Traduzioni di Dharma


I discorsi del vecchio Cheng

 

(tratto dalla versione Inglese: “Sayings of Old Man Tcheng” che si trova ne “The Book of Listening” di Jean Klein -Non-Duality Press, UK, 2008

Tradotto in Francese da Jean-Marc Mantel (1)  col titolo “Les Propos du Vieux Tcheng”, p. 47-61 Rivisto da Marion & Veronica - © Non-Duality Press, 2009 - L’Edizione Originale Inglese: ‘Master Tcheng, ‘A Finger Pointing to the Moon in the Sky. Part I: The Open Secret of the Original Spirit’, December 2009. ISBN 9789089320322)

(1) Una prima edizione Francese di questo testo è stata pubblicata nel Cahiers Metanoia, 32. Una seconda edizione è stata pubblicata da “Ed. Les Deux Oceans”. Alcuni passi in questa traduzione sono stati modificati nella versione Francese del libro "Le Parole del Vecchio Ch'eng - Maestro Chan del XX° Secolo", ediz. ‘Les Deux Oceans’, 1992. L'autore di questo libro è anonimo e non è specificata la lingua originale. Tuttavia, su Internet ci sono spiegazioni circa l'autore, che è francese. Se queste informazioni sono esatte, il testo originale sarebbe in francese. Qui, vi si trova una versione che sembra simile al libro di cui sopra.

TRADOTTO in ITALIANO da ALIBERTH MENG


Siamo lieti di offrire quest’articolo  del materiale originale di Jean Klein. Molti sanno che Jean Klein è considerato uno dei più eloquenti comunicatori della Visione della Non-dualità in Occidente, della seconda metà del 20° secolo. Siamo molto lieti di poter offrire la traduzione Francese del 5° capitolo del secondo volume di "The Book of Listening”. La cosa che colpisce circa il dottor Klein è la sua indipendenza. Egli insegna Advaita ma raramente usa il suo punto di vista tecnico. Infatti, ha sviluppato il suo vocabolario che comprende principalmente l'uso speciale di parole come 'ascolto', 'trasparenza', e così via. Né si rimanda alla tradizione per qualsiasi tipo di conferma. A volte egli dà una citazione di Gaudapada, ma niente di più. Egli non menziona altri insegnanti (come Ramana Maharishi e Nisargadatta Maharaj, solo per citare due dei più noti). Il suo è un approccio che non si fa più convincente facendo i collegamenti di questo tipo ".

 

LES PROPOS DU VIEUX TCHENG –“LE PAROLE DEL VECCHIO CHENG” –

PRESENTAZIONE

L’Origine: ‘I Discorsi di Master Cheng’ è un manoscritto Zen (Ch'an) di origine ignota, il segreto della realizzazione di sé o illuminazione, noto anche come ‘spirito originario’.

Nel 1950, nell’ex Indocina (ora Cambogia), uno studioso Francese ha ricevuto questo testo su un rotolo di pergamena come dono da un monaco buddhista. Gli fu detto che esso conteneva qualcosa di speciale scritto in Cinese, e il testo gli fu consegnato più o meno ufficialmente. Non appena ne ebbe l'opportunità, egli lo tradusse in Francese e con sua grande sorpresa apparve questo testo Ch'an sul Vecchio Cheng. Jean Klein, maestro della tradizione Advaita Vedanta, lo pubblicò la prima volta nel 1974. Wolter Keers, che ha introdotto il Vedanta in Olanda, lo dette ad Alexander Smit (1948-1998), il più rinomato maestro spirituale nei Paesi Bassi, nel 1985. Entrambi furono lieti per esso, perché… "Il testo aveva un respiro di libertà, audacia e immediatezza".

La prima delle tre pubblicazioni su Master Cheng è una raccolta liberamente riveduta di tre testi: quello francese 'Propos du vieux Tcheng' ('Words from Old Cheng') che apparve nel 1974 (in una rivista a cura di Jean Klein), la traduzione olandese riveduta dal francese da Wolter A. Keers: 'De woorden van de Oude Cheng', pubblicata nel 1985, e il libro ''Het Onmiddellijke Zien' di Alexander Smit, ‘Conversazioni sulle parole del Vecchio Cheng, compilato a cura di Belle Bruins.

Il contenuto del libro tratta di Master Cheng che è invitato dall'abate di un monastero buddhista, lontano sulle montagne, per parlare davanti all'intera comunità di monaci. In modo diretto, divertente e appassionato, il Vecchio Cheng punta direttamente alla vera realizzazione della Mente (Esprit) Originale, nota anche come illuminazione. Senza compromessi, egli non risparmia nulla e nessuno. Dopo aver scosso le fondamenta stesse del monastero, egli fa i bagagli, se ne va  e scompare. L’approccio spirituale di Master Cheng è pienamente in linea con la tradizione Advaita-Vedanta di Sri Nisargadatta Maharaj e con la visione Ch’an dei Patriarchi Cinesi.


 

 

«Vedere la Mente Originale, è vedere che i pensieri siano presenti o meno, che si sia immobili o attivi, che si stia parlando o si stia in silenzio, che noi si sia un imperatore o un monaco, oppure senza famiglia né casa.

Ogni uomo è illuminato dalla Mente Originaria. Alcuni la vedono e molti altri la ignorano. Questa è la sola differenza tra essi.

Essere testimoni della Mente Originale, questo è l'unico valore della vostra esistenza. Se solo rimuovete il minimo, ricadrete subito nel caos e nel vortice senza fine di cause ed effetti”.

 


Prefazione
Le parole del Vecchio Cheng trasmettono un senso che non dipende né dal tempo, né dal luogo, né dalle parole di colui che parla, né dai segni o lettere, né da colui il quale le pronuncia o le scrive.
Siccome il vecchio Cheng vede se stesso solo come un tronco di legno cavo, sarebbe vano cercare di sapere chi egli è, o impegnarsi in un commento, confrontare o speculare sulle sue parole, e così di rimanere al livello dello storicismo e intellettualismo, dimostrando che non si è capito nulla delle sue parole, e che il proprio cuore è stato precluso al significato che trasmettono.

E' quindi importante mantenere inalterata la freschezza di queste parole, per preservare la pienezza del loro potere, e assicurare che il loro significato rimarrà per sempre immacolato.

* * *

Il Vecchio Cheng ha detto:

“Io, il Vecchio Cheng, non intervengo per mantenere, modificare o cambiare il corso degli eventi seguendo i desideri della mente individuale. Voi assicuratevi che non ci sia alcun sospetto, nessuna ribellione, ma solo l'atto richiesto. Se mi comporto con voi in un modo diverso, è perché voi possiate, alla fine, vedere direttamente da voi stessi la mente originale, anziché cercarla costantemente per tramite di uomini morti o correndo dietro delle persone senza cervello come me.

Il mio metodo è, in effetti, quello di scuotervi come arbusti nel vento di montagna. Così, io rompo tutti i vostri sostegni, e voi siete lì, inermi, con nulla più su cui afferrarvi. Ma, dopo che io vi ho tolto tutto quello su cui potete aggrapparvi, così che siete pieni di paura, voi, per rassicurarvi, dite che io sto peccando contro la legge e le convenzioni, e che sono solo un vile bestemmiatore. Quindi, state aggrappandovi ancor più disperatamente alle apparenze e alle convenzioni, piuttosto che far sì che esse vi abbandonino da sole, cercando così di non trattenerle.

Poiché le mie parole non trovano eco in voi, io vi prendo in giro e vi dico che esse provengono
da un uomo grande e famoso che è morto da secoli. Ma voi ancora non capite che esse vi riguardano direttamente ed immediatamente. Al contrario, voi le considerate come qualcosa di prezioso, buone da conservare e da coltivare. Teste rasate, attaccandovi a queste scempiaggini, state solo rovinando la vostra vita, e vi fate sfuggire l’evidenza della Mente Originale in voi. Che sventura per voi…

* * *

Stupidi, la Mente Originale non appare quando vi svegliate al mattino dopo il sonno e non scompare quando tornate a dormire nel sonno. La Mente Originale non è nulla ed è totalmente indipendente da ciò che cambia e muore.

