Articoli di Aliberth

 

 

La vera Iniziazione Spirituale
(Tratto da Facebook e dal Bollettino “Nirvana News”)

 

 Mi sembra ora di far sapere quello che ancora succede negli ambienti dei (presunti) praticanti di Dharma, dopo che per circa venti anni sono stato perseguitato da chiacchiere e bisbigli fatti da persone che bazzicano intorno ai diversi centri spirituali e, purtroppo, anche da più qualificati personaggi che almeno dovrebbero aver imparato a far tacere la mente, oltre che la bocca. Continuano infatti a giungermi (spesso in modo sotterraneo) venti di subdole critiche e velati rimproveri per il (supposto) fatto che io non ho avuto una vera e propria Trasmissione nel Dharma buddhista, in special modo nel Lignaggio del Chan, a cui si rifanno le mie ispirazioni ed i miei insegnamenti presso il Centro Nirvana, e su questo stesso sito …

Pur considerando che, da un punto di vista squisitamente mondano, e quindi non certo dalla prospettiva ultima e assoluta, anche nella storia del Chan (ed in altre scuole del buddhismo, sia Zen che altre) si trovano casi di insegnanti provenienti da altre scuole, o da altre dottrine che, però poi si sono convertiti alla visione della scuola in cui raggiunsero la comprensione ultima, bisogna pur dire che al giorno d’oggi, nella situazione di promiscuità spirituale in cui si è giunti, non è più così categorico esser stati discepoli di una scuola precisa, per poter essere in possesso di quell’autenticità spirituale che dimostra la vera saggezza trascendente (prajna) nella propria mente.

A tal riguardo, voglio qui presentare uno scambio di mail tra me ed un amico (spero), a cui cerco di spiegare come tutta la faccenda ha avuto inzio…

Centro Nirvana: Caro M. forse tutto il nebuloso contesto che tu percepisci (almeno a tuo dire) può derivare dal mio stupore nel vedere che sul Forum e sul sito di buddhismo italia, tra i vari centri e gruppi di meditazione nel Lazio, non appare il nostro Centro Nirvana... forse è per questo che mi attribuisci quel presunto pregiudizio su di te.
Purtroppo, caro amico, ci sono precedenti che risalgono ad almeno 16 o 17 anni fà... e come allora, c'è ancora qualche EMINENZA GRIGIA in alto loco (intendo in UBI) che non ritiene che un praticante che pratica correttamente seguendo i dettami delll'Insegnamento autentico, possa aver modificato la sua mente che era stupida e mondana, fino a farla diventare pura e altruistica, senza più tentacoli samsarici...

E invece di cercare di controllare e verificare se questo praticante sia arrivato alla comprensione, essa mantiene ancora - disobbedendo alle ingiunzioni del Beato - una mente avversiva e ostacolante verso quel praticante che peraltro, gli ha inviato messaggi di richiesta di amicizia e perdono, di riconciliazione e amore...(per ora, senza risposta...) So che tu sei abbastanza intelligente da sapere chi è il praticante e chi è l'eminenza grigia...

Ma io confido nella forza del Dharma e sono sicuro che prima o poi quella persona saprà capire il male che ha fatto, mandando in giro dicerie - peraltro tutte da verificare - sul praticante che, comunque, da molto tempo ormai non ha più riferimenti con il mondo di nomi e forme, e si è ritirato a vita privata, mantenendo solo i contatti con il gruppo di meditazione e pochissimi, rari, amici sinceri... Un caro abbraccio, Aliberth.

Interlocutore: Sì, più o meno ho sentito qualcosa. Me lo ha detto A., a cui glielo ha riferito G. R. (che immagino sia l'eminenza grigia). Io purtroppo non posso leggere nella mente delle persone, quindi non prendo alcuna posizione. Tra l'altro, nel forum ho diverse volte linkato il tuo sito per alcune preziose informazioni che conteneva.

Centro Nirvana : No, non parlo di G. R., che è solo venuto dopo, nella seconda generazione... Parlo dell'origine di tutte le dicerie che, a quanto vedo - nel tuo citare A.- purtroppo hanno colpito, senza la minima possibilità di una mia difesa....
Tutto risale a M.A.F., a cui ho cercato di donare la mia disponibilità a pacificarci, visto che finché nella mente di qualcuno che pratica il dharma c'è anche una sola macchia scura, anche le altre menti rischiano di venirne inquinate... come sembra sia accaduto (mi sovviene la storia tra il Buddha e Devadatta...); speriamo che alla fine si concluda allo stesso modo... Ciao, M. e grazie della tua onestà…

P. S. Non ho nulla in contrario che tu faccia sapere il mio pensiero alle persone in parola (A., G. e M.A.F.)... anzi, me lo auguro...

Interlocutore: Beh, sì, posso anche far sapere ad A. e a chi mi capita il tuo pensiero, ma prima devo comprenderlo bene io. Non ho capito se tu hai inteso dirmi che queste dicerie sono false, oppure sono vere ma tu nel tempo sei cambiato (per la serie "tutti gli esseri non illuminati fanno degli sbagli").

Io non so che cosa è successo, ma di una cosa sono abbastanza sicuro. Se il tuo centro facesse riferimento ad un capo di un lignaggio ben specifico, e questi desse la sua benedizione per la tua attività, sarebbe tutto molto più semplice. A presto, M...

