Poemi Zen.
Tratto da: http://www.sacred-texts.com/bud/zen/poems.htm
(Tradotti in Italiano da Aliberth Meng)
Una solitaria capanna sulla cima della montagna, che torreggia mille metrii sopra gli altri;
Una metà è occupata da un vecchio monaco e l'altra metà da una nube:
La notte scorsa vi fu una forte tempesta e la nube se ne volò via;
Dopotutto, una nube non poteva eguagliare la quieta via del vecchio monaco.
Kuei-tsung Chih-chih, il monaco che visse in un’umile capanna sul momte Lu-shan (Rozan)
Egli si apri in modo idoneo alla sua valorizzazione della Vacuità;
Il verso non deve essere inteso come una semplice e mera descrizione della sua capanna isolata in cui egli visse in società con le nubi." (Essays in Zen Buddhism – Second Series 351-2)
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Che miracoloso potere e che meravigliosa attività - 神通並妙用
Tagliare la legna e trasportare l’acqua! (*) 運水及槃柴(*) Ch'uan Teng Lu, 8. (The Way of Zen 133) P’ang-Yun(龐蘊 Hõ Un, 740-808), discepolo laico dell'ottavo secolo, noto anche come P'ang Chü-shih (龐居士 Hõ Koji) (Chü-shih/koji è un titolo di rispetto per uno studente laico del Ch'an)
Come è meraviglioso questo, com’è misterioso!
Io porto il combustibile ed insieme l’acqua. (Zen and Japanese Culture 16)
Com’è meravigliosamente soprannaturale, come è miracoloso questo!
Io porto l’acqua ed il combustibile. (Essays in Zen Buddhism – First Series 319)
Potere soprannaturale, attività meravigliosa –
solo il fatto di portare il combustibile e l’acqua. (Zen Words for the Heart 57)
Ogni giorno, niente di particolare, solo accennare a me stesso
Niente da scegliere, e nulla da scartare.
Nessun vicino, nessuno lontano, nessuna persona importante,
Solo montagne blu senza un granello di polvere.
Io però esercito un potere occulto e sottile,
Portare l’acqua, e prendere sulle spalle la legna da ardere. (Two Zen Classics 262-3)
"Hõ Koji studiò prima con Sekitõ e poi con Baso, di cui fu il successore. Quando incontrò Sekitõ gli chiese, 'Chi è che è indipendente da tutte le cose?' Prima ancora che ebbe finito di chiederlo, Sekitõ coprì la bocca di Koji con la sua mano. Qui Koji ebbe un'esperienza e si espresse nel verso seguente: " (Two Zen Classics 262-3)
Nella mia vita quotidiana non ci sono altri lavori
Che quelli che precipitano nelle mie mani.
Io non scelgo nulla, e nulla rifiuto.
Qui non c’è alcun trambusto, e nessun errore.
Io non ho altri emblemi della mia gloria
Se non le montagne e le colline senza polvere.
Il mio potere magico ed il mio esercizio spirituale
Consiste nel portare l’acqua e radunare la legna.
"P'ang Chü-shih o P’ang Yun, discepolo laico di Ma-tsu" (The Golden Age of Zen 94)
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Provenienti dalle dieci direzioni, tutti imparano a non far niente,
Questo è l’addestramento nella sala del Buddha; con la mente vuota, tutto è fatto.
(Two Zen Classics 263)- "Quando P'ang Yün (龐蘊 Hõ Un) arrivò da Baso, disse ancora, 'Chi è che è indipendente da tutte le cose?' Baso disse, 'Quando avrai bevuto tutta l'acqua del fiume Yang-tze, te lo dirò'. Così Koji subì la sua grande esperienza e compose quest’altro verso":
Ben versato nella Via del Buddha, entro nella Non-Via,
Senza abbandonare i miei affari da persona ordinaria.
Sia il condizionato che il Nome-e-forma,
Non sono nient’altro che fiori nel cielo.
Perciò, senza nome e senza forma, io abbandono nascita-e-morte.
P'ang Yün (龐蘊 Hõ Un)
Quando la mente è in pace, anche il mondo è in pace.
Non c’è niente di reale, e nulla che manchi.
Non tenendosi aggrappati alla realtà,
E né restando attaccati alla vacuità,
Voi non sarete né santi e né saggi, ma solo
Un individuo ordinario che però ha compiuto il suo lavoro.
P'ang Yün (龐蘊 Hõ Un) (The Enlightened Heart 34)
Il cibo e i vestiti sostengono il corpo e la vita;
Io vi consiglio di imparare ad Essere come si è.
Quando è il momento, io vado nel mio eremo,
E non c'è niente che io mi lasci dietro.
P'ang Yün (龐蘊 Hõ Un)
Il Conseguimento Ultimo (Assoluto)
Il passato è già passato. Non cercare di riottenerlo.
Il presente non rimane. Non cercare di bloccarlo.
Attimo per attimo, il futuro non è ancora venuto;
Non pensare ad esso, prima del tempo.
Qualsiasi cosa ti passi davanti, lascia che sia.
Non ci sono comandamenti da dover mantenere;
E non c'è nessuna sporcizia da dover purificare.
Con una mente vuota realmente penetrata,
Tutti i fenomeni (dharma), non avranno vita.
Quando potrete essere così, voi avrete finalmente
Completato il conseguimento ultimo (Assoluto).