Se la Mente Originale fosse davvero il vostro solo interesse, vedreste tutto quello che si deteriora e muore allo stesso modo in cui si percepiscono i movimenti che i ballerini imprimono ai loro stendardi, e vi decidereste a cercare costantemente ciò che, in voi, non si modifica, né muore, e una volta che l’avete trovato, non uno dei mille mondi potrebbe mai distrarvi, nemmeno per l’istante di un lampo nei vostri pensieri, né vi allontanereste in minima misura dal (conoscere) le vostre azioni.

Voi credete di poter aspirare alla Mente Originale ma, in realtà, voi state cercando nient’altro che la soddisfazione di uno stato di conoscenza o di merito. Così, o stolti, siete completamente affascinati da tutto ciò che, in voi e fuori di voi, non è affatto costante e quindi muore.

Ecco perché le parole del Vecchio Cheng vi oltrepassano senza lasciare traccia, come gli uccelli che non lasciano traccia nel cielo.

Teste rasate, tutto quello che voi pensate e dite sulla Mente Originale non è che l'errore e l’erranza della vostra gracile mente. A ciò che la natura vi offre spontaneamente, voi non rispondete che dopo aver interpretato tutto ciò che avete messo su un piedistallo aldisopra delle vostre teste.

Zucconi, essendo voi artificiali come i Draghi di cartone costruiti per le feste, come osate sperare di saper vedere la Mente Originale nella sua spontaneità?

* * *

Nella mia giovinezza, ho percorso interi paesi dandomi allo studio e alla pratica. Mi sono unito a quelli che non avevano compreso e che, immaginandosi di aver trovato la luce, non facevano nient’altro che portare anche gli altri a smarrirsi. Poi ho incontrato colui che mi ha permesso di vedere tutto il fango che mi portavo dietro. La via della verità mi è apparsa, e la Mente Originale è diventato il mio unico interesse. E, improvvisamente, un giorno tutto è sprofondato nella coscienza.

Io, il Vecchio Cheng, non imito né gli uni né l’altro. Non ho la fede, non sono un scuola di pensiero, non sono un discepolo di nessuno. Nella mia vera natura, non so nulla, non possiedo nulla, non sono nulla... perché non c’è che il vecchio Cheng! Normalmente, le cose di cui mi interesso semplicemente accadono, si estinguono da sole. La stessa mente originaria non mi riguarda più di tanto. Le parole che io dico non provengono da ciò che è appreso.

Zucche pelate, io non vi ho nascosto niente. Quali benefici ne avete ottenuto? Nient'altro che sciocchezze!
                                                                                              Il vecchio Cheng uscì dalla sala…

* * *

Il vecchio Cheng disse…

“La Mente Originale è sempre stata lì davanti ai vostri occhi. Non avete bisogno di imparare qualcosa per vederla, perché non vi è mai mancato nulla per questo. Se voi non riuscite a vederla, è a causa del vostro incessante chiacchiericcio in voi stessi e con gli altri. Voi passate il vostro tempo in ipotesi, confrontando, facendo calcoli, sviluppando, spiegando, giustificando ed esprimendo ciò che le vostre menti insulse hanno trattenuto, pensando di aver capito le Scritture e le parole di stolti vecchi come me, dando la preferenza alle parole di coloro a cui, dopo la loro morte, è stata data l'autorità che li pone aldilà di ogni dubbio. In queste circostanze, come potete aspettarvi di vedere la mente originale nella sua immediatezza?

Idioti, poiché voi siete agitati come un branco di scimmie e trascorrete il vostro tempo in chiacchiere vane, la vostra esistenza scorre come un’acqua torbida e fangosa. Non c’è nessun sbocco per voi.

* * *

Dire che la mente originale non è un puro ‘vuoto’, senza vera esistenza, non sono che mere parole. Riflettere sulla mente originale è il vostro veleno. Abbandonare questa idea e pensare alla mancanza di questo pensiero è il vostro veleno. Teste vuote, voi cercate sempre con il vostro pensiero, e non fate altro che fare pensieri. Pensare che la mente originale possa essere vista per mezzo del pensiero è la vostra sconfitta.

Bruciare incenso, recitare i sutra, sprecare il tempo stando prostrati a terra o concentrati per restare perfettamente calmi, correggere o eliminare il pensiero, è proprio lì che ci si perde. Stolti! Intervenite sempre e non fate altro che agire solo in questo modo. Sperare di vedere la mente originale in mezzo all’azione, questa è la vostra illusione.

Venerare il Buddha è un male (dell’attaccamento). Rifiutare il Buddha è un male (dell’empietà). Idioti, voi desiderate assolutamente esprimere sempre le emozioni e non fate che produrre le sensazioni. Credere che si possa vedere la mente originaria nel mezzo delle sensazioni, ecco il vostro errore.

Stolti idioti, siete convinti che arriverete a vedere la mente originale in questo modo. Ma siete voi, e solo voi, che alla fine troverete... mai, avete capito, mai la mente originaria può essere trovata in questo modo. Voi non arriverete mai a sentire le mie parole, perché desiderate restare sordi, e non sarete in grado di vedere la mente originaria, perché volete rimanere ciechi. Non c'è proprio speranza per voi.

* * *

Quando considerate i pensieri degli altri come qualcosa di prezioso e sacro, e li imparate, li recitate e li trascrivete con grande attenzione e venerazione al fine di trasmetterli come un gran segreto, è ciò che io chiamo ‘essere incatenati nei pensieri’.

Quando voi coltivate i pensieri della vostra gracile mente, considerandoli come un qualcosa di raro, che merita di essere preservato, e dando libero sfogo ad una sconcia irritabilità se non sono rispettati o se un minimo errore è fatto nel ripeterli, io questo lo chiamo ‘essere incatenati dai pensieri’.

Quando i pensieri degli altri ed i vostri vi appaiono come le onde del mare che vanno e vengono, senza che nessuno di essi sia migliore o peggiore degli altri, e senza che nessuno di essi vi colpisca, ma voi vi aggrappate al solo pensiero di aver raggiunto uno stato di perfetta calma, ciò io lo chiamo ‘divagare nei i pensieri’.

Quando più alcun pensiero attirerà la vostra attenzione, perché siete interessati alla mente originale, e sorge l’idea che non c'è nulla da conservare e nulla da ottenere con il pensiero, è ciò che io chiamo ‘essere sulla soglia della mente originale’.

Essere nel non-tempo, non-luogo, non-forma, non-movimento e non-pensiero, e conoscere ciò che è percepito in assenza di qualsiasi percezione, è ciò che io chiamo ‘vedere la mente originaria’.

Quando avrete studiato tutte le scritture, e tutti i trattati di ogni patriarca, quando avrete incontrato tutti i risvegliati e avrete padronanza di tutte le pratiche e le forze misteriose, se non vedete la mente originaria, pur se siete diventati sommi nella spiritualità, nella santità e nella conoscenza, o stolti, la vostra vita sarà niente più che un banale passatempo.

* * *

Per quanto riguarda le parole scritte su questo rotolo, che sto per leggere:

-          Se vi dico che provengono dal Buddha, voi le considerereste come sacre, e sareste pieni di riverenza e timore;

-          Se vi dico che provengono da Bodhidharma o da un gran patriarca, voi sareste pieni di ammirazione e rispetto;

-          Se vi dico che provengono da un monaco sconosciuto, non sapreste cosa pensare, e sareste pieni di dubbi;

-          Se vi dico che provengono da un monaco che stava nelle cucine, voi scoppiereste dal ridere, pensando che vi sto prendendo in giro.

Così, ciò che conta per voi NON è la verità portata da queste parole, ma solo l’importanza da dar loro secondo la reputazione di colui di cui si è detto che provengano. Siete incapaci di vedere da voi stessi in persona, ma siete capaci solo di sentire ciò che pensate che si debba sentire, e di pensare secondo l'opinione di coloro che avete messo su un piedistallo; vi ponete sempre sopra le cose, confondenole e falsificandole. Per questo siete incapaci di vedere la mente originale senza riferirvi ad una cosa o ad un’altra. Sciocchi, non siete altro che impostori e truffatori. Il vostro caso è senza speranza.

