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DIALOGO CON GLI INTERNAUTI
SU ATLANTIDE, IL «LARGE HADRON COLLIDER» E LA FINE DEL MONDO
11/9/2008 L'amico A. C. mi chiede preoccupato cosa penso di Atlantide e della pericolosità degli esperimenti effettuati mediante il Large Hadron Collider al CERN di Ginevra.
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D. Ch. - Di Atlantide si sa ben poco di sicuro, in verità. L'unica fonte antica, come di certo saprai, è Platone (che dice di rifarsi a Solone e questi ai sacerdoti egizi), poi tradizioni qua e là per il mondo collegabili all'Atlantide in senso molto lato, e una gran massa di fantasie perlopiù di origine teosofica. Quindi non dedurrei con troppa certezza le cause della sua scomparsa.
Quanto al CERN e ai suoi esperimenti con il Large Hadron Collider, pur concordando con te che la tecnologia moderna ha spesso risvolti e conseguenze terribili, tuttavia non sarei troppo catastrofico. Vale pur sempre il detto di Muhammad: «Cercate la scienza fino in Cina», e ad ogni modo non si tratta di imitare Dio: se l'uomo riuscisse a simulare Dio, questi sarebbe un dio ben dubbio.
Reputo quindi follia dire che si pensa di rifare la creazione, queste sono soltanto stupidaggini d'impatto mediatico. Lì semplicemente provano a riprodurre certe condizioni estreme. Il mondo non è stato bevuto da un buco nero il 10/9/2008 e non verrà distrutto nel 2012 nonostante le cronologie maya e la loro dubbia interpretazione. In linea di massima, di chiunque dica di sapere la data della fine, si può credere che dica stupidaggini e presuma troppo di se stesso.
Ad ogni modo, non ci sono molte alternative, né in questa né in altre situazioni: si deve sempre mantenere il proprio cuore più addentro possibile nel mondo dello spirito, valutando il mondo fisico per quella cosa bellissima ma transitoria che è: indizio e suggestione dell'eterno, non eterno esso stesso.
Questa è la cosa importante, la vera preghiera che ci tiene sul sentiero di Dio.
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