MEZZ’ORA ALL’ILLUMINAZIONE –
(La Demistificazione dello ZEN)
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UNA GUIDA DEFINITIVA ALLA REALIZZAZIONE DEL NIRVANA.
(IL SEGUENTE INCONTRO DI ZEN È STATO SCRITTO PER ILLUMINARVI SULLE
CAUSE DELLA SOFFERENZA E DEI CONFLITTI UMANI E VI SPIEGHERÀ COME
SI POSSONO ELIMINARE QUELLE CAUSE DALLA MENTE).
BuddhaNet File Library (http://www.buddhanet.net) BuddhaNet BBS
Buddha Dhamma Meditation Association Inc. P.O.Box K1020 – Haymarket,
NSW 2000 – AUSTRALIA -----------------------------
(Traduz. In Italiano di ALIBERTH – Roma, 2006)
CONTENUTI:
(1) IL TAO
(2) ZEN
(3) ILLUMINAZIONE E SATORI
(4) IL NIRVANA
(5) LA CAUSA DELLA SOFFERENZA UMANA E DEI CONFLITTI
(6) L'EGO E SUPER-EGO
(7) PERCEZIONE SENSORIALE
(8) AMORE ED ODIO
(9) LA MENTE CONCENTRATA
(10) LA LIBERTA’ DAL DESIDERIO
(11) IL LIBRO DELLA GENESI
(12) LO SPIRITO INTERIORE DI CRISTO
(13) LE QUATTRO NOBILI VERITA’
(14) L’ETA’ DELL'AQUARIO ED IL MILLENNIO BIBLICO
(15) PERFEZIONE E IMPERFEZIONE
(16) …QUINDI
(17) CONCLUSIONE
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CAPITOLO UNO - IL "TAO"
IL TERMINE CINESE ‘TAO’ È USATO NEL TENTATIVO DI IDENTIFICARE CON UN NOME QUELL’ENERGIA -SOSTANZA SENZA-NOME CHE NOI CHIAMIAMO LA REALTÀ FISICA E NON-FISICA IN TUTTE LE SUE MANIFESTAZIONI, NOTE ED IGNOTE. CIO’ CHE NOI CHIAMIAMO IL ‘TAO’ ESISTE CON, O SENZA, LA NOSTRA ESPERIENZA DI PERCEZIONE, NEGAZIONE O AFFERMAZIONE DI ESSO, ED ESISTE INDIPEN-DENTEMENTE DA QUALUNQUE VOCABOLARIO CONCETTUALE CHE LO POSSA DESCRIVERE.
MENTALMENTE SEPARATI DA ESSO, NOI LO CHIAMIAMO IL TAO, L’EDEN O LA REALTÀ. SE INVECE VI SIAMO RIUNITI, NON C’E’ ALCUN BISOGNO DI CHIAMARLO.
IL MODO DI ESSERE PSICOLOGICAMENTE UNITI CON IL TAO PUÒ ESSERE CONOSCIUTO E DETER-MINATO. IL TAO STESSO, PUÒ ESSERE SOLAMENTE SPERIMENTATO.
PER LA MENTE, IL MODO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA RIUNITA CON IL TAO NON È DIFFICILE. SOLO LA NOSTRA MANCANZA DI DESIDERIO PER LA VERITÀ, RIGUARDO ALLA CAUSA DELLA UMANA SOFFERENZA E CONFLITTO, E COME ELIMINARE QUELLA CAUSA DALLA MENTE, CI TIENE DISTANTI DA ESSO. MA COLORO CHE CONOSCONO IL METODO, PUNTANO DIRETTAMENTE ALLA VERITÀ DELLA QUESTIONE E LO FANNO IN MODO ANONIMO.
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CAPITOLO DUE – ‘ZEN’
PRIMA DI TUTTO, SI DOVREBBE CAPIRE CHE LO ZEN È UN METODO PER LA TRASFORMAZIONE PSICOLOGICA E NON PROPRIO UNA RELIGIONE.
LO ZEN È L'INSEGNAMENTO CHE IDENTIFICA ED ELIMINA LE PORTE "SENZA-PORTA" CHE ESISTONO PSICOLOGICAMENTE TRA LA MENTE SCHIZOFRENICA, CULTURAL-ESISTENZIALE, ED UNO STATO DI MENTE TUTT-UNO CON IL TAO, CHIAMATO ‘NIRVANA’.
LO ZEN NON RAPPRESENTA IL NIRVANA, NÉ IL TAO, MA RAPPRESENTA IL MEZZO PER ESSERE UNITI CON QUEGLI EFFETTI. LO ZEN È IL MEZZO PER IL VIAGGIO, IL NIRVANA E’ LA DESTINAZIONE.
LO ZEN CONSISTE DI DUE PARTI. ESSE SONO "ILLUMINAZIONE" E "SATORI", CON L’ILLUMINAZIONE CHE È L'INGREDIENTE NECESSARIO PER LA REALIZZAZIONE DEL SATORI. SE NON C’È L’ILLUMINA-ZIONE, NON CI PUO’ ESSERE NESSUN SATORI E DI CONSEGUENZA NESSUN NIRVANA.
