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L'INSEGNAMENTO
Dario Chioli
Un tale, in prossimità d'un fiume piuttosto largo, chiese a un altro che si distendesse in modo da fargli da ponte. Quello lo guardò stupito, prendendolo per matto, e gli indicò un ponte poco lontano. Allora l'altro lo afferrò e lo gettò tra i flutti, poi si avviò per il ponte.
Ma chi erano costoro?
L'annegato si chiamava Abbiate-coscienza, l'assassino è l'Uomo-che-ha-coscienza. Quanto all'acqua, era la madre di entrambi.
E l'altra riva?
È la figlia del ponte.
E il ponte?
È il padre dell'acqua.
E chi era il padre dell'annegato?
Era la riva di qua dal ponte.
E questa riva, chi era?
Ahimè, è l'amore silenzioso che conduce al ponte e passa sotto le acque contenendole e regolandole e confondendosi con l'altra riva e con le fondamenta del ponte, e s'attacca altresì alle vesti dei viaggiatori e passa spirando di qua e di là dal ponte e si alza nel cielo portato dal proprio vento, così che le terre svaniscono, il ponte svanisce, l'acqua svanisce, l'assassino svanisce e resta solo il suo vento di acque valicate.
E dopo di ciò?
Un silenzio cosciente, un nulla ricolmo.
[13.VI.1975]
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