Testimonianze

I praticanti del Falun Gong
sono criminali?

di Francesca Romanelli
(Dal periodico "L'Attualità" di Ottobre 2008)

«In Cina i praticanti del Falun Gong non sono considerati esseri umani… ma materia prima per scopi commerciali…. Non a caso, il Partito Comunista Cinese li ha già classificati come «classe nemica» [sinonimo di criminalità per il detto partito], e quindi considerati non piú come esseri umani, ma oggetti da poter usare in qualsiasi modo purché vantaggioso economicamente.» Queste sono le agghiaccianti parole di un medico militare dell’esercito popolare cinese, testimone oculare delle atrocità compiute nei confronti di persone che praticano la Falun Dafa, o il Falun Gong che dir si voglia. Ma che cos’è il Falun Gong?
Il Falun Gong è un’antica disciplina ascensionale, per certi versi simile allo Yoga o alla meditazione, colpevole per il regime comunista cinese di seguire i principî universali di: Tolleranza, Compassione e Verità. Resa pubblica nel Maggio del 1992 dal Signor Li Hongzhi, la Falun Dafa si è poi diffusa veloce-mente nel mondo grazie ad un abile passaparola. Coloro che la praticano aspirano a vivere secondo tali principî la vita di tutti i giorni con il preciso scopo di accrescere la loro spiritualità, grazie al miglioramento morale e al raggiungimento della salute sia fisica che mentale.

 Nel Luglio del 1999 l’ex leader comunista cinese Jiang Zemin emise l’ordinanza di «sradicare il Falun Gong entro tre mesi», «diffamando e distruggendo sia economicamente che fisicamente coloro che lo praticavano». Il 10 Giugno del 1999 (un mese prima del decreto di distruzione della Falun Dafa) fu creato l’“Ufficio 6-10”, un corpo speciale di polizia, al di sopra di ogni altro organo dello stato, che poteva operare indisturbatamente senza vincoli costituzionali, appositamente per sterminare la Falun Dafa e coloro che la praticavano. Grazie a tale corpo istituzionale, il regime comunista cinese si è potuto avvalere dei mezzi piú crudeli come: il lavaggio del cervello, l’alimentazione forzata, le torture, gli abusi sia psichiatrici che sessuali, gli aborti forzati, e omicidî di qualsiasi genere, tentando cosí di sterminare e distruggere tutti coloro che tentavano di contrastare l’autorità statale praticando la Falun Dafa.

Nel Marzo del 2006 alcuni testimoni hanno rivelato che dal 2001 a oggi il regime comunista cinese ha usato i praticanti della Falun Dafa come merce da vendere nel lucroso mercato del traffico d’organi: «estraendo i preziosi organi da vendere da persone vive, per poi cremarle subito dopo». Il 4 Aprile del 2006 è stato nominato un comitato per indagare sulla persecuzione del Falun Gong (“CIPFG”), che ha chiesto al regime comunista cinese di aprire tutti i campi di concentramento per fare delle indagini, da cui sono emerse tutte queste terribili atrocità, contando piú di tremila morti e ben oltre quattromilaquattrocento casi di persone sottoposte a qualsiasi tipo di tortura.

 

COMMENTO: Che siano o meno totalmente provate queste gravissime denunce, abbiamo sempre sostenuto che la continua assuefazione a trattare, con coltelli e altri attrezzi, i corpi degli animali come materia inerte, porta alcuni sconsiderati sistemi di potere a trattare nello stesso modo anche i corpi umani. E chiamando internazionali gli orrori di questo genere intendiamo dire che internazionale è il dovere di occuparsene. Inoltre va detto che proprio questo è ciò che non ci piace (e non può non piacerci) della Cina attuale..Tutto il bene che possiamo dire del Chan, nella sua veste originale di provenienza cinese, serve proprio a stigmatizzare come, dopo la sua rarefazione nel vasto territorio del Celeste Impero, sia così iniziata la degenerazione e l’imbarbarimento della mente delle successive generazioni, fino al selvaggio e criminale comportamento dell’establishment attuale.