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IL CASTELLO DI CARTE INTERIORI
Dario Chioli
Il Matto | Ogni essere umano viene al mondo privo di conoscenza, | |
I. | Il Bagatto | ma colui che, di buona natura, come un giocoliere sa destreggiarsi con coraggiosa sicurezza, |
II. | La Papessa | ispirandosi con costante indagine alla sapienza |
III. | L'Imperatrice | nella ricerca di una dimensione attiva, |
IV. | L'Imperatore | questi ottiene il dominio creativo, |
V. | Il Papa | e sapendone trarre saggezza di comportamento, |
VI. | Gl'Innamorati | a confronto col mondo delle emozioni e delle sensazioni, |
VII. | Il Carro | con vittoriosa imposizione della propria volontà, |
VIII. | La Giustizia | raggiunge la perfetta onestà spirituale. |
IX. | L'Eremita | Nella solitudine del suo silenzioso sapere, |
X. | Ruota della Fortuna | egli deve allora affrontare gli eventi della vita, |
XI. | La Forza | e imponendosi con la forza del suo spirito, |
XII. | L'Appiccato | infine nella gran confusione del mondo intravede una strada |
XIII. | La Morte | per la quale entra dove l'intero suo modo di essere e vedere viene a morte. |
XIV. | La Temperanza | Permanendo, in questo grande disagio, controllato, |
XV. | Il Diavolo | giungendo a contatto con le più profonde e pericolose forze del suo universo interiore |
XVI. | La Torre | e trovandosi perciò sull'estremo limite della distruzione, |
XVII. | Le Stelle | attinge tuttavia la rinascita, indenne e purificato. |
XVIII. | La Luna | Osservando, in conseguenza di ciò, con rinnovato sguardo il mondo esteriore e le leggi che lo costituiscono, |
XIX. | Il Sole | trasfonde in tutte le cose la luce dell'Essere |
XX. | Il Giudizio | e presentandosi al giudizio di Dio |
XXI. | Il Mondo | indenne da ogni macchia attinge l'Eternità. |
Il Matto | Se anche ora apparisse come un folle, chi ne potrebbe esprimere un giudizio? |
[26.2.1978]
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