… Come in altre precedenti occasioni, anche stavolta prendiamo spunto da uno scambio di mail con un praticante della meditazione, per esprimere il nostro punto di vista (che è poi quello generato dalla nostra esperienza trentennale di studio e pratica del Dharma) riguardo all’interpretazione di svariati elementi sulla “comprensione” del messaggio autentico del Buddha (e, in questo caso, particolarmente del Chan…). 自然 (TzuJen): Aliberth, permettimi qualche domanda…In merito al nulla, al vuoto e alla luce, il Tao te ching intende dire che il vuoto (il puro potenziale della fisica quantistica) è precedente alla luce... dunque più perfetto? Una cosa simile la disse anche Ramana Maharshi: ‘il vero "né non è né luce né buio...’ è questo che vuol dire? Aliberth Chan: Mah... nei Sutra del Chan, e nel Madhyamikakarika di Nagarjuna, oltre che in molti altri Testi buddhisti si parla di "Luce, Luminosità, Chiarore", ecc. per indicare la la Coscienza Originaria, ovvero ciò che nel Vedanta è chiamato "Quello" o "il Vero "né"... Ovviamente, non è una luce 'fisica'... ma una chiarezza della Mente-Buddha, o Mente-Unica, cioè la sostanza eterica che è precedente a qualunque manifestazione... 自然 (TzuJen): Grazie, si…, il vero "né non può essere visto, perciò non è luce visibile ma dev'essere qualcos'altro... né luce né buio, forse semplice coscienza. Luce della coscienza… Di preciso, che cos'è se la Non-esistenza la supera? Aliberth Chan: Lampo nella Coscienza Primordiale... Raphael la chiama "La Via del Fuoco", perché il fuoco è un lampo di luce nel buio... (ma sono sempre solo parole...)
自然 (TzuJen): Ah ecco... il figlio... il verbo… potrebbe essere anche la shakti!! si si sono solo parole... accidenti... che mondo complicato... Ho visto che sul tuo profilo di Facebook consigli un libro, ‘La Via al Cielo’… è puro e semplice eremitismo, o parla anche del riportare la quiete e la saggezza nel mondo, come evidenzia la bella foto del monaco in mezzo al caos, ed è anche confermato da un detto taoista: il vero taoista non va sulla montagna....? Aliberth Chan: Quel libro non l'ho letto... mi è stato consigliato dalla Casa Editrice Ubaldini-Astrolabio, e l'ho messo come post... Da anni ormai non leggo più niente... (probabile saturazione...) 自然 (TzuJen): Ah, si… Sai, anch'io sono sempre più preso da questo senso di saturazione per quanto riguarda i libri, e anche i dischi…ti ringrazio comunque… Invece, ho una domanda che mi sta a cuore… e cioè, se uno volesse entrare più dentro nel Ch'an è necessaria una trasmissione-iniziazione formale? Aliberth Chan:No... il Chan è stato sempre trasmesso da mente a mente... quindi solo comprendendolo nel modo giusto e sincero si può entrare nella porta del Chan… 自然 (TzuJen): Bello questo Chan! e altrettanto paradossale! ho letto un bel libretto di Daniel Odier che è un tantrico e fa parte anche del lignaggio Chan di XuYun; anche se dice che i rituali e i maestri sono cose superficiali lui però intanto è stato iniziato da una yogini kashmira... quindi forse non servono trasmissioni formali ma neppure solo i libri e il fai da te... o forse si, se siamo abbastanza profondi e "appassionati"? Aliberth Chan:Il problema sta nella definizione stessa "fai da te"... Se c'è ancora presente l'ego (cioè, quell'energia vitale che ancora crede ai rituali, ai maestri e soprattutto alle iniziazioni tantriche - quest'ultime, davvero molto ambite dall'ego...) allora tutte queste cose servono, e serve così di fare tutto il sentiero di de-egoizzazio-ne... Ma se, in un caso su un milione, un individuo ha superato questo stato egoico e riconosce la sua profonda e intima natura assoluta (cioè unica e identica in tutti gli esseri...), allora avviene la trasmissione da mente a mente (anche aiutata, dapprima, dai testi e dalle parole degli insegnanti). In seguito, ovviamente quando si arriva davvero a comprendere, allora testi e parole - e quindi, anche i maestri, nella loro forma di istruttori, non servono più... saranno superati... come lo stesso 'ego' ed il suo desiderio di illuminazione... Certo, non è facile, né accade troppo di frequente che ciò possa accadere... ed è per questo motivo, che bisogna SEMPRE indagare ed investigare nella propria mente e nel proprio essere... Deve esservi una costante e continua 'scrutazione' consapevole di "né stessi e dei propri pensieri, parole e azioni... Solo dopo molti anni di questa dura pratica (che per moltissimi individui è pressoché impossibile ad attuarsi) si potrà arrivare alla 'prajna', cioè la saggezza o consapevolezza stabilizzata che darà, essa stessa, il responso se siamo ormai diventati maturi o se c'è ancora presente, anche se in modo subdolo e furtivo, un ego personale che mantiene in noi l'idea di essere una persona in un mondo popolato di persone e cose (cioè, i fenomeni... ). In ogni caso, la residua presenza di questo tipo di 'ego' sottile non è un ostacolo insormontabile per la emancipazione della mente Chan... perché, comunque, ciò significa che ormai è intervenuta pressoché stabilmente la 'visione', cioè lo stato della presenza della coscienza profonda, che è consapevole e 'vede' le tracce, i pensieri e i nascosti desideri della mente egoica... Quindi, questo sta a significare la vicinanza molto prossima all'Illuminazione e, di conseguenza, alla Liberazione da quella stessa mente personale ancora aggrappata ai fenomeni del mondo...
