Cronologia e struttura della sezione: Insegnamento pubblico di Thrangu Rinpoche che ha avuto luogo nel settembre 2007. Interviste, Aspirazioni, Preghiere e Poemi che seguono sono presentati come contributo (agosto 2006 - luglio 2008). Le osservazioni del Dalai Lama sono prese dall'Appendice dalla sua pubblicazione del 2007 ‘Collected Statements on Environmente’. Le pubbliche conferenze di Gyalwang Karmapa al Kagyu Monlam a Bodh Gaya (2007) sono state fornite da Ringu Tulku e costituiscono la seconda parte dell'Appendice.
E' in questo modo che bisogna educare noi stessi: con la liberazione di sé attraverso l'amore. Noi svilupperemo l'amore, lo praticheremo, lo faremo diventare sia un metodo che una base, ci stabilizzeremo su di esso, lo immagazzineremo, e tutti insieme lo porteremo avanti. (Il Buddha, Samyutta Nikaya) Il degrado sociale e ambientale è ormai vasto e su scala globale. I progressi tecnologici hanno fornito la base per un nuovo tipo di evoluzione sociale, al di là dei confini culturali, religiosi o spirituali. La tecnologia, tuttavia, alla fine non è diretta dalla ragione, ma da forze interne della sociobiologia e psicologia. Gli istinti umani oltre agli aspetti benigni hanno quelli distruttivi. Per quanto si possa celebrare la nostra arte, l'altruismo o la conoscenza scientifica, non possiamo più ignorare la verità che noi siamo anche 'l'animale più pericoloso'.[1] Gli esseri umani sono opportunisti, come lo sono tutti gli animali superiori, e tipicamente avidi. La nostra intelligenza elevata conferisce la capacità di manipolare gli altri per accumulare sia potere che risorse. Siamo abbastanza facilmente addestrati in forme violente di aggressione. Ora che abbiamo 'accidentalmente' acquisito la capacità di distruggere il clima di questo pianeta, a chi faremo appello per limitare nel tempo noi stessi ed i nostri danni? La prodezza tecnologica da sola non può conferirci soddisfazione o felicità: nelle società 'avanzate', i tassi di ansia, stress e malattia mentale sono registrati più che mai prima d’ora [2]. Anche a livello fisico, il cancro, malattie cardiovascolari, malattie infiammatorie e autoimmuni, come pure le diverse malattie 'funzionali', sono diventati epidemiche [3]. Cosa faranno i nostri governi, le corporazioni ed i politici adesso con il potere di vita o morte su questa biosfera da cui la nostra specie si è evoluta? Ma i politici capiranno mai i fatti scientifici? Ed essi sono così attenti verso i loro cittadini e alle future generazioni umane come lo sono per i più redditizi interessi corporativi e commerciali particolari, come l'industria dei combustibili fossili? Le risposte a queste domande determineranno il corso della la sesta grande estinzione (Sixth Great Extinction) nella storia della Terra, che si sta preparando. O anche si potrebbe provocare la fine di un periodo di tempo geologico (end of an era of geological time ) [4], o come direbbero i buddhisti, la fine di un eone: “Il veleno del riscaldamento globale a causa della valorizzazione delle macchine in tutti i luoghi e tempi, sta causando lo scioglimento delle nevi e dei ghiacciai esistenti sulle montagne, e gli oceani di conseguenza porteranno il mondo a raggiungere la fine degli eoni. Dacci le tue benedizioni affinché il mondo possa essere protetto da queste condizioni!” (Kyabje Sakya Trizin Rinpoche) Per un Futuro Sostenibile - Lo sviluppo sostenibile soddisfa i requisiti del presente, senza danneggiare la capacità delle generazioni future di soddisfare i loro propri bisogni. Una visione a lungo termine è essenziale, secondo le parole di Thich Nhat Hanh, perché un futuro sia possibile [5]. Gli esseri umani sono assai più che unità economiche. Il presupposto che il progresso sia la creazione di sempre più ricchezza e possedimenti è una causa documentata di ansia e di malattie mentali [2]. Per una società di consumatori, l’avere piuttosto che lo ‘star-bene’ è la vera ragion d'essere. Tutto ciò è alimentato da fonti energetiche inquinanti e guidata da un principio pseudo-scientifico di illimitata crescita economica. Entrambi questi fattori sono antitetici alle leggi fondamentali della biologia. Noi ci immaginiamo la nostra società come un ambiente al di sopra e al di là del resto del mondo vivente. La verità, come afferma l'ex economista senior presso la Banca Mondiale, il professor Herman Daly, è ben diversa: “Il sistema più grande è la biosfera e il sottosistema è l'economia. Si sa che l'economia è orientata alla crescita, mentre il sistema parentale non cresce. Rimane alla stessa dimensione. Così, poiché l'economia cresce, essa sconfina in tutta la biosfera, e questo è il suo costo fondamentale. Gli scienziati ritengono che un 'predatore-massimo' come l'Homo-sapiens, si basi su un’intera piramide di vita biologica sottostante. Perciò, la distruzione di interi