TESTIMONIANZE:

PACE nel MONDO, basta il pensiero…

(Tratto da  di Lunedì 21 Maggio 2007)

UN GRUPPO di scienziati e filosofi in 12 punti diversi del mondo, dal Giappone all'Australia, dall'India all'Europa, ha sperimentato il “Global peace meditation day”: il pensiero collettivo utilizzato come strumento per realizzare la pace mondiale e l'armonia con la natura. In sostanza, si pensa di poter salvare il pianeta applicando lo stesso principio che si applica al regalo per il compleanno di un lontano conoscente : basta il pensiero. E' strano l'essere umano: quando si tratta di distruggere l'ambiente impieghiamo tutta la tecnologia a nostra disposizione, per cercare invece di rimettere le cose a posto ci affidiamo alla sola meditazione, preziosa attività mentale molto più utile se adoperata prima e non dopo aver causato disastri. L'espe-rimento ha valore scientifico ed è stato proposto da Università importanti, come quella di Princeton, e prestigiosi Istituti scientifici, benché si basi su un concetto già mirabilmente espresso dai nostri Pooh nel verso “Non restare chiuso qui… pensiero!”. Se in molti pensano contemporaneamente la stessa cosa dicono i ricercatori dopo anni di studi si possono modificare gli eventi, il corso della Storia.

Numerosi sono però i rischi di un'iniziativa del genere: ad esempio, che si voglia utilizzare un potere così straordinario per raggiungere degli obiettivi meschini, come il raggiungimento della zona Uefa, la ricrescita dei capelli o la scomparsa dei vigili urbani. Altro pericolo concreto: riuniti in un vertice all'Onu, tutti si concentrano sulla pace mondiale, poi, in un momento di debolezza, qualcuno pensa a una parte del corpo di Manuela Arcuri. Il risultato sarebbe una umanità finalmente pacificata, ma con un seno della quinta misura. Ancora: come si potrebbe mai ottenere una simile unità di pensiero in una coalizione politica? E' senza dubbio uno dei grandi problemi sia delle democrazie moderne che della nostra. Può accadere, per fare un esempio, che il nostro Governo abolisca l'Ici ma, a causa dell'eccesso di meditazione di un solo ministro, il provvedimento riguardi soltanto il comune di Ceppaloni,(vero, Mastella?). Inoltre, il fenomeno potrebbe spalancare degli scenari inquietanti a livello internazionale: se tutti i Cinesi insieme si mettessero a pensare all'unisono, nessun traguardo gli verrebbe precluso, dall'annessione del Molise, all’introduzione obbligatoria dell'involtino primavera nelle mense aziendali di tutto l'Occidente.
La catena mentale, come quella di S. Antonio, può dunque presentare degli inconvenienti e dei risvolti al limite dell'illecito: io ti pago se tu pensi intensamente che Luana mi si concederà, che le condizioni di salute della mia ricca zia peggioreranno repentinamente in concomitanza con l'acquisto del mio nuovo coupé, o che ce la farò a diventare capufficio battendo la concorrenza del rag. Stirozzi. La vergogna del “pensiero di scambio” è in agguato dietro l'angolo e potrebbe radicarsi facilmente nella società contemporanea. Anche in Italia si è meditato ieri (20 maggio 2007), alle 12 in punto, a Baldissero Canavese, in provincia di Torino. Speriamo che si sia trattato di un pensiero libero e che Luciano Moggi, già tristemente noto da quelle parti, non abbia cercato di influenzare in nessun modo la pensata di gruppo. Non potendo più contare sui cellulari, il pensiero è un sistema efficace e non intercettabile per poter influenzare i risultati delle partite. (Articolo di A. Dose e M. Presta).

COMMENTO (amaro) di Aliberth:- Beh, se qualcuno sperava che le persone del mondo, quelle completamente all’oscuro del significato di meditazione, avessero minimamente capito a cosa doveva servire la ‘giornata della meditazione per la Pace nel Mondo’, anche stavolta ha miseramente fallito. Qui si vede con quanto sarcasmo idiota è stata presa e divulgata l’iniziativa. Ma d’altra parte, come ci si poteva aspettare qualcosa di meglio? A parte il fatto che chi doveva pensare prima a non provocare le distruzioni ambientali fa probabilmente parte di quell’umanità stupida che poi irride il tentativo di volervi rimediare messo in atto da persone più coscienti, il punto terribile è che quelle stesse persone confondono il comune ‘pensiero’ con la ‘meditazione’.

Noi abbiamo da sempre puntualizzato che la meditazione non è affatto il ‘mettersi a pensare’ a qualcosa, sia pure qualcosa di alto e sacrale. Anche se l’energia (quella della meditazione e del pensiero) è magari la stessa, è proprio l’assenza o la presenza del nostro pericoloso ‘ego-umano’ che fa la differenza. Ma siccome quei signori non sanno nemmeno che cos’è veramente il loro ‘ego-umano’ (anche perché non ce ne sono di altri tipi), ecco che da ciò ne scaturisce un articolo come questo. E allora, dovremo rafforzare la nostra meditazione, proprio per far sì che i terribili effetti del pensiero ‘comune’, non solo nei confronti dell’ambiente circostante, ma anche verso l’ambiente della collettività umana, non debbano più proviocare simili disastri di coscienza. Non a caso, quando noi iniziamo la nostra consueta meditazione Chan, la facciamo precedere da una invocazione per il benessere mentale (e coscienziale) di tutti gli esseri senzienti!