Centro Ch'An Nirvana
Articoli di Aliberth

Differenze tra Meditazione Zen e Contemplazione Cristiana…

 

Come in altre occasioni, anche stavolta Aliberth prende spunto da uno scambio di mail con praticanti di buddhismo, per esprimere il suo punto di vista (che, poi è quello generato dalla sua esperienza trentennale di studio e pratica del Dharma) riguardo all’interpretazione di vari elementi della “comprensione” del messaggio autentico del Buddha…

 

Domanda di G.M.:- Ciao Aliberth, anni fa lessi in libreria un paragrafo di un libro di D.T Suzuki sullo zazen, che parlava della meditazione con occhi chiusi o aperti. Trovai scritto che lui sosteneva la meditazione ad occhi chiusi perché porterebbe ad un satori molto più profondo e duraturo di quello ottenibile ad occhi aperti....cosa che francamente non capisco tanto, ma che mi incuriosisce. Forse potresti raccontarmi qualcosa tu? Purtroppo non mi ricordo a quale libro appartenesse, allora cercando su internet ho trovato questo triste articolo che vorrei condividere con te:
http://christusveritas.altervista.org/differenze_meditazione_cristiana_zen.htm

...Ma perché scrivono queste cose FALSE??? La meditazione zen non è affatto questo.... non è spegnere il cervello......perché chi non la conosce ne deve parlare così? Ora capisco perché c'è tanta diffidenza al riguardo e perché ho questa difficoltà nel mio tentativo di portare la Via dello Zen nella mia città! (organizzo degli incontri mensili con un monaco zen, e durante il resto del mese ci si trova una volta alla settimana per meditare... (bella responsabilità mi sono preso pur di poter proseguire sulla Via). Forse è anche per questo che sono così pochi quelli si affacciano e poi scompaiono.... dato che è così forte il condizionamento ricevuto da noi fin da bambini... Comunque certi articoli mi rattristano, ma mi fanno anche capire che davvero l'ego ha una paura folle di lasciare la presa ed è pronto a scrivere questo ed anche di peggio....  un caro saluto!!

Aliberth:- Caro G.M.... rispondere ad una illustrazione evidente dello stato mentale delle persone della nostra società Cattolica Occidentale mi risulta sempre difficile... E' un pò come sparare sulla Croce Rossa... Il modo in cui nel nostro Paese viene presentato e descritto il buddhismo, e specificatamente la meditazione Chan e Zen, risente parecchio della incapacità ed impossibilità di comprenderlo da parte dei descrittori che, essendo oggettivamente fedeli alla religione Cattolica e non avendo assolutamente avuto l'istruzione per entrare nel loro proprio spazio interiore (=mente) non possono nemmeno essere ritenuti colpevoli di mistificazione e inaffidabilità... Essi, infatti, credono davvero a ciò che dicono e scrivono... e questo è ancora più amaro, visto che Gesù Cristo diceva (ma essi non gli hanno realmente obbedito): "Non c'è peggior sordo di chi non vuole intendere"...
A parte il fatto che nel buddhismo, e ancor più nel Chan-Zen, la ‘meditazione’ non è affatto (come descritta nell’articolo) una
“riflessione prolungata su un'idea o un fatto di natura religiosa, su un testo della Sacra Scrittura, per cercare di comprenderlo con l'intelligenza, gustarlo col cuore e applicarlo alle circostanze della propria vita, per conformare il proprio modo di pensare e i propri comportamenti a quanto si è meditato”, ma proprio il contrario e cioè, “conoscere chi è che legge i Sutra, chi è che riflette e cerca di comprenderli… ecc., vale a dire che piuttosto si cerca di conoscere il ‘conoscitore’, cioè se stessi… e non ciò che entra, direttamente o indirettamente, dentro una mente che è non-conosciuta, e dentro un soggetto che, altrettanto, è totalmente sconosciuto e non compreso da parte dello stesso individuo.  Per questo motivo, anch’io sono piuttosto favorevole alla meditazione ad occhi chiusi, come dice D.T. Suzuki (e con questo ho risposto alla tua prima domanda).