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CAPITOLO TRE - ILLUMINAZIONE E SATORI
IL TERMINE "ILLUMINAZIONE", USATO IN QUESTO TESTO, È IL CONOSCERE LA SOFFERENZA UMANA E IL CONFLITTO, IL CONOSCERE LA SUA CAUSA, E COME ELIMINARE QUELLA CAUSA DALLA MENTE.
IL TERMINE "SATORI, COME E’ QUI USATO, È LA CONSEGUENZA DI QUESTA ILLUMINAZIONE ED È IL NOSTRO AFFERMATIVO IMPEGNO PER ELIMINARE DALLA MENTE LA CAUSA DELLA CONFUSIONE, DEL CONFLITTO E DELL'ALIENAZIONE MENTALE, UNA VOLTA CONOSCIUTI, E IL NECESSARIO RELATIVO TEMPO PER FARLO.
SE LA RAGIONE PER IMPEGNARSI AD ELIMINARE DALLA MENTE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA E DEL CONFLITTO È PRIVA DI COMPASSIONE PER IL NOSTRO PROPRIO SOFFRIRE, MA E’ PER IL NOSTRO PROPRIO GUADAGNO, NOI SPERIMENTEREMO UN FALSO-SATORI CHE È PRETENZIOSO E NON E’ PER NIENTE UN SATORI. SE LA RAGIONE PER IL NOSTRO IMPEGNO È LA COMPASSIONE PER OGNI TIPO DI SOFFERENZA, DI CUI LA NOSTRA NON È CHE UNA PARTE, E NON PER GUADAGNI PERSONALI, IL NOSTRO SATORI CHE "ELIMINA DALLA MENTE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA E DEL CONFLITTO", È REALIZZATO, E ALLO STESSO MODO NOI ELIMINEREMO OGNI ATTIVITÀ ABITUALE INDESIDERATA. QUANDO AVVIENE LA RISPOSTA ABITUALE, NOI DOBBIAMO DISCIPLINARCI PER CORREGGERLA OGNI VOLTA CHE ACCADE. CON IL TEMPO, NON CI SARÀ PIU’ NESSUNA ABITUDINE DA CORREGGERE.
TUTTI COLORO CHE SONO INTERESSATI ALLO ZEN DOVREBBERO COMPRENDERE CHE IL SATORI È UN AFFARE PERSONALE E PRIVATO, E DEVE RIMANERE COSÌ. IL SATORI NON DEVE MAI ESSERE SBANDIERATO, VANTATO O RICHIESTO DA ALTRI. IL VOSTRO SATORI, O LA SUA ASSENZA, NON È UN AFFARE PER GLI ALTRI.
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CAPITOLO QUATTRO - IL ‘NIRVANA’
IL NIRVANA È UNO STATO DI MENTE LIBERO DALLE CAUSE DELLA SOFFERENZA UMANA E DAL CON-FLITTO, È LA CONSEGUENZA DELL’ILLUMINAZIONE E DEL SATORI, ED È LA MENTE TUTT’UNA CON IL TAO. IL NIRVANA È LA MENTE SGOMBRA DA VALUTAZIONI, GIUDIZI, OPINIONI E DISCRIMINAZIONI. È UNA MENTE PACIFICATA RIUNITA CON TUTTE LE COSE. QUESTA MENTE NON-GIUDICANTE NON È PRIVA DELL'ESPERIENZA SENSUALE, E DI PARTECIPAZIONE SPONTANEA NEL TAO.
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CAPITOLO CINQUE - LA CAUSA DELLA SOFFERENZA UMANA E DEL CONFLITTO
LA CAUSA DELLA SOFFERENZA UMANA E DEL CONFLITTO È IL NOSTRO VENIRE COINVOLTI NELLE ILLUSIONI CHE NOI CHIAMIAMO VALORI, MORALI ED ETICI. I VALORI, MORALI ED ETICI, NON ESISTONO AL DI FUORI DELLA NOSTRA MENTE CULTURAL-ESISTENZIALE. ESSI IN REALTÀ NON ESISTONO E SONO PERCIÒ UNA FINZIONE DELLA NOSTRA IMMAGINAZIONE CULTURALMENTE ED ESISTENZIALMENTE INDOTTRINATA. NOI CREDIAMO O PENSIAMO CHE I VALORI ESISTANO, QUANDO IN REALTA’ ESSI NON ESISTONO. QUESTO E’ CIO’ CHE DEFINISCE LA MENTE SCHIZOFRENICA. LA MENTE SCHIZOFRENICA È SEPARATA DALLA REALTÀ E CENTRATA NELLA NON-REALTÀ, O IN CIO’ CHE GLI PSICOLOGI CHIAMANO FANTASIA, CREDENDO PURTUTTAVIA CHE QUESTA FANTASIA SIA REALE. L’UMANITÀ CULTURAL/ESISTENTIALE ESISTE COMPLETAMENTE ALL'INTERNO DELLA STRUTTURA DEI VALORI ILLUSORI, ETICI E MORALI, ED È PERCIÒ ASSOLUTAMENTE SCHIZOFRENICA.
