Testimonianze

 Cancro e Tumori: Malattie Karmiche?
Di Paolo d’Arpini
(http://www.circolovegetarianocalcata.it/)

 

 
 

Dal punto di vista “karmico”, della legge spirituale di causa-effetto, ogni malattia è la causa funzionale per soddisfare le esigenze di pagamento di alcuni “debiti” contratti dall’anima. In verità la sola cosa certa una volta che l’anima ha assunto un corpo è che verrà il momento in cui questo corpo sarà abbandonato, questo si chiama processo di nascita-morte.

 Le esperienze che vengono vissute nel lasso di tempo in cui l’anima permane nella forma fisica sono tutte prestabilite nel libro del destino ed hanno una funzione educativa per ricondurre l’anima alla sua vera sorgente che è lo Spirito, ovvero la Consapevolezza Assoluta. Nel gioco della vita, come avviene nei vari fotogrammi di un film, viene racchiuso un ipotetico percorso che non è altro che un riflesso immaginario nello specchio mentale. Infatti la mente viene paragonata ad uno specchio che riflette le immagini proiettate fuori dalla coscienza, facendole apparire “esterne” alla coscienza stessa che le osserva. Questo processo viene anche definito “scissione della coscienza nella triade osservatore, osservato, osservazione”.

  Ma lasciamo da parte queste descrizioni metafisiche e torniamo alla analisi di come il karma si manifesta. Dicevamo che una volta nati, giocoforza occorre morire. Il modo in cui sopraggiunge questa morte è dettato dal destino scelto dall’anima per soddisfare le esigenze della sua posizione evolutiva. Un tempo si poteva morire di lebbra, con una lenta e lunga agonia in cui si sperimentavano vari stadi di depressione e di umiliazione. Oppure si poteva morire colpiti da un dardo in battaglia, o con un infortunio, per esaustione, inedia o disfunzione fisica di ogni genere. Ma anche oggi si può morire in vari modi: per incidente stradale, per avvelenamento ambientale, per abbandono in un ospizio, etc. Insomma i modi di morire soddisfano le diverse necessità karmiche.

Che siano quasi scomparse alcune malattie epidemiche, come la peste, il colera, etc. non ha però impedito al destino di trovare nuove forme espiative per soddisfare queste esigenze. Oggi la malattia per antonomasia è il cancro che assume vari aspetti e forme, sia nel genere che nei modi di affrontarlo. Esaminando la cosa dal punto di vista naturalistico, ogni malattia è solo una degenerazione organica che mostra alcuni aspetti dello squilibrio che il corpo-mente sta attraversando. E nel sistema adottato per combattere tale squilibrio, ovvero il “modo” in cui tale degenerazione viene affrontata, segue un’indicazione karmica dell’anima coinvolta.

  Ad esempio, ci si può ammalare di cancro, però non saperlo e quando la morte sopraggiunge definirne la causa “vecchiaia” o “indebolimento”, etc. oppure si può scoprire la malattia e affrontare il calvario di cure invasive, torturanti e lente, come la chemioterapia, imbottitura di farmaci chimici, etc. (che corrisponde a determinate esigenze espiative dell’anima), oppure si può curare la malattia attraverso azioni di riequilibrio energetico, con sistemi naturali, come i metodi semplici elementari basati sul movimento e riaggiustamento delle energie psichiche e fisiche coinvolte nel processo indicato come “malattia”, essendo il sistema più semplice una corretta dieta alimentare. Ma questi sono piccoli esempi nella enorme gamma di possibilità implicate nel decorso karmico verso l’esaustione fisica, cause funzionali di un dato pagamento karmico.

 In questo momento in cui lo squilibrio interno-esterno è molto accentuato nella nostra società, in seguito alla cecità che porta l’uomo a considerarsi astratto dalla natura e che conseguentemente lo spinge all’arroganza di voler autogestire, indipendentemente dall’insieme del contesto vitale, la sua esistenza sul pianeta, dà come risultato la retribuzione karmica di lunghe e penose malattie e stati generali di malessere. L’alienazione dalla vita porta all’alienazione da se stessi, da qui l’insorgere di malattie generative come appunto il cancro e le conseguenti “cure” che in realtà sono solo peggioramenti della condizione psicofisica, ovvero delle condizioni che comportano un ulteriore degrado mentale e fisico. Ma si dice che l’uomo apprende attraverso un processo di tentativi ed errori per cui si suppone che l’intelligenza alla fine prevalga….

I brani che seguono mi sono stato inviati da un chimico che ha analizzato alcuni degli aspetti materiali attraverso i quali il pagamento karmico avviene, sotto forma di “cure” anomale e artefatte imposte nell’attuale sistema medico, da un lato, e all’impedimento di “cure” naturalistiche dall’altro.

