli desideri
Spezzati dal grande desiderio.
Quanti cammini perduti
Da chi dimora in se stesso.
Quante case perdute
Perché il vento le ha prese.
Quanti suoni dispersi
Nel grande silenzio.
Cala la tela,
È il momento migliore.
Né attore né spettatore,
E la scena si chiude.
È rimasto un alito,
Un soffio memore, un sogno.
Ricordo di una cosa che fu
Senz'essere mai stata.
28/9/2009
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