COSI’, NOI SIAMO COINVOLTI AFFERMATIVAMENTE NELL'ESISTENZA DEI VALORI, MORALI ED ETICI, OPPURE NON LO SIAMO. SE SIAMO COINVOLTI ALL'ESISTENZA DEI VALORI, MORALI ED ETICI, NOI SIAMO PERCIO’ SCHIZOFRENICI, E DI CONSEGUENZA ALIENATI. SE INVECE NON SIAMO COINVOLTI NEI VALORI, MORALI ED ETICI, ALLORA CONFUSIONE, CONFLITTO ED ALIENAZIONE MENTALE NON SONO PARTE DELLA NOSTRA NATURA PSICOLOGICA.
IL TERMINE ‘ALIENATI’ È USATO PER DESCRIVERE LE AZIONI PERSONALI E SOCIALI DELLA PERSO-NALITÀ SCHIZOFRENICA. NON PUÒ ESSERVI ALCUN CONFLITTO SENZA VALORI DI GIUSTO O SBA-GLIATO, SENTIRSI OFFESI O DIFENDERSI. NON PUÒ ESSERVI COLPA O REPRESSIONE SENZA VALORI DI GIUSTO E SBAGLIATO, ESSENDO STATO APPLICATO IL BENE O IL MALE.
NON PUÒ ESSERVI NEVROSI PSICOLOGICA O PSICOSI SENZA LE PAURE ASSOCIATE ALLA PERDITA O GUADAGNO DI QUEI VALORI. NON PUÒ ESSERVI ANSIETA’ SENZA L'ASPETTATIVA O L'ANTICIPAZIONE CIRCA LE INCERTEZZE FUTURE SU SUCCESSO O FALLIMENTO. E NON CI PUÒ ESSERE FRUSTRAZIONE SE NON C’E’ UNA DESIDERATA META CHE VIENE CONTRASTATA.
GLI ILLUSORI CONCETTI DEI VALORI, MORALI ED ETICI, COSÌ ESISTONO AFFINCHE’ NOI SI POSSA GIUDICARE, SEPARARE E DIVIDERE, E POI CONTRAPPORRE UN LATO CONTRO L'ALTRO. CIO’ RENDE LE PERSONE SPINTE A SENTIRSI SUPERIORI O INFERIORI, A SECONDA DEI CASI. QUESTA È LA FON-DAMENTALE MOTIVAZIONE PER OGNI ATTIVITÀ CULTURAL-ESISTENZIALE.
A CAUSA DELLA SEPARATIVA E CONFLITTUALE NATURA DELLA DUALITÀ, LA CULTURAL-ESISTENZIALE UMANITÀ PUÒ ESSERE DESCRITTA NON SOLO COME SOCIOPATICA (ANTI-SOCIALE) NELLA SUA VERA ATTITUDINE E RISPOSTA AGLI ALTRI ESSERI UMANI, MA ANCHE PSICOPATICA (AGGRESSIVAMENTE ANTI-SOCIALE) DURANTE MOLTO DI QUEL TEMPO.
POICHE’ LA CONFUSIONE, IL CONFLITTO E L'ALIENAZIONE MENTALE SONO LA CONSEGUENZA DEL NOSTRO COINVOLGIMENTO AI VALORI, MORALI ED ETICI, E LA PACE ESISTE SOLO QUANDO NON C’ È PRESENTE NESSUNA CONFUSIONE, CONFLITTO O ALIENAZIONE MENTALE, SI PUO’ CONCLUDERE CHE LA PACE È LA CONSEGUENZA DEL NON AVERE VALORI, NE’ MORALI E NE’ ETICI.
SE I VALORI, MORALI ED ETICI, SONO LA CAUSA DIRETTA DI OGNI SOFFERENZA UMANA E CONFLITTI
E NON ESISTONO NEL TAO/EDEN/REALTA’, E SE LA PACE E LA SANITÀ MENTALE DOVRANNO ESSERE REALIZZATE, NOI ALLORA DOBBIAMO RIFIUTARE DI PRENDERE PARTE NEL LORO USO.
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CAPITOLO SEI - L'EGO E IL SUPER-EGO
L'EGO È DEFINITO COME UNO STATO PRINCIPALE DELLA MENTE, TUTT’UNO CON LA REALTÀ, CHE NON HA COSCIENZA ED È CONSCIAMENTE CONSAPEVOLE DI "IO SONO" ED "ESSO È".