P'ang Yün (龐蘊 Hõ Un)
春有百花秋有月 La primavera viene coi suoi fiori, l'autunno con la luna
夏有涼風冬有雪 L'estate con le sue brezze, l'inverno con la neve;
若無閑事挂心頭 Quando nella mente non si infilano cose inutili,
更是人間好時節 Proprio quella è la vostra migliore stagione.
Wu-men Huai-kai (無門慧開 Mumon Ekai), dal Wu-men kuan (Mumonkan) caso 19,
(The Light Inside the Dark 97)
I fiori di primavera, la luna in autunno;
Le brezze dell'estate, la neve in inverno.
Se le cose inutili non ingombrano la mente,
Tu avrai i migliori giorni della tua vita.
(Two Zen Classics 73)
Centinaia di fiori primaverili; la luna autunnale;
Una brezza rinfrescante d’estate; la neve d’inverno;
Libera la tua mente da tutti i pensieri inutili,
Come sarà divertente per te ogni stagione!
(Essays in Zen Buddhism – First Series 349)
Centinaia di fiori in primavera, la luna in autunno,
Una fresca brezza in estate; e nevicate d’inverno;
Se non c'è un vano annuvolrsi nella tua mente
Per te sarà sempre una buona stagione.
(Zen Comments on the Mumonkan 140)
Cento e cento fiori in primavera, brezza rinfrescante in estate.
In autunno, la luna del raccolto, in inverno, i fiocchi di neve.
Se le cose inutili non faranno danni nella tua mente,
Ogni stagione sarà una buona stagione.
(Zen Word, Zen Calligraphy 9)
La primavera ha i suoi cento fiori, l’autunno la sua luna.
L’estate ha il suo vento rinfrescante, in inverno c’è la neve.
Se non si lascia appesantirsi il cuore da inutili preoccupazioni,
La vostra intera vita sarà una perenne Buona Stagione.
[Questa fonte ha la 3° linea con un carattere diverso (3 carattere): 若無閒事挂心頭 (The Golden Age of Zen, 324 n.95)]
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大道無形 - Daidõ mugyõ, Il Grande Tao è senza forma,
眞理無對 Shinri mutai, L'Assoluto è senza opposti;
等空不動 Hitoshiku kû fudõ, Esso è vuoto ed immobile,
非生死流 Shõji no nagare ni arazu; Non è all'interno del flusso del Samsara;
三界不攝 Sangai fushõ, I Tre Reami non lo contengono,
非古夾今 Koraikon ni arazu. E non è nel passato, presente, o futuro.
Nan-ch'üan P'u-yüan (Nansen Fugan 南泉普願) (The Development of Chinese Zen After the Sixth Patriarch 58) (Lo Sviluppo dello Zen Cinese Dopo il Sesto Patriarca, 58)
Il Grande Tao Gran non ha forma,
La verità non ha una controparte,
E’ immobile come il grande Vuoto,
Non vaga attraverso [il samsara di] vita e morte,
Perfino i Tre Mondi non lo contengono,
Dentro di lui non c’è passato, né presente, né futuro.
(The Development of Chinese Zen After the Sixth Patriarch 11-2) (Lo Sviluppo dello Zen Cinese Dopo il Sesto Patriarca, 11-2)
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彌勒眞彌勒 - Oh Maitreya, Oh vero Maitreya!
分身千百億 - Tu dividesti il tuo corpo in migliaia di milioni di forme.
時時示時人 - Manifestandoti in questo modo agli uomini del mondo;
時人自不識 - Ma loro, oh come sono ignoranti di te!
Verso attribuito a Pu-tai (布袋 Hotei), uno dei Sette Dèi della Fortuna
(Essays in Zen Buddhism – Second Series 289)
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Versi al Bodhisattva Shan-hui (善慧), meglio noto come Fu Ta-shih ((傅大士) (497 -?)
有物先天地 - C'è un qualcosa, ancor prima del cielo e della terra,
無形本寂寥 - Che è senza forma, senza suono, totalmente solo di per "né.
能爲萬象主 - Esso ha il potere di controllare tutte le cose che mutano;
不逐四時凋 - Eppure esso non cambia nel corso delle quattro stagioni.
(The Golden Age of Zen 254, 322 n.25)
A mani vuote, io tengo in mano una zappa.
Camminando a piedi, cavalco un bufalo indiano.
Passando su un ponte, io vedo fluire
Il ponte stesso, ma non l'acqua del fiume.
(The Golden Age of Zen 254, 322 n.24)
A mani vuote io vado, però una vanga è nelle mie mani;
Io cammino a piedi, però sto cavalcando sulla schiena di un bue:
Ed anche quando mi trovo a passare su un ponte,
Ecco, non c’è il fluire dell’acqua, ma solo il fluire del ponte.
(Essays in Zen Buddhism – First Series 272)
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通玄峯頂 - Oltre la cresta del Monte T'ung-hsuan-feng,
不是人間 - Più non esiste il mondo degli umani.
心外無物 - Nulla di nulla c’è aldifuori della Mente;
満目青山 - E l'occhio è riempito con le verdi montagne.
T'ien-t'ai Te-chao (天台德昭 Tendai Tokushõ; 891-972), discepolo più prominente di Fa-Yen (法眼 Hõgen), ed abate di un tempio sul Monte T'ung-hsuan-feng (通玄峯). (The Golden Age of Zen 240, 321 n.37)
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行到水窮處 - Io vado a zonzo lungo il ruscello giù fin dove finisce.
坐看雲起時 - E mi siedo guardando le nubi appena cominciano a sorgere.
