Venerdì 18 luglio 2008, c’è la luna piena. In India, questa occasione viene commemorata da migliaia di anni sotto il nome di "Gurupurnima". La notte di luna piena di luglio rappresenta la pienezza della coscienza, il Sé, anche definito il"guru", cioè la luce interiore che disperde le tenebre dell'ignoranza. Il guru, quindi, non è propriamente una persona, ma la pienezza dello stato indifferenziato della coscienza, in cui cessa ogni dualismo ed in cui essa risiede pienamente nella propria natura. Ed è sempre presente in ognuno di noi. Ciononostante finché la mente umana è preda dell'ignoranza e si identifica in uno specifico nome e forma (l'individuo che crediamo di essere) è necessario per noi compiere un processo di ricompo-sizione (quello che viene definito "yoga"). L'energia - o consapevolezza - che consente il risvegliarci |
alla nostra vera natura, viene parimenti definito "guru" e può manifestarsi davanti a noi in una forma per compiere l'alchimia del risveglio, ma questa forma non è propriamente separata o altra da noi; è come un personaggio del nostro sogno che provvede a risvegliarci a noi stessi. Questo vero guru - o sadguru - viene onorato oggi. Facciamo l'esempio del sogno poiché è il più vicino alla similitudine della dimenticanza di noi stessi, in quanto pura coscienza. Infatti quando noi sogniamo vediamo innumerevoli personaggi, alcuni in antitesi con altri, ma in realtà essi sono tutti lo stesso sognatore. In questo sogno della vita - il divenire - compiamo un percorso, un processo trasmutativo della coscienza individualizzata, che potremmo anche definire trasmigrazione o metempsicosi. Durante questa notte di luna piena rifletteremo su questo processo, su questo continuo trasformarci in nuove forme e nomi, il samsara. Il motore del samsara è il karma - o azione - ma forse sarebbe meglio dire che è la propensione a compiere l'azione... Secondo la teoria della reincarnazione, il destino di questa vita (prarabdha) è la maturazione del karma più forte delle vite precedenti, con ciò non esaurendo la possibilità di future nascite con altri karma che abbisognano di una diversa condizione per potersi manifestare. Il modo per creare ulteriore karma viene individuato nell'atteggiamento con il quale viviamo la vita presente, ad esempio se emettiamo pensieri di scontento od eccessivo attaccamento verso gli eventi vissuti. In se stesso il prarabdha di questa vita non cambia sulla base degli sforzi da noi compiuti mentre lo stiamo vivendo, è come un film che sta tutto nella pellicola, quindi pensare di modificarne il contenuto (una volta iniziata la proiezione) è irreale. Possiamo essere consapevoli ed accettare il film - come attenti spettator - (compiendo le azioni consone e consequenziali alla situazione vissuta, con un distacco emozionale) oppure arrabbiarci e commuoverci al suo scorrimento, desiderando poi di modificarne gli eventi con la mente.... cosa che così farà formare nuovo karma... Nel nostro appuntamento del 18 luglio 2008, partendo alle ore 17.00 dal Circolo vegetariano di Calcata in Via del Fontanile, faremo l'abluzione purificatoria al fiume Treja e visita propiziatoria al tempio di Giunone. Poi, alle ore 19.00 ci sarà l’accensione del fuoco sacrale attorno al quale meditare sul nostro destino e sulla compartecipazione inscindibile all'evento vita. Vi sarà quindi la condivisione del cibo vegetariano da ognuno portato. * Paolo D'Arpini - *Presidente del Circolo Vegetariano di Calcata* COMMENTO di Aliberth: Tutto vero e giusto, caro Paolo… Ma, dimmi una cosa… Come si sentiranno poi tutte queste persone, una volta ritornate alla loro vita ‘ordinaria’ di tutti i giorni? Saranno sempre così felici e avranno dimenticato tutte le ansie della loro vita frenetica? Avranno definitivamente messo la pace nella loro mente? Oppure, una volta tornati nelle loro città, nelle loro case, nei loro luoghi di lavoro, essi saranno di nuovo tempestati da tutte le angustie che soffocano e angosciano la mente? Questo, vorrei sapere, per capire se ci si può veramente liberare ‘sotto la luna’... Comunque, auguri !!! | | |