                                                                                          E il vecchio Cheng uscì dalla stanza.

* * *

Il vecchio Cheng così parlò:

“Voi avrete sentito dire che, per vedere la mente originale, la vostra mente ordinaria deve essere vuota. Perciò, vi sedete giù, rigidi come una canna di bambù, fissando il muro, con la lingua contro il palato, cercando di fermare i vostrii pensieri. Allora arrivate ad una assenza di pensieri che prendete per la vacuità della mente originale. L’attimo dopo, l'agitazione della vostra mente insignificante si riavvia, come avviene quando si esce dal sonno. Nell’assenza di pensieri, qual è il vantaggio? E se voi venite colpiti da un lampo di luce, vi pavoneggiate come un puledro, dicendo a destra e a manca che avete visto la mente originale, che avete sperimentato qualcosa di straordinario, e che perciò siete stati molto privilegiati. Che vantaggio c'è ad essere colpiti come da un fulmine? Tutto questo non è che una bella ‘performance’, abbastanza valida solo per un circo. Teste rasate, se voi insistete nella vostra manìa e nella pretesa di voler ottenere e possedere una qualche cosa, la vostra causa è persa.
* * *

 

Vedere lo mente originale è vedere che i pensieri siano presenti o no, che si è immobili o attivi, che si stia parlando come faccio io con voi o che si resti in silenzio, che si è un imperatore, un monaco, o un vagabondo. Quale valore c’è in tutto ciò?

Tra il Buddha e il ruvido monaco analfabeta che non può fare altro che tagliare la legna, ma che però vede la mente originaria, che differenza c'è? Non c’è una qualche specifica mente originale in Bodhi-dharma e un’altra specifica mente originaria nel vecchio Cheng, o in ciascuno di voi. Dovete sapere che la mente originaria è la mente originale. Niente altro si può dire, e anche questo è dire troppo.
Ciò che gli altri hanno detto circa la mente originaria e ciò che ne dico io, per voi non può essere di alcuna utilità, se non per esortarvi a vederla direttamente da voi stessi, senza ricorrere ad alcuna autorità, e senza trucchi. Tutto il resto non serve che a confondere la vostra visione e vi allontana dal solo problema che dovrebbe convivere insieme a voi, ovunque siate e qualunque cosa possiate fare: meditando, spazzando il cortile o soddisfacendo le vostre esigenze. Ma quando vedo ciò che voi fate delle parole dei patriarchi e delle mie, sarebbe stato meglio che i patriarchi fossero stati annegati al momento della nascita, ed io con loro. Idioti, voi avete contratto una malattia mortale.

* * *

Crani rasati, tutti voi e il mondo non siete nient’altro che i pensieri della mente individuale, poiché sia voi che il mondo entrambi scompaiono quando il sonno vi prende. Questo è vero anche per tutte le vecchie nozioni sbrindellate della vostra stupida mente che riguardano il Buddha, la Via e la mente originaria.
Una volta per tutte, comprendete l'inutilità dei vostri sforzi per penetrare l'impenetrabile tramite il pensiero e l’azione: è come se voleste tentare di catturare il vento. Ma se siete svincolati, pienamente disponibili alla mente originale, voi sarete direttamente scelti da essa.

Avendo sentito parlare del vuoto come la realizzazione suprema, voi cercate di raggiungerlo. E così cadete nel torpore e nell’insensibilità, che voi prendete per la ‘vacuità’ della mente originale.

Avendo sentito parlare dell'Assoluto come lo stato ultimo, voi immaginate che tutte le cose sono uguali e che non c’è nulla che meriti rispetto. Voi così cadete nel disinteresse e nell'anarchia che poi prendete per l'unità della mente originale.

Avendo sentito parlare della purezza come la completa felicità, lottate per ottenerla. E così cadete in un atteggiamento di intransigente rigidità che voi prendete per la trasparenza della mente originale.

Avendo sentito parlare del distacco come l'unica libertà, voi cercate di separarvi dal mondo e da voi-stessi. E così cadete nell’indifferenza, che prendete per l'indipendenza della mente originale.

Teste calve, è la mente originale che è considerata come vacuità, unità, trasparenza e indipendenza, e l’elemento della ruota dell'esistenza che voi siete non potrà mai avere nessuna di queste facoltà. Ma, se aveste visto la mente originale, voi sapreste che è essa la vostra vera natura, senza alcuna qualifica possibile, e che in realtà nessun nome può essere dato ad essa. Poi, sapreste anche che ciò che noi chiamiamo vacuità, assoluto, purezza, distacco, ed anche ‘mente originale’, non sono niente altro che parole, che esistono soltanto dal vostro punto di vista, e proprio a causa della vostra cecità e della vostra ignoranza. Stolti, il vostro desiderio di simulare lo mente originaria segna la vostra fine.

* * *

Per il fatto che siete diventati monaci, seguaci del Dharma del Buddha, e discepoli di un rinomato maestro, voi pensate di essere diversi dagli uomini mondani che voi considerate con condiscendenza. Siete così tanto ignoranti della mente originale come lo può essere solo l'erba dei campi.

 

* * *

Voi siete molto preoccupati di sapere chi io sia, da quale ceppo parentale io provenga, di chi erano i miei maestri, da dove vengo, di quello che credo, e di molte altre cose tutte prive di vero interesse. Alcuni credono che se il maestro di questa dimora mi ha chiesto di parlarvi, io non posso essere altro che un risvegliato, ed altri, al contrario, pensano di aver davanti solo un vecchio pazzo scandaloso e insolente che dovrebbe essere buttato fuori perché non ha rispetto per i testi ed i saggi del passato, riveriti dalla tradizione, né per le parole e gli esseri del presente, esaltati per la loro gloria e la fama. Così, voi tenete solo allo sviluppo e all'apparenza delle cose e, per questo, non sarete mai in grado di percepire il vero uomo al vostro interno. Idioti, mettete del fango sui vostri occhi e poi vi lamentate di non riuscire a vedere.                                 Ed il vecchio Cheng se ne andò gesticolando molto.


Il vecchio Cheng tornò il giorno seguente e così parlò:

“Teste rasate, abbandonandovi completamente alla volontà ed ai capricci di un altro, che voi adorate al punto di fidarvi di lui in tutto, voi immaginate che il vostro atteggiamento è giusto, e che siete così, senza preoccupazioni e senza desiderio. In realtà, voi state solo comportandovi come scimmie molto giovani che non lasciano la mamma nemmeno per un attimo, disperatamente aggrappate a essa, per quanto sono impaurite. E, con il tempo, diventate come quegli alberi secchi che in inverno somigliano agli altri alberi, ma quando arriva la primavera e l'estate, non hanno foglie e non danno più frutti. In tale passività, come potete sperare di vedere la mente originaria? Teste liscie, voi siete già morti.

* * *

Ogni essere umano è illuminato dalla mente originaria. Alcuni la vedono, altri la ignorano, questa è l'unica differenza tra di loro. Quanto a voi, teste rasate, siete come un uomo ubriaco che, all’esterno di un recinto, si appoggia a dei bastoni di bambù, gridando che è stato rinchiuso, che è innocente e implorando che lo si liberi…

Asini, nessun’altro che voi stessi vi tiene prigionieri. Che disastro siete!

* * *

Incapaci di vedere la mente originaria e, pertanto, di vivere da voi stessi, voi nascondete la vostra insignificanza rivestendo le spoglie altrui, che siano vivi o morti. Voi accumulate una serie di punti di vista e coltivate le sfumature, le differenze e le somiglianze. Così, vi pavoneggiate. Poiché abbagliate gli sciocchi con i vostri trucchi, vi considerate esseri illuminati.

Pezzi di…, non siete altro che palloni gonfiati e giocolieri di poco valore. Siete andati fuori strada per colpa vostra. La vostra malattia è incurabile.

Voi non avete bisogno di nessuno per poter vedere la luce del sole. Qualunque cosa gli altri possano dire al riguardo non vi serve a niente. Voi siete già nella luce. Essa scalda il vostro corpo, eppure non potete afferrarla e metterla in una scatola. Tutti i tentativi di possederla sono destinati al fallimento in anticipo. Non potete catturarla né liberarvi di essa. E’ già stato detto da questo vecchio chiacchierone e da altri prima di lui.