Wang Wei (王維, 699-761) (The Golden Age of Zen 271, 323 n.62)
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幽鳥語如篁 - Un uccello in un boschetto appartato canta come un flauto.
柳搖金線長 - I salici ondeggiano con grazia coi loro filamenti dorati.
雲歸山谷静 - La valle di montagna diventa più quieta con il ritorno delle nubi.
風送杏花香 - Una fresca brezza porta la fragranza dei fiori di albicocca.
永日蕭然坐 - Per un intero giorno me ne starò seduto qui circondato dalla pace,
澄心萬虞忘 - Finché la mia mente si ripulirà da tutti gli interessi e pensieri inutili.
欲言言不及 - Io desidero dirvi come mi sento, ma non ho più parole per farlo.
林下好商量 - Però, se venite in questo boschetto, potremo paragonare le note.
Ch'an master Fa-yen (法眼 Hõgen) (The Golden Age of Zen 238, 321 n.31)
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Il vento attraversa tutto il vasto cielo,
Le nubi emergono dalle montagne;
Sensazioni di illuminazione e cose del mondo
Non sono affatto di nessuna preoccupazione.
Zen Master Keizan Jõkin (瑩山紹瑾 1268-1325)
From Transmission of the Light (傳光録 Denkõroku), cap. 22 (Transmission of Light 97)
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Bevendo il tè, mangiando riso
Io passo il tempo come viene;
Guardando giù al ruscello, guardando su alle montagne
Come mi sento davvero sereno e rilassato!
(Essays in Zen Buddhism – First Series 264)
Ch'an master Nan-ch'üan P'u-yüan (南泉普願 Nansen Fugan)
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A Nantai io siedo quietamente con un incenso acceso,
Un giorno di estasi, e tutte le cose sono dimenticate,
Non che la mente si sia fermata e i pensieri siano svaniti,
Ma non c'è realmente niente che disturbi la mia serenità.
Nan-t'ai (南台 Nantai) Shou-an (守安 Shuan) (Essays in Zen Buddhism – First Series 349)
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Il vecchio P'ang non chiede più niente al mondo:
Per lui tutto è vuoto, perfino il posto che non ha;
Perché l’Assoluta Vacuità regna nella sua dimora;
Infatti, com’è realmente vuoto, senza tesori!
Quando il sole è sorto, egli cammina nella Vacuità,
Quando il sole è calato, egli dorme con la Vacuità;
Sedendo nella Vacuità, egli canta le sue canzoni vuote,
E le sue canzoni vuote riverberano attraverso la Vacuità:
Non siate sorpresi da una Vacuità così totalmente vuota,
Perché la Vacuità è la sede di tutti il Buddha;
E la Vacuità non è compresa dagli uomini del mondo,
Ma la Vacuità è il vero tesoro: Se dite che la Vacuità non c'è,
Allora commetterete una grave offesa contro i Buddha.
P'ang, "Colui che fiorì pressappoco nel periodo Yüan-ho (806-821), ed era contemporaneo più giovane di Ma-tsu". (Essays in Zen Buddhism – Second Series 341 n.1)
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乾坤無地卓孤筇
喜得人空法亦空
珍重大元三尺剣
電光影裡斬春風
In cielo e terra, non c'è un pezzo di terra in cui potrebbe essere inserito un solo bastone;
Io sono contento che tutte le cose siano vuote, io-stesso ed il mondo:
Onorata sia la spada, lunga tre piedi, tenuta in mano dai grandi spadaccini Yüan;
Perché con essa si può tagliare la brezza primaverile in un bagliore di lampo.
(Essays in Zen Buddhism – First Series 255 n.2)
Wu-hsüeh Tsu-yüan (無學祖元 Mugaku Sogen; noto anche come Fo-kuang Kuo-shih 佛光國師/Bukkõ Kokushi, 1226-1286). Un carattere varia nell’ultima riga 電光影裏斬春風 (裏 invece di 裡)
"Tsu-yüan (1226-1286) arrivò in Giappone quando la famiglia Hõjõ era al potere a Kamakura. Fondò il monastero di Engakuji, che è uno dei principali monasteri Zen in Giappone. Mentre era ancora in Cina, il suo tempio fu invaso dai soldati della dinastia Yüan che minacciarono di ucciderlo, ma Bukkõ restò immobile e quietamente emise questi versi”
Non c'è un luogo nell'intero universo dove uno possa inserire anche un solo bastone;
Io vedo la vacuità di tutte le cose - niente oggetti, niente persone.
Io ammiro la spada del Gran Yüan(*), che è lunga tre piedi: [Quando essa taglia]
E’ come tagliare la brezza di primavera con un bagliore di un lampo.
(Zen and Japanese Culture 201-2) [元 Yüan; 宋 Sung]
(*) La grande dinastia mongola (1260-1367) che invase la Cina e sostituì la dinastia Sung).
Il cielo e la terra non mi permettono nessun rifugio;
Ma io sono lo stesso contento, perché irreale è il corpo e l’anima.
Sia benvenuta la tua arma, O grande guerriero Yuan! Il tuo acciaio fidato,
Che balena lampeggiando, taglia il vento di Primavera, io lo sento.
(The Spirit of Zen 95)- Questo poema di Wu-hsüeh Tsu-yüan ricorda un poema di Seng-chao (僧肇 Sõjõ), un discepolo di Kumarajiva, il fondatore della Setta buddhista San-lun (三論 Sanron). Sul punto di morire a causa di una spada di un vagabondo, Seng-chao espresse i suoi sentimenti nel verso seguente:
Nel corpo non esiste un’anima.
