TESTIMONIANZE:

 

L'incapacità di perdonare

(Il destino ti aspetta sulla strada che stai percorrendo…

per non volerlo incontrare).


L'incapacità di perdonare.

L'incapacità di perdonare.

L'incapacità di perdonare.

Tre parole e crolla un palazzo.

L'incapacità di perdonare,

guarda cosa stavo dimenticando di gettare via,

come pulire tutta la casa e scordarsi di lavare il pavimento.

Ho lasciato che l'incapacità di perdonare fosse libera di agire,

fuori dal mio controllo.

Che sciocca.

 

Perdona e dimentica.

Come la più grande delle opportuniste

ho preso da Gesù solo ciò che mi faceva comodo prendere.

Io voglio eccome essere in grado di perdonare.

Mi sento ancora più cretina se penso che in fondo,

ho davvero perdonato.

Ciò significa che io ho scelto di non perdonare,

non ne sono realmente incapace.

Per questo ora sono obbligata a farlo.

 

Credevo si potesse perdonare solo chi ha voglia di essere perdonato,

solo chi lo merita.

Ora vedo che io posso e voglio perdonare,

chi se lo merita poi saprà perdonarsi anche da solo

e sarà quella la sua ricompensa.

Chiedo scusa per la mia arroganza,

chiedo scusa per la mia cecità.

Chiedo scusa a me stessa per aver abusato delle mie debolezze

e per essermi concessa così tanta stoltezza.

Non volevo fare del male,

ero solo cieca.

 

Io lo so davvero come si fa a perdonare,

e me lo dimostrerò iniziando a perdonare me stessa.

Non importa, Dà, vai avanti!.
 

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COMMENTO di ALIBERTH: Grazie, Daria, per aver capito… Grazie, per averlo fatto, cioè di aver saputo perdonare. La migliore lezione che un maestro possa fare è di insegnare a perdonare. E se ci riesce, facendolo egli stesso, il cerchio dell’amore si chiude. Grazie.

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Questa bella poesia, molto efficace nella sua semplicità, presa dal Blog di Daria col suo permesso è la sintesi della sua comprensione di una strategica lezione di buddhismo Chan.