E' lo stesso per la mente originaria. Essa è sempre presente, luminosa come la luce del sole. Non la potete afferrare né potete disfarvene. Idioti, se non potete vederla, è a causa della spazzatura con cui avete riempito le vostre teste. Non potete vederla, perché siete totalmente presi dai vostri sforzi di volerla rinchiudere nei vostri pensieri, nei vostri culti e pratiche. Voi immaginate che stia lontano, ed essa è qui. Volete afferrarla, ed essa vi sfugge.

Se voi foste più semplici, non avreste bisogno che di aprire gli occhi per vederla, proprio come vedete la luce del sole. Non c'è bisogno di intervenire. Chi ha un granello di sabbia ha visto ogni granello di sabbia su qualsiasi spiaggia, e su ogni fondale marino del mondo. Se voi vedete la mente originaria, allora vedrete la mente originale nella sua interezza, e così siete Buddha.

Io sto qui davanti a voi, come un pezzo di legno che risuona. Non c'è nulla di degno o di importante in questo, perché essa non è mai venuta meno, né mai mancherà, fino all’ultimo uomo, di essere tale per risuonare allo stesso modo come il vecchio Cheng.

Però, ingenui, è una vostra sfortuna di essere sempre preoccupati solo per le apparenze e che qui voi vedete solo un blocco di legno risonante. Così, la mente originale in voi non trova quell'eco che vi farebbe improvvisamente realizzare che voi siete quella, e non siete mai stati differenti da quella.

                                                                                                       E il vecchio Cheng si ritirò….

 

La sera seguente, il vecchio Cheng entrò e disse:

“Crani tosati, considerate come impostori tutti i patriarchi e tutti i chiacchieroni come me, poiché vi parlano di ciò che non possono né mostrarvi, né darvi. L'unico utilizzo che, forse, può esser dato loro è che essi ci dicono che ogni essere ha la natura di Buddha. Ma tocca a ciascuno di voi di cercarla da voi stessi, senza essere distratti da nulla, in modo da poterla vedere in un grande lampo di realtà. Zucconi, se lasciate che le parole e i giochi di prestigio dei patriarchi vi seducano, allora siete persi.

Stupidi, sperando di vedere la mente originale, avete accumulato un sacco di conoscenze all'interno delle vostre piccole menti, proprio come è accumulato e conservato il riso. Così facendo, non avete fatto altro che dissimulare la vostra ignoranza grazie ai termini appresi, tanto per discutere di giusto e sbagliato, di bene e male, di eterno ed effimero, del cielo e della terra, di tutti gli elementi sottili e grossolani che costituiscono l'uomo, della fondatezza dei meriti di vari sentieri e pratiche, del grado di illuminazione di tizio o caio, e di un gran numero di cose inutili, mostrando tutta la vostra incapacità di trovare il giusto atteggiamento. Stolti, il vostro vizio risiede nella vostra arrogante pretesa di voler misurare l'incommensurabile.

Se tra di voi vi sono quelli che, mentre mi ascoltano, sono colpiti da qualcosa di più grande e più profondo delle mie parole, e non da quella sorta di torpore beato, in cui tanti tra di voi si deliziano, immaginando così che essi sono tutt'uno con la mente originaria, ma che la vedono come una luce semplice, chiara e attiva, a costoro quindi io posso solo indicare loro la giusta direzione e mostrare loro la Via. Un giorno il loro guscio si romperà, cadrà all’improvviso, ed essi vedranno la raggiante bellezza del gioiello della mente originale.

In questo fatto, io non intervengo personalmente. Non sono che un passaggio per la mente originale, la cui presenza può essere avvertita da alcuni attraverso me, il vecchio Cheng, che però per gli altri sono come il guscio che ricopre un pietra preziosa. Ma allorché io vengo interrogato circa la mente originale, non posso che restare in silenzio, o rispondere negativamente. Quanto a colui che vede la mente originaria, egli non ha bisogno del vecchio Cheng.

* * *

Se foste veri uomini, i vostri pensieri e le azioni sarebbero giusti, e di volta in volta vi adeguereste al loro scopo o finalità. Ma poiché siete incapaci di vedere la vostra natura di Buddha, coprite la vostra ignoranza copiando i pensieri, i comportamenti e gli atti di coloro che voi avete messo sul piedistallo. La vostra preoccupazione, imitando come scimmie ciò che gli altri pensano e fanno, è la nebbia che vi impedisce di vedere la mente originale. Asini, siete solo dei ladri e briganti. Senza alcuna speranza.

Teste calve, la vostra natura fondamentale non è affatto diversa da quella del Buddha. Non vi manca che la conoscenza di ciò, e senza ambiguità, solo di quello. Solo questo è ciò di cui avete bisogno e vi incoraggio a cercare di diventare ciò che non avete mai cessato di essere. Essere chiari nella mente originale è l'unico significato della vostra esistenza. E se soltanto ve ne allontanate un pò, cadrete immediatamente nell’errore e nel vortice infinito di causa ed effetto. Solo questo, è ciò che il vecchio Cheng insegna.

                                                                                        ….e il vecchio Cheng uscì dalla stanza.

 

Il vecchio Cheng dichiarò:

“Crani pelati, il pensiero della mente originale non è che il riflesso di questa mente nel particolare, così come l'immagine della luna che è vista nell’acqua di uno stagno è un riflesso della luna stessa. La mente originale è sempre presente, immutata e non influenzata da quel tumulto dei vostri pensieri e atti, proprio come la luna rimane invariata ed inalterata, sia che l'acqua dello stagno sia chiara o fangosa, calma o agitata, o che lo stagno sia pieno o vuoto. In questi precisi casi, è solo l'immagine della luna che viene alterata o che è assente. Non c'e la vera luna nello stagno.

Teste calve, dovreste capire che con tutte le vostre invenzioni per ottenere la purezza, per acquisire il distacco e la libertà, smettendo di pensare ogni tre ore, e tutte le altre pratiche in cui vi esercitate in vista di catturare la mente originale, siete presi dalla vostra propria mente come un pesce nella rete, voi agite così stupidamente come se, per vedere direttamente la luna, puliste l'acqua nello stagno, ritirando le piante che la ricoprono, e costruendo una recinzione di bambù, in modo che il vento non disturbi la superficie dell'acqua, o svuotando lo stagno. Idioti, basterebbe vedere semplicemente che voi non fate altro che incatenarvi ai vostri stessi pensieri e alle vostre patetiche azioni.

* * *

Asini, è a causa della vostra cecità che il vecchio Cheng vi parla della mente originaria e della mente individuale, come se ci si riferisse a due cose differenti. Per il vecchio Cheng, la mente originaria e la mente individuale, l'eterno e l'effimero, la saggezza e l'ignoranza, l’illuminazione e la cecità, nirvana e samsara, come pure i sutra, il sistema di leggi, tutti i corpi di trasformazione e lo stesso Buddha non sono nient’altro che un turbinoso vortice di pensieri, simile ad un mucchio di foglie morte che danno l'impressione di essere vive quando il vento invernale le solleva, ma che il momento successivo sono ancora una volta morte. Teste di legno, la vera natura degli esseri e delle cose non è superiore per coloro che la vedono, né è inferiore, per chi la ignora. Essa rimane inalterata, sia se viene conosciuta o se è sconosciuta, e malgrado tutto ciò che voi le sovraimponete. Voi, teste rasate, siete sempre liberi di andare verso la perdizione tramite le vostre distinzioni, sfumature e sottigliezze. Ecco, vi ho detto tutto.

* * *

Teste rasate, il Buddha prima cercò la mente originale tramite la mente individuale. Egli scoprì che era una cosa vana. Il Buddha allora cercò la mente originaria tramite discipline e pratiche. Ancora una volta, egli vide che era cosa vana. Sotto l'albero della Bodhi, non aveva ancora trovato la mente originale, ma conobbe che la mente individuale e l'azione non erano in grado di dargli la visione della sua vera natura. Il Buddha allora smise di usare la mente individuale e l’azione, accettò la sua stessa ignoranza e riconobbe la sua impotenza a farla cessare.