La mente non è affatto reale.
Ora prova su di me il tuo acciaio lampeggiante,
Sento come se tagliasse il vento di Primavera. (Archivio: ZenHistory)
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三伏閉門披一衲
兼無蔭松竹房廊
安禪必不須山水
滅却心頭火亦涼
- Nel calore di mezza estate, la porta è chiusa, e noi indossiamo pesanti abiti da monaco,
- Inoltre, non ci sono né pini e né bambù che fanno ombra sulle stanze e i corridoi,
- Per una meditazione pacifica, non abbiamo bisogno di andare sulle montagne e ruscelli;
- Quando i pensieri sono stati acquietati, perfino il fuoco è freddo e rinfrescante.
Il monaco Ch'an Tu Kou-hao (杜苟鶴 To Junkaku). Famoso poema del monaco e poeta T'ang Tu Kou-hao, noto come 題夏日悟空上人院詩. (Suzuki cita solo gli ultimi due versi del poema, come le parole del maestro Zen Kaisen, abate di Erinji, nella provincia Kai del Giappone. Queste furono le parole di Kaisen prima di essere bruciato vivo nel suo tempio dai soldati. L'ultimo verso in Giappone è usato come un detto). (Shintõ o mekkyaku sureba, hi mo mata suzushi, 心頭を滅却すれば火も亦涼し.)
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欲識永明旨 - Desideri conoscere lo spirito Zen di Yung-ming?
門前一湖水 - Guarda il lago che sta davanti alla porta.
日照光明至 - Quando il sole risplende, irradia luce e luminosità,
波夾波浪起 - Quando viene il vento, nascono increspature ed onde.
Yung-ming Yen-shou (永明延壽 Yõmyõ Enju; 904-975) discepolo di T'ien-t'ai Te-chao (天台德昭 Tendai Tokushõ; 891-972). C'è un tempo per la contemplazione pacifica; c'è un tempo per l’azione dinamica; ed in ogni momento il lago rimane se stesso. (The Golden Age of Zen 241, 321 n.41).
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一撃忘所知 Dimenticando con un colpo ogni conoscenza,
更不假修治 Io non ho più bisogno della coltivazione.
動容揚古路 Espimendo con l'attività l’antica Via,
不堕悄然機 Io non cado scioccamente nella passività.
處處無蹤跡 Dappertutto, e senza tanti sentieri,
声色忘威儀 Condotto oltre ogni suono e forma:
諸方達道者 Ovunque, in ogni luogo, gli adepti
咸言上上機 Chiamano questo lo Stato Supremo. (Rational Zen 119)
Gâthâ di Illuminazione (省悟偈) del maestro Ch'an Hsiang-Yen di Chih-hsien (香嚴智閑 Kyõgen Chikan) -
Con un colpo, tutto è dimenticato,
Nessun bisogno di stratagemmi o cure;
Qualunque azione manifesta la Via Antica.
Il mio spirito non è mai sconfortato,
Io non lascio traccie dietro di me,
L’Illuminazione è oltre ogni parola o gesto;
Coloro i quali che sono emancipati
Tutto questo lo chiamano l'Insuperabile. (Two Zen Classics 40)
Un colpo mi ha fatto dimenticare tutta la mia precedente conoscenza,
Nessuna disciplina artificiale è ormai più necessaria;
In ogni movimento io mantengo la antica Via,
E mai non cadrò nel solco di un mero quietismo;
Dovunque io vada, non ci sono più le mie traccie,
Ma i miei sensi non sono costretti da regole di condotta;
Dappertutto, coloro i quali sono giunti alla verità,
Tutti dichiarano che questo è di più alto ordine. (Essays in Zen Buddhism – First Series 243)
一撃忘所知 Ichigeki shochi o bõzu, - Con un solo colpo tutto ciò che sapevo fu dimenticato,
更不假修治 Sara ni shûchi o karazu. - Ed ora non c'è più bisogno di una coltivazione.
(The Development of Chinese Zen After the Sixth Patriarch 18, 64)
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扑落非他物 - Qualcosa è caduto a terra! Non c’è nient’altro!;
縱横不是塵 - Giusto e sbagliato, non c’è niente di terreno:
山河并大地 - I fiumi e le montagne e la grande terra, -
全露法王身 - In essi, tutto rivela il Corpo del Dharmarâja.
Variante della linea 3: 山河及大地
Ch'an master Yung-ming Yen-shou (永明延壽 Yõmyõ Enju) (904-975) -"La sua realizzazione ebbe luogo quando sentì una fascina di legna lasciata cadere a terra." (Essays in Zen Buddhism – First Series 250)
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春天月夜一聲蛙
撞破乾坤共一家
In una notte illuminata dalla luna primaverile, il gracchiare di una rana
Penetra l’intero cosmo e fa diventare tutto un’unica famiglia!
Chang Chiu-ch'en (張九成) - (The Golden Age of Zen 284, 324 n.88)
"L'Upasaka Chang Chiu-ch'en (張九成) stava meditando su un koan mentre era in bagno. Improvvisamente lui sentì il gracchiare di una rana, e si risvegliò, come attestato dai versi di cui sopra".
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Domande e risposte in versi tra l'imperatore T'ang Shun-tsung (順宗) e il maestro Ch'an Fo-kuang Ju-man (佛光如滿 Bukkõ Nyoman):
Shun-tsung:
佛從何方來 - Da dove è venuto il Buddha,
滅向何方去 - E dove è andato il Buddha?
