Centro Ch'an Nirvana
 


 

Il Karma della Reincarnazione negli Animali
(http://www.buddhachannel.tv/portail/spip.php?article20171)
Trad. di Aliberth Meng
 

  

I buddhisti, ma anche gli Induisti ed altri lo dicono: quando un essere umano si comporta come un animale, egli si reincarnerà come animale. Ma anche, quando un animale si comporta come un essere umano, questo può reincarnarsi come un essere umano.
Un fatto davvero straordinario ci illustra questo mistero della reincarnazione, ma anche le storie Zen dell'asino e quella della volpe.
Ecco il fatto straordinario: Sabato 16 ottobre 2010, Università di Al-Quds di Gaza, al mattino: una giovane palestinese che si era recata in una classe per frequentare il corso, ha trovato uno scimpanzé tranquillamente seduto su una delle sedie dell’aula magna. La studentessa quindi cominciò ad urlare, avvisando il personale della facoltà della presenza dell'animale. "È entrato nel recinto del campus, ed è salito su nella sala delle conferenze, provocando lo stupore degli studenti", ha così spiegato uno di essi. Dopo qualche tentativo di ricerca, uno zoo in prossimità della città ha confermato che quello era uno dei suoi scimpanzé e che era fuggito di recente. Alla fine, l'animale fu ricondotto nella sua gabbia, senza alcuna difficoltà.
Moltissimo tempo prima, un praticante di Zen sentì che la sua vita lo stava lasciando. Egli voleva riottenere con certezza un’esistenza umana e, vedendo una giovane ragazza che stava lavando i suoi vestiti nel fiume, si precipitò verso di lei, e la spinse con forza per poter avere da lei un certo favore. Ma la ragazza era forte, e senza nemmeno riflettere essa colpì il monaco che così passò dalla vita alla morte. Poi, ancora sotto shock, la ragazza andò a confidarsi dall’abate del monastero, che le disse:
"Quel monaco ha voluto piantare un seme di vita nel tuo grembo. Il suo desiderio di rinascere era continuo, egli non aspettava che di vedere il tuo basso ventre, mentre stavi lavando la tua biancheria, ed ora poiché tu sei incinta di lui, egli sarà un asino nella sua prossima vita ".
La terza storia è quella di una volpe che ogni giorno prendeva una forma umana per potersi accucciare in un angolo della sala in cui il Maestro Hyakujo Ekai (720-814) era solito predicare il Dharma. Essa sembrava ascoltare con attenzione il suo sermone. Una sera, quando la volpe non aveva ancora lasciato la stanza, il Maestro le si avvicinò e le disse: "Chi sei?"
La volpe rispose: "Io ero un essere umano proprio allorquando il Buddha predicava a Mahakashapa. Ero un maestro Zen e il mio eremo era qui su questa montagna. In quel tempo, uno dei miei allievi mi aveva chiesto:.." L'uomo risvegliato è soggetto alla legge del karma?", ed io gli risposi: "L'uomo risvegliato non è soggetto alla legge del karma". Per questa risposta, testimonianza di un attaccamento all’Assoluto, io sono poi rinato come una volpe dovendolo essere per cinquecento rinascite, e così ora sono ancora una volpe. Vorresti salvarmi da questa situazione? Aiutami ad uscire da questo corpo che è obbligato ad essere una volpe. Ora, permettimi di chiederti: “Secondo te, l'uomo risvegliato è soggetto alla legge del karma?”
Hyakujo rispose: "L'uomo risvegliato non è altro che proprio la legge del karma".

A queste parole di Hyakujo, il vecchio maestro zen ottenne di colpo l'illuminazione.
"Eccomi libero finalmente, ti ringrazio e ti rendo profondamente omaggio: io non sono più la volpe, ma però devo lasciare questo corpo nella grotta in cui vivo, che sta alla base di questa montagna. Vai lì, così troverai il mio cadavere di volpe. Vorresti tu celebrare il mio funerale come se fossi un monaco?", e poi scomparve.
La storia racconta che Hyakuyo trovò proprio la volpe morta che giaceva nella grotta.
Ma vi è ancora un'altra storia: quella del cavallo, che è raccontata da Alexandra David-Neel:
Un eroico cavallo divenne possesso di un uomo molto crudele che non gli risparmiava nessun tipo di sofferenza: una cattiva lettiera, carichi sempre troppo pesanti, cattiva alimentazione e una frusta con la quale continuava ad insanguinargli la spina dorsale.

Sanguinante ed affamato, il cavallo sopportava le sue ferite senza lamentarsi, convinto che fosse il suo karma negativo ad averlo ridotto in questa condizione di dolore. Ma un giorno, mentre era lì che rifletteva, vide in un campo un uomo che stava picchiando a morte il suo asino estenuato.
"Ecco lì un povero asinello che soffre davvero più duramente di me, possa il Buddha avere misericordia di lui e liberarlo da questa sofferenza!".  Ed istantaneamente, egli vide l'asino stramazzare e passare dalla vita alla morte. Il fatto che la sua preghiera fosse stata esaudita riempì di gioia il cuore del cavallo, e subito dopo anche lui fu all’istante liberato, cadendo morto per terra!.

(www.zen-deshimaru.com/FR/real-effect/arts/Reikei/Hyakujo.html)