Il Buddha allora restò stabile nel ‘non-sapere’ e in attesa, insensibile a qualsiasi cosa, immobile come un pezzo di legno morto, quando, alla vista della stella del mattino, la mente originale si illuminò.

Questa è l'esperienza del Buddha. Questo è l’esempio, e questa è la principale lezione che egli ci ha lasciato.
Ma tutti voi, seguaci del Buddha, cosa avete fatto? Avete preso possesso del Buddha, per fare della sua vita una leggenda sulla quale meravigliarvi, e per fare della sua persona un idolo per la vostra adorazione; voi vi siete riempiti la bocca con le parole del Buddha, per farne una cosa sacra da dover essere costantemente appresa, recitata e trascritta. Riguardo alla vita e le parole del Buddha, avete fondato un certo numero di scuole diverse, avete scritto innumerevoli trattati, e poi non avete mai smesso di straparlare e balbettare. Avete costruito templi ed eretto statue. Avete acceso incensi e fatto bruciare la canfora. Avete bloccato le credenze e stabilito dogmi, regole, discipline e pratiche.

Pezzi di…, siete caduti nella trappola della seduzione verso tutto ciò che il Buddha aveva riconosciuto come un errore che non può che far smarrire la retta via. In questo modo, avete costruito un muro alto come il cielo, ostacolando quella mente originale che voi desiderate ardentemente vedere.

Teste rasate, se persisterete nell’errore delle vostre idee, che totale fallimento sarà la vostra vita!

* * *

Ora, teste calve, ascoltatemi con grande attenzione. Io vi rivelerò questo grande segreto della mente originale. E’ la cosa più importante mai detta a tal riguardo... Eccolo: Non vi è alcun segreto circa la mente originale!.


E con una aggraziata piroetta, il Vecchio Cheng scomparve

e da allora nessuno ha mai più sentito parlare di lui.

 

 

 


 

VERSIONE ORIGINALE

 

 LES PAROLES DU VIEIL HOMME TCHENG

"The book of Listening", Jean Klein, p. 47-61

Non-Duality Press, UK, 2008

Traduit de l'anglais par Jean-Marc Mantel 1

Révisé par Marion & Veronica

© Non-Duality Press, 2009

Avant-propos

Les paroles du vieil homme Tcheng transmettent un sens qui ne dépend ni du temps, ni du lieu, ni des mots et de celui qui les prononça, ni des signes et des lettres et de ceux qui les ont transcrits.

Comme le vieil homme Tcheng ne se voit lui-même que comme un bloc de bois résonnant, il serait vain de chercher à savoir qui il est ou de s'adonner à commenter, comparer ou spéculer sur ses paroles, et de rester ainsi au niveau de l'historicisme et de l'intellectualisme, en plus que de prouver que rien n'a été compris de ses paroles, et que le coeur était fermé au sens qu'elles portent.

Il est ainsi important de conserver une fraîcheur non altérée à ces paroles, afin de préserver la plénitude de leur pouvoir, et de s'assurer que leur sens restera à tout jamais sans tache.

* * *

Le vieil homme Tcheng dit :

Moi, vieux Tcheng, n'intervient pas pour maintenir, modifier ou changer le cours des choses en suivant les désirs du mental individuel. Faites en sorte qu'il n'y ait ni méfiance, ni révolte, mais seulement l'acte nécessaire. Si je me comporte avec vous d'une différente manière, c'est pour que vous puissiez, enfin, par vous-mêmes, voir directement l'esprit originel, au lieu de le chercher constamment par l'intermédiaire d'hommes morts ou en courant après des écervelés tels que moi.

Ma manière propre, en effet, est de vous secouer comme des arbrisseaux dans le vent des montagnes. Je brise ainsi tous vos supports et soutiens et, vous êtes là, tout défaits, sans rien de plus à quoi vous agripper. Mais depuis que j'ai sapé tout ce sur quoi vous pouvez compter, et que vous êtes ainsi emplis par la peur, vous dites, pour vous rassurer, que je pêche contre la loi et les convenances, et ne suis qu'un vil blasphémateur. Vous allez ainsi vous cramponner désespérément aux apparences et à l'accessoire, au lieu de les laisser s'éloigner de vous par eux-mêmes, sans essayer de les retenir.

Comme mes mots ne trouvent pas d'écho en vous, je vous joue un tour et vous dis qu'ils

1 Plusieurs passages de cette traduction ont été modifiés suite à la lecture de l'ouvrage "Les propos du Vieux Tcheng – Maître Tch'an pour le XXème siècle", édit. Les Deux Océans, 1992. L'auteur de cet ouvrage est anonyme et la langue du texte original n'est pas précisée. On trouve cependant sur internet des explications quant à l'auteur qui serait français. Si cette information est exacte, le texte original serait alors en français. On en trouve ici une version qui semble similaire à celle du livre cité ci-dessus.   viennent d'un grand et fameux homme qui est mort depuis des siècles. Mais vous ne comprenez toujours pas qu'ils vous concernent directement et immédiatement. Au contraire, vous les estimez comme quelque chose de précieux, bonne à conserver et à cultiver. Têtes chauves, en vous accrochant à des futilités, vous gâchez simplement votre vie, et l'évidence de l'esprit originel vous échappe. Quel naufrage pour vous.

* * *

Andouilles, l'esprit originel n'apparaît pas lorsque le sommeil vous quitte et ne disparaît pas lorsque le sommeil vient à vous. L'esprit originel n'est rien et est totalement indépendant de ce qui change et meurt.

Si l'esprit originel était vraiment votre seule occupation, vous verriez tout ce qui s'altère et meurt de la même manière que vous percevez les mouvements que les danseurs impriment à leurs oriflammes, et vous vous décideriez à chercher constamment ce qui, en vous, ni ne varie, ni ne meurt, et, une fois que vous le trouveriez, pas un seul des mille mondes ne pourrait vous en distraire, même pour l'instant d'un éclair dans vos pensées, ou ne vous en ferait écarter du moindre degré dans vos actions.

Vous croyez aspirer à l'esprit originel, mais vous ne cherchez, en fait, que la satisfaction d'un état, d'un savoir ou d'un mérite. De ce fait, simplets, vous êtes complètement fascinés par tout ce qui, en vous et hors de vous, n'est pas constant et meurt.

C'est pourquoi les paroles du vieux Tcheng ne font que vous traverser, sans laisser d'impression, comme les oiseaux qui ne laissent pas de trace dans le ciel.

Têtes chauves, tout ce que vous pensez et dites concernant l'esprit originel n'est que l'erreur et l'errance de vos propres esprits chétifs. A ce que la nature vous offre spontanément, vous ne répondez qu'après avoir interprété au moyen de tout ce que vous avez mis sur un piédestal au-dessus de vos têtes.

Chauves, en étant aussi artificiels que les dragons fabriqués pour les fêtes, comment pouvez-vous espérer voir l'esprit originel dans sa spontanéité ?

* * *

Dans ma jeunesse, je parcourais les contrées en m'adonnant à l'étude et aux pratiques. Je m'associais à ceux qui s'étaient égarés et qui, s'imaginant qu'ils avaient trouvé la lumière, ne faisaient rien d'autre qu'amener les autres à s'égarer. Puis je rencontrais celui qui me permit de voir toute la boue inutile que je portais avec moi. La voie de la vérité m'apparut et l'esprit originel devint ma seule occupation. Et, un jour, toute chose s'effondra soudainement dans la conscience.

Moi, vieux Tcheng, n'imite pas un tel ou un tel autre. Je n'ai pas de croyance, ne suis aucune école de pensée, ne suis le disciple de personne. Dans ma vraie nature, je ne sais rien, je ne pos"néde rien, je ne suis rien... car il n'y a pas là de vieux Tcheng ! Pour l'ordinaire, les choses auxquelles je prends part s'écoulent simplement, s'éteignent d'elles-mêmes. Même l'esprit originel ne me concerne plus.