 

                                                                                                  ( Paolo D’Arpini)

Il Cancro è una malattia degenerativa dovuta a carenze di vitamine e da una intossicazione da sostanze chimiche presenti nei cibi. Le vitamine e le sostanze pro-vitaminiche presenti nelle piante naturali di comune alimentazione umana possono essere stimate in numero superiore a 13.000-15.000 tipi. L’introduzione nell’agricoltura moderna degli Organismi Geneticamente Modificati (O.G.M.) è una ingiustificata e pericolosissima alterazione di ciò che l’Evoluzione ha prodotto nelle piante in centinaia di milioni di anni:  piante sulle quali si è basata la successiva evoluzione biochimica dei complessi organismi animali superiori, culminati con l’avvento dei Mammiferi negli ultimi 65 milioni di anni e quindi con la comparsa dell’Uomo;  

Pertanto il delicato equilibrio biochimico della specie umana dipende dall’integrità delle specie vegetali così come l’Evoluzione le ha condotte fino a noi, poiché la Salute di ciascuno di noi è basata sulla Biochimica cellulare umana, e questa dipende, nella propria complessità genomica (DNA), dall’utilizzo di migliaia di vitamine e di complessi fitochimici presenti in Natura. La pianta è anch’essa un organismo complesso, frutto dell’evoluzione biologica avvenuta in centinaia di milioni di anni: ogni modificazione genetica provocata in essa dall’Uomo (con radiazioni come a Chernobyl, o con retro-virus come attualmente compiuto con gli OGM), produrrà comunque un danno, un danno irreparabile che spesso non potrà essere riconosciuto, poiché l’Uomo conosce con sicurezza soltanto poche decine di vitamine e di altre sostanze pro-vitaminiche. Viceversa, le vitamine e le altre sostanze contenute nelle piante sono decine di migliaia, e sono queste le responsabili del corretto funzio-namento della complessa biochimica umana e del genoma umano (DNA). Oggi, per ottenere il vantaggio di una (supposta) maggiore produzione agricola, si ricorre al metodo di modificare il patrimonio genetico delle piante naturali, allo scopo di: 

1) modificarne la struttura,  

2) renderle sterili (per obbligare gli agricoltori a comprare nuovi semi ogni anno),  

3) brevettarne la trasformazione indotta, 

4) rivendere in tutto il mondo il prodotto così ottenuto.

In realtà non è mai stato dimostrato che le coltivazioni OGM producano maggiori quantità di prodotti, tutt’altro, come riportato dai lavori scientifici indipendenti dell’ISIS. Si afferma inoltre che esista una sostanziale equivalenza tra: 

1) il prodotto geneticamente modificato (OGM)  

2) e quello ottenuto con la selezione dei caratteri genetici (cioè tramite incrocio naturale di piante come da sempre fatto dall’umanità nel corso di migliaia di anni).  

Da parte nostra si afferma invece che tale “sostanziale equivalenza” è assolutamente insostenibile, perché: 

·                     1. l’incrocio naturale di piante avviene con semi naturali della stessa specie, mentre la manipolazione genetica (OGM) avviene superando le barriere di specie vegetali, mediante introduzione di geni di altre specie vegetali, o addirittura di batteri, virus o animali.

·                     2. Infatti la maggior parte dei geni usati dall’ingegneria genetica provengono da specie viventi che non hanno mai fatto parte dell’alimentazione umana e, addirittura, sono provenienti da DNA non appartenenti a piante ma ad animali, batteri o virus e/o retrovirus transgenici.

Si possono così ravvisare OTTO minacce immediate:

PRIMO: Perdita  dei complessi pro-vitaminici e vitaminici delle piante

SECONDO: mutazioni genetiche delle piante e conseguente alterazione della Biochimica umana

TERZO: fallimento della dieta-anti-cancro 

QUARTO : malattie indotte da virus transgenici

QUINTO : intossicazione da veleni sintetizzati da piante transgeniche

SESTO: possibili carestie a livello mondiale a causa della tecnologia “TERMINATOR”

SETTIMO:  modificazione transgenica di piante naturali

OTTAVO : scomparsa irreversibile del patrimonio genetico delle piante naturali

Di qui la comparsa di nuove sostanze simili alle vitamine naturali, ma in realtà con caratteristiche di reattività enzimatica e biochimica diverse da quelle naturali, con induzione pertanto di modifica della loro componente di attività biochimica sul genoma umano, una volta introdotte con l’alimentazione. 

Di qui la comparsa potenziale di nuove malattie insorte “artificialmente” a causa di manipolazione genetica (OGM) di organismi vegetali, inquinati geneticamente da nuove molecole simil-vitaminiche dagli effetti induttivi sul DNA umano e sulla sua complessa biochimica del tutto sconosciuta, ma probabilmente foriera di gravi danni data l’estrema complessità e quindi vulnerabilità del DNA umano

(Il seguito di questo interessante articolo può essere letto, in fondo alla pagina che si trova su: http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=Cancro+e+Tumori )