IL "SUPER-EGO" È UNO STATO SECONDARIO DELLA MENTE, NON ESISTENTE ALLA NASCITA, MA CHE SI ORIGINA NEL MOMENTO DEL NOSTRO AFFERMATIVO IMPEGNO NEI VALORI, MORALI ED ETICI, E SOLO DOPO UN INTENSIVO INDOTTRINAMENTO CULTURAL/ESISTENTIALE, CREA L’EGO-COSCIENZA, ED È LA MENTE CONSCIAMENTE AUTO-CONSAPEVOLE DI "IO SONO PIU’ O MENO QUESTO" ED "ESSO È PIÙ O MENO QUELLO".
L’ "EGO" PERCEPISCE LA REALTÀ COM’È. IL SUPER-EGO METTE I VALORI, MORALI ED ETICI, SOPRA QUELLA PERCEZIONE. IL "SUPER-EGO" È IL GIUDICE PSICOLOGICO, LA GIURIA E IL CUSTODE DELLA PRIGIONE DELLA MENTE CULTURAL/ESISTENZIALE.
LA MENTE CULTURALE E LA MENTE ESISTENZIALE SONO ENTRAMBE RADICATE NELLA FUNZIONE DEL SUPER-EGO, AFFERMATA DAI LORO VALORI, MORALI ED ETICI. LA DIFFERENZA E’ CHE, LA MENTE CULTURALE PARLA DI "NOSTRI" VALORI, MENTRE LA MENTE ESISTENZIALE PARLA DI "MIEI" VALORI.
LA MENTE CENTRATA SULLA REALTÀ POST CULTURAL/ESISTENZIALE, PARLA DI "NESSUN" VALORE. LO ZEN, RAPPRESENTATO DALLA ILLUMINAZIONE E DAL SATORI, È IN DIRETTA OPPOSIZIONE AL CONTROLLO FASCISTA/DITTATORIALE CHE IL SUPER-EGO HA SULLA MENTE DELL'INDIVIDUO E SUL MODELLO CULTURALE.
LO ZEN, COME PRESENTATO, È IL NEMICO MORTALE DEL SUPER-EGO CULTURAL/ESISTENZIALE. LO ZEN È IL NEMICO MORTALE DI OGNI INDIVIDUO, ORGANIZZAZIONE O RELIGIONE CHE SIANO SOTTO-MESSI ALL'ILLUSIONE,CIOE’ AI VALORI, MORALI O ETICI.
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CAPITOLO SETTE – LA PERCEZIONE SENSORIALE
I NOSTRI SENSI STANNO PERCEPENDO LA REALTÀ CON INCONSAPEVOLE PERFEZIONE. NON SI PERDA QUESTA ECCITAZIONE SENSORIALE DANDO UN VALORE, MORALE O ETICO, ALLA CONSAPEVOLEZZA NEL SENTIERO DI QUESTA ESPERIENZA NON-DUALISTICA.
SI VEDA COI PROPRI OCCHI, NON CON L'OCCHIO DELLA NOSTRA MENTE DUALISTICA. QUANDO SUBENTRA LA NOSTRA ILLUSIONARIA MENTE DUALISTICA, NOI NON VEDIAMO PIÙ LE COSE COME ESSE SONO, MA COME ALL'OCCHIO PREGIUDIZIEVOLE DELLA NOSTRA MENTE CULTURALMENTE ED ESISTENZIALMENTE INDOTTRINATA, PIACEREBBE CHE ESSE FOSSERO.
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CAPITOLO OTTO - AMORE ED ODIO
L’AMORE E L’ODIO SONO LE EMOTIVE RISPOSTE MENTAL/VERBALI ALL’IDEA DEI VALORI. DAPPRIMA NOI DIAMO UN VALORE, POI DI CONSEGUENZA AMIAMO O ODIAMO. SENZA VALORI NON PUÒ ESSER-VI AMORE O ODIO. E NEPPURE NESSUN DESIDERIO. NE’ ANSIA, FRUSTRAZIONE O RABBIA A CAUSA DI ESSO.
L’ AMORE È INERENTEMENTE PORTATORE DI ODIO. LA MENTE CONCENTRATA SULLA REALTA’ NON PROVA NE’ AMORE NÉ ODIO MA, AL CONTRARIO, È SOLO COMPRENSIVA E COMPASSIONEVOLE VERSO TUTTE LE COSE.
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CAPITOLO NOVE - LA MENTE CONCENTRATA
ESSENDO NE’ A FAVORE DI QUESTO NÉ CONTRARIA A QUELLO, LA MENTE REALTA’/ BUDDHA/CRISTO
È ASSOLUTAMENTE CONCENTRATA E NON ESSENDO PIÙ INNOCENTE A CAUSA DELLA SOFFERENZA UMANA E DEI CONFLITTI, NON PUÒ ESSERE PORTATA FUORI DA QUEL CENTRO.
