Il crudele film della vita...
(Abbiamo sentito il dovere di pubblicare sul nostro sito questo breve articolo, tratto da una pagina Web, del recente incidente alla Metropolitana di Roma. Non c’è bisogno di fare alcun commento, vista l’assonanza del tono con le verità sempre sostenute dal Chan, e da noi…)
Spesso sono solo le disgrazie a restituirci il senso precario e brutalmente terreno delle cose, a dispetto della tendenza della nostra epoca a smaterializzare le nostre vite. L’incidente alla metropolitana di Roma stride, come gessetto sulla lavagna, con l’atmosfera incantata del festival del cinema che in questi giorni stava ammaliando la città. Le immagini dei vagoni accartocciati e dei volti insanguinati dei passeggeri sono il violento contraltare delle istantanee eteree e patinate dei divi hollywoodiani ospiti della kermesse. Come se la stupida e dolorosa casualità degli eventi avesse voluto ricordarci che le nostre vite, apparentemente così leggere e scorrevoli quando attorno a noi svolazzano e luccicano lustrini e paillettes, siano invece nelle mani di una stupidissima centralina che non ha funzionato.
In un sol colpo lo scontro alla stazione di piazza Vittorio ha rimesso coi piedi per terra una città, mettendole sotto gli occhi la sferragliante pericolosità della vita di tutti i giorni, di ottuse macchine che non funzionano, di uomini che sbagliano. Da un lato, la festa di un’arte che celebra il sogno e la fantasia, incarnata da divi come Leonardo Di Caprio che sembrano semidei immortali, dall’altro, la materialità crudele delle nostre vite, l’affanno dei soccorsi, le facce della gente normale azzoppata e contusa, il dolore per la morte di una giovane donna.
Cinema e tv ci inducono a pensare che noi tutti si viva in una happy hour permanente in cui tutto scorre piacevolmente come champagne sul palato. Ogni tanto accade qualcosa che ci ricorda che non è così.
[Senza commento- Tratto da ‘Affari Italiani’ di LIBERO Internet- 17/10/06]--LLL
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