…Gli articoli del maestro Zenmar
Hui-neng, il sesto Patriarca, in realtà non nominò un successore prima di morire, ma elesse invece, il ‘Sutra della Piattaforma’ (o Sutra dell’Altare) come autorità dello Zen, sostituendo il precedente metodo di trasmissione. Da allora in poi la trasmissione Zen per rappresentare l'essenza della Legge (Sanscr., Dharma) si sarebbe investita nella Scrittura della Piattaforma. Citiamo dalla traduzione del Sutra della Piattaforma di Yampolsky, la nota in cui Hui-neng prima di morire dice ai suoi dieci discepoli quanto segue:
“Voi, miei dieci discepoli, quando più tardi trasmetterete il Dharma, tramandate gli insegnamenti del rotolo del ‘Sutra-della-Piattaforma’; in questo modo non disperderete l'insegnamento di base. Quelli che non riceveranno questo Sutra non avranno l’essenza del mio insegnamento. Così come ora li avete ricevuti voi; tramandateli e diffondeteli fra le generazioni successive. Se anche altri avranno la fortuna di incontrare il Sutra della Piattaforma, sarà come se essi avessero ricevuto diretta-mente l’insegnamento personalmente da me (p. 173)”.
A questo punto, proprio prima della sua morte, Hui-neng avrebbe fatto apparire e focalizzare il suo insegnamento come una trasmissione, proprio il testo stesso. Questo fatto non è ambiguo, perché il Sutra della Piattaforma continua dicendo:
“Questi dieci monaci ricevettero l'insegnamento, fecero molte copie del Sutra della Piattaforma, le tramandarono, e le diffusero fra le generazioni successive. Quelli che li ricevettero, hanno senza errore visto nelle loro proprie vere nature (p. 174)”.
E per di più, da ciò che è riportato, noi impariamo che le copie della Piattaforma sono state realmente trasmesse e disseminate. Il Sutra, quindi, servì come un tipo di certificato di trasmissione.
Nella sezione 38 del Sutra, Hui-neng dice che, "Se una persona non ha ricevuto il Sutra della Piattaforma, non ha ricevuto la giusta sanzione". Egli poi prosegue nel dichiarare che "il luogo, la data, ed il nome del destinatario deve essere reso noto, e questi saranno legati ad esso [cioè, al Sutra della Piattaforma] quando è trasmesso".
E’ questo un richiamo alla vera questione della cosìddetta trasmissione Zen dopo Hui-neng? Ci sono tutte le ragioni di credere che sia così. Che tipo di impatto avrebbe ciò nelle comunità Zen dei giorni nostri? Sicuramente, molto. Da tutto ciò, si può arguire che uno Zen accentrato sul ‘Roshi’ è errato, ed anche uno Zen investito istituzionalmente è errato in assenza di un metodo che trasmetta pienamente il Sutra della Piattaforma. Senza l'autorità del Sutra e del modo in cui esso dispone la trasmissione, la certificazione dei nostri giorni non sembrerebbe, in nessun modo, seguire la tradizione stabilita da Hui-neng.
Come altro tema per una discussione futura, mi si consenta di dire brevemente che un’attenta analisi dei contenuti del Sutra della Piattaforma richiama in causa anche le molte pratiche dello Zen moderno, specialmente la sua pesante enfasi sullo zazen (la meditazione seduta). In realtà, Hui-neng non discute mai lo zazen se non per ridefinire il termine. Egli non dà peso alla pratica del sedere a gambe incrociate, tenendo la schiena diritta, e seguire il respiro. In appoggio a ciò, egli dice che lo zazen (tso-ch'an) realmente significa "essere ovunque ed all’interno senza ostruzione, senza che si attivi la deliberazione". In più, ad un certo punto, Hui-neng dice inoltre che la "meditazione è vedere la propria natura originale (cioè la Buddha-natura) che trascende l’offuscazione" (cf. sez.19).
In generale, sembra che l’insegnamento di Hui-neng disseminato nel Sutra della Piattaforma, vada dalla parte opposta della direzione che sta prendendo lo Zen moderno. Eppure perfino nella Cina di oggi, come residuato della tradizione più antica, ad uno che desideri seriamente diventare uno studente di Zen gli si dice di studiare il Sutra della Piattaforma. Infatti, il candidato all’ordinazione è interrogato sui contenuti del Sutra della Piattaforma, così tanto importante è il suo valore nella vita dello Zen Cinese. ---JJJ
-Tratto da “THE ZENNIST” – Rivista interattiva, pubblicata sul WEB da ZENMAR- (www.darkzen.com - Mail thezennist@aol.com)