Dunque, se questi denigratori si attaccano così tanto ad una religione dualistica e poi sparano a destra ed a manca sulle altre religioni e dottrine (non solo sul buddhismo), significa come minimo due cose. Primo, che non possono e non vogliono capirle. Secondo (e questo è ancor più preoccupante), che ne hanno PAURA... Paura che l'individuo riconosca dentro di "né la VERITA' di come stanno realmente le cose, in questo mondo, ed oltre questo mondo. E quando c'è di mezzo la paura, allora non si può più parlare di sincerità ed onestà... ma solo di paura di perdere il potere sulle folle, sulla moltitudine di individui che non ha la capacità, o l'opportunità, di entrare dentro se stessa (con la meditazione, o con la pura e semplice 'visione interiore') e cogliere la nostra nuda realtà di esistenza occasionale, temporanea ed impermanente. Salvo, il trovare, alla fine della ricerca, il vero nucleo VUOTO di Pura Coscienza, cioè la Reale Natura Buddhica, il vero 'Sé', la Mente-Unica, che ci compenetra tutti e che, buon per loro, essi chiamano 'Dio', generando così nella mente delle persone l'idea che, da qualche parte, ci sia una qualche 'persona' superiore che ha creato, gestisce e comanda tutto il Creato.
Ora, siccome chiunque sia riuscito ad andare all’interno della sua mente, sia con la meditazione che con l'insight contemplativo, può davvero scoprire che al di fuori di questa mente che crea e produce i fenomeni, non c'è NESSUNA persona superiore, e dunque si dà il caso che coloro che non ci sono riusciti, o non sono stati in grado di farlo, o non hanno avuto la volontà e la fede per farlo, preferiscono rifarsi alla più comoda e semplice verità dichiarata (da qualcun altro) di un Dio creatore, gestore e governatore dell'universo e degli esseri viventi. E, molto più comodamente, ritengono che pregare, venerare e obbedire ad un simile 'Dio', sia in terra che nei Cieli, è assai più immediato, meno rischioso e più facilmente comprensibile per la moltitudine delle masse, che sono esclusivamente preoccupate a indirizzare la loro inerte vita verso la fortuna, la ricchezza e gli ottenimenti mondani.
Quindi, non ci si può poi meravigliare che, a fronte di vari influssi e riverberi di una conoscenza alternativa, ma ben più profonda e difficile per le masse (come il Chan-Zen, ed altre dottrine), le istituzioni di un potere religioso stabilito facciano del tutto per denigrarla e svilirla. Quasi a voler demonizzare i tentativi di alcuni nella ricerca di voler arrivare all'altra sponda (quella della pura e semplice Verità auto-conosciuta), cioè l'Illuminazione che scaccia l'ignoranza. Ignoranza che invece viene mantenuta e procrastinata con la falsità (o meglio, con la incapacità di comprendere pienamente) riguardante il messaggio autentico di Liberazione e affrancamento anche da un Dio-persona e dall'idea di una 'realtà' dualistica che continua ad intrappolare la mente di miliardi e miliardi di individui, da tempi senza inizio e fino al momento in cui i più tenaci e meritevoli potranno conoscere realmente l'Unica Verità scoperta dal Buddha.

Replica di G.M.:- Qui da me c'è un Padre Gesuita che ora ha più di 90 anni. Egli é stato missionario in india e Giappone per molto tempo ed ha direttamente appreso lo zen nei monasteri giapponesi, oltre che la M.T.(Meditazione Trascendentale), credo in India. Fino a qualche anno fa, teneva una volta all'anno dei corsi base di M.T, training autogeno e zazen, con un ritiro finale compreso. Misteriosamente, qualche anno fa gli è stato vietato di proseguire nell'insegnamento della meditazione zen e della sua relativa filosofia di vita... ordini dall'alto!! Allora è vero che non vogliono che l'uomo si liberi dalle catene della mente…

Credo che sia così. Ma non potranno fermare per sempre l'evoluzione spirituale. Però, in questo modo, essi la stanno sicuramente ritardando, proprio con il mezzo più efficace e consolidato da millenni, cioè la PAURA, come dici tu… Si, sono convinto anch'io che sia più la paura di perdere le loro false sicurezze. Non tutti sono disposti a mettere tutto in discussione e andare dentro se stessi! Ognuno ha il suo percorso.
Il tentativo di screditare, però, non so se possa dipendere più dalla paura o dal fatto che la gente scopra che le storielle che loro gli raccontano sono appunto solo storielle!
Riguardo la meditazione ad occhi chiusi: Io ci ho provato alcune volte, e la difficoltà che trovo è nella maggiore facilità a sognare... però siccome Suzuki non è era l'ultimo arrivato, e nemmeno tu, credo che ci proverò per qualche giorno.


Conclusione di Aliberth:- Beh, questo lascerebbe pensare che siano quantomeno in malafede… e questo non lo credo… Se, cioè, avessero paura di far scoprire che le loro storielle sono solo storielle, vorrebbe dire che essi saprebbero benissimo che ciò che propagano non è la verità… tuttavia, questo non mi sembra possibile. Loro credono fermamente che ciò che raccontano (e che è stato a loro raccontato) sia una verità. Ecco perché si scagliano contro le altre verità. Dunque, io non metto in dubbio che per essi ciò in cui credono sia una parvenza di verità. Il punto più importante, e questo è possibile saperlo soltanto con la meditazione buddhista, è che la verità NON PUO’ stare fuori di noi stessi… Dunque, solo ciò che si può scoprire all’interno di se stessi è verità… tutto il resto è ‘presunzione, fideismo, accettazione passiva’ di una qualche verità dichiarata da altri, cioè proveniente dal di fuori di noi stessi… Tuttavia, i pochi audaci che fortunatamente approdano alla conoscenza del vero Dharma, e sanno utilizzare perfettamente la pratica della meditazione introspettiva (Chan e Zen) sicuramente saranno in grado di riconoscere la verità, e questa verità riconosciuta all’interno di se stessi permetterà loro di affrancarsi da tutte le ‘storielle’ raccontate da chiunque e da qualunque religione, raggiungendo così la vera emancipazione della mente, e cioè l’Illuminazione finale…