LA MENTE ILLUSA, DUALISTICA, CULTURAL/ESISTENZIALE, CHE DA I VALORI, ESSENDO IN FAVORE DI QUESTO E CONTRO DI QUELLO, È SEMPRE COMPLETAMENTE FUORI CENTRO. E SICCOME LA MENTE CULTURAL/ESISTENZIALE È FUORI DAL CENTRO, DI CONSEGUENZA ANCHE IL CORPO È FUORI DALLA CENTRALITA’. CIO’ È DOVUTO ALLO STRESS CREATO DALLE NEVROSI, PSICOSI, REPRESSIONI, COLPE, ANSIETA’, FRUSTRAZIONE E DEPRESSIONE, CHE SONO I SOTTOPRODOTTI DEL NOSTRO SISTEMA DI VALORI MORALI ED ETICI.
ALLORCHE’ LA MENTE NON-CENTRATA SI CONCENTRA, LO STRESS È ELIMINATO, CONCENTRANDO CON CIÒ ANCHE IL CORPO, ED ELIMINANDO LA NECESSITA’ DI GESTIONE DELLO STRESS. PERCIÒ, NON SIATE PREOCCUPATI DI CONCENTRARE IL CORPO; PREOCCUPATEVI SOLO DI CONCENTRARE LA MENTE. CONCENTRANDO LA MENTE, NE CONSEGUIRÀ TRANQUILLITÀ MENTALE E BIOLOGICA.
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CAPITOLO DIECI - LA LIBERTÀ DAL DESIDERIO
NOI NON POSSIAMO ESSERE LIBERATI DALLA IMMAGINARIA PRIGIONE DELLA MENTE CULTURAL/ESI-
STENZIALE SENZA PRIMA DESIDERARLO, ANCHE SE, PARADOSSALMENTE, L'ATTO DEL "DESIDERARE" LA LIBERTÀ CI TERRA’ LONTANI DALL'ESSERE LIBERI.
DAPPRIMA NOI DIAMO I VALORI, POI DESIDERIAMO QUEL CHE NOI VALUTIAMO. PER ELIMINARE IL DESIDERIO, DOBBIAMO ELIMINARE DALLA MENTE IL BISOGNO DI VALUTARE. SE NOI DESIDERIAMO ESSERE LIBERATI DALLA PRIGIONE DELLA MENTE CULTURAL/ESISTENZIALE, NON DOBBIAMO DARE IMPORTANZA AI MEZZI O AL FINE, PERCHE’ VALUTARE I MEZZI (LO ZEN) O IL FINE (IL NIRVANA) E’ COME IMPRIGIONARSI DISPERATAMENTE AL DESIDERIO.
LO ZEN, ELIMINANDO I VALORI (LE VALUTAZIONI), ELIMINA DI CONSEGUENZA IL DESIDERIO.
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CAPITOLO UNDICI – IL “LIBRO DELLA GENESI”
IL MESSAGGIO INSITO NEL BIBLICO "LIBRO DELLA GENESI" E’ COME UNA CHIAVE PER LA SALVEZZA INDIVIDUALE E SOCIALE. ESSO AFFERMA, "FATE COME SE FOSTE NEL GIARDINO DELL’EDEN, MA NON MANGIATE IL FRUTTO DELL'ALBERO DELLA CONOSCENZA DEL BENE E DEL MALE". SE LO MANGIAMO, E QUINDI POSSIEDAMO LA CONOSCENZA DEL BENE E DEL MALE, DI CONSEGUENZA SAREMO DIVISI E PSICOLOGICAMENTE SEPARATI DALL’EDEN, SOFFRENDO E CAUSANDO SOFFERENZA AD ALTRI FINCHÉ NON COMPRENDEREMO L'ERRORE CHE ABBIAMO FATTO. UNA VOLTA CHE ABBIAMO COMPRESO, NOI DOBBIAMO RIFIUTARE DI CONDIVIDERE LA CONOSCENZA DEL BENE E DEL MALE, CHE È LA DIRETTA E UNICA CAUSA DELLA SOFFERENZA UMANA E DEI CONFLITTI, REALIZZANDO COSI’ L’EDEN ANCORA UNA VOLTA.
QUESTA COSIDDETTA "CACCIATA DALL’ EDEN", O "CADUTA DALL’ EDEN" TRAMITE LA PORTA "SENZA-PORTA" DELL’INFERNO È, IN EFFETTI, UNA FRATTURA PSICOLOGICA DELLA REALTÀ, E UN APERTURA PER TUTTA LA CONFUSIONE, I CONFLITTI E L'ALIENAZIONE MENTALE, CLINICAMENTE ASSOCIATA CON LA PERSONALITÀ SCHIZOFRENICA.
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CAPITOLO DODICI - LO SPIRITO INTERIORE DI CRISTO
LA "SECONDA VENUTA DI CRISTO" IN NOI, È COME LA MENTE NON-DUALISTICA, NON–GIUDICANTE E
CONCENTRATA SULLA REALTÀ.