ecosistemi è un suicidio per la nostra specie. Per il buddhismo Mahayana, che vede tutta la vita come interdipendente, guidare le altre specie sulla via dell’estinzione è inconfondibilmente un grosso danno per noi stessi e per il nostro destino. Se ci chiediamo perché la nostra evoluzione sociale è diventata così inadatta, immediatamente si arriva alla chiave che influenza la pubblicità di massa. Fin dalla più tenera età, siamo bombardati da potenti immagini, implementate tramite un mezzo ipnotico, cioè la televisione, che bypassa i filtri della coscienza per influenzare direttamente il nostro subconscio. Le vivide immagini della televisione e dei film creano un’intricata realtà virtuale che programma il nostro sistema nervoso collettivo. Dall'America alla Cina, il consumismo è diventato un principio organizzativo per miliardi di vite delle persone'. Il filosofo buddhista Zen David R. Loy afferma: “Il consumismo richiede e sviluppa un senso del nostro stesso impoverimento. Manipolando il senso della mancanza di rimorso che tormenta il nostro incerto senso di sé, l'attenzione della ‘Economia’ in profondità insinua nella nostra coscienza il suo messaggio fondamentale: la soluzione per qualsiasi disagio che potremmo avere è il Consumo. Inutile dire che tutto questo pervasivo condizionamento è incompatibile con il percorso liberatorio del buddhismo”[6]. Il consumismo ha sostituito la religione e la civilizzazione come modo di compartecipare alla società. Esso è uno dei 4 ‘Megafenomeni’ che sono acuiti di intensità nel corso dell'ultimo secolo, e insieme rappresentano un pericolo senza precedenti per la biosfera. La crescita demografica, le emissioni di gas serra (carbonio) e l’estinzione della specie sono gli altri tre megafenomeni. I combustibili fossili si esauriranno entro questo secolo. La produzione di petrolio, il più prezioso e versatile dei combustibili fossili, sembra aver già raggiunto il picco. Questo sta accadendo ora proprio con l’aumento dello scioglimento estivo del ghiaccio del pack artico, che ci porta verso il primo punto previsto di una crisi climatica. Siamo entrati nel periodo di emergenza del clima e dell’energia. Come può venirci in aiuto il buddhismo? Un giorno, durante la meditazione, stavo pensando al riscaldamento globale e con angoscia, ho fatto questa domanda: “Natura, pensi che si possa far affidamento su di te?” Ho fatto la domanda perché so che la Natura è intelligente, sa come reagire, a volte pure violentemente, per ristabilire l'equilibrio. E ho sentito la risposta in forma di un'altra domanda: 'Ed Io, posso far affidamento su di te?' La domanda è stata riportata indietro a me: la Natura può contare sugli esseri umani? E dopo una lunga, profonda respirazione, ho detto 'Sì, è possibile per lo più contare su di me.' E poi ho sentito rispondere Nature's, 'Sì, puoi far affidamento soprattutto su di me'. E' stata una conversazione molto profonda che ho avuto con la Natura. Questa non dovrebbe essere una semplice dichiarazione verbale. Occorre un profondo impegno da parte di tutti, così che la natura possa rispondere a sua volta. Con una conoscenza collettiva noi possiamo ri-conciliarci con essa e far guarire il nostro pianeta. Ciascuno di noi, nella nostra vita quotidiana, può fare qualcosa per contribuire, così da garantire che un futuro sia possibile per le future generazioni. (Thich Nhat Hanh [5]). Il buddhismo ha potenti valori culturali. Esso ha consolidati metodi contemplativi e insegnamenti etici, il peso di tradizionali comunità religiose, l’autorità morale e il potenziale politico di milioni di aderenti. In totale, i circa 400 milioni di buddhisti nel mondo comprendono il 6% degli aderenti religiosi. Ed il buddhismo si basa soprattutto sul riconoscimento dell'interdipendenza. L'Interdipendenza è la verità spirituale che i biologi hanno indipendentemente scoperto con la disciplina scientifica dell'ecologia. Che ci piaccia o no, siamo entrati nel secolo dell'Ambiente, della realtà Ecologica. In questo secolo, poi, il buddhismo ha un destino speciale. Nei 10 Paesi dove i buddhisti sono maggioranza, essi possono esercitare una grande influenza sulla politica del governo. In Bhutan, per esempio, i principi buddhisti hanno sostituito il limitativo concetto economico del PIL con quello di 'Felicità Nazionale Lorda'. Leggi esemplari sulla protezione delle foreste sono state messi in atto. Nelle società 'avanzate' d'Europa e degli Stati Uniti, il buddhismo è stato abbracciato da molte persone alla ricerca di una pratica spirituale efficace in un ambiente di consumismo e nichilismo. I Premi Nobel per la Pace al Dalai Lama (1989) ed a Aung San Suu Kyi (1991) hanno portato a un ampio riconoscimento della leadership buddhista in progressivi valori della Non-violenza [6]. Non c'è mai stato un momento più importante nella storia per