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Dario Chioli
DI QUANDO IN QUANDO NON SO CHE DIRE
Di quando in quando non so che dire | L'asteroide |
Cerchi invano qualcosa che consiste | Amor mi accerchia |
Amore, osserva, è un dio geloso assai |
DI QUANDO IN QUANDO NON SO CHE DIRE
Di quando in quando non so che dire,
vedo le cose che vanno,
io con loro,
così è tutto chiaro,
andare cedere sparire,
e forse così rinascere,
inatteso,
quando ti sei dato per morto.
Questo mondo quant'è oscuro,
ostruisce il pensiero
il suo perfetto grigio.
Oppure la primavera
t'ha distrutto di bellezza gli occhi
solo attendi il paese del tuo perduto sguardo.
O forse non c'è niente da dire,
quel sentimento segreto
t'ha nascosto ogni cosa
e tu non sai più nulla.
Sto qui acre come un pino bruciato
ad attendere le linfe che forse non verranno,
eppure così dolce è l'attesa,
anche se non vi è chi ascolti
il mio cuore.
Acqua che freme di freddo
nella grotta sotterranea,
pesci ciechi del profondo,
verità non riconosciute
neppur da se stesse.
Che profondo mistero!
Milioni di cose sapute,
milioni di cose scordate,
strade nel cervello
violente.
Oppure questo silente assentarsi
d'un attimo senza speranza,
d'un tempo senza desiderio,
d'un amore che tace
incapace di uscir da se stesso.
Che profondo mistero!
Entrati per occulte vie,
usciamo sulla strada maestra,
compassionevoli
parliamo parole comuni.
Vieni amico, berremo dal calice del fresco sole,
dalla luce che dipinge l'anima
di giovinezza. Figli
saremo dello stesso canto.
12/4/2011
CERCHI INVANO QUALCOSA CHE CONSISTE
Cerchi invano qualcosa che consiste,
Se non t’addentri nel profondo azzurro
Di tua libera scelta, per un palpito
Che ti coglie improvviso…
30/6/2011
AMORE, OSSERVA, È UN DIO GELOSO ASSAI
Amore, osserva, è un dio geloso assai.
Quel che vede al mio fianco lo distoglie.
Ben lo conosco e lo sopporto a stento,
Vorrei viver tranquillo ma non posso.
Più resto solo e più lui m’accompagna,
Ma se m’abituo subito sparisce.
30/6/2011
A sentirmi perduto dentro il cielo,
Solitario asteroide che s’aggira,
Una parola sorge, un fiato debole
Che sospira all’orecchio.
Se tuttavia sto attento a quel che sento,
Ogni accento si spegne, non c’è verso
Di udir la cosa che pareva vivere
Là dove intuivo il più profondo nulla.
30/6/2011
Amor mi accerchia, benevolo m’irride,
Nulla sa l’uomo dei segreti suoi.
Se conoscerlo vuoi,
Taci e dispera.
Solo chi muore senza lui fa vivere,
Solo a chi è cieco senza lui dà occhi.
Sorge la rosa dalla terra nera,
L’anima vien volando dalla sera.
Senz’ali volo in grazia dell’alato,
Senz’occhi vedo per virtù d’amore.
Ignoto dio per tutti, silenzioso
Monile per chi soffre angoscia e amore.
30/6/2011
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