IL COSIDDETTO "ANTI-CRISTO" NON È NIENT’ALTRO CHE LO STESSO CRISTIANESIMO, COME E’ IN-VERO ESPRESSO CON IL SUO COINVOLGIMENTO NEGLI ILLUSORI VALORI, MORALI ED ETICI, QUINDI OGNI PRATICANTE CHE PARTICHI IN QUESTO MODO.
I CRISTIANI, A CAUSA DEL LORO COINVOLGIMENTO NEGLI ILLUSORI VALORI, MORALI ED ETICI, CHE SONO LA CAUSA DI OGNI SOFFERENZA E CONFLITTI UMANI, INNOCENTEMENTE O DI PROPOSITO, STANNO FACENDO L’ OPERA DELLA MENTE "SATANICA", O MENTE DEL SUPER-EGO.
LA CREDENZA IN CRISTO È IRRILEVANTE. QUELLA CREDENZA DA SOLA CI RENDE CIECHI DELLA VERA VERITÀ, CHE È "CHE NOI DOBBIAMO ESSERE IL CRISTO, E CHE IN ESSENZA GIÀ LO SIAMO!".
LIBERIAMO LA MENTE-CRISTO IMPRIGIONATA ALL’INTERNO DAL "SATANICO" SUPER-EGO.
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CAPITOLO TREDICI – LE "QUATTRO NOBILI VERITÀ "
GLI INSEGNAMENTI ZEN DI GUATAMA SIDDHARTHA, - IL BUDDHA (LE COSIDDETTE QUATTRO NOBILI VERITA’, SONO:
(1) CONOSCERE CHE L’UMANITÀ CULTURAL/ESISTENZIALE SOFFRE, E CAPIRE LA NATURA DI QUELLA SOFFERENZA. LA SOFFERENZA È DEFINITA COME CONFUSIONE, CONFLITTO E ALIENAZIONE MENTALE - IL CHE È NEVROSI, PSICOSI, COLPA, REPRESSIONE, ANSIA, FRUSTRAZIONE, DEPRESSIONE, E LO STRESS BIOLOGICO DA ESSI CREATO.
(2) CONOSCERE LA SUA CAUSA. LA CAUSA DELLA SOFFERENZA È IL NOSTRO DUALISTICO COINVOL-GIMENTO AFFERMATIVO AGLI ILLUSORI VALORI, MORALI ED ETICI, CHE SONO IL BENE ED IL MALE, IL GIUSTO E SBAGLIATO, IL BELLO E IL BRUTTO, IL GRANDE ED IL PICCOLO, INSOMMA TUTTA LA DUALITA’ DEGLI OPPOSTI, ECC.
(3) CONOSCERE LA FINE DELLA SOFEFRENZA. LA FINE DELLA SOFFERENZA E DEL CONFLITTO E’ CIO’ CHE CHIAMIAMO NIRVANA, CHE È LA MENTE RIUNITA AL TAO/EDEN/REALTA’, LA MENTE LIBERA DAL BISOGNO DI AVERE VALORI, MORALI ED ETICI, E LIBERA DA CONFUSIONE, CONFLITTO E MENTALE ALIENAZIONE DA ESSI CREATI.
(4) CONOSCERE IL METODO PER LA CESSAZIONE DELLA SOFFERENZA. SAPERE CHE TUTTA L’UMANITÀ CULTURAL/ESISTENZIALE SOFFRE, CONOSCERE LA CAUSA DI QUELLA SOFFERENZA, ED IMPEGNARSI VIGOROSAMENTE PERCIÒ PER ELIMINARE DALLA MENTE LA CAUSA DI QUELLA SOFFERENZA, CHE E’ IL NOSTRO COINVOLGIMENTO NELLA DUALITÀ DEGLI ILLUSORI VALORI, MORALI ED ETICI, QUESTE SONO LE QUATTRO NOBILI VERITA’.
ANCHE IL buddhiSMO, QUANDO E’ RAPPRESENTATO DAL SUO COINVOLGIMENTO NEI VALORI, MORALI ED ETICI, È LA MENTE ANTI-BUDDHA.
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CAPITOLO QUATTORDICI – L’ "ETA’ DELL’AQUARIO" ED IL "MILLENNIO BIBLICO"
L'ETÀ DELL’ AQUARIO È UN TERMINE USATO PER SIGNIFICARE UN PERIODO DI ASSOLUTA COESI-STENZA PACIFICA CON se stessI, GLI ALTRI E LA NATURA. IL MILLENNIO BIBLICO È DEFINITO COME UNA "ERA DI PACE" DURANTE IL QUALE LA "MENTE-DI-CRISTO" DEVE DIMORARE SULLA TERRA.
LE DEFINIZIONI PER L'ETA’ DELL’AQUARIO E DEL MILLENNIO BIBLICO, SONO IN ESSENZA LE STESSE.
QUANDO SARA’ REALIZZATA LA MENTE NON-DUALISTICA DI BUDDHA/CRISTO/REALTA’, SI SARANNO PURE REALIZZATE L’ETA’ DELL'AQUARIO ED IL MILLENNIO BIBLICO, NON PRIMA.