Les mots que je prononce ne viennent pas de ce qui est appris.

* * *

2 Crânes chauves, je ne vous ai rien caché. Quel profit en avez-vous tiré ? Rien que des balivernes !

Le vieil homme sort.

Le vieil homme Tcheng dit :

L'esprit originel a toujours été présent devant vos propres yeux. Vous n'avez rien besoin d'acquérir pour le voir, car vous n'avez jamais manqué de rien pour cela. Si vous êtes incapables de le voir, c'est du fait de votre bavardage incessant avec vous-mêmes et avec les autres. Vous passez votre temps à supposer, comparer, calculer, développer, expliquer, justifier et citer ce que vos esprits chétifs ont retenu et pensé avoir compris des Écritures et des mots de vieux imbéciles comme moi, donnant préférence aux paroles de ceux à qui, après leur mort, fut donnée l'autorité qui les met au-delà de tout doute. Dans ces circonstances, comment pouvez-vous espérer voir l'esprit originel dans son instantanéité ?

Abrutis, du fait que vous êtes agités comme une bande de singes et passez votre temps en futilités, votre existence passe comme une eau trouble, boueuse. Pas d'issue pour vous.

* * *

Dire que l'esprit originel n'est pas un pur vide, sans existence factuelle, ne sont que des mots. Réfléchir à l'esprit originel est votre poison. Abandonner cette pensée et penser à l'absence de cette pensée est votre poison. Cervelles boiteuses, vous cherchez toujours avec votre pensée, et ne faites rien d'autre que fabriquer des pensées. Penser que l'esprit originel puisse être vu par le moyen de la pensée est votre perte.

Brûler de l'encens, réciter des sutras, passer du temps prosternés au sol ou concentrés pour rester parfaitement calme, fixer ou éliminer la pensée, est là où vous vous égarez. Andouilles, vous intervenez constamment et ne faites rien d'autre que d'agir de cette manière. Espérer voir l'esprit originel au moyen d'action, telle est votre illusion.

Vénérer le Bouddha, c'est le mal (de l'attachement). Rejeter le Bouddha, c'est le mal (de l'impiété). Lourdauds, vous voulez absolument exprimer constamment les émotions et ne faites que produire du sentiment. Croire que l'on peut voir l'esprit originel au moyen du sentiment, là est votre erreur.

Crétins, vous êtes convaincus que vous parviendrez à voir l'esprit originel de cette manière. Mais c'est vous, et vous seul, que vous attraperez... jamais, entendez-vous, jamais l'esprit originel ne peut être trouvé de cette manière.

Vous n'arrivez pas à écouter mes mots, car vous souhaitez rester sourd, et vous ne voyez pas l'esprit originel, car vous souhaitez rester aveugle. Il n'y a aucun espoir pour vous.

* * *

Lorsque vous considérez les pensées des autres comme quelque chose de précieux et sacré, et les apprenez, récitez et transcrivez avec grand soin et vénération afin de les transmettre comme un grand secret, c'est ce que j'appelle être enchaîné au-dessous des pensées.

Lorsque vous cultivez les pensées de votre esprit chétif, les regardant comme quelque chose de rare, méritant d'être préservé, et donnant libre cours à une irritabilité de catin si elles ne sont pas respectées ou si la moindre erreur est faite en les répétant, c'est ce que j'appelle être enchaîné par les pensées.

Lorsque les pensées des autres et les vôtres vous apparaissent comme les vagues de la mer qui vont et viennent, sans qu'aucune d'entre elles ne soit meilleure ou pire que les autres, et sans qu'une seule ne vous affecte, mais que vous vous accrochiez à l'unique pensée d'avoir atteint un état de calme parfait, c'est ce que j'appelle errer au-dessus des pensées.

Lorsqu'aucune pensée ne retient plus votre attention, car, concernant l'esprit originel, l'évidence est née qu'il n'y a rien à garder et rien à obtenir par la pensée, c'est ce que j'appelle être au seuil de l'esprit originel.

Être dans le non-temps, non-lieu, non-forme, non-mouvement et non-pensée, et savoir ce qui est perçu en l'absence de toute perception, c'est ce que j'appelle voir l'esprit originel.

Lorsque vous avez étudié toutes les Écritures, et chaque traité de chaque patriarche, lorsque vous avez rencontré tous les éveillés et maîtrisé toutes les pratiques et mystérieuses forces, si vous ne voyez pas l'esprit originel, même si vous êtes devenus des sommets de spiritualité, de sainteté et de science, votre vie, simplets, ne sera rien d'autre qu'un futile amusement.

* * *

En ce qui concerne les mots tracés sur ce rouleau que je viens juste de lire :

                si je vous dis qu'ils viennent de Bouddha, vous les regarderez comme sacrés, et serez emplis de vénération et de peur;

                si je vous dis qu'ils viennent de Bodhidharma ou d'un grand patriarche, vous serez emplis d'admiration et de respect;

                si je vous dis qu'ils viennent d'un moine inconnu, vous ne saurez plus quoi penser, et serez emplis de doute;

                si je vous dis qu'ils viennent du moine des cuisines, vous éclaterez de rire, pensant que je vous ai trompés.

 

Ainsi, ce qui compte pour vous n'est pas la vérité portée par ces mots, mais seulement l'importance qu'il convient de leur accorder selon la réputation de celui dont on dit qu'ils viennent. Vous êtes incapables de voir par vous-mêmes, mais seulement de sentir ce que vous pensez qu'il faille sentir, et de penser selon l'opinion de ceux que vous avez placés sur un piédestal; vous surajoutez toujours aux choses, les salissant, les falsifiant. C'est pourquoi vous êtes incapables de voir l'esprit originel sans vous référer à qui ou à quoi que ce soit. Simplets, vous n'êtes rien d'autre que des imposteurs et des escrocs. Votre cas est sans espoir.

Et le vieil homme Tcheng quitta la pièce.

Le vieil homme Tcheng parla :

Vous avez entendu dire que, pour voir l'esprit originel, votre esprit chétif doit être vide. Alors, vous vous asseyez là, raides comme un bâton de bambou, regardant le mur, votre langue contre le palais, essayant d'arrêter vos pensées. Vous en venez ainsi à une absence de pensées que vous prenez pour la vacuité de l'esprit originel. L'instant suivant, l'agitation de votre mental insignifiant redémarre, comme il le fait lorsque vous sortez du sommeil. Dans l'absence de pensées, quel est le profit ? Et si vous êtes frappés par un éclair de lumière, vous caracolez comme un jeune cheval, beuglant que vous avez vu l'esprit originel, que vous avez

4 expérimenté quelque chose d'extraordinaire, et que vous êtes grandement privilégiés. Quel avantage y a-t-il à être frappé comme par le tonnerre ? Tout cela n'est qu'une belle performance, juste assez bonne pour un cirque.

Chauves, si vous persistez dans votre manie et votre prétention de vouloir atteindre et posséder quoi que ce soit, votre cause est perdue.

* * *

Voir l'esprit originel est le voir que les pensées soient présentes ou absentes, que l'on soit immobile ou actif, que l'on parle comme je le fais devant vous ou que l'on reste silencieux, que l'on soit un empereur, un moine ou un vagabond. Quelle importance y a-t-il en cela ?

Entre le Bouddha et le fruste, moine illettré qui ne peut rien faire d'autre que couper du bois, mais qui voit l'esprit originel, quelle différence y a-t-il ? Il n'y a pas d'esprit originel spécifique au Bodhidharma et un autre spécifique au vieux Tcheng ou à chacun d'entre vous. L'esprit originel est l'esprit originel. Rien d'autre ne peut être dit, et même cela est encore trop dire.

Ce que les autres ont dit à propos de l'esprit originel et ce que j'en dis ne peut vous être d'aucun usage autre que de vous inciter à le chercher directement par vous-mêmes, sans recourir à une quelconque autorité et sans ruse. Tout le reste ne fait qu'embrouiller votre vision et vous éloigne de la seule question qui devrait vous habiter tout entier où que vous puissiez être et quoi que vous puissiez faire : méditant, balayant la cour ou satisfaisant vos besoins. Mais quand je vois ce que vous faites des paroles des patriarches et des miennes, il aurait mieux valu que les patriarches fussent noyés à la naissance, et moi avec eux.

