TESTIMONIANZE:

Prodi firma otto intese,

per altre otto confessioni religiose

(Tratto da: “Il Messaggero” del 5/4/2007)

ROMA- Firmate solennemente ieri sera a Palazzo Chigi le intese fra il Presidente del Consiglio ed i rappresentanti di otto confessioni religiose presenti in Italia: Tavola Valdese; Unione delle Chiese Cristiane Avventiste del settimo giorno; Chiesa Apostolica in Italia; Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi giorni; Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova; Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia ed Esarcato per l'Europa meridionale; Unione Buddhista Italiana; Unione Induista Italiana.

La modifica dell’Intesa già vigente con la Tavola Valdese, informa una nota, consentirà alla confessione religiosa di concorrere anche alla ripartizione dell’ulteriore quota dell'8 per mille, risultante dalle scelte non espresse (attualmente alla ripartizione partecipano lo Stato, la Chiesa Cattolica, l'Unione delle Comunità Ebraiche italiane, la Chiesa Evangelica Luterana in Italia e l’Unione delle Chiese Cristiane Avventiste).

Per gli Avventisti vie­ne introdotto il ricono­scimento delle lauree in Teologia rilasciate dall'Istituto Avventista di cultura biblica di Firenze. A tutte le confessioni religiose che hanno stipulato nuove intese, inoltre, dopo l’entrata in vigore delle rispettive leggi di approvazione, non saranno più applicabili le disposizioni della normativa 1929/1930 sui cosiddetti culti ammessi. Ora i testi dei relativi disegni di legge di approvazione dovranno essere sottoposti al Consiglio dei Ministri per la successiva trasmissione al Parlamento, così da avviare l’iter legislativo.

«Il Presidente Romano Prodi, - ha riferito il ministro per la Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, al termine della cerimonia – nel suo discorso alle confessioni religiose che hanno firmato l’intesa con il Governo, ha annunciato che la Presidenza del Consiglio sta lavorando ad una legge sulle libertà religiose». Quando gli hanno chiesto se ci sarà quindi un disegno di legge dell’esecutivo su questo tema, Ferrero ha replicato: «Oggi, così è stato presentato. Questo era uno dei punti del programma di governo».

COMMENTO: Questa la notizia da parte della stampa. Ma la novità dell’Intesa e dell’8 per mille all’Unione buddhista Italiana (degli altri, ovviamente non ci interessiamo) è storia vecchia. Infatti, se ne parlava già nei primi anni ‘90, quando io stesso stavo all’interno dell’U.B.I.-. Fu grazie alla volontà e alla costanza del mio mentore di allora, Vincenzo Piga, Presidente della Fondazione Maitreya, oggi purtroppo scomparso, e di Mariangela Falà, allora segretaria dell’U.B.I., che oggi si può avere il risultato di donare la nostra quota dell’8/per mille all’Unione buddhista. Infatti, durante tutti questi anni, io ho fortemente sperato che la cosa si avverasse, non tanto per l’aspetto economico e finanziario della cosa (pioveranno di sicuro molti milioni di euro, nelle casse dell’U.B.I., e questo potrà essere un grosso rischio, se non lo si farà con avveduta accortezza), quanto per tutti gli aspetti religiosi e sociali. Finalmente, chi si sente buddhista nel cuore, non si sentirà più emarginato ma potrà, col tempo, avere i suoi riferimenti ufficiali ed istituzionali. Potrà permettersi di veder applicare su se stesso, quel tipo di cerimonie che nella vita accompagnano i nostri passaggi, vale a dire, la presa di Rifugio, il matrimonio buddhista, le pratiche per i moribondi, e tante altre… (Anche se a noi del Chan, nemmeno interessano troppo tutte queste forme di ritualità). Però, sapere che se le si vuole, esse sono disponibili, fa sempre piacere. Dunque, oggi ci sentiamo tutti un po’ più accettati e meno isolati – (Aliberth)