organizzare sistematicamente tutte le risorse del buddhismo, nell’interesse degli esseri senzienti. Non c'è mai stato un momento come ora in cui i sistemi di comunicazione possono rendere questo possibile. Il potere spirituale del Buddhismo potrebbe creare esempi di cambiamento che influenzerebbero tutto il mondo. Liberare un tale potere, tuttavia, richiede che le persone religiose portino i loro valori nella pubblica piazza... lasciare i propri valori a casa significa dover conformarsi allo status-quo di un individualismo eccessivo, al consumismo, alla mercificazione dei miriadi aspetti della vita, al degrado ambientale, ed all'assenza di comunità forti. Il dono della religione alla comunità – per articolare le dimensioni etiche e spirituali dei problemi moderni - è indispensabile per la piena discussione pubblica delle pressanti sfide del nostro tempo, e per sviluppare una nuova comprensione del progresso umano nel secolo XXI° [7]. Molte manifestazioni pubbliche, rituali e progetti dei buddhisti, sono dedicati alla pace nel mondo. Tuttavia, le catastrofi ambientali, la distruzione del clima, e le lotte per i combustibili fossili stanno rendendo impossibile la pace nel mondo. Secondo le Nazioni Unite, 60 nazioni, principalmente nel Terzo Mondo, vedranno amplificate le tensioni a causa di sempre più scarse risorse. Il riscaldamento globale potrebbe inondare in Asia i vasti delta dove cresce il riso a causa del rialzo del livello dei mari, e portare in Tibet alla scomparsa dei ghiacciai dell'Himalaya, abolendo l'approvvigionamento idrico di centinaia di milioni di persone. Perfino territori di Paesi non direttamente colpiti da disastri ambientali potrebbero essere inondati, con milioni di profughi. Si tratta di questioni molto pratiche non solo per la sopravvivenza del buddhismo in Asia, così come per la pace nel mondo. In sintesi, l’emergenza del clima e dell’energia è così consequenziale da essere una questione etica e morale di prim'ordine. Può esserci il caso che per affrontarlo si dovrebbe convocare un Consiglio pan-buddhista. Lo scopo sarebbe di discutere i fatti con gli scienziati e considerare le implicazioni multi-dimensionali di questa crisi. Si dovrebbe arrivare ad una posizione univoca comune in materia di protezione del clima e del mondo vivente, fonte di ispirazione per tutte le persone di buon cuore. Se questa è un’azione ragionevole che per natura è benefica per la verità e la giustizia, quindi abbandonando la procrastinazione e lo scoraggiamento, più si incontrano ostacoli, tanto più si dovrebbe rafforzare il proprio coraggio e fare uno sforzo. Questo è il comportamento di una persona saggia e buona. (XIV° Dalai Lama [8]). Presumibilmente, entro la fine di questo secolo, la Terra potrebbe perdere fino alla metà delle sue specie. Queste estinzioni altereranno la diversità non solo biologica, ma anche il processo evolutivo stesso. La generale ignoranza, l'indifferenza o l'indolenza su queste estinzioni di massa, metterà in pericolo anche la nostra stessa specie. L'uomo moderno è emerso dalla arcaica specie umana circa 200.000 anni fa. All’inizio, noi eravamo una delle tre specie umane sulla Terra, insieme alle altre due, l’Homo erectus e l’Homo Neanderthalensis che però si sono estinte. Noi siamo sopravvissuti e arrivati a dominare l'intero pianeta. Il novantanove per cento di tutte le specie che sono mai esistite si sono estinte, e anche noi potremmo fare la stessa fine, estinguendoci a causa del riscaldamento globale. Vedete, un giorno potremmo scoprire che tutte le cose che vivono su questo pianeta, compresi gli esseri umani, sono condannate. (XIV° Dalai Lama [9]). Abbiamo ancora una piccola opportunità per garantire la continuità delle molte varie e belle forme di vita sulla Terra, compresa la nostra. Così, noi scopriamo di vivere nel più momentaneo dei tempi. In questa sezione, potrete trovare le opinioni, i consigli e le aspirazioni di celebri e autentici insegnanti buddhisti-A Buddhist Response to Global Warming. Le tante specie che costituiscono il mondo vivente non hanno voce per chiedere la nostra compassione, saggezza e leadership. Si prega di partecipare a questa nostra forma di 'Rompere il silenzio'. Nella vita di tutti noi, arriva un momento in cui il silenzio è un tradimento [10].
NOTE: [1] D. Livingstone Smith [2007] The Most Dangerous Animal [2] O. James [2008] The Selfish Capitalist [3] W. Meggs [2003] The Inflammation Cure [4] M. Lynas [2007] Six Degrees—Our Future on a Hotter Planet [5] Thich Nhat Hanh [2007] The Art of Power [6] D. R. Loy [2008] Consciousness Commodified: The Attention-Deficit Society (Tikkun) [7] G. Gardner [2006] Inspiring Progress [8] T. Laird [2006] The Story of Tibet – Conversations with the Dalai Lama [9] Dalai Lama XIV [1992] Address at the Rio Earth Summit [10] Statement by Martin Luther King | |