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Arahat Khema - Arahat Theri,
(Il Femminile Perfetto)
https://www.facebook.com/notes/buddhism-for-beginners/atno-female-arahats-2-khema-arahat-theri-the-perfect-female/664485576941567
(Trad. di Aliberth M.)
 

 

Khema Arahat Theri era una delle figlie del Re Maddaraja dello Stato di Sagala. Quando lei nacque, la regione divenne pacifica, senza più alcun pericolo. Così le fu dato il nome "Khema", che significa una condizione senza difficoltà e pericoli. Lei era la regina prima moglie del Re Bimbisara, che l'amava grazie alla sua estrema bellezza e alla grazia del corpo. Le sue incantevoli e graziose forme fisiche attraevano all'istante chiunque la vedesse. Perciò, lei era così orgogliosa della sua bellezza.

Lei aveva sentito che il Beato Buddha era solito predicare riguardo alla bruttezza del corpo, come pure alla sozzura di tutte le cose del mondo. Era risaputo che il Buddha sottolineava sempre la ripugnanza verso il corpo fisico, anche se esso può essere bello in apparenza. Per questo motivo, lei non voleva vedere il Buddha e non voleva sentire il Dhamma del Buddha. E nemmeno una volta lei si era mai avvicinata al Buddha, per rendergli omaggio e per fare atto di venerazione a lui.

Mentre il Re Bimbisara, che aveva superato la Pratica di Sotapatta, era un discepolo stretto e un donatore devoto del Buddha, la sua bella regina non adorava per niente il Sublime.

Così il re dovette ideare un piano intelligente, nonché un efficiente e valido motivo, per poterla mandare al Monastero Veḷuvana, all’interno del Parco dove il Buddha Illuminato  dimorava predicando il nobile, retto Dhamma.

Secondo un piano segreto del re, cantautori e musicisti si misero a scrivere e a cantare le strofe inneggianti alla bella natura del Veluvana Garden. Essi sottolineavano che era proprio come il Palazzo Nandavana o il Giardino Nandavana del Dio Sakka, nel Reame Celeste Tavitimsa, che significava il posto più bello che c’era sulla terra, con i più bei fiori profumati, laghetti con fiori di loto, e rari e notevoli gigli. Lo stile del monastero era il migliore in tutto il mondo, da non dimenticare mai, anche se visto una sola volta. Così le canzoni e la musica alla fine raggiunsero le orecchie della prima regina.

Un giorno lei ebbe così tanto desiderio di vedere le belle scene del Veluvana Garden, a seguito del sentirle ripetutamente descrivere nelle canzoni composte per la bellezza di questo giardino. Dopo aver ottenuto il permesso dal re, lei, con molti fedeli seguaci e servitori, si recò all'interno del giardino del Monastero di Veluvana. Ivi c’erano fiori ed api, rari e bellissimi pavoni, cuculi, stagni chiari pieni di fiori di loto e gigli a piacimento per la maggior parte del tempo. Quando la visita fu completata con la sua più grande soddisfazione, Khema cercò di far ritorno al suo palazzo, pur ricordando la insuperabile bellezza di Veluvana Garden. Ma, tutt’ad un tratto, ministri e cortigiani le dissero che il comando reale era che lei doveva entrare nel monastero per adorare il Buddha.

Dopo aver visto un giovane monaco che, in solitudine, stava controllando la sua mente sempre in un luogo solitario del giardino, lei pensò che la "Meditazione" doveva essere destinata alle persone anziane, e non ad un giovane così nel fiore della vita: credeva che una persona in giovane età avrebbe dovuto godere al massimo dei cinque piaceri sensuali. Secondo la dottrina del Brahmanesimo, vecchiaia significa rinuncia, una vita solitaria in meditazione. Lei voleva chiarire i suoi dubbi. Perciò poi entrò nella camera profumata del Beato. Il Buddha, sapendo che Khema sarebbe venuta a trovarlo, non aveva effettuato la sua raccolta di elemosine (pinndapata) in tutta la città. Così, stava aspettando Khema per insegnarle le dure verità della vita, cioè i quattro più importanti punti per la salvezza qui e ora (Anicca-Dukkha-Anatta-Asuba – Impermanenza, Dolore, Non-sé e Ripugnanza). Entrata nella sala, Khema vide che lì c’era la più bella ragazza del mondo. La sua bellezza non poteva essere eguagliata da altri, ivi compresa la stessa Khema, che pure eccelleva in bellezza. Lei allora porse adeguato e rispettoso omaggio al Compassionevole, pur guardando intensamente la unica regina di bellezza nell'universo. Questa bella ragazza era un simbolo per Khema, ideato dal Beato per lo scopo Nirvanico (Ariya).

