DUE POESIE…

In parallelo…..

 

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Presentiamo due poesie, la prima è quella che ci è stata inviata da un nostro caro amico (F.L.M.), che è già di per sé assai bella e convincente. La seconda l’abbiamo modificata noi, per far comprendere(se possibile…) l’insegnamento del Chan…A.M.

 

 

IL TEMPO TRADITO

 

A quanta parte della mia vita ho rinunciato

pensando ad un passato che non torna

e nell’attesa di un futuro che non arriva.

Ho tradito il presente nell’attesa del domani.

Ho dilapidato l’oggi nella nostalgia di ieri.

Ho peccato mille volte contro la vita

dissipando la ricchezza del presente.

Non ho vissuto nel momento in cui vivevo,

non ho colto interamente l’attimo,

il suono, l’intrinseco vibrare delle cose.

Percepivo lo splendore dell’oceano

non il valore delle sue singole gocce,

ammiravo la bellezza del prato

non il singolo filo d’erba che lo compone.

Stordito dal desiderio

di fare cento cose in una sola,

non capivo che più sublime dell’opera finale

è lo sforzo per la sua realizzazione,

che più bella della meta

è il percorso che si compie per raggiungerla,

che la potenza della grande montagna

sta nel minuscolo frammento della roccia.

Poi un giorno, all’improvviso,

l’ansia martellante delle cose

lasciò un varco nella mia più intima natura.

Il tempo tornò a scorrere più nuovo,

più dolce, più pacato

e vidi per la prima volta

nel valore di ogni singolo istante

la sola cosa che veramente mi appartiene.

 

Franco Libero Manco

 

 

 

 

IL TEMPO TRADITORE

 

Quanta parte della mia vita ho sprecato

pensando ad un futuro che non esiste

e nel ricordo di un passato ormai finito.

Ho tradito il presente nell’attesa del domani.

Ho dilapidato tutto nella speranza dell’oggi.

Ho peccato mille volte contro la vita

dissipando la ricchezza del presente.

Non ho vissuto nel momento in cui vivevo,

non ho colto interamente l’attimo,

il suono, l’intrinseco vibrare delle cose.

Percepivo il valore delle singole gocce

Ma mai lo splendore dell’oceano,

ammiravo la bellezza dei fiori e dei fili d’erba

Ma non ho mai visto veramente il prato.

Stordito dal desiderio

di fare cento cose tutte assieme,

non capivo che più sublime del risultato

è lo sforzo per la sua realizzazione,

che assai meglio dell’acquisizione

è il raggiungimento della vera meta,

che la potenza della grande montagna

è l’unione dei minuscoli frammenti della roccia.

Poi un giorno, all’improvviso,

l’ansia martellante delle cose

lasciò un varco nella mia più intima natura.

Il tempo tornò a scorrere più nuovo,

più dolce, più pacato

e vidi per la prima volta

nel valore di ogni singolo istante

la sola cosa che veramente mi appartiene.

 

L’ILLUMINAZIONE!