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Da: Gino Taddei A: centronirvana@libero.it - Oggetto: Complimenti. ..
Buongiorno Aliberth, ho visitato il sito del Centro Nirvana e non posso fare a meno di valutarlo molto positivamente, sono contento che tutto questo sia stato possibile. Grazie a Te per l'impegno e a Fabrizio per la parte tecnica. Ne riparleremo. Vorrei ora chiederti come valuti le opere di misericordia corporale dettate dall'etica cristiana: Visitare gli ammalati Dar da bere agli assetati Sfamare gli affamati Vestire gli ignudi Seppellire i morti Consolare gli afflitti Che possibile nesso hanno con la pratica di generosità del Bodhisattva? E' vero che bisogna seppellire i morti. Ma è anche vero che il Cristo ad un possibile discepolo che gli diceva di non poterlo seguire perché doveva seppellire la madre defunta rispose: ‘Lasciate che i morti seppelliscano i morti!’. Grazie per una eventuale risposta. Gino
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Da: Centro Nirvana A: Gino Taddei
Caro Gino, intanto ti rispondo così... poi magari ne parleremo anche a voce.
Utilizzerò questa tua mail per un articolo su Nirvana News e sul sito (forse...)
…Vedo che non riesci proprio a scindere la tua parte cristiana dalla mente-vacuità... e forse, proprio questo, può essere il tuo ostacolo più grande per una illuminazione completa e perfetta...
Tutto ciò che l'etica cristiana ci ha tramandato è senz'altro un buon 'Dharma', ma è solo la parte elementare, o antecedente, al vero DHARMA della comprensione nei riguardi della natura della MENTE e dei suoi fenomeni...
I quali fenomeni, alle varie menti oscurate dal sonno e dai loro sogni, appaiono come 'ammalati', 'assetati', 'affamati', 'ignudi', 'afflitti' e 'morti'...
Perciò, finché si è nel sogno, è più che giusto fare quelle cose che tu enumeri...
Ma, se vuoi uscire dal sogno, prima o poi dovrai capire che quei... fenomeni... sono solo SOGNI!
Quindi, il resto devi capirlo da solo, alla luce degli insegnamenti del Chan.
In realtà, Cristo per aiutare i fenomeni della sua mente, cioè gli esseri che chiedevano il suo aiuto, ha fatto alcuni... miracoli, perché EGLI comprendeva che coloro che aiutava erano della stessa natura dei suoi miracoli, cioè prodotti dalla sua Mente!
Hai capito? Finché non capirai veramente questo, tu non potrai fare miracoli... però, una volta che hai capito, NON serve PIU' fare miracoli!
Perciò, il Bodhisattva che sa che egli è ancora nel samsara, ovvero nel mondo dei sogni, per poterne uscire opera la WU-WEI (Azione-senza-azione), cioè fa il bene che gli altri vogliono che sia fatto loro. Ma quando vede che c’è una mente pronta, per far uscire anch’essa dal samsara gli rivela il ‘Dharma’. Se invece quella persona non è pronta, e non gli interessa il ‘Dharma’, allora il Bodhisattva la lascia andare al suo destino (o karma). Perché c’è una bella differenza tra persone che soffrono, ma sono ispirate e desiderose di uscire dal reame della sofferenza, e coloro che nemmeno sanno di essere nel reame della sofferenza e pretendono di avere l’aiuto e l’appoggio di chiunque incontrino, solo per il loro sfrenato egoismo.
Il Buddha, quando incontrava individui di questo tipo, sapendo di non poterli aiutare perché essi erano refrattari al ‘Dharma’, lanciava loro dei moniti terribili che, peraltro, da queste persone non venivano neanche presi in considerazione.
Cristo diceva che “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!” e, di conseguen-za, quando si imbatteva in loro (vedi Scribi e Farisei) non lesinava di frustarli!
E tu, caro Gino, hai buone orecchie per intendere? A presto! Aliberth
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