既言常住世 - Se il Buddha è ancora in giro,
佛今在何處 - Dove può essere trovato il Buddha?
Ju-man:
佛從無爲來 - Il Buddha venne dalla non-attività
滅向無爲去 - Nella non-attività il Buddha ritorna.
法身滿虚空 - Il suo corpo spirituale è realtà cosmica,
常住無心處 - Nella Non-Mente, il Buddha apparirà.
Shun-tsung:
山河與大海 - Le grandi montagne, i fiumi e i mari,
天地及日月 - Il Cielo e la terra, il sole e la luna.
時至皆歸盡 - Chi dice che non ci sono né nascita né morte?
誰言不生滅 - Perché anche costui presto incontrerà la sua fine.
Ju-man:
生亦未曾生 - La nascita c’è ancor prima di nascere,
滅亦未曾滅 - E la morte c’è ancor prima di morire.
了見無生處 - E se alla fine tu raggiungi la Non-Mente,
自然無法説 - Non ci sarà naturalmente nulla da lasciare.
(The Complete Book of Zen 242-3) -(Ne Il Libro Completo dello Zen, i versi più lunghi sono in parte usati come quartine. I versi usati sopra sono enfatizzati).
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Shen-hsiu: 身是菩提樹 - Questo corpo è l’albero della Bodhi,
心如明鏡台 - La mente è come uno specchio brillante;
時時勤拂拭 - Abbi cura di tenerla sempre pulita,
莫使惹塵埃 - E non lasciare che vi si posi la polvere.
Hui-neng: 菩提本無樹 - La Bodhi non è come un albero,
明鏡亦非台 - E non c’è nessun specchio brillante;
本夾無一物 - Poiché fin dall'Inizio non c'è nulla
何處惹塵埃 - Dove mai si può raccogliere la polvere?
da: ‘Platform Sûtra’ di Hui-neng (T'an-ching 壇經/Dankyõ, titolo completo: Liu-tsu Ta-shih Fa-pao-t'an-ching 六祖大師法寶壇經 Rokuso Daishi Hõhõdankyõ) (Essays in Zen Buddhism – First Series 206, 207)
Gâthâ di Shen-hsiu (神秀 Jinshû) e Hui-neng (慧能 Enõ) –
Shen-hsiu: Il corpo è l'albero dell’illuminazione.
La mente è la base di un brillante specchio.
Puliscila continuamente e con attenta diligenza,
Per tenerla incontaminata dalla polvere mondana.
Hui-neng. Non c’è nessun albero della Illuminazione,
E neppure la mente è un Brillante Specchio.
Poiché non c’è nessuna cosa che esista,
Cosa mai potrebbe essere contaminato dalla polvere?
(The Golden Age of Zen 60, 300 n.4/5)
Variazioni del gâthâ di Hui-neng in due manoscritti diversi:
Kõshõji manuscript, Kyõto (興聖寺本) Tun-huang (Tonkõ) manuscript (敦煌本)
菩提本無樹 菩提本無樹
明鏡亦非台 明鏡亦無台
本夾無一物 佛性常清浄
何處惹塵埃 何處有塵埃
"Secondo la copia di Tun-huang del Platform Sûtra, la terza riga si legge: 'poiché la Natura di Buddha è sempre pura ed incorrotta' " (Essays in Zen Buddhism – Second Series 46 n.1) 佛性常清浄
Lettura Giapponese del gâthâ:
身是菩提樹 Mi wa kore Bodaiju
心如明鏡台 Shin wa meikyõdai no gotoshi
時時勤拂拭 Jiji ni tsutomete fusshiki shite
莫使惹塵埃 Jin'ai o shite hikashimuru koto nakare (Shen-hsiu)
菩提本無樹 Bodai moto ju nashi
明鏡亦非台 Meikyõ mo mata dai ni arazu
本夾無一物 Honrai muichimotsu
何處惹塵埃 Dore no sho ni ka jin'ai o hikan (Hui-neng)
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Gâthâ di Wo-lun (臥輪 Garin) e Hui-neng (慧能 Enõ)
Dal T'an-ching di Hui-neng (Essays in Zen Buddhism – First Series 225)
"Una volta un monaco fece riferimento ad un gâthâ composto da Wo-lun che si legge come segue: "Sentendo questo, il sesto patriarca rimarcò: 'Questa tua non è illuminazione, ma porta ad uno stato di schiavitù. Ascolta il mio gâthâ:"
Wo-lun:
臥輪有伎倆 Io, Wo-lun, conosco uno strumento
能斷百思想 Con cui eliminare tutti i miei pensieri:
對境心不起 Il mondo oggettivo non disturberà più la mente,
菩提日日長 E ogni giorno si matura la mia Illuminazione!
Hui-neng:
惠能沒伎倆 Ed io, Hui-neng, non conosco strumenti
不斷百思想 Ed i miei pensieri non sono soppressi:
對境心數起 Il mondo oggettivo non disturba mai la mente,
菩提作麼長 Perciò, a che serve maturare l’Illuminazione?
(Essays in Zen Buddhism – First Series 225)
Wo-lun:
臥輪有伎倆 Wo-Lun possiede un'attitudine speciale:
能斷百思想 Lui può fermare tutti i suoi pensieri.
對境心不起 Nessuna situazione può rimescolare la sua mente.
