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DIALOGO CON ANGELO CICCARELLA

SUL FENOMENO «UFO»

   

   

5/5/2009

Angelo - Ancora una volta ti pongo una domanda del tipo da un milione di dollari (oggi, magari, meno pesanti). Che idea ti sei fatto del fenomeno U.F.O. (sigla banale e riduttiva, probabilmente)? 

Ci terrei particolarmente ad una tua analisi dell'enigma, anche perché pochi autori tradizionali e metafisici si sono espressi in materia.


6/5/2009

Dario - Caro Angelo, come ben sai «Unidentified Flying Object» (UFO) vuol dire tutto e vuol dire niente. Vediamo cosa può rientrarci.

1) È probabilissimo che la maggior parte dei fenomeni siano assolutamente fisici; la loro causa può ben restare ignota senza che ciò voglia dire molto. Tra palloni sonda, meteoriti, fenomeni ottici elettrici atmosferici e magnetici non riconosciuti, la scelta è vasta.

2) C'è poi la categoria dei fenomeni allucinatori; non che non abbiano un significato, in quanto la loro proliferazione può gettare luce sulle tendenze che caratterizzano l'immaginario collettivo, quello – per intenderci – che deriva dai condizionamenti emotivi e culturali subiti dalla nascita in avanti in ragione delle predisposizioni ambientali e delle sollecitazioni esterne; in questo caso si può dire che tale immaginario è alquanto materialistico, non rivolgendosi più ad angeli demoni o apparizioni spirituali come sarebbe accaduto un tempo, bensì a dischi volanti omini verdi e cose altrettanto materiali. Ma l'allucinazione comunque è sempre allucinazione, non svelamento di realtà.

3) In terzo luogo ci sono i fenomeni psicotici, che non sono riducibili a una semplice malattia neurologica, ma si collegano a quello che fino a ieri si definiva demonologia, anche se tale definizione restrittiva e negativa è caratteristica più di certe fissazioni, a loro volta psicotiche, di talune tendenze della tradizione cristiana che non magari di altre tradizioni, che vi vedono diverse sfaccettature, alcune di origine esterna e alcune di origine interna. I caratteri grotteschi di alcuni fenomeni sembrano in effetti parenti stretti di analoghi grotteschi fenomeni spiritici e di altri simili onirici, che tutti suggeriscono quella sensazione di "scimmiottatura" che gli studiosi del settore hanno sempre collegato al diabolico. In realtà una parte di questi fenomeni sembrano parenti stretti dei poltergeist, evidenziando una psiche ben poco illuminata ma più sofferente che diabolica; mentre altri contengono davvero sollecitazioni pericolose. C'è tuttavia da dire che le sollecitazioni più pericolose non compaiono per lo più in tali situazioni eccezionali, ma nella vita comune. Il grottesco, in quanto tale, in effetti fa già tralucere ciò che per ben funzionare vorrebbe piuttosto rimanere ignoto. Con l'eccezione dunque di alcuni casi di psicosi violenta in cui lo psicotico riferisce di essere spinto da Dio o dal diavolo o dagli omini verdi a compiere qualche nefandezza, il fenomeno può anche risultare socialmente innocuo. Per converso, può anche succedere che qualcuno, troppo appassionato di esorcismi, possa far crescere innaturalmente il fenomeno per il desiderio di combatterlo, così come altri che non vi credono possono non vederlo neanche quando c'è.

4) Si può pensare, come qualcuno ha forse già pensato, che si possano deliberatamente intessere in una rete fittizia i fenomeni precedenti, con una falsificazione ben nota sia ai pubblicitari che ad innumerevoli altri ciarlatani, al fine di suggerire qualcosa di preciso alla massa, al fine cioè di suggestionarla per predisporla a qualcos'altro. Questo succede sicuramente nel campo delle pseudoculture che da secoli vanno costruendo falsi miti a partire da altri falsi miti, e riescono talvolta a far passare per serie cose che non lo sono affatto. L'editoria new age è una vetrina magnifica per constatare tale mistificazione. Chi poi si occupa di Anticristo o di controiniziazione, da sempre attribuisce loro maestria in tale campo.