Mentre lei continuava a guardare questa bellezza, che era la più grande esistente sulla terra, la ragazza ad un tratto diventò una vecchia e brutta donna in età matura, con i capelli grigi, il viso contorto, con brutte gambe, con pelle e carne secche, ossa sottili --- il simbolo previsto dal Buddha per Khema. Mentre lei osservava il volto vecchio ed emaciato della vecchia donna, questa morì e divenne uno stupido e sporco cadavere, vicino al Buddha. Il corpo morto, che una volta era quello favoloso della donna più bella nel mondo, era diventato ora un ripugnante cadavere, che non piaceva più a nessuno e nessuno voleva vedere o sposare. Disgustose immagini salutavano ora gli occhi di Khema. Cattivi odori si distribuivano nel suo naso. Sentendo un nobile senso di disgusto e distacco, lei ebbe una forma di suprema saggezza nel conoscere le sottili verità interiori, chiamate ‘Le Quattro Verità Ariya’. Quindi, il Buddha cominciò a darle gli insegnamenti, non appena la sua mente apparve più ammorbidita, così:

 

1) Khema! Tutti i corpi fisici sono brutti e disgustosi, dotati di dolore, decorati con tutti i tipi di bruttezza e stupidità. Sempre cose immonde escono dai pori di tutti i corpi fisici, facendo credere alle persone sciocche di essere "belle", "piacevoli", "attraenti", e "desiderabili".

 

2) Khema! Cerca sempre di concentrare la tua mente su un unico oggetto per ottenere il potere della mente in meditazione, per la purificazione della mente, per poter vedere le verità interiori del corpo e della mente, in modo  sottile, chiaro, e nobile.

 

3) Khema! Questa donna più bella del mondo, seduta vicino a Me, dovrà soffrire per la vecchiaia, il decadimento, la decrepitezza, la malattia e la morte. Questa ragazza dovrà morire, andando incontro a vecchiaia e decadenza, ed ora muore senza leggiadria. Una volta era come te, una bella ragazza nel fiore della vita, piena di belle forme, con mani, gambe, bocca, occhi e viso in buona proporzione. Prima che essa muoia, tutti dicono che lei è bella. Pensano di lei come ad una persona adorabile da possedere. Ma dentro e fuori il suo corpo, agli organi di senso, solo cose immonde stanno trasudando tutto il tempo - muco, sudore, saliva, urina, escrementi, cattivi odori, lacrime e rifiuti - tutti provenienti dalle porte dei sensi, ogni giorno, ogni minuto. Quindi, fai il possibile per mantenere la concentrazione, per disfarti di presunzione, orgoglio e lussuria dentro il tuo cuore e nella mente. Certo, è molto difficile rinunciare all’amore ed alla lussuria, all'attaccamento, al desiderio di possedere le persone belle o le cose che si incontrano ogni giorno nella vita.

 

4) In questo mondo, persone, individui, entità, sé, ego, forme fisiche e corpi, appaiono a causa del fatto che similii parti della totalità si riuniscono, grazie al combinarsi delle cose tra di loro. Quando la conoscenza analitica e la mente di saggezza (vipassana) è coltivata diligentemente con l'uso costante di una potenziata consapevolezza, orgoglio e presunzione sono eliminati per sempre. Inoltre l'orgoglio, la lussuria e l'attaccamento sono tenuti sotto controllo e poi, alla fine, sradicati grazie all’acuta analisi e al costante osservare la disciplina vipassana. Solo allora gli undici "fuochi" potranno essere estinti completamente qui e ora in questa vita, il che porterà la pace nibbanica all'interno.