Centro Nirvana: Allora, qui non è un fatto se le dicerie siano vere o false... le dicerie sono sempre sbagliate... poi, uno può o meno aver fatto degli errori (chi è senza peccato scagli la prima pietra...) ciò che è importante è aver preso atto dei propri errori, che magari possono essere anche meno gravi di quanto non li si dipinga, soprattutto se non vengono addebitati direttamente alla persona, ma solo fatti girare sotto forma di dicerie...

Secondo punto... Io ho avuto tanti maestri... te l'ho già detto. Un maestro Advaita (Raphael) che è quello che mi ha fatto capire in profondità cose dell'interiorità che molti altri maestri non erano riusciti a farmi capire... Ho avuto anche diversi maestri buddhisti, Vajrayana, Theravada e Zen... tra cui il mio lama radice - Sonam Chanchub, del Centro Samantabhadra - che mi ha anche dato il nome di Dharma... che però non uso, non essendo noi in Tibet, e quindi, non avendo esso lo stesso significato qui in Occidente...

Ma il mio vero Guru-reale, è stata la mia 'Coscienza'... Si proprio quella, che dovrebbe essere poi il vero maestro di ogni persona e che, a quanto vedo, non è molto ascoltato perfino da chi si fregia del titolo di discepolo autentico di autentici maestri di un autentico lignaggio...

Questa profonda comprensione mi ha anche fatto capire, così come accadde al Buddha quando lasciò i suoi confratelli di pratiche ascetiche, che non è assolutamente importante avere una persona che giudichi e valuti la tua realizzazione sulla base della adesione ad una dottrina, o ad una data scuola... e così, dopo aver ottenuto in sogno e durante le meditazioni, varie esperienze di conoscenza dei sutra del Chan, quando la mia compagna (con cui praticavo insieme) Cristina dovette morire, ebbi finalmente la chiave della comprensione - probabilmente trasmessami dal suo stato illuminato pre-morte (ma queste sono cose che conosco solo io, e non possono venir testimoniate da altre persone, peraltro magari anche piuttosto scettiche).

A quel punto, non mi restò che ritirarmi in gran segreto... Compresi tutti gli errori della mente mondana (cioè il senso di Io-e-Mio, ivi comprese le varie idea di questo e di quello, che la mente mondana assume come valori di verità- purtroppo relativa.- ma di cui non è affatto consapevole) e decisi di aprire una piccola scuola di Verità, per aiutare gli esseri fortunati, così come ero stato io, ad apprendere la natura della loro mente e la vacuità dei fenomeni e dei loro pensieri...

Mi appoggiai inizialmente ad un monaco Soen (Chan Coreano) il quale, però, essendo al momento solo molto indottrinato di riti e regole, non comprese il mio stato e anzi, mi additò come ribelle e illuso interprete di dottrine non regolamentari, e da lì cominciò una delle condanne che ancora mi porto appresso.

Tuttavia, siccome io vedevo in me cambiamenti strutturali profondi, che non erano mai accaduti nei precedenti 15 anni della mia pratica (sbagliata) sotto i vari maestri e con i vari compagni di Dharma, che erano molto prudenti nell'accettare a pieno i dettami degli Insegnamenti (soprattutto per quanto riguarda il dover cambiare se stessi con gli altri) visto che in definitiva essi restavano sempre schiavi del loro Ego e paurosi, invero, di perderlo definitivamente, e inoltre mantenevano quei grossi difetti degli esseri comuni, che sono appunto la visione fenomenica delle persone e la continuità di opinioni e giudizi, probabilmente senza mai fare su di se stessi la profonda auto-critica che il Dharma esige...

A questo punto, mi sono chiuso nella mia sicurezza che solo lasciando da parte ogni interesse per il protagonismo e per la proposizione della mia persona manifesta, cioè la personalità che assorbe le gratificazioni e gli elogi del mondo, sia pur di contorno alla spiritualità (materialismo-spirituale...), mi sono ritirato e ora non vado certo in cerca di autenticazioni e crismi di certificazioni... Se il Buddha non credesse nella mia sincerità e non volesse che i miei insegnamenti arrivassero alle persone, non me ne avrebbe mai mandate... e siccome invece qualche vera anima assetata di verità è apparsa in questi anni (sia pur fra tante menti incredule e refrattarie) e mi è tuttora riconoscente per avergli aperto la mente, con l'indagine persistente su se stessa... mi affido a questa Verità Superiore, e non certo a quella degli umani...

Per quanto riguarda te, A., G., e tutto il resto dei praticanti che avessero da obiettare su quanto ho riferito, beh, allora vale lo stesso discorso con cui ho chiuso la frase precedente... Io mi sento nel giusto, pratico il vero Dharma e non ho mai più danneggiato nessuno, perché ciò che insegno non è egoistico, né mira ad interesse mio o di altri e non sbandiera nessuna chiesa, se non l'autenticità del messaggio dei Patriarchi e del 'Sanatana-Dharma', vale a dire, la Verità Suprema, oltre i giochi dell'Io, anche dell'Io santificato... Mi fermo qui, e ti invio un caro e fraterno saluto.

Nel Dharma, Aliberth

Interlocutore: Va bene, ho fiducia nella tua sincerità. Da quanto ho capito hai avuto una forte e profonda esperienza di Samadhi.

A presto, M.