5) Abituare la mente della gente all'illogico mediante ripetute pesanti suggestioni permette di manipolarla e ingannarla, lo si è visto con le banche e con le obbligazioni emesse sul nulla. Si fa affidamento sulla tendenza della gente a guadagnare molto facendo poco per sfruttarla e derubarla. La stessa cosa si vede bene per quanto riguarda la sessualità, con le paradossali conseguenze che contemporaneamente si rende illegale il sesso minorenne, mentre si invade l'ambiente con immagini erotiche o pornografiche che spingono in senso contrario e si discetta in continuazione di dodicenni incinte e di quanto si è abbassata l'età del primo rapporto. Lo stesso si vede in campo farmaceutico e in mille altri campi, dove si fa riferimento a statistiche che non hanno alcuna attendibilità al fine di ottenere finanziamenti. Chi crede nel "complottismo", può vedere in tali attività conferma delle sue tesi, anche se perlopiù certe sconsideratezze mi paiono derivare più che altro dalla stupidità e dall'ignavia.

6) Nessuno può seriamente giurare che popoli estraterrestri non esistano o che le limitazioni poste dalla fisica attuale ai viaggi nello spazio siano invalicabili. Si può solo dire che coi modelli attuali è così; ma fenomeni come l'entanglement quantistico possono far sospettare – non credere, solo sospettare, se no si finisce di nuovo per cadere in qualche forma di fideismo – che possa esservi dell'altro. Se così fosse, escludere a priori contatti con estraterrestri sarebbe probabilmente visto un giorno come segno di cecità. Ciò non vuol dire che si debba credere agli omini verdi, o alle visioni di Swedenborg e della Veggente di Prevorst di cui parlava Justinus Kerner. Vuol solo dire che non si può escludere che la gamma delle possibilità in futuro s'allarghi.

7) Nessuno può neanche negare che in particolari circostanze, esperienze che per altri sarebbero semplice segno di paranoia, possano per taluno risultare vettore di salvezza e via di crescita. La medicina è veleno, e così qualche illusione può talvolta medicare gli effetti nefasti di qualche altra illusione. Io non me la sento di escludere che anche nel seno del grottesco possa manifestarsi talvolta una luce creata apposta per quella dimensione, anche se questo discorso è pericoloso perché, sfruttato da cialtroni, potrebbe consentire manipolazioni assai poco raccomandabili. Mi pare tuttavia ovvio che tanto il campo spiritico che il campo ufologico – così simili in definitiva, tanto che a volte si fondono, le entità spiritiche manifestandosi come estraterrestri – siano stati per qualcuno un'occasione di sopravvivenza. Per esempio Gustav Meyrink, che raccontò che mentre stava per suicidarsi, qualcuno gli infilò sotto la porta un catalogo di pubblicazioni spiritiche che suscitò il suo interesse, cosa che gli salvò la vita. Egli poi si occupò di spiritismo, anche se infine lo rifiutò come illusorio, ma nel frattempo era stato in grado di allargare i suoi interessi e giungere a visioni di più ampio respiro.

8) Nella magia, nello yoga tantrico e altre simili discipline, così come nelle esperienze spirituali e psichiche dei mistici, vi sono fenomeni percepiti come realissimi, che un ufologo potrebbe interpretare come di sua competenza, nello stesso modo che qualche biblista della domenica ha interpretato il nome divino Elohìm (forma plurale usata col verbo al singolare) del Genesi come indicasse delle forze estraterrestri nel senso più materiale. Ora, il fatto che l'ufologo li ritenga di sua competenza, non significa che lo siano, ovviamente, tanto che coloro che ne fanno esperienza credono tutt'altro.

Per terminare, io non ho mai constatato o letto di fenomeni conclusivi relativamente all'esistenza di un rapporto con gli estraterrestri. 

Ho visto fotografie e filmati che convincono solo chi ci crede già, disegnini e resoconti privi di scientificità, e molti fatti non spiegati, che di per sé sono materia d'indagine ma non spiegazione di se stessi. Peraltro la fantascienza ci ha già prospettato di tutto, e chissà che qualcosa non se ne realizzi in futuro. Se si realizzerà sarà come la scoperta di un nuovo continente, con problemi e sollecitazioni simili. Niente di mistico o di esoterico, insomma.

Invece c'è una parte dell'ufologia che è contigua, un po' come un fratello scemo, alla mistica. Ora, si può avere affetto per il fratello scemo, ma difficilmente lo si prenderà come fonte di conoscenza.

   

 

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