 

5) La gente comune (i mondani), senza l'aiuto della costante consapevolezza, vivono come gli animali o ragni nelle loro ragnatele. Essi emettono fili-di-ragno o linee sottili per fare le loro dimore, per dimorare nella loro stessa sfera costruita. Così da potersi muovere solo all’interno dei loro limiti in gravi condizioni come l'amore e la lussuria che regolano il loro cuore e la mente. Alla maggior parte delle persone nel mondo piace di avere e godere i cinque piaceri sensuali – una visione piacevole, un suono gradevole, un odore attraente, cibo di alta classe, un morbido contatto, - creando ancor e sempre più lussuria, avidità, attaccamenti nella stessa vita a causa della loro stupidità (avijja: = ignoranza, infatuazione, illusione). Quando una persona rigetta e rinuncia ai cinque piaceri sensuali, tutte le delusioni e le illusioni scompariranno totalmente, come pure i falsi concetti di permanenza, felicità effimera, l’idea di sé e la bellezza si estingueranno grazie al Potere della Conoscenza Analitica della Meditazione Vipassana ed al Potere di Saggezza Magga-Phala. L’Insight e la Visione Profonda riveleranno la Verità Interiore e le vere Realtà/Verità della vita, che portano alla realizzazione di Nibbana o Stati Ariya.


 

Dopo aver ascoltato questo sermone, la mente di Khema divenne morbida, acuta e pura. Ora, nel suo cuore e mente era arrivata la Beatitudine del Dhamma. A questo punto, il Buddha le insegnò il Mahanidana Sutta, dopo di che anche lei diventò una Sotapanna Ariya, che è il primo stadio di liberazione dallo Stato Doloroso o quattro tipi di Reami Miserabili. Quindi lei apertamente e pienamente confessò i suoi errori con la rimozione dell’orgoglio di bellezza, di presunzione e di eresia. Dopo che lei ebbe fatto le sue scuse, il Buddha le dimostrò la sua pazienza e il suo perdono. Poi, lei in omaggio al Buddha disse questo:

 

1) O Onnisciente Buddha! Porgo il mio omaggio a Te. Anch’io elogerò le varie virtù del Buddha Illuminato: Tu che sei stato completamente liberato da tutti gli attaccamenti e illusioni. Tu sei eterno nella moralità, concentrazione e saggezza poiché hai raggiunto il Nibbana Immortale. Gentilmente, condividi la tua Immortale Beatitudine del Nibbana con me.

 

2) Le persone mondane (puthujjanas) spesso indulgono in varie forme di sensualità e piaceri dei sensi (kama), a causa dell’errata comprensione, poiché vagano nel samsara (oceano di trasmigrazione) da ripetute rinascite. Così, io stessa mi sono inorgoglita a motivo della mia suprema bellezza, della bella forma fisica e di caratteristiche uniche. Ma la mia presunzione è stata eliminata allorché ho potuto vedere una bella e giovane ragazza morire ai vostri piedi dopo aver subito il processo di vecchiaia e malattia (col suo deperimento) e colpita anche da una malattia mortale. Tu sei l’insegnante più alto di tutti gli universi, poiché Tu sei in grado di rendere civilizzate le persone orgogliose e maleducate, solo per mezzo del Retto Insegnamento del Dhamma (La Nobiltà). Tu hai mostrato il giusto metodo di liberazione a tutti, ed è per questo così che io ora dimoro nella Beatitudine del Nibbana.

 

3) Gli Esseri soffrono in ogni tempo a causa delle innumerevoli nascite samsariche, in quanto non riescono a incontrare un Onnisciente Completamente Illuminato come Te, che possiede piena moralità, concentrazione e saggezza. Essi sprofondano nell’oceano del samsara, perché non conoscono il Retto Dhamma.

 

4) Quanto a me, prendo rifugio nei Tre Gioielli - capeggiati da Te, che vinci totalmente i nemici chiamati kilesa (passioni, difetti, contaminazioni, impurità della mente).