菩提日日長 L'albero della Bodhi cresce quotidianamente in lui.
Hui-neng:
惠能沒伎倆 Hui-neng non ha attitudini speciali:
不斷百思想 Infatti, lui non ferma i suoi pensieri.
對境心數起 La sua mente risponde a tutte le situazioni.
菩提作麼長 In che modo può crescere l'albero della Bodhi?
(The Golden Age of Zen 81, 302 n.33)
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La Vacuità digrigna i Denti
截断佛祖 Buddha e patriarchi tagliati a pezzi;
常磨吹毛 La spada non è mai tenuta affilata.
機輪転処 Laddove la ruota gira,
虚空咬牙 La vacuità digrigna i denti.
Versi di morte di Shûhõ Myõchõ (宗峰妙超, titolato da Daitõ Kokushi, 1282-1337)
"Per molti anni Shuho non era stato capace di meditare nella posizione intera del loto a causa di una gamba storpia. Quando sentì avvicinarsi la morte, lui ruppe la sua gamba con le sue proprie mani e rimase in loto intero. Nonostante il tormentoso dolore, poi egli scrisse le sue ultime parole e morì dando l'ultimo colpo di pennello". (Samadhi 41) (Manual of Zen Buddhism 148)
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Perla Brillante
我有明珠一顆 C'è una brillante perla dentro di me,
久被塵勞關鎖 Sepolta sotto la polvere da molto tempo.
今朝塵盡光生 Oggi, la polvere è svanita e irradia la luce,
照破山河萬朶 Illuminando tutte le montagne e i fiumi.
Master Yueh of Ch'a-ling (茶陵郁) (The Golden Age of Zen 248, 322 n.7)
"Il maestro Yueh di Ch'a-ling arrivò ad illuminarsi quando nell'attraversare un ponte lui scivolò e cadde, e nell'occasione ciò che lo colpì divenne un meraviglioso gatha". (The Golden Age of Zen 248)
我有明珠一顆 Io ho un gioiello che risplende in modo brillante,
久被塵勞關鎖 Era a lungo sepolto sotto preoccupazioni mondane;
今朝塵盡光生 Stamattina il velo polveroso è svanito e ripristinata è la sua luce,
照破山河萬朶 Illuminando fiumi e montagne e le dieci mila cose.
(Essays in Zen Buddhism – First Series 250)
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春山疊亂青 Le montagne di primavera coperte dai più variegati colori,
春水漾虚碧 Ed i ruscelli carichi fantasticamente di immagini riflettenti.
寥寥天地間 Che se ne stanno magnificamente da soli tra cielo e terra,
獨立望何極 Proprio lì davanti ad una infinità di esseri viventi.
Hsüeh-t'ou Ch'ung-hsien (雪竇重顯 Secchõ Jûken, 980-1052) (Zen and Japanese Culture 298)
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一字七字三五字 Anche contando, uno, sette, tre, cinque.
萬象窮夾不爲拠 Ciò che tu cerchi, non può essere afferrato.
夜深月白下滄溟 Come scurisce la notte, la luna risplende sull'oceano.
捜得驪珠有多許 Il gioiello del dragone nero, si trova in ogni onda.
“Cercando la luna, essa è qui in questa onda e in quell’altra. Un verso che il maestro Hsueh-t'ou Ch'ung-hsien (1) ha scritto per un discepolo”(2) (Tradotto da Yasuda Joshu Roshi ed Anzan Hoshin Roshi, da Cooking Zen, Great Matter Publications. 1996)
“Uno, sette, tre e cinque. Quello che tu cerchi,
Non potrai mai afferrarlo. E quando la notte
Sopraggiunge, la luna risplende sull’oceano.
Il gioiello del drago nero lo trovi in ogni onda.
Se cerchi la luna, è qui in quest’onda e nella successiva”(3)
Note:
1. Il maestro Ch'an Hsueh-t'ou Ch'ung-hsien (雪竇重顯 Xuedou Zhongxian/Secchõ Jûken, 980-1052). Nel secondo ideogramma c’è un carattere falso (Usoji per t'ou: 竇 o 賽) c'è anche una forma più nuova del quarto ideogramma: 顕. Per l'ideogramma corretto, vedi The Development of Chinese Zen After the Sixth Patriarch 39.
2. Il maestro Hsueh-t'ou riunì i cento kõan che divennero,"The Blue Cliff Records” (Pi-yen Lu, 碧巖録/Hekigaroku) (‘la Raccolta della Roccia Blù’)
3. il poema è del maestro Zen Dõgen Kigen (道元希玄 1200-1253) Instructions for the Head Cook (Tenzo Kyõkun 典座教訓).
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Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette -
Sì, alta migliaia di piedi è la vetta della montagna,
E qualcuno vi sta sopra su una gamba sola;
Egli ha rubato la gemma dalle mascelle del drago,
E in una parola mantiene il segreto di Vimalakîrti.
I-huai of T'ien-i (Essays in Zen Buddhism – Second Series 206)
"Mentre stava portando l’acqua, il palo di sostegno improvvisamente si ruppe, e l'incidente gli diede l'opportunità di divenire consapevole della verità fin qui a lui nascosta. Egli poi compose il poema per esprimere il sentimento che lui aveva provato in seguito"
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Sii distaccato, sii distaccato! Sii completamente distaccato!
Che succederà, poi? Il pino è verde, e la neve è bianca.
