Se tu puoi mantenere la calma quando gli altri la perdono e poi attribuiscono a te la colpa; Se puoi fidarti di te stesso, quando tutti né dubitano e insieme essere indulgente verso coloro che diffidono; Se puoi, mantenerti retto in mezzo alla falsità e intrigo, forte e puro nella corruzione; Se puoi sognare senza essere schiavo dei sogni, pensare senza fermarti al pensiero; Se puoi trovarti nel trionfo senza gonfiarti o nel disastro senza smarrirti, sempre uguale e padrone di "te stesso". Se puoi vedere infranti gli ideali e le opere cui dedicasti la tua vita e resistere non solo, ma ricostruire da capo la verità e le opere. Se puoi crescere in potenza senza abusarne, avvicinare i grandi restando amico degli umili. Se puoi essere padrone di te stesso a tal punto che amici e nemici non possono abusare di te e neppure ferirti. Se puoi usare tutto il tuo tempo con tale saggezza da riempirlo solo di bene; Se puoi e vuoi fare sempre a tutti solo del bene senza aspettare o esigere altre ricompense all'infuori di quelle promesse da Dio. Sii certo, allora che il Cielo e la Terra, il tempo e l'eternità, Dio e gli uomini ti apparterranno… se tu puoi già fare questo allora non hai bisogno di cercare nient’altro…!!! Tutti cercano risposte, tutti cercano risposte, tutti cercano risposte.... A cosa? Ai problemi della vita, alle proprie necessità fisiche, psicologiche, economiche, esistenziali, affettive, abitative........ Tutti si affannano a cercare risposte, ma ogni risposta dà luogo ad altre domande, non c'è mai una risposta definitiva, una soluzione globale... Si soffre per ciò che non si ha, si soffre per il timore di perdere ciò che si ha o che si crede di avere..... Le risposte non esistono, sono nostre costruzioni mentali. Vengono continuamente prodotte costruzioni mentali e forme pensiero che dovrebbero rassicurarci, dovrebbero tentare di costruire la realtà, definirla, organizzarla, programmarla...... darle una forma... Ma sono solo nostre costruzioni che servono a rassicurarci, a consolarci… A negare l'impermanenza della realtà e l'impermanenza di ogni singolo istante di vita. Tutti i fenomeni sono per natura vuoti, non sono né prodotti, né distrutti, né immacolati, né contaminati... non aumentano e non diminuiscono... Noi non possiamo né vedere né immaginare nulla al di fuori della nostra mente...... noi non vediamo il mondo, lo vediamo come esso è riflesso dalla nostra mente...... La mente non ha bisogno di risposte. Né di porsi domande. La mente è la realtà "così com'è". Sempre la solita storia: c'è un lato AUTODISTRUTTIVO negli umani. Quando arriva qualcuno che si propone come "salvatore", come "soluzione" di tutti i mali, trova sempre migliaia di adepti pronti a rinunciare ad ogni EVIDENZA e a perdere il SENSO DELLA REALTA'. A Roma esplode l'ennesimo scandalo legato alle moderne "nétt...e, che in fondo sono come quelle antiche, funzionano sulla base delle stesse suggestioni. Le "parole magiche" sono infatti sempre le stesse: una miscela ben dosata di sadismo e di promesse, un autoritarismo che richiede cieca obbedienza (probabilmente chi resta sedotto da questo atteggiamento non ha avuto un rapporto equilibrato con la propria figura paterna), promessa di protezione da ogni avversità (chi resta sedotto da questo atteggiamento probabilmente ha avuto una madre ultra-protettiva, che ha impedito lo sviluppo di una personalità adulta). Da notare che gli espedienti psicologici usati dai GURU che si mettono a capo delle "nétte e spennano i loro polli fino all'ultima piuma sono gli stessi espedienti usati a livello industriale dalla Chiesa Cattolica e più o meno da tutte le religioni. Certamente le religioni sono più abili e diciamo più "soft". Si noti però che tutti sembrano puntare allo stesso obiettivo: la REGRESSIONE a livello INFANTILE e DIPENDENTE. Per cui, se vi accorgete di essere portatori del virus della dipendenza, state attenti ed evitatelo. Anche se il GURU da voi scelto fosse un santo o un illuminato, anche se fosse il Dalai Lama o papa Ratzinger (beh.... in questo caso dico: che orrore!) la dipendenza è sempre e comunque un aspetto decadente. Non va confusa con l'umiltà: è giusto rispettare tutti e considerare ognuno per quello che può insegnarci. Tuttavia ognuno, in fin dei conti, è maestro di se stesso. Possiamo essere buoni o cattivi maestri di noi stessi, ma non possiamo sottrarci a questo ruolo, e a questa responsabilità, nemmeno volendo. Ognuno comprende sulla base della sua visione della realtà. Questa è la gioia, ma anche il prezzo, della libertà. Questa è anche la via del risveglio e della felicità. Limitatamente a quanto può essere concesso agli umani di essere felici. Per un buddhista che comprende correttamente il Dharma, anche volendo, è IMPOSSIBILE fare del proselitismo. Se si insegna la pratica della consapevolezza, se si parla della comprensione dell'impermanenza, se si promuove l'amore compassionevole, dove può annidarsi il proselitismo? Si parla di valori universali, oggettivi, non di apparizioni o di miracoli, né di fatti incredibili accaduti in luoghi misteriosi in epoche incerte. Se poi per proselitismo si intende voler forzare, beh, non riesco a immaginare una situazione dove qualcuno cerca di costringere qualcun'altro a cogliere la sottile consapevolezza che si può trovare solo con una pratica costante e soprattutto SPONTANEA. Tuttavia, a volte ho incontrato il problema inverso, una sorta di "auto-proselitismo". Questo fenomeno esiste. Si tratta di persone che, spinte evidentemente da ammirazione o emulazione, vogliono "diventare buddhisti". Con un "clic"! Non sanno che buddhisti non si "diventa", meno che mai per semplice decisione o desiderio. Si può intraprendere un cammino, questo si, ma purtroppo molta gente si spaventa quando sente parlare di affrontare una pratica costante. Preferirebbero premere un pulsante e ottenere i benefici SENZA alcuno sforzo. Come far capire loro che la stessa pratica è GIA' un piacevole beneficio e non un sacrificio? | |