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CAPITOLO QUINDICI – PERFEZIONE E IMPERFEZIONE
ALLORA, LA "PERFETTA" MENTE NON-DUALISTICA NON È NÉ PERFETTA NÉ IMPERFETTA. LA MENTE E’ "PERFETTA" QUANDO È PERFETTAMENTE INDIFFERENTE, QUANDO NON E’ A FAVORE DI QUALCOSA NÉ CONTRO. QUESTA MENTE NON È ORGOGLIOSA NÉ UMILE, NE’ PURA O IMPURA.
LA MENTE "PERFETTA" NON HA NULLA DA DOVER GUADAGNARE, NULLA DA PERDERE, NE’ NECESSITA
DI AGGIUNGERE ALCUNCHE’, NE’ NULLA DA ELIMINARE.
IN REALTÀ, TUTTE LE COSE SONO GIA’ PERFETTE, NE’ PIU’ NE MENO.
LA MENTE-BUDDHA E LA MENTE-CRISTO SONO MENTI "PERFETTE" CONCENTRATE SULLA REALTÀ, NULLA DI PIÙ, NULLA DI MENO.
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CAPITOLO SEDICI - … QUINDI
SE I FATTI PRECEDENTI SONO STATI PIENAMENTE COMPRESI, ALLORA SIAMO ILLUMINATI. SE NOI CI SIAMO IMPEGNATI IN MODO AFFERMATIVO ED AGGRESSIVO A QUESTA PERFETTA CONOSCENZA, NOI ABBIAMO SPERIMENTATO IL SATORI. IL SATORI È IL TEMPO PASSATO DAL MOMENTO DEL NOSTRO VERO IMPEGNO NELL'ELIMINAZIONEDALLA MENTE DI TUTTI I VALORI, MORALI ED ETICI.
DI CONSEGUENZA, NOI SIAMO SUL SENTIERO CHE PORTA AD UNA MENTE TUTT’UNA CON IL TAO, IL CHE SIGNIFICA LA MENTE DI BUDDHA.
DI CONSEGUENZA, NOI SIAMO SUL SENTIERO CHE PORTA AD UNA MENTE TUTT’ UNA CON L’EDEN, IL CHE È LA MENTE DI CRISTO.
DI CONSEGUENZA, NOI SIAMO SUL SENTIERO CHE PORTA A UNA MENTE TUTT’ UNA CON LA REALTÀ, LIBERA DA ILLUSIONI SCHIZOFRENICHE E DA CONFUSIONE, CONFLITTO E ALIENAZIONE MENTALE DA ESSI CREATI. TUTTE E TRE LE MENTI DESCRITTE, SONO UN’ UNICA E STESSA MENTE.
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CAPITOLO DICIASSETTE - CONCLUSIONE
LA VIA PER LA SALVEZZA MENTALE INDIVIDUALE E SOCIALE NON È DIFFICILE. SOLTANTO LA NOSTRA MANCANZA DI DESIDERIO PER LA VERITÀ, RIGUARDO ALLA CAUSA DELLA SOFFERENZA UMANA E DEL CONFLITTO, E DI COME ELIMINARE QUELLA CAUSA DALLA MENTE, CI TIENE LONTANI DA ESSA.
NON VI E’ CHE UN UNICO SENTIERO. TUTTI GLI ALTRI CONDUCONO AD ULTERIORE CONFUSIONE, AL CONFLITTO E ALL'ALIENAZIONE MENTALE.
NOI DOBBIAMO ELIMINARE DALLA MENTE TUTTI I CONCETTI CULTURALMENTE/ESISTENZIALMENTE INDOTTRINATI, I CONCETTI ILLUSORI DI BUONO E CATTIVO, DI CORRETTO E SCORRETTO, DI BELLO E BRUTTO, DI SUPERIORE ED INFERIORE, ECC.
NOI DOBBIAMO ELIMINARE DA LA MENTE OGNI VALORE, TUTTI I GIUDIZI MORALI ED ETICI. ALLORA IL NOSTRO INTERO ESSERE SARA’ TUTT’ UNO CON LA REALTÀ. NON CI SARA’ PIU’ IL BISOGNO DI GIUDICARE IN MODO DIFFERENTE TRA QUESTO E QUELLO.
I VALORI, MORALI ED ETICI, NON ESISTONO NEL TAO/EDEN/REALTA’, QUINDI RIFIUTATE DI DARGLI VALORE E DI APPLICARLI. SEGUITE QUESTO SENTIERO E CAMMINERETE IN PACE ASSOLUTA, I SEMI DELLA CONFUSIONE, DEL CONFLITTO E DELL'ALIENAZIONE MENTALE SARANNO STATI ELIMINATI.
