Nella home page del nostro sito, tra le altre cose, abbiamo scritto che di Aliberth non è importante sapere chi è, né che cosa fa o che cosa è stato o ha fatto prima d’ora, ma soltanto ciò che egli riporta… Il motivo è che quando un individuo ha realmente capito ‘chi-è’, nel vero senso della parola, allora non c’è più bisogno che si distingua dagli altri, o che racconti i fatti della sua ‘individualità’. Però, sembra che le persone di ‘questo mondo’ abbiano sempre il bisogno di sapere chi uno sia, e che cosa possa rappresentare, soprattutto quando egli si propone alla gente come una persona che, in qualche modo, potrebbe esserle d’aiuto… A parte il fatto che, ad un attento lettore, non sarebbe certamente sfuggito che nel sito, qui e là, appaiono cenni e riferimenti di come Aliberth sia diventato… Aliberth, appunto, e di quale sia stato il suo percorso di emancipazione, perciò, siccome la mente degli umani ha una certa ragione nel voler conoscere vita, morte e miracoli di chiunque dichiara di avere qualcosa da dire, è giusto che qualche nota biografica la si scriva anche noi… L'insegnante Aliberth (al secolo Alberto Mengoni), ha voluto assumere di proposito questo nome, perché quando è ripetuto in continuità come un 'mantra' ha il significato fonico-onomatopeico di 'Libertà". Libertà, non nel senso di avere la libertà di fare il proprio comodo nel mondo, ma ‘Libertà’, o Liberazione dal mondo (moksha), dai suoi tentacoli e attrazioni coinvolgenti, dal suo dualismo di bene e male, e infine dalla sua illusoria interpretazione di una presunta ‘realtà’. Egli quindi è un ricercatore della Verità autentica, che è passato attraverso quasi tutte le conoscenze religiose del Divino... Da piccolo è stato per una decina d’anni in collegi cattolici poi, dopo alcuni anni di indolenza e abulìa spirituale per colpa di sostanziali e spesso drammatiche esperienze nel suo periodo giovanile, ha cominciato a frequentare gruppi spirituali alternativi come gli 'Hare-Krishna' e i ‘Bambini-di-Dio’, e ad interessarsi di macrobiotica e vegetarianesimo. Pian piano, tutti questi avvenimenti ed approcci, lo portarono ad avvicinarsi a dottrine più profonde, viste dall’ottica delle ‘domande e risposte esistenziali' e, quindi, fu poi fortemente interessato all’insegnamento dell’'Advaita-Vedanta' Induista, sotto la guida del Maestro Italiano RAFAEL dell'Ashram-Vidyà, che egli frequentò settimanalmente per almeno otto anni. Quasi contemporaneamente, egli sentì la necessità di avvicinarsi al Buddhismo. Nel 1984, dopo aver conosciuto Cristina, che sarebbe divenuta la sua compagna di vita e di Dharma e che purtroppo dopo 11 anni di totale sintonia lasciò lui e questo mondo a causa di un male incurabile, studiò insieme a lei il buddhismo sotto la guida di due grandi Lama Tibetani, Gheshe Sonam Cianchub dell’Istituto Samantabhadra di Roma e Gheshe Champa Ghiatzo, del Monastero Tibetano di Pomaia. Partecipando in maniera interessata ai loro insegnamenti, e frequentando ben due volte a settimana il Centro di Roma per almeno 12 anni, ottenne una buona preparazione nello studio della ‘vacuità’. Studio che poi gli fu estremamente utile quando nella sua mente esplose la scintilla della ‘comprensione-diretta’... Contemporaneamente, sotto vari maestri ed insegnanti di meditazione (come Corrado Pensa, Ajahan Thanavaro, Coleman, Bachelor ed altri) egli ebbe anche numerose esperienze di Meditazione 'Vipassana', e di Meditazione Zen, assistendo ad insegnamenti e pratiche di vari maestri Zen Italiani e stranieri. Ma, la svolta effettiva, al suo interno è avvenuta grazie a particolari situazioni occorse nella sua vita e nella sua mente. Dopo aver sperimentato di persona, addirittura in due circostanze, l’esperienza di ‘sensazione-della-morte’ ed esser stato presente alla morte-reale della sua compagna (con la sua esemplare manifestazione di serenità e pazienza, frutto solo e senz'altro di una vera comprensione del messaggio salvifico del Buddha), egli ottenne alfine la ‘comprensione’ della vera essenza di ‘ciò che ognuno in realtà è’. Poiché, come disse il Buddha, se una persona segue il Dharma 'con tutto il cuore e con vera sincerità', essa sicuramente 'vedrà la Verità e raggiungerà la Mèta', (altrimenti, non avrebbe senso darsi così tanto da fare nella spiritualità, rinunciando alla vita mondana e distaccandosi dalle varie occasioni di gratificazione e benessere materiale di questo mondo). Così infine, nel 1994, dopo aver avuto un’esperienza mistica su una montagna della Sabina mentre leggeva insieme a Cristina il ‘Sutra di Hui-Neng’, un testo sacro sulla ‘Illuminazione-Improvvisa’ del Chan Cinese, anche stimolato da Cristina, egli decise di fondare un piccolo Gruppo di Autocoscienza, tuttora vivo e attivo ai nostri giorni col nome di CENTRO NIRVANA. Questo nostro centro (in realtà, una piccola saletta) cerca, attraverso gli insegnamenti esperienziali di Aliberth, di aiutare i pochi arditi che hanno il coraggio (e la fortuna) di avvicinarsi all’insegnamento del Chan, a 'trovare il Vero ed Unico Maestro (ovvero, il Buddha)' al nostro interno. E per fare questo, egli si avvale di tutte le possibili nozioni non-dualistiche delle varie dottrine buddhiste, Induiste, Taoiste e quando è il caso, anche Cristiane. Il nostro insegnamento-Chan si rifà principalmente al buddhismo Mahayana ed alla Scuola Madhyamika di Nagarjuna e dei Patriarchi del Chan Cinese, applicando la Meditazione Chan come forma di profonda auto-conoscenza (nel vero significato del termine, e non come ‘nozione-spicciola’) e assorbimento delle verità interiori acquisite con gli insegnamenti sulla 'Natura della Mente', tramandata dai Sutra e dalla visione di 'Silenziosa Comprensione' di Bodhidharma, e di 'Illuminazione Improvvisa' di Hui-Neng e di tutti i suoi seguaci. Il Centro Nirvana si trova a Roma, in Via Ostiense 152, in cui per i nostri Gruppi di Meditazione e Pratica ci si incontra il LUNEDI e VENERDI, dalle 19 alle 20.30. Vi è poi un sito di argomenti prettamente spirituali (www.centronirvana.it) che ha lo scopo di filtrare gli interessati, i quali possono, se veramente motivati, chiedere di partecipare ai nostri incontri, previo inderogabile assenso da parte dell'insegnante. CENTRO NIRVANA, Via Ostiense 152, 00152 ROMA, tel. 338.7021800 - 347.5808241 P.S. La sede del nostro piccolo Centro, in cui si fa la nostra pratica di meditazione, è ora in una sede un pò più ampia, ma i riferimenti telefonici sono sempre validi... |