 

5) Il Buddha salva sempre tutti gli esseri senzienti per il loro bene e benessere, e per il raggiungimento di menti (citta) magga e phala, che conoscono il Nibbana pienamente, chiaramente, realisticamente, nobilmente. Io ho commesso l’errore di pensare che Tu avessi voluto sminuire il dono della bellezza. Avendo avuto seri dubbi: io non ho voluto adorarTi. Ora io confesso i miei errori. Ti prego di perdonare i miei difetti e debolezze.


 

Quindi, in base a questa confessione, il Buddha perdonò Khema per essere stata così orgogliosa della sua bellezza. Egli era sempre pieno di perdono, pazienza, benevolenza per tutti gli esseri viventi nei tre mondi. E così, dopo aver prestato omaggio al Buddha Completamente Illuminato, Khema tornò al suo palazzo. Poi, lei chiese a Re Bimbisara il permesso di prendere i voti da Bhikkhuni (monaca) nell’Ordine Samgha. Quando il re accettò la sua sacrale richiesta, lei decise di andare nel Monastero di Jetavana, per la corretta ordinazione di bhikkhuni da parte di competenti appartenenti all’Ordine. Così il Re ordinò di utilizzare il palanchino d'oro e di effettuare una grande cerimonia rituale per la rara occasione. Così, nella sala dell’ordinazione, dopo il completo e corretto rito di ordinazione, lei diventò una vera bhikkhuni.

Dopo essere diventata bhikkhuni, un giorno per caso, mentre faceva ardere dei lumini per la pratica di adorazione, lei li vide spegnersi risplendendo di una santa luce, come un fatto supremo di decadenza e di morte tutto intorno a lei. Con un senso di urgenza (samvega citta), lei meditò pienamente e seriamente sulla realtà ultima del sorgere e svanire, sulla base del tema comune di decomposizione delle lampade ad olio davanti a lei. In un modo realistico e sacrale, la sua mente poi raggiunse lo “Stadio di Arahat”, combinato con le quattro visioni profonde analitiche (Patisambhida) dotate di sei poteri paranormali (Abinna) in questa vita presente. Tra tutte le Arahat bhikkhuni che furono proclamate dalla Compassione del Buddha, Khema Theri fu unica e incomparabile nella sfera della realizzazione della saggezza.

Khema Bhikkhuni era ben versata nell'apprendimento delle sacre scritture e delle sante pratiche, diligentemente e per lungo tempo in modo pio, dato che fu un raro esempio di esperta nell’Abhidhamma. Per la sua purezza mentale - sviluppata quotidianamente grazie alla sua abile capacità di attenzione, - Khema conquistò la liberazione definitiva e permanente con l’"unico" titolo di etadagga tramandato dal Sublime Buddha.


 

 

 

 

 

Versione Originale

 

Title- Female Arahat Khema Arahat Theri, the Perfect Female

 

Khema Arahat Theri was a daughter of King Maddaraja of Sagala Country. When she was born the nation became peaceful, without any danger. So she was given a name”Khema”, which means a state without trouble and danger. She was a chief queen of King Bimbisara who loved her because of extreme beauty and bodily grace. Her lovely, graceful physical features attracted one who saw her instantly. So she got pride in her beauty.

 

She learned that the Exalted Buddha used to preach ugliness of body, foulness of all things in the world. It was common knowledge that the Buddha always pointed out the loathsomeness of physical body, however it may be beautiful in appearance. Therefore she did not want to see the Buddha and did not hear the Dhamma of the Buddha. Not even once did she approach the Buddha to pay homage and veneration to Him.

 

Although King Bimbisara won Sotapatta Stage and a close disciple or a devoted donor of the Buddha, his lovely queen did not worship the Exalted One at all.

 

So the King had to make a clever plan or a good, efficient device to send her to the Veluvana Monastery in the Veluvana Garden where the Enlightened Buddha mostly dwelled, preaching the noble, correct Dhamma.

