"Dall'irreale conducimi al Reale, dalle tenebre conducimi alla Luce, dalla morte conducimi all'Immortalità..." (Tayttirya Upanishad) Questa lettera potrà essere utile a tutti coloro che possono avere l’intenzione di approcciare il Sentiero del Chan, soprattutto se la loro intenzione non sia realmente pura e motivata a voler percorrere la Via del Dharma della Mente. Il Chan, come scopo principale, ha il compito e il dovere di purificare – appunto – la mente, e di eliminare completamente l’ignoranza fondamentale che la mente stessa ha riguardo alla Verità Assoluta. Pertanto, se non si è intenzionati nella ricerca dell’Illuminazione, è molto meglio aspettare tempi più propizi e adeguati, cioè quando la propria mente sarà più matura e più rispondente alla comprensione della Natura della Realtà. Cari amici e fratelli nel Dharma... Poiché si dà il caso che le nostre menti umane siano troppo impetuose ed irrequiete, e così anziché indagare se ciò che l’insegnante esprime risulta essere davvero aderente alle ingiunzioni del Dharma e degli Insegnamenti dei nostri riveriti maestri del passato, si ritiene spesso molto più importante mandare messaggi di scetticismo e diffidenza verso ciò che l’insegnante si sforza di far comprendere. L’insegnante (in questo caso la mia umile persona), dovrebbe aver già raggiunto la comprensione di questo Dharma autentico, però non per merito proprio, quanto per la forza dell'assiduità e costanza nel voler comprendere il REALE ed EFFETTIVO scopo e valore di esso (e non quello più semplice ed elementare che, pur già abbastanza positivo, non permette il vero salto quantico della mente umana verso la sua natura originaria...). Ecco perché, la mente irruenta e raziocinante è la mente che il Dharma deve far cambiare... Il vero scopo del Dharma non è solo il portarla dal male al bene, dall'odio all'amore e dalle tendenze nevrotiche alla serena tranquillità.... ma soprattutto di liberarla da tutta la pletora di nostre opinioni, pensieri, giudizi, pie intenzioni, illusorie immaginazioni personali e quant'altro... Vale a dire che il Dharma autentico deve portarci dalla nostra mente samsarica alla naturale ed imperturbabile mente spirituale (nota agli introdotti come 'mente-di-Buddha'), e che grazie al dono della 'prajna' (che si riconquista dopo una vita totalmente dedicata al Dharma ed alla meditazione introspettiva) non può non essere raggiunta, perché altrimenti sarebbe come voler rinnegare il valore e lo scopo stesso dell'insegnamento del Buddha... Infatti, se non vi fosse qualcuno che, di fronte alle controversie mondane, riesce a rimanere imperturbabile e sereno, senza star più a preoccuparsi se vi sia o meno chi si dichiara illuminato e chi no, chi cerca di aiutare gli altri - dopo esser stato aiutato a sua volta - e chi invece va in cerca di mulini a vento da demonizzare e mettere in guardia, e soprattutto se non vi fosse qualcuno che ha DAVVERO cambiato radicalmente la sua mente, dopo aver scelto di vivere solitario e senza contatti col contesto mondano delle altre menti agitate e confuse, allora quando mai il Dharma potrebbe esser riconosciuto come valido, vero e efficare??? Per fortuna, l’insegnante ha avuto tanti bravi maestri (più o meno illuminati), ma tutti sicuramente sinceri e premurosi verso i loro discepoli, ed attenti che capissero bene i dettami del Dharma... e allora, per questo, sarò sincero e aperto e mi sento di ritenere che, alla fine, tutto si chiarisce perché chi cerca il VERO Dharma, troverà VERI maestri, mentre chi cerca solo emozioni e psicodottrine new-age, troverà quel tipo di impostori ed imbroglioni, interessati solo al denaro ed alla gratificazione di se stessi, anche se quando si mettono in guardia le persone dal non cadere preda di ciarlatani e lestofanti, non bisogna con questo fare di tutta un erba un