QUESTO È IL METODO E L'INSEGNAMENTO ZEN, CHE È IL METODO E L’INSEGNAMENTO DEL BUDDHA, DI CRISTO, E COL TEMPO, L'INSEGNAMENTO DEGLI PSICOLOGI ISTRUTTIVI PER LA PREVENZIONE DI FUTURA SCHIZOFRENIA ED ALIENAZIONE MENTALE.
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AFFINCHE’ TUTTI POSSANO AVERE L'OPPORTUNITÀ DI LEGGERE QUEST’OPERA, PER FAVORE, SENTI-TEVI LIBERI DI COPIARE E TRASMETTERE QUESTE INFORMAZIONI. LA VOSTRA COLLABORAZIONE SARA’ APPREZZATA. GRAZIE –
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COMMENTO DEL TRASCRITTORE IN LINGUA INGLESE -
( P.S. - Io non sono un'autorità nello Zen. In effetti, io non sono un'autorità in nessuna cosa. Ma piuttosto io ho una certa familiarità col Taoismo e con lo spirito dello Zen, ed ho trovato questo documento sullo ZEN.TXT piuttosto impreciso e/o fuorviante. Quelli che seguono sono estratti di correttivi. Le frasi originali erano maiuscole, mentre le mie repliche sono in minuscolo.
… Lo Zen può essere il modo per viaggiare, ma il nirvana non è la destinazione. Il Nirvana è un effetto collaterale prodotto dallo Zen, ed esiste solamente se lo Zen è praticato. Se il Nirvana è un tutt’uno con il Tao, deve essere anche una condizione anonima... oltre ogni definizione.
Perciò, credere di aver realizzato il Nirvana è uguale ad illudersi. In modo ultimo, il Nirvana non può essere affatto sperimentato consapevolmente.
… I valori invero sono una parte della realtà. Essi esistono nella realtà della nostra mente. Le persone muoiono ogni giorno a causa loro. Se i valori non fossero reali, noi tutti potremmo sperimentare il nirvana e il satori senza sforzo. (E’ invece "schizofrenico" credere che le cose in realtà non esistano, come pure credere che le cose immaginarie siano vere). Il vero pericolo dei valori sta solo nel credere che essi esistano dovunque aldifuori dalla propria mente. Si debbono avere i propri valori davanti a se stessi, cosicché si sia liberi di cambiarli.
… Se uno non ha valori, non c'è nessuna ragione per rimuovere la sofferenza e i conflitti dalla propria vita. Perfino il satori e il nirvana non avrebbero valore, e quindi non ci sarebbe nessuna ragione di intraprenderli. La pace viene dal vivere la propria vita in armonia con i propri valori, morali ed etici... studiandoli in un modo illuminato ed eliminando quelli che non sostengono la prova della ragione. Gettare via i propri valori è come gettare via il bambino con l’acqua sporca.
… Se uno intraprende lo Zen, è perché lo desidera. Non c'è nessun’altra ragione per voler intraprendere lo Zen. Se uno vive la propria vita nell'illusione di non avere valori e desideri, è perché questa illusione dev’essere importante. Non c'è nessuna esistenza totalmente priva di desideri. Per realizzare la pace si deve vivere in armonia con i propri desideri come pure con i propri valori morali ed etici. Fingere di averli eliminati dalla propria vita, questo è schizofrenico.
… Quindi, ci viene detto che discriminare fra bene e male non è una cosa da fare. La discrimina-zione tra "buono" e "cattivo" infatti non è inerentemente sbagliato... è il credere che buono e cattivo possa essere definito da standard puramente oggettivi (cioè da qualcosa che sia oltre la nostra propria mente) che porta ad un allontanamento dal Nirvana.
… Questo Testo arrivato a noi da un autore anonimo, ci è stato riferito da Jim e Tammy Bakker. Ma l’Ayatollah Khomeini, Ronald Reagan, il Mahatma Gandhi e centinaia di altri profeti e saggi, avevano già dichiarato le stesse cose. Allora, c’è solo un UNICO sentiero?
Post Scriptum del Traduttore Italiano:
… Noi abbiamo solo tradotto questo articolo ed il relativo commento, non siamo perciò responsabili delle dichiarazioni, molto pregnanti, viste dall’ottica di un adepto Zen veramente avanzato, ma abbastanza contrastanti e contraddittorie, se viste da praticanti Zen non arrivati al capolinea. Nel commento successivo all’articolo, pur se le sue argomentazioni sono ineccepibili, vediamo che colui che lo ha trascritto si è sentito in dovere di mettere le mani avanti riguardo alle dirompenti e scioccanti dichiarazioni che, a parer mio, dimostrano ancora una volta quanta differenza vi sia tra chi interpreta fedelmente e senza remore le ingiunzioni dure e secche di un ‘certo’ Zen, e chi invece lo vorrebbe più morbido, più vicino al comune modo di intendere la vita ed il mondo attuali, come sembrano essere i moderni praticanti Zen di questa parte del pianeta e di quest’epoca ipertecnologica. (aliberth) -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
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