 

According to a secret plan of the King, song-writers and musicians wrote and sang stanzas praising the lovely nature of Veluvana Garden. They emphasized that it was just like Nandavana Palace or Nandavana Garden of Sakka God in the Tavitimsa Celestial Realm which meant the most beautiful spot on earth with unique, sweet-smelling flowers, rare ponds with remarkable lotuses and lilies. The style of the monastery was the best in the whole world, not to be forgotten if even seen once. Thus the songs and music reached the ears of the chief queen. One day she extremely wanted to look at the lovely scenes of the Veluvana Garden as a result of hearing repeatedly about the songs composed about the beauty of this garden. After getting permission from the king, she, with many followers and attendants, went inside the garden at Veluvana Monastery. They witnessed lovely bees, rare, beautiful peacocks, cuckoos, clear ponds full of lotuses and lilies to their hearts’ content most of the time. When survey was completed with great satisfaction Khema tried to return to her own palace, acknowledging the unsurpassed beauty of Veluvana Garden. Then and there ministers and courtiers told her the royal command that she must enter the monastery to worship the Buddha. After seeing a young monk in solitude, minding his mind constantly at a lonely spot in the garden she thought “Meditation” was meant for old persons, not for a youth in his prime of life: she believed one in youthful age should enjoy five sensual pleasures to the full. Old age means renunciation, solitary life in meditation according to doctrine of Brahmanism. She wanted to clear her doubts. Then she entered the perfumed chamber of the Blessed One. The Buddha, knowing Khema would come to see Him, did not perform pinndapata alms-round collection in the city. So He was waiting for Khema to teach her the hard truths of life___Anicca-Dukkha-Anatta-Asuba, the four important facts for salvation here and now. In the hall Khema saw the most lovely girl on earth. Beauty cannot be equaled with everyone including Khema herself who excelled in beauty. She paid suitable respect and homage to the Compassionate One, also looking at the unique queen of beauty in the universe intently. This beautiful girl was a symbol for Khema designed by the Blessed One for Nibannic (Ariya) purpose.

 

While constantly watching at the greatest beauty on earth, the girl became an old, ugly woman in ripe age, with grey hair, twisted face, ugly legs, dried skin and flesh, thin bones---a symbol for Khema planned by the Buddha. While she witnessed the old, haggard face of an old woman, she died and became a dirty, foul corpse near the Buddha. The dead body, once very attractive and queen of beauty in the world became loathsome corpse, which no one liked to see or marry. Ugly features greeted Khema’s eyes. Foul smells distributed her nose. Feeling a noble sense of disgust and detachment, she got a supreme wisdom to know the subtle, inner truths called the Four Ariya Truths. Therefore the Buddha began to teach when soft mind appeared like this:

 

1) Khema! All physical bodies are both ugly and disgustful, endowed with pain, decorated with all types of ugliness and foulness. Always foul things come out of the pores of each physical body, creating foolish persons as “lovely”, “beautiful”, “attractive”, and “desirable”.

 

2) Khema! Try always to concentrate your mind on a single object to get meditation power of mind, for purification of mind, for seeing the inner truths of body and mind subtly, clearly, and nobly.

 

3) Khema! This most beautiful woman of the world sitting near Me has to suffer old age, decay, decrepitude, illness and death. This dead girl, meeting old age and decay, now dies without loveliness. Once she was like you, an attractive girl in her prime of life, full of lovely hands, legs, mouth, eyes and face in good proportion. Before she dies people say she is beautiful. They think her a lovely person to possess. But inside and outside her body at sense organs foul things are oozing all the time---mucus, sweat, urine, fasces, saliva, bad smells, tears, wastes---all coming out of sense doors every day, each minute. Therefore try your best to get concentration, to discard conceit, pride, and lust in heart and mind. Try very hard to renounce love and lust, attachment, a wish to possess lovely persons or things you meet each day.

 

4) Persons, individuals, selves, bodies, egos, physical forms appear in the world because of such groupings of each parts of the totality, because of combinations of things. When analytical knowledge and vipassana wisdom mind is cultivated diligently by the constant use of mindfulness power, conceit is gone forever. Moreover pride, lust, attachment are controlled and finally eradicated by keen analysis or constant watching vipassana discipline. Only then can eleven ‘fires’ burning in this very life can be extinguished completely here and now, leading to nibbanic peace within.