Autore ignoto (The Essentials of Zen Buddhism 237)
閑坐林樹間、寂然滅衆惡
恬澹得一心、斯樂非天樂
人求富貴利、名衣好牀褥
斯樂非安穩、求利無厭足
衲衣行乞食、動止心常一
自以智慧眼、觀知諸法實
種種法門中、皆以等觀入
解慧心寂然、三界無能及
I monaci siedono in pace fra gli alberi,
Liberandosi dall’illusione con una mente calma.
Quietamente comprendendo l’Illuminazione,
Essi sperimentano una gioia che è oltre il cielo.
I laici cercano sempre la fama ed il profitto,
O ricche vesti, dimore, e biancheria da letto.
Sebbene la gioia nel trovarli sia solo fugace,
Essi sono instancabili nella loro ricerca.
Tuttavia, anche i monaci cercano cibo e umili vesti,
Ma le loro azioni quotidiane sono unite con la Via.
Con la loro apertura dell’occhio di Saggezza
Essi realizzano quindi l'essenza della Legge.
Riuniti tutti insieme in assemblea per ascoltare
Gli innumerevoli insegnamenti del Buddha,
Essi abbandonano il mondo dell’illusione,
Quietamente avvolti nella Saggezza dell’illuminazione.
Bodhisattva Nâgârjuna - dal ‘Treasury of Eyes of True Teaching’ (Shõbõ Genzõ 正法眼藏) di Dõgen
(Zen Master Dogen 69-70)
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Aspetta! Tu stesso sei la Luce!.
Conta soltanto su te stesso,
Non contare sugli altri.
Il Dharma è la Luce, conta dunque sul Dharma.
Non contare su nient’altro che sul Dharma.
Un verso Pali (Zen Word, Zen Calligraphy, 31)
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Poema di Lu Yu, un famoso poeta della Dinastia Sung Meridionale (1131-1162). Un poema che descrive la filosofia personale di Bodhidharma.
三玄三要事難分 - Altri si sono rivoltati, io sono immobile
得意忘言道易親 - Afferrato dai desideri, io sono immobile.
一句明明該萬象 - Ascoltando la saggezza dei saggi, io sono immobile.
重陽九日菊花新 - Io mi muovo solamente nella mia stessa Via
(Muscle/Tendon Changing and Marrow/Brain Washing Chi Kung 24)
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宗陸游爲達磨詩
亦不覩惡而生嫌、亦不觀善而勤措
亦不捨智而近愚、亦抛迷而就悟
達大道兮過量、 通佛心兮出度
不與凡聖同經、 超然名之曰祖
- Le tre porte mistiche ed i tre punti essenziali
- In realtà, sono duri da dividere e distinguere.
- Se ti viene l'idea, dovrai dimenticare le parole:
- Questo è il semplice modo di avvicinarsi al Tao.
- Tutti i fenomeni sono chiaramente compresi in una frase:
- Alla festa del Duplice-nove, i crisantemi fioriscono subito.
Maestro Ch'an Fen-yang Shan-chao (汾陽善昭 Funnyõ Zenshõ, 947-1024)
(The Golden Age of Zen 209-10, 317 n.45)
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Un gâthâ di Hui-neng, nel T'an-ching
生夾坐不臥 - Mentre si vive, uno si siede e non giace,
死去臥不坐 - Quando è morto, uno giace e non siede;
元是臭骨頭 - Una serie di scheletri male-odoranti!
何爲立功課 - A che serve sgobbare ed affaticarsi così?
(Essays in Zen Buddhism – First Series 216)
生夾坐不臥 - Un uomo che vive siede e non giace giù,
死去臥不坐 - Un uomo morto giace in giù e non siede!
元是臭骨頭 - Dopotutto, questi son solo scheletri sporchi. (The Way of Zen 111, 218)
生夾坐不臥 Quando è vivo, uno continua a sedere senza giacere:
死去臥不坐 Quando è morto, uno giace giù senza più sedersi.
一具臭骨頭 In entrambi i casi, una serie di ossa puzzolenti!
何爲立功課 Che ha a che fare ciò con la grande lezione della vita?
(The Golden Age of Zen 82, 302 n.38)
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Le ombre del bambù stanno spazzando le scale,
Non comperare la polvere che è stata rimossa:
Il chiaro di luna penetra in profondità in fondo al lago,
Ma sull'acqua non viene lasciata nessuna traccia.
Autore ignoto (Essays in Zen Buddhism – First Series 352)
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靈光不昧 La celestiale radianza immacolata,
萬古徽猷 La norma che dura sempre di più;
入此門來 Per colui che entrò da questa porta,
莫存知解 Nessun ragionamento, nessuna erudizione.
Maestro Ch'an P'ing-t'ien P'u-un (平田普岸 Heiden Fugan); Ching-te Registrazione della Trasmissione della Lampada (Ching-te Ch'uan-teng Lu 景徳傳燈録/Keitoku Dentõroku), book 9 平田普岸章
(Essays in Zen Buddhism – Second Series 101)
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Qui governa una quiete assoluta, ogni cosa è affievolita;
Solo un tocco, ed ecco, un ruggente tuono esplode!
Un rumore che scuote la terra, e tutto il silenzio;
La testa mi si spacca, e io sono risvegliato dal sogno!
Stanza di Tu-feng Chi-shan, da: Chu-hung (Biographies of the Famous Zen Masters of Ming)
(Essays in Zen Buddhism – Second Series 133 n.2)
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A lungo cercandolo negli altri,
Io ero lontano dal raggiungerlo.
