UNA COMUNICAZIONE SU ENOC, ELIA E GIUSEPPE GIOACCHINO BELLI

Valerio Palese 

Le scrivo per segnalare una piccola curiosità, pure se ho il sospetto di essere arrivato ultimo. Si tratta di ciò che è scritto in un sonetto datato 25 novembre 1831 e firmato Giuseppe Gioachino Belli, che Le riporto per intero di seguito:

LA FIN DER MONNO

Come saranno ar monno terminate
Le cose c'ha ccreato Ggesucristo,
Se vederà usscì ffora l'Anticristo
Predicanno a le ggente aridunate.

Vierà ccor una faccia da torzate,
Er corpo da ggigante e ll'occhio tristo:
E pper un caso che nun z'è mmai visto,
Nasscerà da una monica e dda un frate.

Poi pe ccombatte co sta bbrutta arpia
Tornerà da la bbùscia de San Pavolo
Doppo tanti mil'anni, er Nocchilia.

E appena usscito da l'inferno er diavolo
A spartisse la ggente cor Messia,
Resterà er monno pe sseme de cavolo.

Come noterà il sonetto è molto interessante e sembra richiamare assai da vicino quel testo sul Re del Mondo che Lei stesso ha riportato nel sito.

In particolare, il seguente passo:

«Allora verrà lo re del mondo, lo quale non potrà quello orgoglio sofferire: sì 'nvierà questi due suoi campioni [Enoc ed Elia] contra lui»

coincide molto bene con:

«Tornerà da la bbùscia de San Pavolo
Doppo tanti mil'anni, er Nocchilia»

laddove «er Nocchilia» sta per «Enoc-Elia».

Nella tradizione folkloristica romanesca, infatti, si dice che da un buco situato sotto la Scala Santa presso la Basilica di San Paolo fuori le Mura, uscirà alla fine del mondo «er Nocchilia» per lottare contro l'Anticristo. Pare che, sempre secondo la medesima tradizione, nella notte di San Giovanni le streghe accorrano sui prati del Laterano richiamate da Erodiade (moglie adultera di Erode Antipa, la quale convinse quest’ultimo a decapitare il Battista), facendo attenzione a non svegliare «er Nocchilia».

Riporto queste informazioni a puro titolo di curiosità, senza dilungarmi su tutte le considerazioni, pure appetitose, che potrebbero scaturirne, circa il folklore inteso nei suoi aspetti degenerativi, ma anche conservativi, rispetto ai dati tradizionali...

[21/4/2008]