fascio... Mi sento però in dovere di rendervi nota una caratteristica peculiare del Chan che forse può creare problemi a coloro che sono intenzionati a tenersi stretto il proprio Ego (non avendo compreso che proprio lo scopo del Chan è ESSENZIALMENTE e principalmente l'abbattimento del proprio ego personale, con tutti gli annessi e connessi collegati ad esso). Fermo restando che CHIUNQUE è libero di frequentare il nostro Gruppo e di voler quindi praticare la nostra disciplina, resta inteso che il Gruppo è, di per "né, un ristretto circolo composto proprio di individui che si riconoscono fratelli soltanto ed in quanto uniti nello stesso scopo (che è quello indicato nella frase citata prima). Così, può anche accadere che qualcuno (per suoi giustificatissimi motivi) possa nel tempo non essere più d'accordo su questi principi propri del Chan e decidere di sua propria volontà di esimersi dalla frequentazione del Centro e dalla pratica del Dharma (nel modo com’è stabilito dalla nostra Dottrina). Ovviamente, ognuno è padronissimo di prendere le sue decisioni e lasciare il Centro, non essendo certo il nostro metodo Chan una prigione forzata... anzi, lo scopo è proprio il contrario, cioè liberare la mente da tutte le visioni egocentriche personali. Pertanto, ribadisco con forza il fatto che per la pura mente dharmica sia inutile, vano e pericoloso intentare motivazioni e opinioni personali (perciò, proprie dell'Ego) nel voler stabilire regole, comportamenti e modi di pensare che possano essere in contrasto, o addirittura in opposizione alle ben motivate regole del Chan (cioè, quelle di cui si è descritta la loro peculiarità). In considerazione di ciò, è normale prassi per chi ha dedicato la propria vita all'apprendimento personale del Chan ed al suo insegnamento alle altre coscienze, ritenere morte tutte le persone che, per un motivo o per l'altro, si allontanano dal nostro metodo di pratica del Dharma, secondo i millenari principi del Chan, e che si lamentano poi di vedersi CANCELLATE dalle nostre iniziative (quali che siano). Fatto salvo il caso in cui esse ci manifestino prima una loro cosciente, onesta e sincera richiesta di dialogo, facendo intendere che il loro allontanamento è soltanto temporaneo e dovuto a seri motivi personali e che, non essendovi alcuna intenzione di abbandonare il Dharma del Chan, si è fortemente intenzionati a continuarne la pratica, appena possibile e, comunque, non oltre tre mesi dal loro temporaneo abbandono. Quindi, si pregano tutti gli studenti ed i futuri interessati del Dharma della Mente, di evitare commenti e considerazioni sulle eventuali decisioni prese dall'Insegnante, in merito a faccende interne di questo tipo, evitando di dare eco a lamentele ascoltate da persone che si siano imbattute in queste circostanze descritte sopra. Si ricorda che la Guida Spirituale del Centro agisce solo e per conto della Assoluta Coscienza Superiore e non per assecondare il proprio personale Ego - né tantomeno quello di altri -, né per capriccio o interesse, visto che il suo scopo è SEMPRE e SOLO quello di aiutare le menti ad uscire dal tunnel samsarico, anche rischiando a volte di sembrare disumano e aggressivo. Ma, visto il terribile stato di ignoranza metafisica in cui si trovano le menti degli esseri in questa èra degenerata, piena di illusione e mondanità, una sacrosanta bastonata-zen (soprattutto sul lato del carattere delle persone) non sarà certo inutile o dannosa, anzi... Ringraziandovi per la vostra pazienza e dedizione al Dharma, cordialmente vi saluto... in attesa del prossimo incontro. (Una successiva risposta ad altri eventuali messaggi contrastanti sarà un Nobile Silenzio - come in realtà applico con tutti coloro che si sentono paladini del voler guarire le menti altrui, ma senza dedicarsi alla propria...) SHANTI! Aliberth
| | |