 

5) Common people (worldlings), without the help of steadfast mindfulness, live like animals or spiders in spider-webs. They emit spider threads or thin lines to make their homes, to dwell in the sphere of their own making. So they can move within only limits under severe conditions as love and lust rule their heart and mind. Most persons in the world like to get and enjoy five sensual pleasures---lovely sight, good sound, attractive odour, high-class food, soft tough, creating more and more lust, greed, attachments in life itself by their own foolishness (avijja: ignorance, infatuation, delusion). When a person discards and renounces five sensual pleasures, all delusions and illusions are gone completely, as false concepts of permanence, happiness, self and beauty are extinguished by the Power of Analytical Knowledge of Vipassana Meditation and the Power of Magga-Phala Wisdom. Insight reveals true, inner facts or realities/truths of life, leading to nibbana realization or ariya states.

 

After listening to this sermon, Khema’s mind became soft, civilized, and pure. Dhammic bliss came to her heart and mind now. At this point, the Buddha taught Mahanidana Sutta after which she became a Sotapanna Ariya, the first stage of liberation from Woeful Abodes or Four Kinds of Miserable Realms. Hence she openly and fully confessed her mistakes by removal of pride of beauty and conceit, heresy. She made an apology. The Buddha showed patience and forgiveness to her. Then she spoke in homage of the Buddha as follows:

 

1) All-knowing Buddha! I pay my homage to You. Also she praised the several virtues of the Enlightened Buddha: You had been completely liberated from all attachments and delusions. You are eternal in morality, concentration and wisdom as you attained the Immortal Nibbana. Kindly share Your Immortal Bliss of Nibbana to me.

 

2) Worldlings (puthujjanas) often indulge in various sensualities (kama) sense-pleasures by wrong understanding as they wander in repeated rebirths of samsara (ocean of wandering). So, I myself take pride in my own supreme beauty, lovely physical form and unique features. But my conceit has been discarded when I see a young beautiful girl dies at your feet after undergoing old age and illness (decay) and also affected with dying disease. You are a supreme teacher in all universes as you can civilized rude, prideful persons by means of teaching cultured Dhamma (Nobility) only. You have shown right method of liberation to all so that I now dwell in the Bliss of Nibbana.

 

3) Beings suffer most of the time in countless births of samsara as they fail to meet All-knowing Fully Enlightened One like You who possess full morality, concentration and wisdom. They sink in samsaric ocean; not knowing the Right Dhamma.

 

4) As for me, I take refuge in the Three Gems headed by You who conquers enemies called kilesa (passions, taints, defilements, impurities of mind) totally.

 

5) The Buddha always saves all sentient beings for their good and welfare and for the attainment of magga and phala cittas that fully know Nibbana clearly, realistically, nobly, I have erred in thinking You have belittled the attainment of beauty. I have serious doubts: so I do not worship You. Now I confess my errors. Kindly forgive my faults and weaknesses.

 

Therefore, on this confession, the Buddha forgave Khema who took pride in her beauty. He was always full of forgiveness, endurance, kindness for all living beings in the three worlds. After paying respect to the Fully Enlightened Buddha, she returned to her own palace. Then Khema requested King Bimbisara for permission to take Bhikkhuni Samgha Order. When the king agreed to her sacred request, she decided to go to Jetavana Monastery for correct bhikkhuni ordination by competent ordiners. So the king gave order to use golden palanquin and to perform great ceremony for the rare occasion. At the ordination hall, after full and correct ordination procedure she became a true bhikkhuni.

 

After becoming bhikkhuni, one day she saw by chance while in worshipping act, burning lumps getting died of holy shining light, the supreme fact of decay and death all around her. Having a sense of urgency (samvega citta), she fully and seriously meditated the ultimate reality of arising and disappearing, based on common theme of decaying oil lamps before her. Realistically and sacredly, her mind reached the stage of Arahatship combined with four analytical insights (Patisambhida), endowed with six supernormal powers (Abinna) in this present life. Among Arahat Bhikkhunis, proclaimed the Compassionate Buddha, Khema Theri was unique and matchless in the sphere of wisdom attainment.

 

Khema Bhikkhuni had been well-versed in learning holy scriptures and holy practices for a long time diligently, piously so that she was a rare expert in Abhidhamma. As mental purity developed daily by heedfulness, Khema won final and permanent liberation with etadagga “unique” title handed down by the Exalted Buddha.

 

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