Ora, invece, io me ne sto da solo;
E lo incontro dappertutto.
Esso è proprio il mio stesso Io,
Ed io non sono Egli stesso.
Comprendendo così la cosa,
Posso solo essere come sono.
Maestro Ch'an Tung-shan Ling-chia (洞山良价 Tõsan Ryõkai, 807-869) (Two Zen Classics 267)
Non cercarlo attraverso gli altri,
O sarai estraniato dal tuo sé.
Ora io proseguo tutto da solo,
E cercando l’io, lo incontro dappertutto.
Infatti, egli è il mio Io,
Ma io però non sono Lui.
Uno lo dovrebbe capire così.
E unirsi con la talità così com’è. (Transmission of Light 38)
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Io rimprovero il vento ed ingiurio la pioggia,
Io non conosco né Buddha e né patriarchi;
La mia sola attività sta nello sbattere le palpebre,
Anche più rapidamente che un bagliore di lampo.
Verso di morte del maestro Zen Nanpo Jõmyõ (chiamato Daiõ Kokushi 大應國師, 1235-1308)
(Zen Buddhism: A History, Japan, 40)
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Il vecchio Pan Kou non conosce nulla del tempo
e nulla neppure sullo spazio.
La sua vita è naturale ed autosufficiente.
Non ha bisogno di chiedere nulla oltre il suo stesso essere.
La genesi del mondo è l'esercizio della sua mente.
Quando la sua mente inizia a pensare, il mondo comincia a muoversi.
Il mondo non è mai stato fatto con un qualche disegno speciale.
E nemmeno c’è mai una fine che è stata messa su di esso.
(The Song of Pan Kou)
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松老雲閑 - Appena i pini invecchiarono e le nubi presero a vagare
曠然自適 - Egli trovò un appagamento senza limiti all'interno di "né.
Babo, prefazione al The Record of Lin-chi (Lin-chi Lu 臨済録/Rinzairoku)
(Zen Word, Zen Calligraphy 127)
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La mente è un organo del pensiero e gli oggetti gli vanno incontro:
I due sono come sigilli sulla superficie di uno specchio;
Quando la sporcizia è rimossa, la luce comincia a splendere.
Sia la mente che gli oggetti sono dimenticati,
Ed allora la Natura Ultima si rivela come reale.
Yung-chia Hsüan-chüeh (永嘉玄覺 Yõka Genkaku) (The Essentials of Zen Buddhism 236)
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Ogni giorno io sono in un negozio di vino o in un bordello,
Un monaco con lo spirito libero, che è difficile da capire;
La mia tonaca appare sempre lacerata e un po’ sporca,
Ma quando io la rappezzo, manda un odore così dolce.
Maestro Ch'an Tao-chi (Lust for Enlightenment 92)
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道冠儒履佛袈裟 會成三家作一家
Con un berretto taoista, una tonaca buddhista, ed un paio di scarpe confuciane,
Io ho armonizzato tre case in una sola grande famiglia!
Bodhisattva Shan-hui (善慧) (??), meglio noto come Fu Ta-shih (傅大士) (497-?)
(The Golden Age of Zen 254, 322 n.23)
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朝日待つ Asahi matsu Sulle foglie e sull’erba
草葉の露の kusaha no tsuyu no Aspettando il sole mattutino
程無きに hodo naki ni La rugiada rapidamente si scioglie.
急ぎな立ちぞisogina tachizo Non affrettarti, oh vento autunnale,
野辺の秋風 nobe no akikaze Altrimenti, chi arerà ora nei campi!
Un verso (on'uta 御歌) composto da Dõgen Kigen (道元希玄 1200-1253) poco prima della sua morte.
(Zen Buddhism: A History, Japan, 72)
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Imparare il Buddha-Dharma è imparare il "né.
Imparare il "né è dimenticare il sé.
Dimenticare il sé è divenire uno con la Mente Universale
Che è una dimensione senza fine,.
Dõgen (Zen Word, Zen Calligraphy 23)
("Mente Universale e Dimensione senza fine", sono altri nomi per Buddha Amitâbha)
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Noi mangiamo, ed espelliamo, dormiamo e ci svegliamo;
Questo è il nostro mondo.
Dopo di ché, tutto ciò che dobbiamo fare -
È morire.
Dõka (poema della Via) del maestro Zen Ikkyû Sojun (一休宗純) (The Way of Zen 162)
"In Giappone, i monaci erranti sono chiamati ‘unsui’ - letteralmente, 'nuvole ed acqua'- come ricordo per essere sempre nello stato di fluire. Ikkyu stesso prese il nomignolo Kyoun, o 'Nuvola Pazza', per descrivere il suo stile, un po’ eccentrico, di anticonformista zen. (In Giappone, il termine kyo ha connotazioni di alto valore ed intenzione, di vivere fuori dalle regole per mantenere lo spirito delle regole). Egli chiamò la raccolta dei suoi poemi 'Antologia di Nuvola Pazza'. " (Zen Sex 148) Crazy cloud (狂雲 Kyõun)
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Soltanto dolore e miseria esistono, nessun miserabile,
Non c’è nessuno che fa; e non si trova niente che salva l'azione.
C’è il Nirvâna, ma non l'uomo che lo cerca.
Esiste il Sentiero, ma non chi viaggia in esso.
Visuddhimagga (cap.16)
Trs. H.C. Warren (Essays in Zen Buddhism – Second Series 311)
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www.sacred-texts/Buddhism/Zen