Lourdauds, vous avez contracté une maladie mortelle.

* * *

Crânes rasés, le monde et vous n'êtes rien d'autre que des pensées du mental individuel, car tous deux disparaissent lorsque le sommeil vous saisit. C'est aussi vrai pour toutes les vieilles notions en lambeaux de votre esprit chétif concernant le Bouddha, la Voie et l'esprit originel.

Une fois pour toutes, comprenez l'inutilité de tous vos efforts pour pénétrer l'impénétrable par la pensée et par l'action : vous pourriez aussi bien essayer de capturer le vent. Mais si vous êtes désencombrés, complètement disponibles pour l'esprit originel, vous serez alors directement saisis par lui.

Ayant entendu parler du vide comme étant le suprême accomplissement, vous cherchez à l'atteindre. Vous tombez ainsi dans la torpeur et l'insensibilité que vous prenez pour la vacuité de l'esprit originel.

Ayant entendu parler de l'absolu comme étant l'état ultime, vous imaginez que toutes choses sont égales et que rien ne mérite le respect. Vous tombez ainsi dans la désinvolture et l'anarchie que vous prenez pour l'unité de l'esprit originel.

Ayant entendu parler de la pureté comme étant le bonheur complet, vous luttez pour l'atteindre. Vous tombez ainsi dans une attitude de rigidité intransigeante que vous prenez pour la transparence de l'esprit originel.

Ayant entendu parler du détachement comme étant la seule liberté, vous essayez de vous séparer du monde et de vous-mêmes. Vous tombez ainsi dans l'indifférence que vous prenez

5 pour l'indépendance de l'esprit originel.

Chauves, c'est l'esprit originel qui est considéré comme vacuité, unité, transparence et indépendance, et l'élément de la roue de l'existence que vous êtes ne pourra jamais posséder aucune de ces facultés. Mais si vous aviez vu l'esprit originel, vous sauriez qu'il est votre vraie nature, sans aucune qualification possible, et qu'en réalité aucun nom ne peut lui être donné. Vous sauriez alors aussi que ce que nous dénommons vide, absolu, pureté, détachement, et même esprit originel, ne sont rien d'autre que des mots qui n'existent que de votre seul point de vue, uniquement en raison de votre aveuglement et de votre ignorance.

Simplets, votre désir de simuler l'esprit originel signe votre fin.

* * *

Du fait que vous êtes devenus des moines, des suiveurs de la loi du Bouddha et des disciples d'un maître renommé, vous pensez être différents de l'homme du monde que vous regardez avec condescendance. Vous êtes aussi ignorants de l'esprit originel que peut seulement l'être l'herbe du champ.

* * *

Vous êtes très préoccupés de savoir qui je suis, de quelle souche parentale je suis issu, qui furent mes maîtres, d'où je viens, ce que je crois, et beaucoup d'autres choses toutes aussi dénuées d'intérêt. Certains pensent que si le maître de cette demeure m'a demandé de vous parler, je ne peux qu'être un éveillé, et d'autres, au contraire, qu'ils n'ont devant eux qu'un vieil idiot scandaleux et insolent qui devrait être mis dehors, car il n'a pas de respect pour les paroles et les êtres du passé, révérés par la tradition, ni pour les paroles et les êtres du présent, exaltés par leur gloire et renom. Vous ne tenez ainsi qu'à l'enveloppe et à l'apparence des choses et, de ce fait, n'arrivez pas à percevoir en vous l'homme vrai.

Idiots, vous mettez de la boue dans vos yeux et vous plaignez ensuite d'être aveugles.

Et le vieil homme Tcheng s'en alla en gesticulant beaucoup.

Le vieil homme Tcheng revint le jour suivant et parla ainsi :

Rasés, en vous abandonnant complètement à la volonté et aux lubies d'un autre que vous vénérez au point de lui faire confiance en toute chose, vous imaginez que votre attitude est juste et que vous êtes ainsi sans préoccupation et sans désir. En réalité, vous ne faites que vous comporter comme de très jeunes singes qui ne quittent pas leur mère pour un seul moment, désespérément accrochés à elle, tant ils sont emplis par la peur. Et, en temps voulu, vous devenez comme ces arbres desséchés qui ressemblent aux autres arbres en hiver, mais qui, lorsque viennent le printemps et l'été, n'ont pas de feuilles et ne portent pas de fruits. Dans une telle passivité, comment pouvez-vous espérer voir l'esprit originel ?

Têtes lisses, vous êtes déjà morts.

* * *

Tout homme est illuminé par l'esprit originel. Certains le voient, d'autres l'ignorent, c'est la seule différence entre eux. Comme pour vous, têtes rasées, vous êtes comme un homme ivre qui, à l'extérieur d'un enclos, s'accroche à des bâtons de bambou, criant qu'il a été enfermé,

6 qu'il est innocent, et implorant qu'on le libère.

Cancres, personne d'autre que vous-mêmes ne vous retient prisonnier. Quel désastre pour vous !

* * *

Incapables de voir l'esprit originel et, de ce fait, de vivre par vous-mêmes, vous cachez votre insignifiance en revêtant la dépouille des autres, qu'ils soient morts ou vivants. Vous accumulez des points de vue et cultivez les nuances, différences et convergences. Ainsi, vous vous pavanez. Comme vous éblouissez les idiots avec vos subterfuges, vous vous prenez pour des êtres illuminés.

Andouilles, vous n'êtes rien d'autre que des moulins à paroles et des jongleurs de peu de valeur. Vous vous êtes laissés égarer par vous-mêmes. Votre maladie est incurable.

Vous n'avez besoin de personne pour voir la lumière du soleil. Tout ce que les autres peuvent dire à ce sujet ne vous sert à rien. Vous êtes dans la lumière. Elle chauffe votre corps, et vous ne pouvez pourtant pas la saisir et la mettre dans une boîte. Toutes les tentatives de la posséder sont vouées par avance à l'échec. Vous ne pouvez ni l'attraper, ni vous en débarrasser. Cela a déjà été dit par ce vieux moulin à paroles et par d'autres avant lui.

Il en est de même pour l'esprit originel. Il est toujours présent, aussi éclatant que la lumière du soleil. Vous ne pouvez ni l'accaparer, ni vous en défaire. Lourdauds, si vous ne pouvez le voir, c'est en raison des détritus avec lesquels vous avez encombré vos têtes. Vous ne pouvez le voir, car vous êtes dominés par vos efforts pour le coincer dans vos pensées, vos adorations et vos pratiques. Vous l'imaginez être au loin, et il est ici. Vous voulez le saisir, et il vous échappe.

Si vous étiez tout à fait simples, vous n'auriez besoin que d'ouvrir vos yeux pour le voir, tout comme vous voyez la lumière du soleil. Nul besoin d'intervenir pour cela.

Celui qui a un grain de sable a vu chaque grain de sable sur chaque rivage, et le lit de chaque mer dans le monde. Si vous voyez l'esprit originel, vous voyez alors l'esprit originel dans sa totalité, et vous êtes un Bouddha.

Je suis devant vous comme un morceau de bois résonnant. Il n'y a rien de méritant ou d'important en cela, car il n'a jamais manqué, ni ne manquera jamais, jusqu'à la fin des hommes, d'êtres tel que le vieux Tcheng pour résonner de la même manière.

Mais, simplets, c'est votre malchance que vous soyez toujours préoccupés par les seules apparences et ne voyez ici qu'un bloc de bois résonnant. De ce fait, l'esprit originel ne trouve pas en vous l'écho qui vous ferait soudainement réaliser que vous n'êtes pas, et n'avez jamais été, autre que cela.

Et le vieil homme Tcheng se retira.

Le soir suivant, le vieil homme Tcheng entra et dit :

Crânes tondus, regardez comme des imposteurs tous les patriarches et tous les moulins à paroles comme moi, car ils vous parlent de ce qu'ils ne peuvent ni vous montrer, ni vous donner. La seule utilité que l'on puisse, peut-être, leur accorder est qu'ils nous affirment que chaque être a la nature du Bouddha. Mais c'est à chacun d'entre vous de chercher cela par lui-même, sans se laisser distraire par quoi que ce soit, afin que vous puissiez le voir dans un

7 grand éclair de réalité. Chauves, si vous laissez les mots et les tours magiques des patriarches vous séduire, vous êtes alors perdus.