自然 (TzuJen): Dunque, non dobbiamo desiderare la liberazione dal samsara, se il Nirvana è già presente nel samsara... mi sembra di capire che tutto ciò che occorre è una vita più lucida, più piena, più presente, più calorosa... e fluire con il tutto in modo rilassato... forse è tutto qui l'arcano? Di certo,leggere e studiare e, meglio ancora, incontrare persone che già ci sono dentro è pur sempre molto utile! E la trasmissione avviene in modo spontaneo, discorsivo e amichevole, da mente a mente (mi pare che la stessa cosa accadesse con Krishnamurti) anche in queste conversazioni virtuali ma tutt'altro che banali! Per questo ringrazio tanto te, e ringrazio anche Fb! Scusami, ho un’altra domanda… C'è un signore che insegna zen qui in zona che si chiama Mario Fatibene ed è un allievo di Engaku Taino... ma io non lo conosco personalmente... Tu che ne dici? ci vado? Aliberth Chan:La mia risposta alla tua precedente considerazione è positiva. Bisogna tuttavia sperare che il nostro proprio karma sia comunque favorevole e che la nostra motivazione sia pura e sincera... Per il resto, non dobbiamo aspettarci nient'altro se non la nostra volontà di praticare e, proprio come dici tu, metterci nella condizione di veder trasformarsi questo samsara in un nirvana che è da sempre presente... e che solo la nostra mente ha deformato e reso un mondo pieno di sofferenza... Alla tua seconda domanda ti dico che io non conosco quel signore e dunque non posso darti una precisa risposta in merito... ma penso che tu, vista la buona qualità delle domande che fai, sarai senz'altro in grado di giudicare se egli possa essere per te un valido insegnante ed un aiuto nella Via...Un abbraccio di cuore... Shanti! 自然 (TzuJen): Un ultima cosa… Tu che ne pensi della Via Tantrica? Se ti interessa prova a dare uno sguardo a questo sito… http://www.danielodier.com/. Che ne dici? Aliberth Chan:Si... E' molto interessante... Il Tantra è una Via Suprema... ed è una Via che passa PROPRIO attraverso le nostre 'pruderies' ed i nostri desideri profondi... Infatti, proprio quando leggo i magnifici Testi Tantrici (come quello che hai indicato tu e che proponiamo in questo sito come Testimonianza), posso scoprire che io stesso ho ancora molti desideri di tipo sessuale... Ma non è un male... anzi!Nel Chan si dice che "le passioni sono la bodhi(Illuminazione)"... Ecco perché è importante, soprattutto nel Tantra, avere un buon maestro (o maestra...)... Diciamo che il Chan, pur utilizzando le stesse sensazioni che nel Tantra sono delle vere e proprie pratiche, preferisce autogestirsi e vedere in queste sensazioni e desideri, dando loro il minimo di esaudimento, e lasciando che pian piano essi si esauriscano... come foglie ed erbe tagliate che pian piano si seccano e cadono... Comunque, ognuno ha la sua Via... e se uno ha una giusta e sincera motivazione, pur se perfino attraversa il pantano fangoso della Via Tantrica (d’altronde, il Fiore del Loto sorge e cresce appunto nel fango...) raggiunge l'altra sponda... là dove poi TUTTO si acquieta ed entra così nel nirvana... | | |