Andouilles, dans l'espoir de voir l'esprit originel, vous avez accumulé beaucoup de connaissances à l'intérieur de vos petits esprits, tout comme le riz est entassé et entreposé. Agissant ainsi, vous n'avez rien fait d'autre que de dissimuler votre ignorance par des mots appris, afin de discuter du vrai et du faux, du bon et du mauvais, de l'éternel et de l'éphémère, du ciel et de la terre, de tous les éléments subtils et grossiers qui composent l'homme, des mérites des voies diverses et des pratiques, du degré d'illumination d'un tel ou d'un tel, et d'un grand nombre de choses inutiles, tout cela montrant votre incapacité à trouver l'attitude juste.

Andouilles, votre vice réside dans votre arrogante prétention à vouloir mesurer l'incommensurable.

S'il y en a parmi vous qui, pendant qu'ils m'écoutent, sont frappés par quelque chose de plus grand et plus profond que mes mots, et qui n'est pas la sorte de torpeur béate dans laquelle tant d'entre vous se délectent, imaginant ainsi qu'ils sont un avec l'esprit originel, mais qui le voient comme une lumière simple, claire et active, à ceux-là, je ne peux alors que leur indiquer la bonne direction et leur montrer le chemin. Leur propre gangue sera un jour brisée, tombera tout d'un coup, et ils verront la beauté radiante du joyau de l'esprit originel.

Dans ce domaine, je n'interviens pas personnellement. Je ne suis qu'un passage pour l'esprit originel, dont la présence peut être ressentie par certains à travers moi, le vieux Tcheng, qui suis aussi pour les autres comme la gangue qui recouvre une pierre précieuse.

Aussi longtemps que je suis interrogé au sujet de l'esprit originel, je ne peux que rester sans paroles ou répondre non.

Quant à celui qui voit l'esprit originel, il n'a pas besoin du vieux Tcheng.

* * *

Si vous étiez des hommes vrais, vos pensées et actes seraient justes, et chaque moment approprié à leur fin ou objet. Mais comme vous êtes incapables de voir votre nature de Bouddha, vous comblez votre ignorance en copiant les pensées, comportements et actes de ceux que vous avez mis sur un piédestal. Votre préoccupation, en mimant comme des singes ce que les autres pensent et font, est le nuage qui vous empêche de voir l'esprit originel. Lourdauds, vous n'êtes que des brigands et voleurs. Pas d'espoir pour vous.

Chauves, votre nature fondamentale ne diffère en rien de celle du Bouddha. Vous ne manquez que de la connaissance sans ambiguïté de cela, et seulement cela. C'est ce qui vous manque et vous incite à chercher à devenir ce que vous n'avez jamais cessé d'être. Être clairement dans l'esprit originel est la seule signification de votre existence. Si vous vous en éloignez un tant soit peu, vous tombez immédiatement dans l'erreur et le tourbillon sans fin des causes et effets. Cela, seul, est ce que le vieux Tcheng enseigne.

Et le vieil homme Tcheng quitta la pièce.

Le vieil homme Tcheng déclara :

Crânes dénudés, la pensée de l'esprit originel n'est que la réflexion de cet esprit dans un mental particulier, comme l'image de la lune vue dans l'eau d'un étang n'est qu'une réflexion de la lune. L'esprit originel reste présent, inchangé et non affecté par le tumulte de vos pensées et actes, comme la lune reste inchangée et non affectée, que l'eau de l'étang soit claire

8 ou boueuse, calme ou agitée, ou que l'étang soit plein ou vide. Ce n'est que l'image de la lune qui est changée ou absente dans un tel cas. Il n'y a pas de lune dans l'étang.

Têtes chauves, vous devriez comprendre qu'avec toutes vos inventions de pureté à atteindre, de détachement et de liberté à acquérir, d'arrêt des pensées toutes les trois heures, et toutes les autres pratiques que vous exercez en vue de saisir l'esprit originel, vous êtes pris par votre propre mental comme un poisson dans un filet, vous agissez aussi stupidement que si, pour voir directement la lune, vous nettoyiez l'eau dans l'étang, retiriez les plantes qui le recouvrent, construisiez une clôture de bambou pour que le vent ne perturbe pas la surface de l'eau, ou que vous vidiez l'étang.

Abrutis, voyez simplement que vous ne faites que vous enchaîner à vos propres pensées et à vos pitoyables actions.

* * *

Cancres, c'est à cause de votre aveuglement que le vieux Tcheng vous parle de l'esprit originel et du mental individuel comme s'il se référait à des choses différentes. Pour le vieux Tcheng, l'esprit originel et le mental individuel, l'éternel et l'éphémère, la sagesse et l'ignorance, l'illumination et l'aveuglement, le nirvana, les sutras, le système de lois, tous les corps de transformation et le Bouddha lui-même ne sont rien d'autre que le tourbillon des pensées, semblable à un paquet de feuilles mortes qui donnent l'impression d'être vivantes lorsque le vent d'hiver les soulève, mais sont à nouveau mortes le moment d'après. Lourdauds, la vraie nature des êtres et des choses n'est pas supérieure pour celui qui la voit, ni inférieure pour celui qui l'ignore. Elle reste non affectée par le fait d'être connue ou inconnue, et par tout ce que vous lui surimposez.

Vous êtes libres, crânes rasés, d'errer vers la perdition par le biais de distinctions, nuances et subtilités. Voilà, je vous ai tout dit.

* * *

Têtes chauves, le Bouddha chercha tout d'abord l'esprit originel à travers le mental individuel. Il trouva que c'était chose vaine. Le Bouddha chercha alors l'esprit originel à travers les disciplines et pratiques. Là encore, il vit que c'était chose vaine. Sous l'arbre de la Bodhi, il n'avait toujours pas trouvé l'esprit originel, mais il savait que le mental individuel et l'action étaient incapables de lui donner la vision de sa vraie nature. Le Bouddha cessa alors d'utiliser le mental individuel et l'action, accepta son ignorance et reconnut son impuissance à y mettre un terme.

Le Bouddha n'était plus alors que non-savoir et attente, non affecté par quoi que ce soit, aussi immobile qu'un morceau de bois mort lorsque, à la vue de l'étoile du matin, l'esprit originel l'illumina.

Telle est l'expérience du Bouddha. Tel est l'exemple et tel est l'enseignement principal qu'il laissa.

Mais vous tous, disciples du Bouddha, qu'avez-vous fait ? Vous avez pris possession du Bouddha pour faire de sa vie une légende sur laquelle s'émerveiller, et pour faire de sa personne une idole pour votre adoration; vous vous êtes emparés des paroles du Bouddha pour en faire une chose sacrée méritant d'être constamment apprise, récitée et transcrite. Concernant la vie et les mots du Bouddha, vous avez fondé un grand nombre d'écoles différentes, écrit d'innombrables traités, et n'avez jamais arrêté de bavarder et de babiller.

9 le camphre. Vous avez arrêté des croyances et établi des dogmes, règles, disciplines et pratiques.

Andouilles, vous êtes tombés dans le piège de la séduction envers tout ce que le Bouddha avait reconnu comme étant une erreur qui ne peut qu'éloigner du droit chemin. De cette manière, vous avez construit un mur aussi haut que le ciel, faisant obstruction à l'esprit originel que vous souhaitiez ardemment voir.

Crânes rasés, si vous persistez dans l'erreur de vos chemins, quel complet échec sera votre vie !

* * *

Maintenant, chauves, écoutez-moi avec grande attention. Je vais vous révéler le grand secret de l'esprit originel. C'est la chose la plus importante jamais dite à son sujet…

Voici : Il n'y a pas de secret concernant l'esprit originel.

D'une gracieuse pirouette, le vieil homme Tcheng disparut et,

depuis lors, nul n'a plus jamais entendu parler de lui.